NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach K.

Per i tantissimi amanti dello sport (al di fuori del wrestling e del calcio!) che vogliono parlare e discutere di motori, tennis, sci, golf e tutti gli altri sport!
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andthebad
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da andthebad »

Una domanda sul Draft.
Sento parlare di Fredette, che sembra in effetti un fenomeno. Ora di Kemba, che sembra ancora più pronto per il salto.
Poi vado a vedere un Mock Draft e sono rispettivamente 12° e 13°
Ma come diavolo le fanno le scelte?

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Maio88
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da Maio88 »

il basket lo puoi insegnare... i centimetri no....
fondamentalmente è questo il discorso secondo me...
quelli più alti e fisicati sono scelti prima..

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

AP dà il premio come player of the year a Jimmer Fredette e come coach of the year a Mike Brey.

Lon Kruger andrà ad allenare ad Oklahoma.


VIRGINIA COMMONWEALTH

Cinderella.
La favola preferita dagli americani amanti del college hoops in questo periodo dell’anno.
Già, perché la March Madness non è certo chiamata così per caso. Quella “follia” è veramente dietro l’angolo ad ogni singola partita, e fa sì che le big si debbano preoccupare sempre e comunque, perché l’upset clamoroso, quello contro ogni pronostico, in realtà è pronto ad accadere in ogni singola partita. E c’è ben poco che li appassiona di più della favola della piccola squadra semi sconosciuta ai più, o che comunque sulla carta non potrebbe mai competere con le grandi potenze del caso, ed invece si ritrova a lottare ad armi pari con loro in quella sorta di limbo magico che è il gran ballo, e riesce a fare strada eliminando corazzate con cui non dovrebbe neppure poter giocare.
Una Cenerentola, appunto: è questo il nome che viene affibbiato a queste piccole (per tradizione cestistica) università che di colpo si ritrovano proiettate sotto i riflettori, ad infrangere i sogni di grandezza di college che sembrano lì quasi per diritto divino. E, come detto, in marzo non c’è nulla che possa andare più sotto i riflettori della cinderella di turno.
Bene, perché quest’anno ne abbiamo avuta una coi fiocchi. VCU, università della Colonial conference, non certo una potenza, non si era di certo presentata al torneo NCAA con qualsivoglia possibile favore di pronostico. Tutt’altro, in realtà era arrivata tra parecchie polemiche, visto che l’opinione pubblica era convinta che non ci dovesse neppure essere, che dovesse essere lasciata a casa. Già, una volta che il comitato ha compilato il bracket, l’opinione più diffusa tra i cosiddetti analysts era che VCU non doveva figurare in quel bracket, ma che al suo posto sarebbe stato molto meglio chiamare college come Alabama o Colorado, ingiustamente lasciati a casa.
E infatti, che dire, a ben guardare era difficile non essere d’accordo. I Rams avevano fatto una stagione discreta ma di certo non entusiasmante, avevano ottenuto una bella vittoria ad inizio anno con UCLA, una con Old Dominion nelle partite di conference, ma poi nessun exploit di un certo livello, e nella Colonial avevano chiuso al quarto posto, arrivando poi alla finale del torneo di conference dove però dovevano cedere il passo ad Old Dominion. Fallito il pass automatico al torneo, con già due squadre della Colonial che si erano assicurate il gran ballo (anche Gorge Mason era certa), sembrava impossibile che pescassero anche loro.
Invece dal comitato arriva questa contestata decisione, e da qui parte la favola di quella che sarà la Cinderella del 2011.
Ai ragazzi di coach Smart, oltre allo scetticismo del mondo, tocca anche il turno preliminare, il mercoledì, e quindi per arrivare fino in fondo devono affrontare ben 5 partite. E sono le 5 partite che scrivono la storia, le 5 partite che shockano l’America. USC, Georgetown, Purdue, Florida State e Kansas. Ovvero Pac 10, Big East, Big 10, ACC e Big 12; buttano fuori una per una le rappresentanti delle maggiori power conferences, ottengono affermazioni contro squadre considerate nettamente più forti di loro, smantellano gli Hoyas in maniera imbarazzante, dimostrano di poter giocare i finali tirati vincendo in overtime contro i Seminoles, e completano la clamorosa impresa battendo la numero 1 del regional, nientemeno che i Jayhawks, in un’elite 8 che li consacra ad una delle presenze alle Final Four più incredibili di sempre. Sono solo la terza squadra con una testa di serie in doppia cifra ad arrivarci nella storia, per certi versi ripetono l’impresa proprio della George Mason di coach Larranaga di 5 anni fa.
Coach Shaka Smart, giovanissimo, solo 33 anni, ha instillato nei suoi una fermissima convinzione nel suo sistema, basato principalmente su un attacco uptempo con uso costante del tiro da fuori, che nel torneo NCAA è stato nettamente il punto di forza dei Rams, in cui hanno avuto percentuali strepitose e surclassato nettamente ogni avversario affrontato. Dall’altro lato ricorre ad un pressing a tutto campo, anche dopo canestro segnato, atto a far perdere più palloni possibili agli avversari e soprattutto a non farli entrare con convinzione nei loro schemi offensivi.
Jamie Skeen, lungo tuttofare capace ovviamente di uscire ed essere pericoloso dall’arco, i bombardieri Bradford Burgess e Brandon Rozzell e la PG Joey Rodriguez sono i principali interpreti di un team che si è trovato dal nulla sotto la luce di tutti i riflettori.
Ed ora l’incredibile accoppiamento a Houston contro un’altra squadra che sembra miracolata, quella Butler di coach Stevens che ha un solo anno in più di Smart.
Una delle due arriverà in finale, un’altra favola è già pronta.



