WWE Monday Night Raw 2025 - Topic Ufficiale

[PuroIndyLove]

Ma non che forse AJ Lee gli ha chiesto di ingrandire la piscina? (O vorrà un gozzo in Costiera Amalfitana ?)

[Silent]

Puoi pure provare a mettere personaggi più sfaccettati e complessi, ma uscire dalla struttura eroe-antagonista la vedo una cosa decisamente poco fattibile e non so nemmeno se incontrerebbe il favore del pubblico (fanno fatica a capire come comportarsi con questo Cena, figurati se si trovano davanti un Don Draper o un Walter White ).

THIS.

Sono stato per due decenni un accanito sostenitore del "cross the line", ma recentemente me la sono messa via che dal dualismo face/heel non potremo mai uscirne. Non perché il prodotto non ne gioverebbe (eccome se ne gioverebbe), ma perché:
- il pubblico delle arene non te lo permette. Un conto sono io che mi guardo la puntata in tv e posso applicare filtri e ragionamenti come se stessi guardando Breaking Bad o House of Cards, un conto sono sempre io che pago (minimo) duecento euro per godermi un evento live, sono gasato a bestia, magari pure carico di birra, mi trovo in mezzo alla bolgia e comincio a berciare WHAT, a cantare theme a caso e a yeetare per Jey Uso perché vaffanculo è divertente.
- il livello di interazione tra fan live e wrestler è limitatissimo, puoi giusto tifare, fischiare, applaudire o fare boo, non ti è permesso di creare un'atmosfera complessa, e preso dall'adrenalina magari non vuoi neanche farlo.
- quando scrivi una storia, alla fine sei legato al fatto che sti cristi prima o poi si devono menare, ed è un vincolo enorme per uno sceneggiatore. Prima o poi le sofisticazioni dovranno scendere nel cesso, e non li puoi presentare come dei filosofi o dei sofisticati pensatori, o hai difficoltà poi a giustificare il sistematico ricorso alla violenza.

[Inklings]

THIS.

Non perché il prodotto non ne gioverebbe (eccome se ne gioverebbe)

Se gioverebbe o no non lo so, l'unica cosa che so è che sarebbe sostanzialmente un altro prodotto.

Forse potresti farlo ma tenendo consto degli aspetti che hai citato anche tu: rendendolo puramente televisivo, serializzandolo/organizzandolo come una serie tv in stagioni/archi narrativi definiti e facendo in modo di mettere più in secondo piano la risoluzione nei match.
Praticamente Lucha Underground, ma ancora meno wrestlingoso e con più storyline avulse dall'aspetto in ring.
Tipo un Cobra Kai.

Sarebbe più godibile? Forse, ma non sarebbe più wrestling, nel senso che perderebbe quelle caratteristiche che lo rendono una disciplina diversa dalle altre, nel bene e nel male.

[number10]

eh da qua nn se ne esce facilmente
da un lato il nucleo stesso del wrestling, bene vs male
dall'altro la monotonia e prevedibilità che questo rischia di comportare, sopratutto dopo quasi mezzo secolo di wrestling

è vero il discorso di semplificare un pò le cose per chi compra dal vivo, ma come mi capitò di sentire da v russo mi sembra,(simpatie o meno a parte per me è un piacere ascoltare lui e bischoff sulla monday night war) la produzione e la scrittura dello show dovevano sempre tenere conto dell'essere in tv, possibilmente in maggior misura rispetto al pubblico in arena

quindi per me la divisione face/heel classico può anche restare in piedi, nn è un handicap, ma sarei onestamente abb accattivato nel vedere uno show dove non sia presente o cmq in maniera meno calcata come in una serie

poi vbbè senza fare il veggente ma sec me prima o poi qualche major tenterà, magari tornando subito suoi propri passi senza consenso, un azzardo del genere

[Darth_Dario]

Se gioverebbe o no non lo so, l'unica cosa che so è che sarebbe sostanzialmente un altro prodotto.

Forse potresti farlo ma tenendo consto degli aspetti che hai citato anche tu: rendendolo puramente televisivo, serializzandolo/organizzandolo come una serie tv in stagioni/archi narrativi definiti e facendo in modo di mettere più in secondo piano la risoluzione nei match.
Praticamente Lucha Underground, ma ancora meno wrestlingoso e con più storyline avulse dall'aspetto in ring.
Tipo un Cobra Kai.

Sarebbe più godibile? Forse, ma non sarebbe più wrestling, nel senso che perderebbe quelle caratteristiche che lo rendono una disciplina diversa dalle altre, nel bene e nel male.

