Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Thesz, perchè quello che ha fatto Flair è idealmente un proseguio di quanto importato e imposto da Thesz come nome cardine dell'NWA, le sue difese da un'ora, le difese e le sconfitte in altri continenti e territori, diciamo che quello che ha fatto Flair lo ha introdotto e innovato Thesz. Poi ovvio potremmo discutere di come Flair a livello di promo e di psicologia sia un maestro, ma allo stesso il carisma e le capacità sul quadrato dello stesso Thesz sono epocali. Per il discorso iniziale vado con Lou.
Lou Thesz
Discorso simile anche per la sfida Santo/Quack. Santo è rimasto più legato al suo territorio, Quack ha creato e importato più stili, creando qualcosa che di prima non c'era, senza dimenticare il ruolo extra ring del Quack che per il wrestling è decisamente un qualcosa di più importante rispetto al Santo che ha giocato più sul suo ruolo per rinforzare l'immagine che ha di sè.
Mike Quackenbush
Lou Thesz
Discorso simile anche per la sfida Santo/Quack. Santo è rimasto più legato al suo territorio, Quack ha creato e importato più stili, creando qualcosa che di prima non c'era, senza dimenticare il ruolo extra ring del Quack che per il wrestling è decisamente un qualcosa di più importante rispetto al Santo che ha giocato più sul suo ruolo per rinforzare l'immagine che ha di sè.
Mike Quackenbush
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Fregacazzo a nessuno, ma son contento che tutto questo sia andato avanti.
Spiace non aver partecipato, ma ho pochissimo tempo libero.. però se riesco chiudo un attimo la querelle creatasi, ormai, 200 e passa pagine fa.
Complimenti a tutti, comunque
Spiace non aver partecipato, ma ho pochissimo tempo libero.. però se riesco chiudo un attimo la querelle creatasi, ormai, 200 e passa pagine fa.
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Ciao Vittò.Hellcome. ha scritto:Fregacazzo a nessuno, ma son contento che tutto questo sia andato avanti.
Spiace non aver partecipato, ma ho pochissimo tempo libero.. però se riesco chiudo un attimo la querelle creatasi, ormai, 200 e passa pagine fa.
Complimenti a tutti, comunque
Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Lou Thesz vs. Ric Flair
Ecco: probabilmente lo scontro più significativo di tutto il torneo. Se non altro, la combinazione più rappresentativa per l'ideale percorso che questo torneo voleva anteporsi. Vabbe' che ho fatto spoiler, si è insomma capito per chi voterò, ma forse - in chiusura - è il caso di ritornare un attimo sul perché Thesz e Flair rappresentino a loro modo la quintessenza del wrestler. Il libro di Ric "To be the Man" - che poi altro non è se un viaggio nelle vulnerabilità del Nature Boy - si apre iconicamente con un "sono Ric Flair. E da trent'anni a questa parte mi è stato detto di essere il migliore: meglio di Verne Gagne, meglio di Hulk Hogan, meglio di Lou Thesz". Partiamo da un presupposto: Flair certamente è il migliore in alcune cose. Tutto il suo lungo excursus nella disciplina del pro-wrestling è quello di uno che ha sempre visto nel wrestling l'unica ragione di vita e, non solo, è stato caratterizzato dal racconto dell'eccellenza. Un po' tra la kayfabe e un po' fuori, in un meccanismo in grado di catturare un'ampia tipologia di fan. Ma andiamo con calma. Come ho avuto modo di dire in precedenza, ciò avveniva in due modi: il primo era con il lavoro istrionico di un personaggio molto flamboyant, che poi era funzionale quasi sempre a mandare over il face locale (all'epoca di Ric, peraltro, bisognava necessariamente prendere accordi interregionali ed era notoriamente