Serie D e categorie regionali

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Siracusa - Acireale partita da ben altre categorie che non ha nulla a che vedere con la D. Tra l'altro il Siracusa in questa stagione è una neopromossa e l'Acireale lo era la stagione scorsa o al massimo quella prima ancora. Vengono da dei fallimenti (i primi più di recente, i secondi meno) prima dei quali si trovavano in C e vecchie C1 e C2.

Clima molto teso vista la forte rivalità e da come ho letto c'è stato un post partita molto movimentato.





Il testo del servizio di sportpeople è molto lungo, non lo ricopio per motivi di spazio, anche se c'è il tasto spoiler.

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Fano-Matese: il giusto premio per chi sempre crede

Spoiler:

In una soleggiata e calda domenica di ottobre va in scena allo stadio “Raffaele Mancini” Fano-Matese, settima giornata di Serie D girone F, solo 600 sono gli spettatori paganti quest’oggi, settore ospiti praticamente vuoto.

Molti, probabilmente troppi eventi che farebbero e fanno passare la voglia a molti tifosi, eppure lo zoccolo duro della tifoseria fanese, Ultras e Panthers, risponde presente come ha sempre fatto, senza far mancare colore e rumore.

Gli ultras di casa partono bene, spingono la squadra e, con sbandierate, tamburate e battimani, animano la partita.

Non mancano cori per i ragazzi di Jesi presenti con la pezza “Eppure il vento soffia ancora” e il ricordo degli ultras che non ci sono più, tra cui Tullo, salutato anche dai ragazzi di Pesaro, Senigallia e San Benedetto.

Riguardo la partita il primo tempo è abbastanza tranquillo, poche occasioni da gol solo per il Matese. Nel secondo tempo i fanesi tengono il pallino del gioco, gli ultras aumentano il volume e, allo scadere, Tenkorang si inventa un preciso tiro a fil di palo e fa esplodere di gioia il “Mancini”.

La partita finisce 1-0 con tutto il Fano sotto la curva a festeggiare e cantare insieme.

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Usciamo da Chieti alla grande con un 2-2 incredibile con tanto di doppia faccia sia di rammarico che di poteva andare peggio.

Il rammarico perchè eravamo andati in vantaggio a inizio partita e avevamo tenuto botta fino a meno di mezzora dalla fine per poi venir agguantati e infine rimontati all'85esimo, ma bisogna guardare al bene come aver acciuffato un punto al 90esimo e, soprattutto, l'aver segnato 2 goal a questa armata invincibile che ne aveva presi 0 nelle prime 6 giornate, 1 nelle prime 7 e noi, che siamo noti per fare una fatica boia a segnare, gliene abbiamo rifilati 2.







Classifica:

Sambenedettese 18
Fossombrone 16
Campobasso 16
Chieti 16
Vigor Senigallia 13
Avezzano 12
San Nicolò Notaresco 12
L'Aquila 11
Sora 11
Roma City 10
Riccione 10
Fano 10
Tivoli 9
Matese 9
Atletico Ascoli 7
Termoli 7
Real Monterotondo 7
Vastogirardi 4

Classifica che per quelle che erano le premesse iniziali per la situazione in cui ci troviamo si può definire goduriosa, coi punti guadagnati sul campo di Fossombrone e poi tolti (quindi +3 noi e -3 loro) praticamente saremmo quarti dietro solo alle 3 big favoritissime per vincere il campionato che erano state designate già da prima degli inizi ad agosto. Incredibile.

Ora mercoledì 1 novembre contro una grandissima tifoseria come L'Aquila, speriamo che questi risultati a sorpresa dell'ultimo periodo possano (ri)portare gente allo stadio come si deve.

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Oggi è importante, arrivano gli aquilani e spero che la città possa rispondere a dovere. E' vero che siamo in una situazione generale pessima, ma eravamo partiti da possibili già retrocessi e invece di fatto è come se fossimo quarti in classifica, praticamente i primi dei terrestri (perchè le 3 big Samb, Campobasso e Chieti erano corazzate costruite per fare un campionato a parte e noi, coi risultati del campo, saremmo dietro solo a quelle 3 li, altrochè retrocessione). Dunque ora l'entusiasmo deve venire fuori, vada come vada, ma oggi spero possa esserci la risposta che si merita questa squadra che al momento sta andando non alla grande, molto di più.