Basterebbero meno show, ma non succederà mai. C'era un motivo per cui fino agli anni '90 negli show settimanali in TV non succedeva un cazzo o quasi, è un modello insostenibile per la narrazione

[-Leon-]

THIS.

Sono stato per due decenni un accanito sostenitore del "cross the line", ma recentemente me la sono messa via che dal dualismo face/heel non potremo mai uscirne. Non perché il prodotto non ne gioverebbe (eccome se ne gioverebbe), ma perché:
- il pubblico delle arene non te lo permette. Un conto sono io che mi guardo la puntata in tv e posso applicare filtri e ragionamenti come se stessi guardando Breaking Bad o House of Cards, un conto sono sempre io che pago (minimo) duecento euro per godermi un evento live, sono gasato a bestia, magari pure carico di birra, mi trovo in mezzo alla bolgia e comincio a berciare WHAT, a cantare theme a caso e a yeetare per Jey Uso perché vaffanculo è divertente.
- il livello di interazione tra fan live e wrestler è limitatissimo, puoi giusto tifare, fischiare, applaudire o fare boo, non ti è permesso di creare un'atmosfera complessa, e preso dall'adrenalina magari non vuoi neanche farlo.
- quando scrivi una storia, alla fine sei legato al fatto che sti cristi prima o poi si devono menare, ed è un vincolo enorme per uno sceneggiatore. Prima o poi le sofisticazioni dovranno scendere nel cesso, e non li puoi presentare come dei filosofi o dei sofisticati pensatori, o hai difficoltà poi a giustificare il sistematico ricorso alla violenza.

Discorso interessantissimo questo, sul "cross the line" e la complessità che continuo a sostenere pur dandoti ragione sui limiti strutturali. In passato abbiamo assistito a storie più complesse non solo in altri contesti ma anche nella stessa WWE. Mi viene in mente ad esempio la costruzione (di certo non passata alla storia) di Ric Flair vs. Mick Foley a Summerslam 06. I ruoli sulla carta erano definiti ma quello che disse il Nature Boy non era totalmente sbagliato e anche Foley mostrò un certo lato oscuro. In TNA mi viene in mente Abyss vs. Sting e Mitchell che, al netto dei gimmick match amati da Russo, ebbe una prima parte degna di una serie tv.

Aggiungo inoltre che, come giustamente sottolineato da Cornette, spesso l'UFC fa pro-wrestling meglio della WWE. Anche lì si finisce con il "menarsi in una gabbia" (e sul serio) ma la costruzione di certe personalità la trovo migliore in certi casi perchè consente al pubblico di dividersi.
Lì si esaltano le personalità che poi tu puoi decidere di sostenere o rigettare e mi piacerebbe in WWE un approccio simile. A volte basterebbe dare la possibilità ai personaggi di parlare. Esempio: la Bliss è tornata alla Rumble, 5 mesi fa. Da allora ha mai avuto la possibilità di avere 5 minuti sul ring per spiegarci perchè è tornata, come è stato rientrare dopo quello che è successo a Wyatt e quali sono i suoi obiettivi? Non Shakespeare, ma proprio il minimo. Invece nulla. Match inutile, taunt, faccettina d'obbligo, finisher e tutti a casa.

Capisco però perchè venga rigettato perchè oggettivamente, rispetto a 20 anni fa, vedo molti più bambini e "casual" tra il pubblico e dubito che questo atteggiamento potrebbe pagare in termini economici.

[Inklings]

Basterebbero meno show, ma non succederà mai. C'era un motivo per cui fino agli anni '90 negli show settimanali in TV non succedeva un cazzo o quasi, è un modello insostenibile per la narrazione

Sì, chiaramente l'ipertrofia degli show contribuisce a rendere il tutto ancora più infattibile, al massimo qui puoi organizzare una soap opera (cosa che il wrestling in effetti è )

Comunque il mio non era un discorso per dire che sia impossibile dare un pochino più spessore (almeno occasionalmente) ai personaggi, usando comunque gli schemi e gli aspetti in ring.
Esempio banale, la storyline e la piscologia di Kendrick nel CWC Tournament per me fu una piccola gemma: in tre match, qualche intervista e un uso intelligente del contesto (più vecchio del torneo, l'amico Bryan al commento), riuscirono a tratteggiare un ottimo personaggio grigio (per gli standard wrestlinghiani), heel ma simpatetico, imbroglione ma pieno di spirito combattivo, malizioso ma underdog.

Spoiler:

Poi finisce il torneo, lo mettono nella narrazione settimanale e si appiattisce in 1 mese appena vince il titolo

Anche la fase finale di Neville campione ad NXT è un altro esempio di come si può scrivere qualcosa un po' meno monodimensionale mantenendo comunque la struttura e lo sviluppo dicotomico del wrestling.

