Impreza ha scritto: ↑01/03/2025, 12:06
Continuo a fallire nel vedere in che modo vendere segreti di stato alla Russia, abbandonare lo spionaggio, consegnare nelle loro mani (e in quelle della Cina) agenti federali, rinunciare all influenza internazionale che il programma USAID dava, unire l'Europa, far aumentare i loro sforzi militari e favorire la proliferazione nucleare, faccia gli interessi degli USA. Mi dispiace ma assistendo a ciò, ho un poco abbandonato l'idea che si tratti di realpolitik. Poi capisco l'aggressività e l'imperialismo, soprattutto perchè tra qualche decennio ci saranno molte meno risorse e alcuni territori non avranno più valore o saranno proprio invivibili a causa del cambiamento climatico, ma qui siamo ai limiti dell'assurdo.
Vedi le cose solo a metà, secondo me.
Trump non è più quello del 2016, allora sì era un avventuriero che ha scalato il partito senza nessuno intorno. Ora ha il grosso della borghesia americana che lo sostiene. E lo sostengono perché capiscono che il modo migliore per tutelare i propri interessi e definire il campo con la Cina e difendere i propri profitti con una politica imperialista aggressiva fatta di dazi, sanzioni eccetera a tutti quelli che cadono nella propria sfera d'influenza.
In un'epoca imperialista essere dentro l'area di influenza di una potenza aggressiva non significa condividerne le vittorie, significa esserne vittima, come Canada, Messico ed UE stanno rapidamente imparando.
Il mondo come lo conoscevamo tra il 1991 e il 2008 non esiste più e non ritornerà, prima si capisce questa cosa e più facilmente si comprenderanno le dinamiche in corso.
Impreza ha scritto: ↑01/03/2025, 12:06
https://navigatingrussia.substack.com/p ... n-war-debt
Ci mancherebbe, considerando che la Russia è in piena economia di guerra. Se non ti preoccupi delle future conseguenze, cosa ti impedisce di tagliare a destra e a sinistra, dipendere da prestiti, sforare il budget e arraffare dove puoi? Sono un paese economicamente in salute solo apparentemente, e un po' come la Germania nazista, solo fino a quando ci resteranno, in guerra.
Questo non risponde alla cosa che ho detto io, che è semplicemente che l'idea che ora gli USA venderanno le armi alla Russia non fa i conti con la realtà che è appunto quella di una produzione di armi russa ipertrofica che non ha certo bisogno di comprare le eccedenze americane, anzi casomai ha bisogno di trovare dei compratori (e il fatto che la Russia abbia sostituito la Francia nella priorità di relazioni diplomatiche in certi paesi africani dovrebbe suonare come un indizio).
Sulla base di questa contingenza, si gioca un pezzo importante della stabilità relativa di Putin e del suo prestigio in questo momento. Del resto esce completamente vincitore dalla guerra e questo avrà un effetto nel breve periodo di consolidare il suo regime.
Non ho detto, però, che l'economia russa continuerà a prosperare perché, spoilerone, nessuna economia sta veramente prosperando e chi più chi meno sono in relativa crisi o hanno di fronte vicoli ciechi a breve scadenza.
Va da sé però che qualunque crisi la Russia si appresti ad affrontare, è incomparabilmente meno grave di quella che stanno per affrontare i paesi europei. L'Europa passa letteralmente da vaso di coccio a vaso di merda in questa fase.