POLITICA ESTERA

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Marvels
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Marvels »

Hard Is Ono ha scritto: 24/02/2025, 13:35 La risposta secca è sì, ma è una risposta che spiega poco.
In realtà è una parte significativa della borghesia americana che ha cambiato politica. Sono le cose che cercavo di spiegare nel wallpost.
L'America è entrata in una fase di relativo declino del suo ruolo di potenza imperialista globale. I fallimenti delle guerre in Iraq e Afghanistan, il pantano della Siria da cui Obama è fuggito a gambe levate, l'abbandono dell'Afghanistan in fretta e furia ai Talebani ma soprattutto l'emergere di potenze concorrenti sul piano della competitività e anche delle strutture internazionali. Il mondo della cosiddetta globalizzazione si reggeva su FMI\WTO eccetera, oggi quell'ordine viene messo in discussione e sembra giunto alla fine della sua corsa.

La borghesia americana ha tentato fino all'ultimo di mantenere la parvenza del mondo "di prima" e la presidenza Biden ha giocato fino alle ultime cartucce questo tentativo di impegno globale, pur proseguendo nella politica dei dazi inaugurata dal primo mandato di Trump.

Musk è semplicemente stato il primo e il più bombastico nell'orientarsi al nuovo corso trumpiano, ma gli altri lo hanno seguito. Non è solo lui ad aver sostenuto i dem o aver avuto un atteggiamento distaccato nei quindici anni passati, ma anche gli altri. Oggi ai Bezos, ai Musk, agli Zuck ma anche al resto dei ricconi meno noti fa più gola la politica di protezionismo di Trump per l'alto tasso di profitto nel breve periodo che promette che non qualunque altra alternativa.

Di fatto, per riassumere con una battuta, è la borghesia che "si sposta a destra".
Chiarissimo , volevo solo avere la conferma .
Così come l'attuale presidente quando era solo un magnate finanziava Repubblicani ma pure i Clinton .
Come pensano di combattere Trump se la narrazione cambia a seconda dello schierarsi politico con altrettanti slogan ?
Ancora più di Musk io citerei Zuck , prima descritto come un genio fenomenale con Facebook e autentico liberale che lasciava postare ogni cosa , salvo poi togliere il Fact Checking con tanto di accuse di fare il male della democrazia .
Quando vennero fuori i mille problemi della Privacy e dei dati rubati su Facebook con l'amministrazione Biden inerte dove erano queste vergini violate ?
La destra è pericolosa per i diritti civili e le libertà di ogni singolo individuo ( Eutanasia e Aborto esempi ) ma la "Ghettizzazione " che stanno facendo i Dem sulla borghesia dividendola in buoni e cattivi in base a dove vanno i finanziamenti è veramente una roba di un qualunquismo becero



Vader_time!
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Vader_time! »

Inklings ha scritto: 24/02/2025, 16:32 Il modello nordico ci prova Immagine
e infatti anche lì avanza l'ultradestra e la politica dei rimpatri, complice una politica di accoglienza indiscriminata e di integrazione pressoché nulla, dove interi quartieri sono sotto il controllo di organizzazioni criminali

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KaiserSp
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da KaiserSp »

Von der Leyen, 'Ucraina nell'Ue anche prima del 2030'

https://www.ansa.it/europa/notizie/rubr ... 80700.html

Immagine

e nessuno che le tiri i pomodori o ne chieda le immediate dimissioni, essendo lei il simbolo principale della scellerata gestione dell'UE in questa tragica guerra

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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Impreza »

C'è da dire che il cambiamento di orientamento politico di Musk, è stato anche una questione personale.
Dopo che la figlia transgender ha fatto l'operazione, lui ha cominciato la sua personale crociata contro il woke. Normalmente è soltanto un modo per abbindolare i cretini e distrarre tutti gli altri, ma Elmo è abbastanza fulminato da crederci veramente in questa causa.

