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KanyeWest ha scritto: ↑16/01/2025, 22:08 fa piacere però leggere dispiacere e commozione sul web anche da persone che non credevo cinefile

Già, un po' mi ha commosso vedere come Lynch fosse ancora capace di essere un riferimento per tante persone e pure sottocomunità differenti, in un'epoca dove non solo internet ha reso pubbliche le critiche alle figure celebrate su ogni media, ma ha pure reso possibile per ogni comunità e nicchia trovarsi il proprio riferimento personale e disperdere la fama di ciascuno.

Non c'è niente di male in tutto questo, ma rende quasi impossibile l'elezione di un riferimento (e quindi di un sistema di valori, significati, interpretazioni, suggestioni) che metta d'accordo la maggior parte delle persone.

Lynch rientra in questo strettissimo pantheon, probabilmente anche perchè non ha mai indicato una via nei suoi film o serie, ma solo gli struggimenti della ricerca di una via; i suoi film sono un po' l'equivalente dei muti di Chaplin, con Charlot che viveva mille drammi e finiva ogni film camminando verso l'orizzonte, e trovando infine in Tempi Moderni una compagna con cui proseguire il viaggio.
La coerenza estetica unica e i simbolismi mitopoietici soprattutto di Twin Peaks rendono quasi naturale instaurare tutta la sua opera in un unico mondo narrativo, un sogno multiforme che cambia dimensione e profondità a seconda del periodo che deve riflettere e trasfigurare; i suoi personaggi, con corsi e ricorsi di attori feticcio (MacLaclan, Dern, Nance) o comunque noti (Hopkins, Cage, Hopper, Watts) sono simulacri riconoscibili e generali che ripetono in ogni opera gli stessi capitomboli della precedente, nella stessa confusione epistemologica di una situazione senza via di fuga.

Lynch è universale perchè l'eroe delle sue storie è MacLaclan, vale a dire l'Agente Cooper, che di fronte all'orrore dell'insolvibile e del doppio (triplo quadruplo multiplo), trova pace in una tazza di caffè e determinazione in un sorriso amico; con Cooper Lynch è riuscito a rendere contemporaneo il principe delle favole, utilizzando la stessa logica: l'aurora più luminosa segue sempre alla notte più buia; dopo la scena più cupa, il sorriso di Cooper è il più splendente.
Insomma, io la sua poetica l'ho sempre sentita riassunta in un aforisma dell'Ulisse: Rise per liberare la mente dalla schiavitù della mente

Ho finalmente recuperato Il silenzio degli innocenti e devo dire che, contrariamente ad altri grandi film del passato che ho recuperato di recente, questo mi ha parecchio deluso.
Tutti sono semplicemente in balia di Hannibal Lecter che non si sa come capisce sempre tutto prima degli altri: polizia ed istituti penitenziari fanno la figura dei fessi mentre il personaggio della Foster passa dall'essere una giovane rampante sicura di sè durante i primi due colloqui con Lecter a dover implorare lo stesso personaggio affinchè gli dica il nome del colpevole, non avendone nessuna idea ed arrivando al colpevole un po' per caso.

Insomma l'ho trovato debole e non all'altezza dei 5 oscar che ha ricevuto (addirittura i big 5).

La Profezia Dell'Armadillo di Emanuele Scaringi.

Si, è quello tratto dalla novel di Zerocalcare, un pò grezzo e immaturo in certi punti, ma comunque un prodotto guardabile. Mi piace definirlo il seguito spirituale di Tutti Giù Per Terra di Ferrario sotto certi aspetti.

La Profezia Dell'Armadillo è stato letteralmente il primo film che ho visto quando ho preso Prime anni fa. In genere quando vedo un film mi informo il meno possibile, sapevo della partecipazione di Panatta, ma non mi aspettavo Candela
Potevano farlo molto meglio, e avendo letto la storia originale non capisco come son riusciti a fare un film che definirlo discreto è un complimento.

