Emperador Horace ha scritto: ↑21/11/2023, 16:48
Dava un'idea del biz sostanzialmente squallida, e gira e rigira l'impressione di fondo è che chi agisce fuori dagli schemi fa una vita di merda.
Francamente non mi ricordo neanche 'sta gran psicologia dietro al personaggio. Perché lui viveva come un poveraccio e senza un minimo di rapporto sociale sano, mentre il personaggio di Ernest Miller, speculare a lui e anche lui caduto in disgrazia sportivamente, sembrava avere invece più equilibrio mentale e una vita più soddisfacente?
Perché il business non è squallido? Non è quello che diciamo sempre e uno dei motivi di scazzo con Tony Khan (non provare a fare quello pulito che pure te hai la rogna)?
La differenza con l'avversario la ricordo accennata: prima del loro match lui parla di come si sia ricostruito la vita avviando un concessionario ed è sereno. Il punto è, come in tutti questi tipi di film, che alla fine si capisce che il problema non è il Wrestling ma proprio lui, tant'è che le sue ultime parole sono "qui dentro io non mi faccio mai male, sono fuori i problemi".
Sì, ma è appunto psicologia da rivista settimanale che compra mia zia.
Certo che il problema è lui, che rivelazione è? Sarebbe interessante capire come ci è finito così.
E perché l'Ayatollah ha saputo crearsi una sua oasi felice (come il 90% dei wrestlers aggiungerei), mentre lui non riesce neanche a rendersi conto del mondo che lo circonda.
Mah, il biz ha più sfaccettature, c'è pure chi con i legami portati avanti ci ha messo su una vita più che soddisfacente.
La scena coi veterani nel meet and greet è volutamente peggiore di come avviene.
La scena di lui in salumeria è demenziale. Vuole essere sopra le righe ma rimanere realistico, e il risultato è che è artificiosa e stupida. Come quasi tutto il resto del film.
È anche inverosimile che uno che abbia avuto una storia come la sua non trovi degli ingaggi per sopravvivere decentemente.
Ai tempi non c'erano i podcast o YouTube, ma c'era il mercato DVD, le shoot interview, le palestre, le scuole di wrestling. Boh.
Emperador Horace ha scritto: ↑21/11/2023, 18:38
Sì, ma è appunto psicologia da rivista settimanale che compra mia zia.
Certo che il problema è lui, che rivelazione è? Sarebbe interessante capire come ci è finito così.
E perché l'Ayatollah ha saputo crearsi una sua oasi felice (come il 90% dei wrestlers aggiungerei), mentre lui non riesce neanche a rendersi conto del mondo che lo circonda.
Mah, il biz ha più sfaccettature, c'è pure chi con i legami portati avanti ci ha messo su una vita più che soddisfacente.
La scena coi veterani nel meet and greet è volutamente peggiore di come avviene.
La scena di lui in salumeria è demenziale. Vuole essere sopra le righe ma rimanere realistico, e il risultato è che è artificiosa e stupida. Come quasi tutto il resto del film.
È anche inverosimile che uno che abbia avuto una storia come la sua non trovi degli ingaggi per sopravvivere decentemente.
Ai tempi non c'erano i podcast o YouTube, ma c'era il mercato DVD, le shoot interview, le palestre, le scuole di wrestling. Boh.
Comunque ha vinto solo un Golden globe e il leone d'oro tra gli altri premi.
Venezia è un Festival per vecchi che devono andare dietro alle mode d'elite del momento.
Tant'è che l'albo d'oro è pieno di film invecchiati malissimo.
Lo stesso "The Wrestler" ma chi è che ne parla ancora? Persino i giornalisti di Fanpage, target del film, non si ricordano di Necro Butcher.
Emperador Horace ha scritto: ↑21/11/2023, 18:38
Sì, ma è appunto psicologia da rivista settimanale che compra mia zia.
Certo che il problema è lui, che rivelazione è? Sarebbe interessante capire come ci è finito così.
E perché l'Ayatollah ha saputo crearsi una sua oasi felice (come il 90% dei wrestlers aggiungerei), mentre lui non riesce neanche a rendersi conto del mondo che lo circonda.
Mah, il biz ha più sfaccettature, c'è pure chi con i legami portati avanti ci ha messo su una vita più che soddisfacente.
La scena coi veterani nel meet and greet è volutamente peggiore di come avviene.
La scena di lui in salumeria è demenziale. Vuole essere sopra le righe ma rimanere realistico, e il risultato è che è artificiosa e stupida. Come quasi tutto il resto del film.
È anche inverosimile che uno che abbia avuto una storia come la sua non trovi degli ingaggi per sopravvivere decentemente.
Ai tempi non c'erano i podcast o YouTube, ma c'era il mercato DVD, le shoot interview, le palestre, le scuole di wrestling. Boh.
Ma si, non è un capolavoro e Crazy Heart è migliore, però gli elementi ci sono. E in un mondo in cui Jake Roberts esiste (ed esisteva nel 2008) la sua storia non si può proprio definire inverosimile.
Venezia è un Festival per vecchi che devono andare dietro alle mode d'elite del momento.
Tant'è che l'albo d'oro è pieno di film invecchiati malissimo.
Lo stesso "The Wrestler" ma chi è che ne parla ancora? Persino i giornalisti di Fanpage, target del film, non si ricordano di Necro Butcher.