Tuttowrestling Forum

302 di 366
23/07/2017 PROGRESS Chapter 52: Vote Pies; Matt Riddle vs Travis Banks
Uno scontro inevitabile tra due dei top name della federazione in questo 2017. Si scontrano come primo step di un pick your poison tra Banks e Dunne, che metterà in mostra il lato più strategico dell’inglese (gli mette contro wrestler molto forti) e quello più sentimentale del kiwi (che andrà a contrapporre a Dunne avversari simbolici, come Dennis, che vedremo più avanti in questo Chapter).
Due macchine da guerra che si tirano bombe addosso dal primo all’ultimo minuto in uno sprint sotto il quarto d’ora che è ormai il loro marchio di fabbrica.
Con sorpresa di nessuno, i due si trovano benissimo, visto che parlano la stessa lingua, mettendo in campo una grande intensità e colpi diretti. Le manovre ad alto impatto sono funzionali all’esaltazione per i falsi finali, alcuni conditi da quel no sell che fa impazzire il pubblico.
Il finale sporco va nella direzione di preservare lo sconfitto, ma dopo quasi un anno di questo topic abbiamo capito che le conclusioni di questo tipo non sono mai un punto nella storia dei due protagonisti.

303 di 366
23/07/2017 PROGRESS Chapter 52: Vote Pies; Jack Sexsmith vs Chief Deuputy Dunne vs Chuck Mambo vs Zack Gibson
Fatal four way nel midcard a mandare avanti un po’ di storie. Quella tra Sexsmith e Gibson la conosciamo, con l’apice nell’eroico effort del primo durante il SSS16. Quella tra Sexsmith e Dunne è roba più recente, sempre basata sul personaggio di Sexsmith che pur crescendo in serietà, mantiene i suoi lati più giocosi.
In questo mix di wrestler seri e meno seri viene buttato dentro un altro che di serio ha ben poco, il buon Chuck Mambo (che abbiamo visto spesso negli Sweet Jesus con Eaver).
Il match è divertente, una decina di minuti in cui i quattro si alternano sul ring con efficacia, ritmo e varietà. Gibson aumenta da solo lo starpower del tutto, attirandosi il solito heat mostruoso, e mette un po’ d’ordine ad un incontro che giustamente è basato sul caos.
Un filler che funziona, perchè porta avanti i personaggi coinvolti, e lascia un bel ricordo a livello di in-ring.

304 di 366
23/07/2017 PROGRESS Chapter 52: Vote Pies; Pete Dunne vs Eddie Dennis
Questo incontro arriva a sorpresa, ma neanche troppo. Sappiamo che tra i due la storia è lunga (esattamente come con Andrews, tornando indietro ai tempi dell’ATTACK), se ricordate a inizio di questo topic avevamo gli FSU a difendersi (e difendere Dunne) dagli attacchi di Nathan Cruz (“ci sono wrestler che pagano per andare a lottare”, con riferimento proprio ad Andrews e Dunne, al King of Trios in CHIKARA).
Bene, ora che i tempi sono cambiati, Dunne si trova dall’altra parte. Contratto con la WWE, titolo di una major trattato con i guanti, titolo della PROGRESS letteralmente preso a calci. E quindi torna il Defend indy wrestling, rappresentato da Dennis.
Come con Dijak l’incontro è non titolato, a dare incertezza.
Questo match è molto bello, ma non esente da difetti. Dennis si mette in luce anche da wrestler singolo (e che wrestler singolo), con una strategia basata sulla potenza e sui colpi esplosivi. Dunne, invece, il solito mix di tecnica (con manipolazione degli arti), colpi duri e scorrettezze. Tutta la prima parte è la migliore, quella in cui si combatte e lo si fa bene. Dalla seconda fase fuori ring (che comunque culmina con una mossa di grande impatto che indirizza la conclusione) si perdono un po’ con un overbooking massiccio, con delle buone sorprese, ma che si trascina troppo.
Comunque, la dimostrazione che Dennis può avere grandi soddisfazioni anche da singolo (e le avrà, oh se le avrà).