Tendenzialmente sono robe di breve durata, ma qualcosa di più articolato della media di complessità narrativa (bassa) del wrestling si può fare, quello sì (anche se, come detto, non in modo continuativo secondo me).

[Darth_Dario]

Sì, chiaramente l'ipertrofia degli show contribuisce a rendere il tutto ancora più infattibile, al massimo qui puoi organizzare una soap opera (cosa che il wrestling in effetti è )

Ma anche le soap fanno pause maledetti loro, gli anni '90 e la crash TV di merda .

[Backbone Crusher]

Puoi pure provare a mettere personaggi più sfaccettati e complessi, ma uscire dalla struttura eroe-antagonista la vedo una cosa decisamente poco fattibile e non so nemmeno se incontrerebbe il favore del pubblico (fanno fatica a capire come comportarsi con questo Cena, figurati se si trovano davanti un Don Draper o un Walter White ).

Ma infatti, per quanto mi riguarda, la divisione face ed heel è indispensabile in un prodotto come il wrestling. C'è sempre bisogno dell'eroe e del cattivo, è una narrazione semplice alla fine.
Diciamo che mi basterebbe vederli scritti con raziocinio, come il già citato McIntyre che era scritto bene nel periodo successivo al turn, e non come idioti a cui si resetta il cervello non appena turnano.

[Beast]

Certo, ma nel post precedente qualcuno ha detto che è diventato tutto ciò che ha sempre combattuto e non è vero manco per niente.
Poi il fatto che sia uno stronzo non lo rende a priori il cattivo della storia o quello che ha torto. In questo momento non è lui che è dalla parte sbagliata.
Ripeto, si può cambiare idea col tempo, le frizioni possono essere ricomposte.
Non è sempre tutto bianco o tutto nero per sempre.

Per me chi dice che è diventato tutto ciò che ha sempre combattuto si riferisce al Punk "uomo" e non al Punk "character". E su questo sarei anche d'accordo, se non fosse per il fatto che per me Punk è sempre stato questo ed è sempre stato bravo a proporsi come il puro in mezzo ai corrotti.

Che poi per carità, eh, suo diritto. Ma che gli diano dell'ipocrita non deve stupire nessuno.

[Beast]

Ma infatti, per quanto mi riguarda, la divisione face ed heel è indispensabile in un prodotto come il wrestling. C'è sempre bisogno dell'eroe e del cattivo, è una narrazione semplice alla fine.
Diciamo che mi basterebbe vederli scritti con raziocinio, come il già citato McIntyre che era scritto bene nel periodo successivo al turn, e non come idioti a cui si resetta il cervello non appena turnano.

Secondo me si può anche dire che non c'è bisogno di eliminare la divisione tra face e heel per realizzare che nel 2025 il buono e il cattivo hanno connotazioni diverse da venti, trenta o quarant'anni fa.
In una narrazione corale come quella del wrestling ci sta che ci sia un face puro senza macchia e senza paura tipo Cody Rhodes, ma poi attorno puoi costruire delle variazioni sul tema che sfruttino anche le sfumature di grigio esattamente come si fa con gli heel. Tra questi ultimi infatti hai quello che è il male incarnato, hai il buono corrotto dalla brama di potere, hai il codardo, hai il sadico, hai quello che fa i mind games, hai quello che avrebbe ragione ma poi porta nella direzione sbagliata quella ragione e così via. Allo stesso modo non voglio usare per forza l'AEW come contraltare perché sennò pare un discorso di parte, ma se guardi oggi il trio di top face Ospreay-Page-Strickland puoi osservare tre tipi di face completamente diversi tra di loro e due su tre (Strickland e Page) non sono affatto face puri. Persino se guardiamo alla Marvel storicamente Wolverine e Ciclope rappresentavano due incarnazioni del bene quasi opposte, lo stesso Capitan America e Iron Man, etc. etc.

[abc]

Abbiamo un enorme esempio di wrestler ultra tifato che non ha (quasi mai) particolari atteggiamenti da face: Reigns post WrestleMania 40

[Barrett Garage]

Abbiamo un enorme esempio di wrestler ultra tifato che non ha (quasi mai) particolari atteggiamenti da face: Reigns post WrestleMania 40

Questo è perchè il pubblico lo ha rifiutato ogni volta si sia comportato da face puro.

[Raionmaru]

A quanto pare da lunedì partirà la telenovela Goldberg-Gunther, con possibilità di match di ritiro a SME (il 12 luglio).