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Hard Is Ono
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Hard Is Ono »

Il cambiamento della borghesia americana ha radici strutturali, il resto sono fenomeni casuali e contorno.

Il problema di Musk è che BYD è più competitiva di Tesla, non le scelte personali della figlia.

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c'hoçtreß
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da c'hoçtreß »

Hard Is Ono ha scritto: 24/02/2025, 14:58 Che intendi con "quanto serve?", non mi è chiaro.




O non o capito o non sono d'accordo. La NATO ha evidentemente avuto un ruolo anche politico di sostegno all'Europa come contrappeso all'URSS ma anche interno, per limitare l'influenza dei partiti operai e del movimento. Il maggio francese, il lungo autunno caldo italiano, la rivoluzione in Portogallo dimostrano quanto importante fosse questo aspetto.
Paradossalmente la NATO diventa un elemento quasi esclusivamente economico oggi, attraverso cui gli USA possono esercitare una sorta di tentativo di vassallaggio dell'Europa, di ricatto e di drenaggio di risorse (in questo sta la richiesta di Rutte degli aumenti della spesa militare ad esempio).

Intendo quanto può servire a mantenere almeno una parvenza di indipendenza, e in prospettiva provare a rafforzarla o se a questo punto tanto vale tornare definitivamente ai nazionalismi spicci. È solo per sentire il tuo punto di vista, per me micro o macro nazionalismi poco cambia.

Eh, mi sa che mi sono spiegato male. Certo che gli Usa puntavano ad influenzare politicamente l'Europa, anzi, ad eterodirigerla. Ma il ruolo della NATO era ed è prettamente economico, ieri come oggi. È il mezzo per gli Usa di dominare politicamente l'Europa con l'influenza economica, non vedo sto gran cambio di strategia.

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Hard Is Ono
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Hard Is Ono »

c'hoçtreß ha scritto: 24/02/2025, 18:15 Intendo quanto può servire a mantenere almeno una parvenza di indipendenza, e in prospettiva provare a rafforzarla o se a questo punto tanto vale tornare definitivamente ai nazionalismi spicci. È solo per sentire il tuo punto di vista, per me micro o macro nazionalismi poco cambia.

Eh, mi sa che mi sono spiegato male. Certo che gli Usa puntavano ad influenzare politicamente l'Europa, anzi, ad eterodirigerla. Ma il ruolo della NATO era ed è prettamente economico, ieri come oggi. È il mezzo per gli Usa di dominare politicamente l'Europa con l'influenza economica, non vedo sto gran cambio di strategia.
A me sembra che il cambio di strategia sia evidente, l'America passa da investire a "fondo perduto" un certo tipo di risorse in Europa ad iniziare a depredarla economicamente.

Siamo passati dall'ipotesi di TTIP al dazi, il capitale americano si compra quello europeo, gli investimenti americani in Europa sono aumentati del 250% negli ultimi 10 anni, molto di più di quelli cinesi.

L'Europa è passato da essere un alleato subalterno da sostenere (e certamente da mantenere in questa subalternità), ad un boccone da masticare pezzo dopo pezzo.

Appena ho un momento rispondo anche all'altra domanda.

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c'hoçtreß
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da c'hoçtreß »

Smoker ha scritto: 23/02/2025, 14:38 Come detto da Salettone non capisco dove abbia scritto che la CIna è in crisi :-

Soprassiedo poi sulla seconda parte dove anche qui assumi dal nulla che non abbia viaggiato o conosciuto persone che siano al di fuori da realtà diverse da quella italiana.

Il mio post era rivolto al fatto che la Cina in questo momento via mare si trova accerchiata solo da nazioni ostili (Taiwan, Giappone, Filippine ed India) con l'unico vicino, la Corea del Nord, che in caso di guerra sarebbe più impegnata a disintegrarsi con la parte sud. E questa "cintura di contenimento" non me la sono inventata io ma ne parlano tantissimi esperti, dato che serve a contenere l'influenza cinese in quella zona del pacifico strategica non solo a livello militare ma anche commerciale.