L'Aquila tra l'altro è la città più grande del girone, lo scorso anno lo eravamo noi, ma adesso siamo secondi dietro a loro da quel punto di vista. Sono neopromossi ma hanno una squadra da vertice, probabilmente la più forte sulla carta dopo le 3 sopracitate ed infatti stanno andando abbastanza bene finora, per cui nella loro attuale ottima situazione e col grande bacino di utenza che si ritrovano è verosimile che saliranno in tanti oggi in questa giornata di festa, dunque come se fosse una domenica pur trattandosi di mercoledì.

La loro tifoseria è stata la prima a portare in voga il famigerato coro "un giorno all'improvviso":



Da qui noi siamo stati tra i primi a riciclare questo coro, a cui abbiamo dedicato una coreografia qualche settimana successiva ai periodi di quel video:






oltre a cantarlo al termine di ogni partita, sia che arrivasse vittoria, pareggio, sconfitta, insieme a tutti i giocatori col portiere Ginestra che lanciava il coro e subito dopo tutta la curva ripeteva:





Fino ad arrivare al clou, in alcune occasioni, dove addirittura veniva fatto a ripetere tra la curva e la gradinata, due nostri settori diversi:



Tutto questo molto prima che lo mandassero in voga i napoletani e via via tutto il resto della Serie A.

Mammamia che tempi e che effetto rivedere la curva piena e con tutti quanti in piedi a cantare, ho paura che non si rivedrà mai più così (ed anche la gradinata bella sostanziosa, settore che è stato chiuso e dichiarato inagibile ormai da 5 anni).

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Alma – L'Aquila 1-2

Aldià del risultato ovvero una sconfitta immeritata, mi sono divertito, la squadra si è impegnata tantissimo e ha giocato molto bene, quindi diciamo che va bene così. Il gioco corale migliora a vista d'occhio di partita in partita, va ricordato che non abbiamo avuto un ritiro estivo o meglio c'è stato, ma è durato giusto una settimana o poco più, dunque i ragazzi tra loro agli inizi avevano meno affiatamento e faticavano con schemi e movimenti a differenza delle ultime uscite, dove la squadra è sembrata molto brillante e coesa, pur essendo formata quasi interamente da giovanissimi al contrario sembra una squadra di veterani.

La cronaca della partita inizia con un goal subito già al primo minuto, una bella mazzata, ma non ci siamo demoralizzati e abbiamo fatto la partita. A inizio secondo tempo è arrivato il giustissimo goal del pari, che tuttavia non è durato tantissimo. Il pari in se sarebbe stato di gran lunga più stretto a noi che a loro, gli aquilani ad eccezione dei 2 goal segnati credo non abbiano mai tirato in porta, poi l'ultima mezzora furbescamente ed al tempo stesso antisportivamente l'hanno passata più per terra fingendo infortuni in continuazione che in piedi a giocare.

A fine incontro squadra chiamata per 2 volte sotto la curva a prendere tanti applausi meritati.

Punto di vista del pubblico, mi aspettavo di meglio a livello numerico da entrambe le parti, ma il tifo è stato bello, costante e rumoroso sia da parte nostra che loro. Noi un po' più numerosi delle altre uscite stagionali, ma sempre per via di sta situazione in cui ruotiamo non si può chiedere la luna, loro pensavo potessero essere molti di più a livello numerico, tra tutti penso un numero poco più alto della cinquantina (dovrei verificare meglio dalle foto che usciranno prossimamente), ma chi c'era si è comportato bene, alla stregua del detto “pochi ma buoni”, erano divisi in 2 gruppetti, uno in piedi a cantare tutto il tempo da inizio alla fine, l'altro un po' più a lato composto da gente a sedere.

PS: novità inedita il coro sulle note di Final Countdown, che in realtà non era un coro, ma proprio la melodia. Ci mancavano solo gli Europe e Bryan Danielson. Comunque molto di impatto, con una curva come ai vecchi tempi verrebbe fuori qualcosa di spettacolare.