difficile scegliere il campione; quanti regni ha avuto Ric lo sappiamo tutti, questo a far intuire il rispetto per l'individuo in questione). A tal proposito, Flair non è il worker più originale della storia: il character è identico a quello di Rogers, per dire la prima cosa; lo stile è in larga parte una versione semplificata di quello del mentore Gagne, se escludiamo le peculiarità di Flair stesso. Il secondo era la generosa abilità del mandare over l'altro wrestler con stile; compensando abilità di base sul ring - strettamente parlando, semplicemente "buone" per gli standard dell'epoca -, Flair restava (forse) lo storyteller definitivo. Senza dubbio uno dei migliori a interpretare l'umore del pubblico e dirigere il flow dell'incontro (Funk e in seconda istanza Rhodes sono due altri grandi coevi molto capaci). Aggiungeteci il fatto che Flair lavorava per più di 350 date l'anno (solo la vigilia di Natale libera, "due volte la domenica, due volte il sabato") e seguiva il mantra del dare il 100% in ogni performance. Si ritrova qui la spiegazione del perché Flair abbia al contempo un'aura leggendaria e un'altra di "affezionato zio" nell'industria contemporanea: Flair ha effettivamente dato forse un po' più di quanto abbia ricevuto. Uno stile che un sacco di critici illustri hanno spesso, magari anche troppo ferocemente, criticato, ma che è andato prima a vantaggio del business che a Flair - rendendo il Nature Boy apprezzato soprattutto da promoter e addetti ai lavori per il suo spirito di sacrificio e, solo in secondo luogo i fan. In parte è l'inverso dell'altro grande polo tra fine 70s e 80s, quell'Hulk Hogan che ha portato la WWF ad altezze irraggiunte ma che ha sempre lasciato dubbi sulla reale capacità di prestarsi a quella che gli americani chiamerebbero, nel baseball, "volata di sacrificio".
Di base ci sono motivi a mio avviso relativamente validi, quindi, nel votare per Flair. Tuttavia, se da un lato si potrebbe volergli dare il punto con l'idea di respirare ampio (perché il connubio personaggio/performer rappresenta una marcia in più), c'è anche un grosso rischio di riduzionismo. Potrà sembrare banale iniziare dicendo che senza Thesz sarebbe molto difficile immaginarsi la NWA che Ric Flair ha conosciuto. Meno banale potrebbe essere ricordare che, in un contesto più simulativo e ancora tarato sulle pensatissime influenze del catch britannico e del collar & elbow irlandese, anche Thesz era in grado di reggere minutaggi elevati (ho dubbi sul mantenere la continuità di Ric, come detto un caso unico nella storia). Se spostiamo poi l'attenzione su parametri come influenza e importanza storica, anche qui Flair si ritrova svantaggio come grande "figlio di mezzo" della storia, l'operosa formica costantemente detronizzata da qualcun altro che le sottraesse le luci della ribalta. Era il suo ruolo, dopotutto: farsi grande per far diventare gente ancora più grande, fornire prestazioni sopra le righe per esaltare innanzitutto l'avversario. Thesz - che si è prestato a questo particolare aspetto dell'essere performer per un "carrozzone" in maniera ridotta, ma altrettanto significativa (con Rikidozan nasce il puroresu, tanto per renderci conto) -, è stato per settant'anni nel wrestling e per un decennio, per forza di cose, ha rappresentato il wrestling nella sua interezza. Un baluardo dell'evoluzione più importante di una disciplina in divenire e la pietra angolare da cui si è sviluppato il secolo scorso. Persino un gigante come Flair, quindi, un'eccellenza, una particolare Weltanschauung, è costretto quindi a ergersi sulle spalle di un altro gigante. Voto per Lou Thesz.