KENTUCKY

2 anni.
Non è che ci abbia messo molto coach Calipari a portare i Wildcats di nuovo alle Final Four.
Di John Calipari sappiamo tutto, dalle capacità di reclutamento ai dubbi sugli stessi sistemi che portano a tali capacità. Su due programmi che ha allenato a livello collegiale, entrambi sono poi finiti in probation per violazione di varie regole della NCAA. Nonostante questo, cinicamente, nel basket moderno sembrano contare più i risultati di come li ottieni, e lui è sempre sulla cresta dell’onda e ha trovato una chiamata su una delle panchine più prestigiose di tutta la storia del college basket, quella dei Wildcats.
E i risultati non hanno tardato ad arrivare. Dopo un primo anno con una squadra totalmente nuova chiuso con un record di 35-3 e aver mandato 5 giocatori al primo turno del draft, quest’anno ha dovuto rifare la squadra da capo ma è addirittura arrivato alle Final Four.
Già, perché se c’è un punto su cui non si discute, è che Calipari sia nettamente il miglior reclutatore d’America, con una capacità probabilmente mai vista prima di attirare i giovani talenti liceali, tanto che oramai è una costante quasi fissa che le sue squadre abbiano la miglior recruiting class dello stato, sarà così anche l’anno prossimo, l’ennesimo consecutivo.
Quindi, come dicevamo, da un lato poche preoccupazioni se 5 giocatori se ne vanno per il draft, perché ne hai già pronti di nuovi di altrettanto valore che ti entrano nel programma (anche se programma e Calipari assieme nella stessa frase non ci stan tanto bene), e perché comunque non basi le tue squadre sul costruire a lungo termine, ogni anno si riinizia da capo, puntando principalmente sul talento, sapendo di averne sempre in abbondanza.
E così un’altra bella stagione per Kentucky, abbastanza regolare, tranne una flessione durante le partite della SEC in cui ad un certo punto non riuscivano più ad andare a vincere in trasferta, tipico comunque per un team pieno di gente al primo anno. Si chiude al terzo posto in conference, ma soprattutto si accumula esperienza, essendo una squadra giovane è questo che conta, i giocatori iniziano a conoscersi sempre meglio e si cerca di formare pian piano una vera squadra, invece che un insieme di giocatori.
Ed è questa la differenza sostanziale con l’anno scorso. Lì il talento era sicuramente maggiore, ma non davano la stessa idea di solidità, non davano la stessa idea di coesione che questi Wildcats hanno mostrato durante il gran ballo; sono sembrati uniti nei momenti topici, quando la palla scottava, e hanno improntato il loro cammino su una difesa di altissimo livello, sempre capace di imbavagliare e soffocare il gioco avversario (con Ohio State è stata uno spettacolo). Una difesa che parte dalla possibilità di avere in campo sempre almeno 4 uomini molto alti rispetto ai pari ruolo, tutti atletici e con braccia molto lunghe, che possono asfissiare il diretto avversario. Darius Miller e soprattutto DeAndre Liggins sono maestri in questo, ma anche Brandon Knight e Terrence Jones si sono adattati perfettamente, e per gli swingmen avversari è veramente durissima.
Dal torneo della SEC, vinto dai Wildcats in finale su Florida, la squadra ha dato prova di aver cambiato passo, e su tutti quello che ha fatto un upgrade quasi miracoloso è stato il centro bianco Josh Harrelson. Quasi un brutto anatroccolo negli anni passati, spesso proprio fuori dalle rotazioni, ora invece è diventato una parte fondamentale della squadra, lotta a rimbalzo, fa il lavoro sporco, è bravissimo nella fase di roll dopo il blocco e a farsi trovare pronto per ricevere, tanto da divenire molto consistente anche a livello realizzativo. Nel torneo della SEC è stato incluso nel primo quintetto, e ha continuato con una march madness di livello eccelso, il vero uomo in più di UK.
Fondamentale secondo me che lui e appunto Liggins e Miller siano riusciti, in quanto veterani, ad imporre una sorta di leadership sulla squadra dettata dalla loro esperienza, cosa che l’anno passato probabilmente mancava, e quindi a dargli una connotazione che ha fatto loro superare le avversità.
Al resto, come dicevamo, ci pensa il talento dei FR: per un Terrence Jones strepitoso nella prima metà di stagione ma ora in calo, è uscito forte alla distanza Brandon Knight, autore nel torneo NCAA dei due canestri decisivi per le vittorie contro Princeton e Ohio State, e di un trentello contro West Virginia; mentre a metà annata è uscito forte Doron Lamb e il suo tiro da fuori.
Calipari arriva dunque alle Final Four con la terza squadra diversa, con serie ambizioni di puntare all’alloro massimo, visto le avversarie non certo irresistibili i suoi Wildcats potrebbero anche essere la favorita numero 1.
Però le due precedenti F4 da lui ottenute sono state “vacated” dalla NCAA per gli illeciti di cui sopra. Tra qualche anno quando andremo a vedere i tabelloni di quella del 2011 troveremo il nome di Kentucky?