305 di 366
23/07/2017 PROGRESS Chapter 52: Vote Pies; British Strong Style (Trent Seven & Tyler Bate) vs War Machine (Hanson & Ray Rowe)
A chiudere la serata di Manchester abbiamo Seven e Bate, tornati campioni di coppia allo scorso capitolo, dopo aver perso le cinture contro i CCK a Chapter 50 (a proposito di 50/50 fatto bene, per trasmettere quanto le due coppie si equivalgano).
I campioni difendono dall’assalto di un team particolarmente in forma, gli War Machine che a Chapter 51 hanno per la prima volta trionfato contro i gatekeeper, i London Riot.
“War Machine” rules, quindi tornado senza squalifiche, e ovviamente i quattro non se lo fanno ripetere due volte per scatenare il caos più totale per tutta l’arena. Il match è esattamente come ve lo poteste immaginare: un demolition derby con gente lanciata da tutte le parti e colpi che partono e arrivano in ogni dove.
A brillare, tanto per cambiare, è un Tyler Bate fuori di testa, che fa di tutto e di più. Passare da salti oltre la terza corda a fare airplain spin con tanto di squat con Hanson sulle spalle è roba che solo lui può fare.
Come vi dicevo, questo è il genere designato per le difese dei titoli di coppia e, ancora una volta, siamo a livelli altissimi.
306 di 366
30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless; Grizzled Young Veterans (Zack Gibson & James Drake) vs Never Say Die (Dillon D’Angelo & Alex Cupid)
Ad una settimana esatta dallo scorso capitolo, abbiamo l’ultimo Chapter di luglio a chiudere la trilogia Birmingham/Manchester/Londra. Skippiamo i primi due match e ci buttiamo sul debutto del tag formato da due volti noti della PROGRESS, Zack Gibson e James Drake. Nel solito, acceso, promo pre match Gibson dice che l’Origin è morta e sepolta e d’ora in poi si concentrerà sulla competizione tag con Drake. Il primo impegno non sembra provante, contro due ProJo graduate al debutto assoluto in un Chapter.
Questo è un incontro da meno di cinque minuti, uno showcase per i GYV, ma che mi ha impressionato per la chimica spaventosa tra i due. Quando dico che basta pochissimo per capire se uno su un ring ci sa stare o no, questo è un esempio perfetto. Il timing delle mosse, come le hanno concatenate, la pulizia e la velocità. Subito si è capito che qua abbiamo tra le mani un crack per la categoria.
Sui Never Say Die poco da dire. Hanno anche avuto uno shine buono, ma sono materiale da categorie inferiori

307 di 366
30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless; James Davis vs Rob Lynch
Lo dico? Lo dico. È un’opinione forte, controversa, probabilmente sbagliata, ma ne sono convinto al 100%. Questo match, James Davis vs Rob Lynch, è il miglior match della storia della PROGRESS.
Come ci si è arrivati? Da colonne della categoria tag, i due hanno chiesto alla dirigenza nuove sfide. La risposta è questo incontro, con in palio una shot al titolo Atlas.
Qua c’è semplicemente tutto, un riassunto della carriera dei London Riot in PROGRESS. Competizione, amicizia, agonismo, rispetto, violenza, fanno pure un richiamo all’infortunio alla spalla di Lynch. Tutti questi elementi incastonati in un match stellare, dal ritmo elevatissimo, dall’intensità straordinaria e condito da un paio di superspot clamorosi.
Hanno mixato storia, in ring action e operazione nostalgia in una maniera ineccepibile, in modo che ogni singolo elemento fosse in equilibrio con il resto. Un incontro davvero speciale.
E poi il finale.
Finale perfetto.
Ne parlo in spoiler. *Spoiler*

308 di 366
30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless; Pete Dunne vs Jack Sexsmith
Un bel premio per Sexsmith, dopo le ultime grandi performance, questo incontro con il campione. Match non titolato, siamo ancora nell’ambito del pick your poison, con Banks che sceglie un avversario molto simbolico: quel Sexsmith che aveva assaltato al debutto e da cui è passato il turn face, a furore di popolo.
Il match è short and sweet e va a riprendere le caratteristiche principali dei due: il dominio, la sbruffonagine e la strafottenza di Dunne; la resistenza e il cuore di Sexsmith. Quindi il tutto si gioca così: Dunne domina, Sexsmith reagisce a fiammate. Sono bravi a tenere il miraggio abbastanza basso da non stancare con questa formula, ma le manovre sono abbastanza d’impatto da consegnarci tanti falsi finali credibili.
Un riempitivo, in attesa dell’altro pezzo forte della card (un main event con un grosso debutto), ma un riempitivo fatto benissimo.

309 di 366
30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless; Toni Storm vs Candice LaRae
Se il campione massimo non si può certo definire un fighting champion, il discorso cambia guardando al titolo femminile. La Storm sta difendendo da maggio contro una grande varietà di avversarie, sia locali che di importazione.
Qua siamo al secondo caso, dove dall’America arriva a sfidarla per il titolo la sempre apprezzata Candice LaRae.
Il match, come gli ultimi della Storm, è molto divertente. Ritmo elevato, belle mosse, combinazioni interessanti e, soprattutto sul finale, un paio di spot ad alto impatto particolarmente riusciti, grazie ad un signor selling (la powerbomb all’angolo roba da andare dal fisioterapista solo a guardarla).
Difesa che fa il suo nel cementificare lo status di Storm sia come performer che come detentrice del titolo.

