Nel numero 13 (che sarebbe una sorta di making of) l'autrice spiega delle cose (vado a memoria)Mystogan ha scritto: Ecco, in due righe c'è quello che penso di Death Note. Dividendo l'opera in due blocchi, il secondo blocco sembra quasi una snaturazione del primo blocco. Cioè, il Light della seconda parte non sembra nemmeno lontanamente il genio della prima parte, continuamente gabbato da Near e Mello, che, con tutto il rispetto, non valgono un capello di L. E se Mello, più o meno, risicando, arriva alla sufficienza, Near non la sfiora nemmeno alla lontana. Il finale è l'unica parte convincente e "credibile" (per quanto questo termine si possa applicare a un manga di questo tipo). Resta comunque un fumetto molto bello, non ci sono dubbi.
Concordo con chi critica la scarsa azione degli Shinigami, che alla fine si possono ridurre quasi a essere solo un pretesto per l'esistenza del diario.
Sulla parte non evidenziata, sarebbe potuto finire così e sarebbe stato bello, ma in qualche modo incoerente, perché Light uccide L per suo piacere, non per la giustizia che ricerca come fine ultimo all'inizio del manga. Nel momento in cui muore L, Light deve morire.
- Si stava incartando con la storia e la morte di L sembrava la cosa migliore per andare avanti
- Ha inserito Near e Mello perchè non sarebbe stato possibile che dopo L (il detective migliore del mondo) ne spuntasse un altro piu intelligente
- Il finale doveva essere quello (manga ovvio, non la merda dell'anime) ma all'inizio doveva essere Mello a vincere, ha cambiato dopo avergli fatto fare troppe cose all'inizio (tipo recuperare i quaderni), lo avrebbe fatto sopravvivere ma si stava incartando ancora