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Mi ero scordato di commentare l'ultima partita dove in quel di Campobasso è giunta la seconda sconfitta consecutiva e con ciò siamo scesi parecchio in classifica, pazienza, siamo comunque usciti con 2 punti contro quelle che probabilmente sono le 4 squadre più forti del lotto e con 3 ci abbiamo giocato in trasferta, sono altre le partite in cui tocca fare i punti tra cui si spera domenica prossima nel presunto derby contro la Vigor Senigallia qua da noi.

Un passo indietro nuovamente a mercoledì 1 novembre:

Stagione complessa per il Fano che dopo lo splendido exploit dell'anno scorso, con la vittoria ai playoff e la speranza di un ripescaggio in C, ha poi dovuto fare i conti con un certo ridimensionamento e con un'attualità in cui la squadra deve più badare a salvarsi che non a ritentare la scalata ai pro. L'unica certezza immutabile nel tempo, restano i suoi tifosi, sempre al loro posto, sempre a sostegno della propria maglia e dei propri ideali.

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Cavese-Nocerina: un derby vecchia maniera ma solo a metà

https://www.sportpeople.net/cavese-noce ... solo-meta/

Spoiler:

Nella monotonia calcistica che si può riscontrare in un campionato minore come la serie D è possibile, di rado, evadere e imbattersi in sfide dal sapore antico, che serbano e tramandano nel tempo e attraverso le generazioni dissapori atavici, quasi tribali eppure così emozionanti. Si tratta dei cosiddetti “derby”, incontri che per una moltitudine di motivi, in primis la volontà di due realtà limitrofe di affermare la rispettiva superiorità, sportiva e non, si contraddistinguono per la loro animosità e per la capacità di coinvolgere emotivamente, nel bene e nel male, un’intera cittadinanza.

Cavese-Nocerina, in programma quest’oggi per la nona giornata, rientra legittimamente in questa categoria di match. D’altronde non solo stiamo parlando di due compagini che ai nastri di partenza sono tra le principali candidate alla vittoria finale, ma anche di due tifoserie che con la loro identità hanno scritto, e continuano degnamente a farlo, pagine importanti del tifo nostrano, sebbene, ormai da troppo tempo, ristagnino in categorie non consone al loro blasone.

Per questa ragione già dal mattino, girovagando tra i portici cavensi, è possibile respirare un’aria diversa rispetto alle precedenti domeniche e nonostante il cielo plumbeo, che sembra minacciare un acquazzone imminente, si vedono tanti ragazzi che, sciarpa a collo, si incamminano verso lo stadio.

Alle 14 in punto, ora in cui entro sul terreno di gioco, il clima è tesissimo come si evince dai numerosi fischi ed insulti che accompagnano l’ingresso della formazione nocerina, insulti che tra l’altro non risparmiano letteralmente nessuno ma si sa che, mai come oggi, tutto è concesso e tutto concorre a creare quell’atmosfera così ostile e così magica che affascina noi “malati” di tifo. Purtroppo, anche se oramai il calcio moderno ci ha più che abituati, il derby è interdetto ai supporter molossi pur contando il settore curva nord un nutrito gruppo di tesserati e accreditati che di certo non si trattiene alle offese che piovono dalla tribuna locale.

Fattesi le 14. 30 in un attimo, i ventidue giocatori sono pronti ad aprire le ostilità e contemporaneamente alla pioggia che inizia a scendere copiosamente, incomincia anche lo spettacolo sui gradoni. La curva sud, cuore pulsante del tifo cavese, ha preparato per l’occasione una fumogenata biancoblù molto particolare, caratterizzata da razzi colorati che vengono sparati in alto, creando un effetto davvero suggestivo oltre che originale.

Alla scenografia iniziale si sussegue, come vero e proprio leitmotiv, l’accensione di innumerevoli torce, molte delle quali lanciate sulla pista di atletica mentre altre tenute in mano (ovviamente a volto coperto) o attaccate ad aste di plastica. Se si chiudessero per un attimo gli occhi e si aprissero dopo qualche secondo, magari fingendo di dimenticare che dopotutto siamo nel 2023, sembrerebbe di trovarsi in quel periodo di fine anni novanta-inizi duemila dove la repressione e le leggi, per quanto presenti, non erano così stringenti come oggi.