HSMA ha scritto: ↑02/11/2024, 10:45 307 di 366
30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless; James Davis vs Rob Lynch
Lo dico? Lo dico. È un’opinione forte, controversa, probabilmente sbagliata, ma ne sono convinto al 100%. Questo match, James Davis vs Rob Lynch, è il miglior match della storia della PROGRESS.
Come ci si è arrivati? Da colonne della categoria tag, i due hanno chiesto alla dirigenza nuove sfide. La risposta è questo incontro, con in palio una shot al titolo Atlas.
Qua c’è semplicemente tutto, un riassunto della carriera dei London Riot in PROGRESS. Competizione, amicizia, agonismo, rispetto, violenza, fanno pure un richiamo all’infortunio alla spalla di Lynch. Tutti questi elementi incastonati in un match stellare, dal ritmo elevatissimo, dall’intensità straordinaria e condito da un paio di superspot clamorosi.
Hanno mixato storia, in ring action e operazione nostalgia in una maniera ineccepibile, in modo che ogni singolo elemento fosse in equilibrio con il resto. Un incontro davvero speciale.
E poi il finale.
Finale perfetto.
Ne parlo in spoiler. *Spoiler*

Spoiler:

Davis batte Lynch. Nel post match Lynch annuncia il suo ritiro a certi livelli. Lo vedremo ancora in giro, ma il suo corpo non ce la fa più, ha troppo dolore ovunque e quindi ha deciso di smettere. A rovinare il momento toccante ci pensa Davis, con uno dei turn heel più clamorosi della storia della federazione (secondo giusto a quello di Havoc), per vendicarsi del compagno che l’ha abbandonato. Tutto perfetto, compresa l’inquadratura sulla mazza da cricket spezzata.
L’unico problema è che non potremo godere a lungo di questo nuovo James Davis, visto che verrà coinvolto in uno scandalo sessuale, per cui sparirà (giustamente) dalle scene.

Spoiler:

https://www.bilibili.com/video/BV1pY411475Q da 1:01:00

Minchia, Davis cosa poteva diventare!
Ricordo però che quando tornarono all'Alexandra Palace non ricevesse chissà che reazioni

310 di 366
30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless; British Strong Style (Tyler Bate & Trent Seven) vs Jimmy Havoc & Mark Haskins
Tag team match con i titoli in palio che parte da molto lontano. Ricorderete come a inizio anno Haskins torna in PROGRESS ad aiutare Havoc dagli assalti dei BSS. Ricorderete anche le vicende del SSS16 (nel dettaglio: Bate elimina Haskins sporco nel quarto di finale, con l’intervento di Seven e, la sera successiva, quest’ultimo batte Haskins, dopo un attacco sbagliato di Havoc).
Bene, qua hanno la possibilità di vendicarsi sottraendo loro i titoli che, parentesi CCK di un Chapter, detengono da parecchio tempo (quasi un anno se consideriamo anche la formazione Dunne & Seven).
Anche questo incontro è breve, siamo sotto i dieci minuti, ma la quantità d’azione è fuori di testa. Il motivo è semplice: i quattro partono a razzo e non si fermano un istante. C’è Havoc, quindi le fasi fuori dal ring sono il solito fuckfest di gente che vola ovunque e grande caos. La fase sul ring porta, invece, le solite grandi combo, con un Bate fuori di testa (nel periodo 2017/2018 non c’erano tanti worker al suo livello per costanza e qualità in ring) e un super Haskins. Finale brillante per infuocare una rivalità che culminerà tra poco, al leggendario Alexandra Palace (già, non ve l’avevo ancora detto che il big show di quest’anno sarà in una delle venute più iconiche di Londra).

311 di 366
30/07/2017 PROGRESS Chapter 53: Fate Loves The Fearless; Keith Lee vs Travis Banks
Ecco il secondo pick your poison di Dunne. Dopo Riddle, arriva un altro top name americano, messosi in grande luce in EVOLVE (che, ricordiamolo, in quel periodo era clamorosa), il Limitless Keith Lee.
Il match è molto particolare, al di fuori dei canoni soliti della federazione di Camden. Molto più lento di quello a cui siamo abituati, con Lee che si prende tutto il tempo del mondo per mostrare il suo dominio, a suon di proiezioni fuori di testa (i voli che ha fatto fare a Banks sono roba assurda) e colpi diretti rimbombanti (le chop le hanno sentite pure al Camden Market). Le ripartenze di Banks sono molto rapide e danno movimento al tutto, con una bella alternanza sia ritmica che stilistica al match.
Post match fighissimo, un must see, con un ritorno che ha fatto esplodere il Ballroom.