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In questo periodo non posto molto perché ho visto molti tra film di serie A e di Serie B (e anche più giù), e nel mezzo ho recuperato anche 2 titoli che non ho avuto modo di vedere prima, Oppenheimer e Poor Things, e son sincero , nessuno dei 2 mi ha particolarmente meravigliato, una bella visione entrambi, un po' troppo lunga nel caso di Oppenheimer (certe volte sposto l'occhio critico nella durata e nelle scene che per me potevano esser tranquillamente tagliate qua e là), un po' troppo monotematica ad un certo punto di Poor Things (ma forse perché avevo l'idea che Bella avrebbe girato il mondo invece di rimanere a fare la puttana in francia) ma niente che mi porterebbe a breve ad una seconda visione (tranne se mi capitasse sotto gli occhi Napoleon, che non ho intenzione di vedere), o almeno credo (in passato, da ragazzino, e crescendo, me ne accorgevo dai passaggi in TV, se mi fermavo a vederli di nuovo, e non parlo di filmoni per forza).

Tigermask ha scritto: ↑29/01/2025, 10:56 La Profezia Dell'Armadillo è stato letteralmente il primo film che ho visto quando ho preso Prime anni fa. In genere quando vedo un film mi informo il meno possibile, sapevo della partecipazione di Panatta, ma non mi aspettavo Candela
Potevano farlo molto meglio, e avendo letto la storia originale non capisco come son riusciti a fare un film che definirlo discreto è un complimento.

Non è un film perfetto, intendiamoci, ma nemmeno completamente da cestinare. Menzione d'onore però per Valerio Aprea nel ruolo dell'armadillo, se Calcare non avesse scelto Valerio Mastandrea per le serie su Netflix, sarebbe stato un valido sostituto.

Mark.Trimain ha scritto: ↑29/01/2025, 22:26 Non è un film perfetto, intendiamoci, ma nemmeno completamente da cestinare. Menzione d'onore però per Valerio Aprea nel ruolo dell'armadillo, se Calcare non avesse scelto Valerio Mastandrea per le serie su Netflix, sarebbe stato un valido sostituto.

No ,ma pensa, mi risulta ancora nei film in "Area Personale" mai cancellato da allora, ma non mi è mai presa la voglia di rivederlo, non c'è una qualche situazione che mi viene in mente quando riguardo il film.
Quindi non sarà da cestinare, ma neanche qualcosa che rivedi per qualche motivo, almeno per me.

Sull'armadillo, a me piace si Aprea che Mastandrea, perfetti entrambi per quel che mi riguarda.

Wicked purtroppo è meno innocuo di quanto pensassi.
Ormai l'estetica dei grandi blockbuster copia in maniera spudorata i live action Disney e questa CGI che sembra vecchia di dieci anni appiattisce l'estro delle produzioni e le standardizza. Per quanto Mongolopolis sia imbarazzante sotto molti punti di vista bisogna comunque dargli il credito di uscire da questa estetica, ogni volta che vado in un multisala dai trailer mi sembra di vedere sempre lo stesso film. Per il resto, scrittura da rivedere e queerbaiting abbastanza gratuito, si salva unicamente quella star di Ariana Grande.
Stasera vado in sala a vedere l'ultimo di Salles che è tipo l'unico candidato a BP per cui ho un minimo di hype, non mi aspetto niente dal mattone di un mediocre come Brady Corbet o da Chalamet che fa Bob Dylan

Love Lies Bleeding

Prende molto da Bound delle Wachowski (il primo quarto d'ora di quel film ha una tensione erotica che raramente ho ritrovato) e da Thelma e Louise.
Il risultato è un film con un gran bel ritmo, che sa molto di pulpaccio della periferia statunitense con personaggi sgradevolissimi e un bell'intreccio noir che accompagna tutto il film. Bello violento in alcuni punti, anche se manca l'approfondimento di alcuni personaggi che restano più in superficie e , però nel complesso mi è piaciuto.