Venendo al calcio giocato, invece, la partita rispecchia la tensione sugli spalti con le due formazioni che non si risparmiano cosicché, già alla mezz’ora del primo tempo, rimangono entrambe in dieci in seguito all’espulsione dei rispettivi capitani. La Nocerina, in ogni caso, riesce a trovare sorprendentemente il vantaggio, complice un errore del giovane portiere aquilotto, il che rende ancora più accesa la sfida, con i padroni di casa che si spingono a tutta forza in avanti. Il primo tempo, tuttavia, si conclude a favore degli ospiti ed è la ripresa a regalare emozioni a non finire, prima con il pareggio ad opera di Urso e poi con il sorpasso, a dieci minuti dalla fine, siglato dall’attaccante Chiarella che fa letteralmente esplodere il “Lamberti”. È così allora che la curva di casa si cimenta prima nell’iconico “Dale Cavese” e poi nel nuovo ma già celebre coro “Domani torno da te” intonato sulle note della canzone di Achille Lauro. A fine partita, come preventivabile, scoppia la festa per il secondo derby di fila vinto dalla Cavese nel giro di pochi mesi.

Potrei concludere la breve tifo-cronaca qui ma non posso esimermi dall’esprimere la profonda amarezza che mi sopraggiunge una volta abbandonato lo stadio. Perché è davvero avvilente constare come, nel 2023, sia diventata non solo una consuetudine ma un vero e proprio diktat la chiusura dei settori ospiti per occasioni del genere. Perlopiù è quasi comico notare come, nonostante il divieto ai nocerini di assistere alla partita, fuori all’impianto di “via Mazzini” sia presente un ingente servizio d’ordine coadiuvato da un elicottero che già dalla mattina sorvola la valle metelliana. La domanda allora sorge spontanea: a queste condizioni e con questa organizzazione era davvero così impossibile garantire (come dovrebbe essere in un paese civile e democratico) un derby a porte aperte?

Che tristezza i settori ospiti chiusi, soprattutto nelle partite sentite.

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Bella partita scoppiettante Alma - Vigor 2-2.

Come con L'Aquila subito goal nei primissimi minuti degli avversari, tuttavia stavolta la rimonta che compiamo non arriva solo al pari, ma fino al vantaggio e tutto nel primo tempo, con tanto di qualche occasione per andare sul 3-1 che, sul momento, ha fatto dire non importa va bene così e invece nel secondo tempo l'abbiamo pagato carissimo. Loro hanno spinto molto, noi eravamo stanchi e non siamo mai stati pericolosi, una sofferenza totale, il goal del pari era nell'aria e infatti all'87esimo è arrivato (da parte dell'ex Broso tra l'altro, ovviamente). Subito dopo hanno pure rischiato il clamoroso 2-3 che forse sarebbe stato giusto per quanto visto nel secondo tempo, ma eccessivamente severo se guardiamo nel complesso i 90 e passa minuti.

Punto di vista del tifo ancora una volta nessun coro contro da parte nostra, dato che come al solito non ce li siamo cagati. Un po' vivo e movimentato il finale con loro che di continuo hanno intonato cori contro di noi prima e jesini poi e allora qualche risposta c'è stata (urla di singoli più che altro, i cori si sono limitati a: "voi siete sempre di meno" "dove sono gli ultrà?" "Siete ultras quando vi pare").

Da parte nostra finalmente si è rivista una curva bella piena ed anche molto partecipativa. Loro numericamente non hanno riempito il settore ospiti come nella passata stagione (già finito l'entusiasmo? Minchia...) ma erano comunque tanti.