312 di 366
12/08/2017 PROGRESS New York City; Jack Gallagher vs Zack Gibson
Prima del grande evento di settembre, Chase The Sun, all’Alexandra Palace, la PROGRESS fa tappa (due per la precisione) oltre oceano, per un double header nella East Coast tra New York e Boston. Già vi anticipo che questo sarà un grande evento, infatti ve lo proporrò in tutta la sua interezza.
In origine il ritorno di Gallagher (qua ancora sotto contratto con la WWE) in PROGRESS sarebbe dovuto essere per il titolo WWE UK. Dunne, però, infortunato, non è stato medically cleared e quindi hanno deciso di proporre un piccolo classico della federazione, Gallagher vs Gibson. Vi lascio anche il promo pre match in cui il Liverpool’s Number One si attira un heat nucleare, anche da questa parte dell’Atlantico.
Il match è un po’ diverso dal solito. Per il pubblico americano hanno tagliato tutto quello che riguarda la tecnica e il mondo World Of Sports, lasciando invece una grande intensità, scambi di brawling sanguinosi, tanti falsi finali e un’incertezza da 50/50. La fase di heat iniziale è standard, ma aggiunge poco alla contesa, mentre è la parte conclusiva (a mani basse la migliore tra quelle proposte tra i due) che fa brillare l’incontro.
Una super partenza.

313 di 366
12/08/2017 PROGRESS New York City; Jinny & Deonna Purrazzo vs Best Friends (Dahlia Black & Dakota Kai)
Spot femminile con un mix di ragazze regular (Jinny e Dahlia) e di debuttanti, ma pienamente nello stile PROGRESS come la Purrazzo e Dakota Kai.
Il match è piacevole, anche se ha i suoi difetti. Si vede che le quattro hanno voglia di fare, forse troppo, visto che il difetto principale del match è il disordine. La prima parte è pasticciata, con un po’ di over selling non necessario. Poi si incanalano su una via più comune, cioè il lavoro alla gamba su Dahlia Black, per chiudere con un hot tag ben fatto.
Ha i suoi momenti, ci sono degli spot e delle combo ben fatte. Ecco, non un highlight della serata, però se c’è Dakotina (quanto cazzo è bella ed elegante sul ring, la adoro) ci sono anche io.

314 di 366
12/08/2017 PROGRESS New York City; Timothy Thatcher vs Donovan Dijak
Shot al titolo Atlas in palio tra questi due atleti americani che abbiamo già avuto modo di vedere in PROGRESS. Due stili molto molto diversi: iperrealistico, senza compromessi, da integralista quello di Thatcher; più spettacolare, accattivante, rischioso quello di Dijak.
Non avevo grandi aspettative per questo incontro, invece la differenza di stile funziona alla grande. Il grosso, va detto, lo fa Thatcher che tiene insieme il match alla grande, dando un filo logico ai balzi e ai colpi del rivale, oltre ad infilare delle counter molto fighe. Bello lo stretch finale, con delle nearfall ben costruite e una conclusione che protegge lo sconfitto, pur dando tutti i meriti al vincitore.
L’unico difetto, anche abbastanza evidente, è il selling atroce di Dijak, ma si sapeva.

315 di 366
12/08/2017 PROGRESS New York City; Jimmy Havoc vs Joey Janela
In PROGRESS debutta Joey Janela e non poteva che affrontare l’hardcore wrestler storico della compagnia, in un match senza squalifiche.
Qua non siamo sul versante ultraviolent (zero sangue, intensità non eccessiva), siamo più sul lato spettacolare, con spottoni già fighi, amplificati dal contesto hardcore (sedie, tavoli, ma anche blocchi di cemento e puntine). Non molto altro da dire, abbiamo una collezione di highspot folli (tra cui il mitico spot del sunset flip con la sedia uscito per la prima volta qua e poi mai più), il match è superdivertente e scorre senza problemi.
Un bel cambio di registro per una card molto completa.

316 di 366
12/08/2017 PROGRESS New York City; Mark Haskins vs Mark Andrews vs Keith Lee vs Austin Theory
Spotfestino a quattro per tirare un po’ il fiato, ma qua il fiato non lo tirano mai. Una decina di minuti senza pausa, spot su spot su spot, con l’idea di creare comunque qualcosa di speciale, anche per quello che non è uno dei punti di forza della card.
E allora, oltre a tenere un ritmo fuori di testa, in cui tutti e quattro concorrono alla stragrande al risultato finale, si impegnano nel creare un paio di mosse veramente memorabili, che da sole valgono il prezzo del biglietto (Tower of doom anyone?).
Oltre al solito, maestoso, Keith Lee che aggiunge al match il tono powerhouse infermabile, spicca un Andrews che in match del genere è proprio nel suo habitat. Comunque, tutti e quattro sono stati tanta tanta roba.