Ieri sera volevo vedermi un filmetto d'azione (principalmente per la durata), ed ho trovato in lista prime "The Killer's Game" con Batista
La storia mi ricordava qualcosa di già visto, ma non son riuscito a ricordarmi che cosa.
Cmq alla fine l'ho trovato divertente, con un cast che ha nomi interessanti, a partire da Ben Kingsley, e a seguire Sofia Boutella, Terry Crews, Scott Adkins, ma anche un attore visto poco tempo fa in un film con protagonista lo "Zac" di Bayside School (e Bruce Willis), Daniel Bernhardt.
Ha anche una piccola parte Drew McIntyre.
Nel complesso storia che parte da un incipit semplice con un susseguirsi di scene d'azione varie a cui fanno usare a Bautista anche la sua fisicità (anche se con Drew m'aspettavo qualcosa di più).
Solo che di faccia è sempre più inguardabile

Tigermask ha scritto: ↑02/02/2025, 13:16 Ieri sera volevo vedermi un filmetto d'azione (principalmente per la durata), ed ho trovato in lista prime "The Killer's Game" con Batista
La storia mi ricordava qualcosa di già visto, ma non son riuscito a ricordarmi che cosa.
Cmq alla fine l'ho trovato divertente, con un cast che ha nomi interessanti, a partire da Ben Kingsley, e a seguire Sofia Boutella, Terry Crews, Scott Adkins, ma anche un attore visto poco tempo fa in un film con protagonista lo "Zac" di Bayside School (e Bruce Willis), Daniel Bernhardt.
Ha anche una piccola parte Drew McIntyre.
Nel complesso storia che parte da un incipit semplice con un susseguirsi di scene d'azione varie a cui fanno usare a Bautista anche la sua fisicità (anche se con Drew m'aspettavo qualcosa di più).
Solo che di faccia è sempre più inguardabile

Lo volevo vedere anche io per pura curiosità, sperando in un film caciarone che non si prenda minimamente sul serio. Magari uno di questi giorni do un'occhiata.

HappyHellShow ha scritto: ↑02/02/2025, 17:31 Lo volevo vedere anche io per pura curiosità, sperando in un film caciarone che non si prenda minimamente sul serio. Magari uno di questi giorni do un'occhiata.

sarà che ho visto roba ancor peggio di questa, che mi è sembrato molto più godibile , però non aspettarti un capolavoro, alla fine è un filmetto, come scritto, molto semplice ed almeno a me ha divertito.

Ieri era il 2 febbraio, quindi ho rivisto Ricomincio da capo. Classicone, è nella mia top 3 di film con Bill Murray insieme a Ghostbusters e a Tutte le manie di Bob.

Kazarian88 ha scritto: ↑03/02/2025, 9:25 Ieri era il 2 febbraio, quindi ho rivisto Ricomincio da capo.

Lo hanno trasmesso in TV qualche settimana fa ed ho rivisto il finale.

Che poi lo rivedi le prime volte e magari non ci pensi, poi ti chiedi quante volte ha rivissuto quel giorno ed è una cifra impressionate.

PS: ultimamente ho pure beccato il remake di Albanese, e a me non era dispiaciuto, la più grossa pecca è ascoltare tutte le sante volte la voce di Linus.

Sto facendo un recupero dei film di Wes Anderson che sono su Disney, partendo da Rushmore.
Il film in sè non è male ma alla fine non lascia molto, ho ricordi che Royal Tenenbaums (che è il prossimo nella lista in ordine cronologico di uscita, l'ho visto penso 10 anni fa e un rewatch è d'obbligo) sia molto migliore.

Royal Tenembaums è indubbiamente il miglior film di Wes Anderson, poi purtroppo ha smesso con la psicoterapia e ha inserito la sua pedofilia nei film sempre in modo più massiccio