In attesa di foto/video/tifocronache ecc. dei prossimi giorni, intanto questa è la classifica aggiornata che ora ci vede a picco, perchè abbiamo pur sempre raccolto 1 punto nelle ultime 3 gare o 2 punti se ci allarghiamo a 4 partite, sebbene gli avversari erano di alta caratura, probabilmente i 4 più forti insieme/dopo la Sambenedettese, ma adesso bisogna tornare con urgenza a vincere e risalire la china:

Sambenedettese 25
Chieti 22
Avezzano 21
Campobasso 19*
L'Aquila 18
Vigor Senigallia 18
Fossombrone 18
Roma City 17
San Nicolò Notaresco 17
Riccione 13
Sora 12
Atletico Ascoli 11
Fano 11
Real Monterotondo 10
Matese 10
Vastogirardi 10*
Tivoli 9
Termoli 8

Vastogirardi e Campobasso una partita in meno, in quanto oggi la loro partita è stata sospesa e rinviata per nebbia.

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Esonerato mister Scorsini, follia pura. In realtà si parla di rescissione consensuale, ma da un paio di settimane era nell'aria la cosa, con tanto di intervista post partita con la Vigor Senigallia del vicepresidente Pantaleoni che parlava di riflessioni e di dover fare qualcosa.

Il gioco c'era e per la rosa che ha avuto a disposizione stava andando alla grande, non ha senso questa scelta. Forse davvero stava facendo troppo bene e le voci che parlano di distruzione dall'interno lenta e dolorosa sono veritiere, troppe cose già dalla parte finale della scorsa stagione non tornano (e lo stesso Presidente aveva detto a chi c'era in società lo scorso anno dopo che questi ultimi avevano dato le dimissioni, che ci avrebbe fatto fallire a ridosso delle elezioni).

Non c'è proprio mai fine alle tribolazioni qui da noi, manco avessimo un maleficio da potenti stregoni sarebbe possibile assistere ad una roba del genere assurdo.

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Fano-Vigor Senigallia: ognuno lo chiami come vuole, resta un gran confronto

https://www.sportpeople.net/fano-vigor- ... confronto/

Spoiler:

C’è chi lo chiama derby, chi la definisce una partita calda e chi la considera una partita normale. Fano-Vigor Senigallia in questi ultimi anni è una di quelle partite con tante sfaccettature ed è inevitabile raccogliere opinioni diversa a seconda di chi s’interroga in merito.

Concorre sicuramente alla definizione di derby la stretta vicinanza geografica (20 circa i km di distanza fra i due centri) oltre che la rivalità storica tra le tifoserie. Per le vicende dell’anno scorso, sulle quali ha ovviamente speculato una stampa locale morbosa rincorrendo un ritorno in vendite, c’è chi vi ha apposto anche l’etichetta di partita a rischio, anche se per fortuna non si è arrivati all’estrema ratio del divieto.

Riguardo alle due squadre, la Vigor naviga in acque decisamente più calme, merito di un’ottima programmazione societaria sul lungo periodo, accompagnata da una discreta campagna acquisti. Seppur agli antipodi, anche la situazione in casa Alma è abbastanza chiara, sotto una silenziosa e enigmatica gestione societaria della quale è figlio l’esonero di un allenatore che, tralasciando le ultime uscite contro le big del girone, non stava facendo così male con quel poco che gli era stato messo a disposizione.

Venendo alla sfida sugli spalti che è decisamente più interessante, sia gli ultras ospiti che quelli di casa si presentano in buon numero. I “Ragazzi della Nord” si piazzano molto compatti sopra la pezza da trasferta e quella per i diffidati. Molto positiva la prova degli ospiti, arrivati in circa 400 a Fano, tra cui circa un centinaio in treno, autori di cori secchi e coinvolgenti, supportati dal tamburo e bandiere. Riguardo agli ultras di casa, “Panthers Fano” e “Ultras Fano” sono sempre lì, che con i loro rispettivi bandieroni colorano costantemente il settore cercando di portare entusiasmo.

Partono forte i padroni di casa, nonostante lo svantaggio iniziale il volume aumenta, anche grazie all’ottima prestazione della squadra nel primo tempo che riesce a portarsi addirittura in vantaggio prima dell’intervallo.