Ecco: probabilmente lo scontro più significativo di tutto il torneo. Se non altro, la combinazione più rappresentativa per l'ideale percorso che questo torneo voleva anteporsi. Vabbe' che ho fatto spoiler, si è insomma capito per chi voterò, ma forse - in chiusura - è il caso di ritornare un attimo sul perché Thesz e Flair rappresentino a loro modo la quintessenza del wrestler. Il libro di Ric "To be the Man" - che poi altro non è se un viaggio nelle vulnerabilità del Nature Boy - si apre iconicamente con un "sono Ric Flair. E da trent'anni a questa parte mi è stato detto di essere il migliore: meglio di Verne Gagne, meglio di Hulk Hogan, meglio di Lou Thesz". Partiamo da un presupposto: Flair certamente è il migliore in alcune cose. Tutto il suo lungo excursus nella disciplina del pro-wrestling è quello di uno che ha sempre visto nel wrestling l'unica ragione di vita e, non solo, è stato caratterizzato dal racconto dell'eccellenza. Un po' tra la kayfabe e un po' fuori, in un meccanismo in grado di catturare un'ampia tipologia di fan. Ma andiamo con calma. Come ho avuto modo di dire in precedenza, ciò avveniva in due modi: il primo era con il lavoro istrionico di un personaggio molto flamboyant, che poi era funzionale quasi sempre a mandare over il face locale (all'epoca di Ric, peraltro, bisognava necessariamente prendere accordi interregionali ed era notoriamente difficile scegliere il campione; quanti regni ha avuto Ric lo sappiamo tutti, questo a far intuire il rispetto per l'individuo in questione). A tal proposito, Flair non è il worker più originale della storia: il character è identico a quello di Rogers, per dire la prima cosa; lo stile è in larga parte una versione semplificata di quello del mentore Gagne, se escludiamo le peculiarità di Flair stesso. Il secondo era la generosa abilità del mandare over l'altro wrestler con stile; compensando abilità di base sul ring - strettamente parlando, semplicemente "buone" per gli standard dell'epoca -, Flair restava (forse) lo storyteller definitivo. Senza dubbio uno dei migliori a interpretare l'umore del pubblico e dirigere il flow dell'incontro (Funk e in seconda istanza Rhodes sono due altri grandi coevi molto capaci). Aggiungeteci il fatto che Flair lavorava per più di 350 date l'anno (solo la vigilia di Natale libera, "due volte la domenica, due volte il sabato") e seguiva il mantra del dare il 100% in ogni performance. Si ritrova qui la spiegazione del perché Flair abbia al contempo un'aura leggendaria e un'altra di "affezionato zio" nell'industria contemporanea: Flair ha effettivamente dato forse un po' più di quanto abbia ricevuto. Uno stile che un sacco di critici illustri hanno spesso, magari anche troppo ferocemente, criticato, ma che è andato prima a vantaggio del business che a Flair - rendendo il Nature Boy apprezzato soprattutto da promoter e addetti ai lavori per il suo spirito di sacrificio e, solo in secondo luogo i fan. In parte è l'inverso dell'altro grande polo tra fine 70s e 80s, quell'Hulk Hogan che ha portato la WWF ad altezze irraggiunte ma che ha sempre lasciato dubbi sulla reale capacità di prestarsi a quella che gli americani chiamerebbero, nel baseball, "volata di sacrificio".
Di base ci sono motivi a mio avviso relativamente validi, quindi, nel votare per Flair. Tuttavia, se da un lato si potrebbe volergli dare il punto con l'idea di respirare ampio (perché il connubio personaggio/performer rappresenta una marcia in più), c'è anche un grosso rischio di riduzionismo. Potrà sembrare banale iniziare dicendo che senza Thesz sarebbe molto difficile immaginarsi la NWA che Ric Flair ha conosciuto. Meno banale potrebbe essere ricordare che, in un contesto più simulativo e ancora tarato sulle pensatissime influenze del catch britannico e del collar & elbow irlandese, anche Thesz era in grado di reggere minutaggi elevati (ho dubbi sul mantenere la continuità di Ric, come detto un caso unico nella storia). Se spostiamo poi l'attenzione su parametri come influenza e importanza storica, anche qui Flair si ritrova svantaggio come grande "figlio di mezzo" della storia, l'operosa formica costantemente detronizzata da qualcun altro che le sottraesse le luci della ribalta. Era il suo ruolo, dopotutto: farsi grande per far diventare gente ancora più grande, fornire prestazioni sopra le righe per esaltare innanzitutto l'avversario. Thesz - che si è prestato a questo particolare aspetto dell'essere performer per un "carrozzone" in maniera ridotta, ma altrettanto significativa (con Rikidozan nasce il puroresu, tanto per renderci conto) -, è stato per settant'anni nel wrestling e per un decennio, per forza di cose, ha rappresentato il wrestling nella sua interezza. Un baluardo dell'evoluzione più importante di una disciplina in divenire e la pietra angolare da cui si è sviluppato il secolo scorso. Persino un gigante come Flair, quindi, un'eccellenza, una particolare Weltanschauung, è costretto quindi a ergersi sulle spalle di un altro gigante. Voto per Lou Thesz.