Ed era a questo che si rivolgeva il mio post. L'unico sbocco su cui la Cina poteva stare tranquilla ad oggi era ad est, dove la Russia e la sua zona di influenza condivisa con la Cina sulle nazioni -stan permetteva ai cinesi di stare tranquilli ma, se ora i Russi iniziano ad andare a braccetto con gli Americani, chi gli garantisce che non provino a smarcarsi dall'alleato cinese e ad aumentare la loro influenza? In pratica l'unico vicino tranquillo sarebbe la Mongolia che però anche loro, a ben vedere, avrebbero delle rivendicazioni da fare sulla piccola mongolia.

Quindi si la Cina rischia di trovarsi chiusa, per questo dicevo che non credo prenderanno bene questo sviluppo e mi chiedevo come reagiranno.

Reagiranno come già stanno reagendo, chiedendo garbatamente agli Usa di intensificare il dialogo e il confronto diplomatico in un'ottica multilaterale. Che nella loro lingua significa: "finché dura abbiamo mire e interessi diversi, vediamo di non pestarci i piedi"
Per il resto è vero, hai ragione, militarmente e politicamente sono accerchiati ma lo sono sempre stati, ci sono abituati e non è quello a cui puntano. Per loro è solo un mezzo. Discorso un po' a parte solo per Taiwan e forse l'Akesai.

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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da c'hoçtreß »

Hard Is Ono ha scritto: 24/02/2025, 18:22 A me sembra che il cambio di strategia sia evidente, l'America passa da investire a "fondo perduto" un certo tipo di risorse in Europa ad iniziare a depredarla economicamente.

Siamo passati dall'ipotesi di TTIP al dazi, il capitale americano si compra quello europeo, gli investimenti americani in Europa sono aumentati del 250% negli ultimi 10 anni, molto di più di quelli cinesi.

L'Europa è passato da essere un alleato subalterno da sostenere (e certamente da mantenere in questa subalternità), ad un boccone da masticare pezzo dopo pezzo.

Appena ho un momento rispondo anche all'altra domanda.
Sì ma solo perché non c'è più l'altro blocco contrapposto a volerla dominare politicamente, l'hai detto anche tu.
Se un cambio c'è è di tattica, a meno che l'Europa si annulli talmente tanto da n9n suscitare più nessun interesse di dominio da parte degli Usa, ma non credo che siamo già a quel livello.

Edit, all'altra domanda rispondi pure quando ti pare.

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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Inklings »

Vader_time! ha scritto: 24/02/2025, 17:22 e infatti anche lì avanza l'ultradestra e la politica dei rimpatri, complice una politica di accoglienza indiscriminata e di integrazione pressoché nulla, dove interi quartieri sono sotto il controllo di organizzazioni criminali
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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Impreza »

Hard Is Ono ha scritto: 24/02/2025, 18:10 Il cambiamento della borghesia americana ha radici strutturali, il resto sono fenomeni casuali e contorno.

Il problema di Musk è che BYD è più competitiva di Tesla, non le scelte personali della figlia.
Non sto dicendo che non ci siano interessi economici dietro, ma che, se per i vari Thiel, Vance o Bezos, la questione 'woke' è soltanto un modo per dividere gli americani creando un nemico, Musk ci crede veramente.

