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Inter, Sacchi sul caso Icardi: "Colpa della società, disattenta e populista"
L'ex allenatore del Milan ai microfoni di Radio1 parla della bufera in casa nerazzurra: "Tutto esagerato"

Arrigo Sacchi entra a gamba tesa sul caso Icardi: toni esagerati, estremismi da entrambe le parti e tanta disattenzione da parte della società che doveva vigiliare. L'ex allenatore del Milan e della Nazionale, intervenuto ai microfoni di "Un giorno da pecora" su Rai Radio1, non ha dubbi sulla vicenda che sta infiammando la società di Corso Vittorio Emanuele: "Ho l'impressione che tutto si sia esagerato", ha esordito. E poi l'affondo: "Per due motivi: la società è stata disattenta perché i responsabili della comunicazione dovevano leggere il libro prima che uscisse. E poi c'è un club che definirei populista".

SE MANCA LA SOCIETÀ... — "Sulla vicenda Icardi la società si è schierata, ha detto, coi propri tifosi. Ma si è schierata con quelli della curva, perché gli altri invece lo hanno applaudito". Sacchi ha poi aggiunto: "Tutto parte sempre dalla società, con la sua storia e il suo stile. Se manca la società è evidente che non c'è una direzione dal vertice, e se non c'è al vertice non può stupire non ce l'abbiano nemmeno gli altri".

Inter, la Curva Nord chiude a Icardi: "Non è il nostro capitano, né ora né mai"

L'attaccante argentino scaricato dalla frangia più calda del tifo nerazzurro: "È un capitolo chiuso, non ne vogliamo più parlare né sapere nulla"

La telenovela Icardi non accenna a placarsi. Dopo le scuse pubbliche dell'argentino per quanto scritto nel suo libro e dopo aver annunciato la ristampa della biografia senza le pagine che hanno mandato su tutte le furie la Curva, arriva la replica del tifo organizzato nerazzurro il comunicato ufficiale della Nord, dal titolo eloquente: "Icardi né ora né mai. Ma l'Inter ha bisogno di noi".

IL COMUNICATO — "Partiamo con una puntualizzazione necessaria: in molti non hanno voluto capire il motivo della nostra presa di posizione - si legge sul sito ufficiale della Curva -. L’episodio della maglia regalata e da noi strappata ad un bambino -raccontato nel libro di Icardi - è frutto di fantasia. È un falso. È un’invenzione. Recepire questo concetto, nemmeno troppo difficile da verificare, avrebbe aiutato tutti. Prima ancora delle minacce di morte scritte (che, fossimo stati noi a farle, per la buona regola del '2 pesi 2 misure', avrebbero significato diffide e, probabilmente, una cella). Ed invece no. Ci si è incastrati in un ‘testa a testa’ Curva contro Icardi basato su altro. Per finire poi con un classico e sempreverde ‘gli ultras sono il male del calcio’. Icardi ha chiesto scusa per aver esagerato nei toni, non per i contenuti. Icardi continua a sostenere quindi, in maniera vigliacca, la tesi di un capo Ultras che si getta su un bambino. (…) Non ritorneremo più su questo punto. Chi vorrà quindi continuare ad utilizzare prospettive distorte e fittizie è per noi libero di farlo, consapevole però di crogiolarsi in una dimensione non appartenente alla realtà".

FASCIA DA CAPITANO — Nonostante tutto, l'Inter ha sì multato Icardi decidendo però di tenere la fascia sul braccio dell'argentino: " Per noi, come per chiunque altro (speriamo), il capitano dell’Internazionale dovrebbe essere un Simbolo. Esperienza, Carisma, Umiltà, Serietà ed Intelligenza. …Picchi – Facchetti – Mazzola – Bergomi – Zanetti. Praticamente l’antitesi di Icardi. Il comunicato della Società Inter non può quindi trovare il nostro accordo. Lo capiamo. Nelle logiche, nelle motivazioni. Ma non possiamo accettarlo. Non siamo però noi a dover decidere. Ad ognuno il proprio ruolo. L’abbiamo sempre chiesto. Com’è giusto che sia. Anche se crediamo che una Società come l’Inter, esulando dal nostro pensiero, non dovrebbe permettere ad un individuo come Icardi di indossare la fascia da capitano. Non perché lo dice la Curva, semplicemente per Etica e Rispetto. La nostra Storia, onestamente, meriterebbe qualcosa di meglio".

CASO CHIUSO — Capitolo chiuso dunque, con una certezza: la frattura pare proprio difficile da sanare: "Adesso però basta - scrivono ancora i tifosi-. Andiamo oltre a tutto e a tutti. E soprattutto a chi ha perso l’ennesima occasione di stare zitto. Tassativamente. Icardi è un capitolo chiuso. Non ne vogliamo più parlare né sapere nulla. NON È IL NOSTRO CAPITANO. NÈ ORA, NÈ MAI. La Curva farà la Curva. Come ha sempre fatto. Già a partire dalla partita di Europa League di giovedì. Prepariamo la Voce, scaldiamo il Cuore. Le mani verso il cielo, l’Inter ha bisogno di NOI".

christian4ever ha scritto:Il comportamento della società mi fa capire ancora meglio il malumore di Mancini.

christian4ever ha scritto:Ma precisamente la tua arroganza da cosa deriva?
Non solo scrivi, nella maggior parte dei tuoi post, idiozie evidenti, ma pretendi pure di avere ragione imponendo la tua discutibile opinione come l'unica e sacrosanta verità.

Non ricordo un tuo tentativo di discussione serio o uno spunto interessante, io scrivo (quasi) solo stronzate probabilmente ma almeno cerco di dialogare con gli altri.