- Karl Gotch
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Ric Flair vs Lou Thesz (2-4)
Mike Quackenbush vs El Santo (1-3)
Turno che è stato importante, da qui forse si riesce già a prevedere il vincitore. Se è quello che dico io non avrò troppo da lamentarmi, tra i 5 vincitori di categoria era il 2° per cui parteggiavo dopo Tsuruta (anche se dalle votazioni non sembrerebbe, ho giocato di strategia)
Si fanno concrete invece le ipotesi sulla diminuzione di votanti per quest'ultima fase senza più categorie. Se fossimo stati in 5 fin dall'inizio non so se saremmo riusciti ad arrivare fino a questo punto
4ª giornata:
Mike Quackenbush vs El Santo (1-3)
Turno che è stato importante, da qui forse si riesce già a prevedere il vincitore. Se è quello che dico io non avrò troppo da lamentarmi, tra i 5 vincitori di categoria era il 2° per cui parteggiavo dopo Tsuruta (anche se dalle votazioni non sembrerebbe, ho giocato di strategia)
Si fanno concrete invece le ipotesi sulla diminuzione di votanti per quest'ultima fase senza più categorie. Se fossimo stati in 5 fin dall'inizio non so se saremmo riusciti ad arrivare fino a questo punto
4ª giornata:
Ric Flair vs Mike Quackenbush
Jumbo Tsuruta vs Lou Thesz
Jumbo Tsuruta vs Lou Thesz
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Flair, motivi evidenti. La motivazione che ha dato Jeff nella sfida Quack/Santo è giusta, ma diminuisce il suo valore se l'avversario è Flair, uno che è andato ben oltre il suo territorio e ha fatto tesoro delle sue esperienze in altri continenti
Jumbo, continuo imperterrito a premiare la qualità su tutto il resto.
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Hai votato Jumbo su Thesz e Flair su Jumbogigietto79 ha scritto:jumbo
Ma hai votato Thesz su Flair
Strategia per i punti o mera incongruenza?
Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Prevedibile come la genovese della nonna al pranzo della domenica, voto Flair e Thesz.
Il messaggio mi pare palese: Thesz, Flair e Jumbo sono in realtà i corrispettivi di Bulbasaur, Charmander e Squirtle.Strategia per i punti o mera incongruenza?
Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Mi sono dimenticato di votare il turno precedente.
Vabbè, voto adesso questo che altrimenti mi dimentico di nuovo.
Ric Flair
Jumbo Tsuruta
Vabbè, voto adesso questo che altrimenti mi dimentico di nuovo.
Ric Flair
Jumbo Tsuruta
- gigietto79
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
swerveKarl Gotch ha scritto:
Hai votato Jumbo su Thesz e Flair su Jumbo
Ma hai votato Thesz su Flair
Strategia per i punti o mera incongruenza?
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Re: Il Nuovo Torneo del Pro-Wrestling
Ogni sfida è una storia a sé, incentrata su diversi aspetti, mica c'è una Classifica.Karl Gotch ha scritto: Strategia per i punti o mera incongruenza?
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