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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da IlBiondo »

Inklings ha scritto: 24/02/2025, 16:32 Il modello nordico ci prova Immagine
Sono contento che hai citato il modello scandinavo perché, anche qui in Australia, viene spesso citato come modello di successo.
Io lo trovo un paragone azzardato. La peculiarità di queste nazioni le rende non paragonabili alle nazioni più popolose della Comunità Europea.
Il primo fattore è la popolazione. Credo sia ovvio che gestire un numero minore di persone, in un territorio ricco di risorse naturali, sia più semplice che gestire ~60 milioni di persone in un piccolo territorio come può essere l'Italia.
Danimarca: 6 milioni
Norvegia: 5.5 milioni
Svezia: 10.5 milioni
Finlandia: 5.5 milioni
Totale 27.5 milioni (2023)
Nonostante i centri abitati diano soprattutto al sud, le risorse naturali sono importanti. Ancora più importante è come viene gestita l'estrazione del petrolio e i profitti ricavati da essa.
Prendo la Norvegia come esempio (la Danimarca non ha l'Euro).
Una descrizione veloce del fondo sovrano norvegese.
The annual return of the fund has remained at around 5.7 percent since 1998. In 2022, the fund's value was about USD 1.2 trillion,10 or about USD 250,000 per Norwegian citizen. Its 2022 management costs amounted to about USD 490 million, 0.044 percent of assets
Capisci che la Norvegia assomiglia più ad un paese della penisola arabica piuttosto che al nostro.

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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da Inklings »

Pensavo che le emoji facessero intendere meglio che stavo a scherzare :mustache:

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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da IlBiondo »


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Re: POLITICA ESTERA

Messaggio da blackdevils »

IlBiondo ha scritto: 24/02/2025, 20:38 Sono contento che hai citato il modello scandinavo perché, anche qui in Australia, viene spesso citato come modello di successo.
Io lo trovo un paragone azzardato. La peculiarità di queste nazioni le rende non paragonabili alle nazioni più popolose della Comunità Europea.
Il primo fattore è la popolazione. Credo sia ovvio che gestire un numero minore di persone, in un territorio ricco di risorse naturali, sia più semplice che gestire ~60 milioni di persone in un piccolo territorio come può essere l'Italia.
Danimarca: 6 milioni
Norvegia: 5.5 milioni
Svezia: 10.5 milioni
Finlandia: 5.5 milioni
Totale 27.5 milioni (2023)
Nonostante i centri abitati diano soprattutto al sud, le risorse naturali sono importanti. Ancora più importante è come viene gestita l'estrazione del petrolio e i profitti ricavati da essa.
Prendo la Norvegia come esempio (la Danimarca non ha l'Euro).
Una descrizione veloce del fondo sovrano norvegese.

Capisci che la Norvegia assomiglia più ad un paese della penisola arabica piuttosto che al nostro.
Vivo in Finlandia e ti posso dire che la gestione finnica è assai diversa dalla gestione dei paesi scandinavi (la Finlandia non fa parte della scandinavia).

Poi non capisco che intendi con la Danimarca non ha l'euro, quando anche Norvegia e Svezia hanno le loro valute 🤔

La Norvegia ha il vantaggio di avere il petrolio e sono stati intelligenti ad investire e soprattutto tengono bene sotto controllo l'immigrazione.

La Svezia sta sul collasso per via dell'immigrazione, non ma userei come esempio di gestione ad essere onesto.

La Finlandia anche è stata distrutta per anni e anni dalla Russia con le continue influenze anche post indipendenza e soprattutto dai diritti speciali per cittadini russi, come per esempio supporti governativi garantiti e acquisti senza tasse in tanti settori. Motivo aggiunto per il quale si sono uniti subito alla NATO per cercare di tagliare un cordone ombelicale che in una forma o un'altra, sempre ci sarà.

La vera forza delle nazioni citate da te è la bassa evasione fiscale e le pene durissime quando ti prendono con le mani in pasta. In Finlandia fai più anni di carcere per evasione e frode, che per omicidio (e non scherzo).

Il post potrebbe essere un pochino decontestualizzato perché non ho letto tutta la discussione ancora, ma volevo puntualizzare queste cosine perché son quasi 10 anni che le vivo direttamente le differenze tra questi paesi e il resto dell'Europa.

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