Nessuna delle due tifoserie molla, lo stesso fanno le squadre con la partita che nel secondo tempo cambia volto: la Vigor prende in mano il pallino del gioco e comanda praticamente per intero gli ultimi quarantacinque minuti, andando vicino al gol più volte, poi raggiunto nei minuti finali con il più classico gol dell’ex.

Tutto sommato risultato giusto, forse il Fano può rimpiangere di non aver chiuso la partita nel primo tempo ma anche al Senigallia resta il rammarico di aver sbagliato il 2-3 a porta libera allo scadere.

Dopo il triplice fischio, entrambe le squadre si ritrovano sotto il proprio settore a prendere meritati applausi e carica per le prossime partite.

Indifferenza tra le due tifoserie questa volta, se non per qualche sfottò a fine partita e nessun altro episodio da segnalare a margine della gara, per la gioia o forse tristezza di qualcuno.

Testo di Alessandro Barbini
Foto di Tommaso Giancarli

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4 giornate di squalifica a mister Rondina, promosso dal ruolo di vice post esonero di Scorsini prima della gara di domenica scorsa contro l'Atletico Ascoli.

Ellamadonna ragazzi, ma chi legge ste (dis)avventure come fa a credere che siano reali, ogni anno ce ne capitano di ogni, ma in questo abbiamo veramente superato l'insuperabile.

Forse, ma forse forse se entro 5 anni siamo in A e ci stabilizziamo per almeno 15 anni li, circa metà delle sfighe, ielle, scarogne, cose allucinanti che abbiamo visto nell'ultima trentina d'anni sarebbero ripagate. Diobò.

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Già l'anno scorso, con l'incentivo dell'alta posta in palio, l'incontro fra Alma Juventus Fano e Vigor Senigallia aveva fatto da corollario ad un confronto di quelli rusticani di un tempo, aspro e al tempo stesso genuino. Molto più in sordina in questa stagione, dove le due compagini fanno decisamente più fatica e le tifoserie devono fare i conti con quanti sono nel frattempo scesi dal carro.
Eppure sempre diversi e interessanti sono gli spunti che le due piazze sono capaci di offrire. Ne abbiamo parlato nella solita tifocronaca sul nostro sito, che potete rileggere al link https://bit.ly/Fan-Sen-23-24 mentre qui a margine vi offriamo anche alcune riprese di entrambe le curve in azione.

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Malissimo. Siamo a picco.

Alma - Tivoli 0-3 contro quella che era la peggior difesa del campionato mentre noi la miglior difesa, ma oggi non siamo proprio scesi in campo se non giusto i primi 10 minuti del secondo tempo, dove sotto di 0-1 abbiamo rischiato il pari in due occasioni, in particolare la prima con miracolo del portiere, ma tolti quei 10 minuti, ovvero tutto il primo tempo e quasi tutto il secondo di fatto non siamo scesi in campo. Niente grinta, contrasti, manco a provare qualcosa.

Cicchetto dalla curva ai giocatori a fine partita, sperando che quella di oggi sia un caso isolato, ma finchè ci troviamo senza allenatore sarà... servono rinforzi almeno almeno 2 di cui uno in attacco senza meno (oltre al neoarrivato Kalombo, fanese puro tanto quanto me, finalmente, erano 7-8 anni che speravo di vederlo, spero non sia arrivato troppo tardi) oltre ovviamente all'allenatore dove il vice Rondina ora promosso ad allenatore dovrà scontare 3 giornate di squalifica (4 con quella di oggi).












Non ho foto di quando sono arrivati i giocatori perché provavo a sentire i discorsi, non ho sentito granché pur andando li vicino.

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Ancora non è finita, ma ormai è chiusa. Si perde anche oggi a Roma contro la cosiddetta Roma City.

Eravamo partiti bene, poi il crollo, ormai la retrocessione non ce la leva più nessuno.

Che schifo, già in D non dovremmo starci perchè dovremmo stare in C e invece finiamo in Eccellenza. Non ho parole. Ormai mi conviene lasciar perdere di andare allo stadio anche se ho pagato l'abbonamento, ma che cazzo ci vado a fare, da 30 anni ogni anno tocchiamo il fondo, retrocedere dalla D sarebbe l'apice dell'apice, non è possibile, non è possibile.