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White Chocolate
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da White Chocolate »

Maio88 ha scritto:il basket lo puoi insegnare... i centimetri no....
fondamentalmente è questo il discorso secondo me...
quelli più alti e fisicati sono scelti prima..
Oddio, è vero fino a un certo punto...

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andthebad
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da andthebad »

Di quali irregolarità si è macchiato Calipari?

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da You know me as Rob »

andthebad ha scritto:Di quali irregolarità si è macchiato Calipari?

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Ogni anno recluta i migliori liceali d'America. E dopo qualche anno si scopre che costoro non erano andati da lui perchè è alto, bello, e un grande oratore. Spesso mostra loro qualcosa di verde. Figuriamoci in questi anni in cui i liceali nemmeno possono tntare la carta-NBA.

Certo che sono Final Four strane: una squdra che avrà problemi di recruiting i prossimi anni, una squdra che non si sa se sarà negli albi d'oro tra cinque anni, una squadra che non avrebbe dovuto essere al Torneo, ed una che per tutto l'anno è stata la indiscussa Delusione dell'anno. Ebbè. Only in NCAA.

VCU comuqnue è un ottimo programma, negli ultimi anni da lì sono suciti Maynor e Sanders, non scordiamocelo. Intanto pare certo rimanga un altro anno Sullinger (roba che non accadeva dai tempi di Duncan!!) e sembra quasi certo rimanga anche Barnes. Clamoroso.

CmPunk13

Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da CmPunk13 »

Appena esce scaricate lo Slam Dunk Contest.. tantissima roba.

sto guardando il McDondald's All-American.. Austin Rivers già idolo

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da lucabondi »

CmPunk13 ha scritto:Appena esce scaricate lo Slam Dunk Contest.. tantissima roba.

sto guardando il McDondald's All-American.. Austin Rivers già idolo
E linkate tutto ovviamente....

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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Nomi che molto probabilmente si dichiareranno nei prosimi giorni:

Kyrie Irving, Baylor's Perry Jones, UConn's Kemba Walker and Kentucky's Terrence Jones, Alec Burks, Jordan Hamilton, Scotty Hopson, Kawhi Leonard, Mason Plumlee, Jeff Taylor, Trey Thompkins and Klay Thompson.

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White Chocolate
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da White Chocolate »

Per ora i bulldogs conducono su VCU 58-52.
Nonostante manchino quasi 5 minuti secondo me la partita è già in mano a Butler.

CmPunk13

Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da CmPunk13 »

Tornato adesso in tempo per gli ultimi 4 minuti
+6 Uconn che diventa +3 con la tripla in transizione di Liggins.. si prospetta un finale interessante

Kentucky sbaglia la tripla della vittoria.. Butler-Uconn la finale

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Captain Charisma
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da Captain Charisma »

La finale che speravo ci fosse, bene così.

Walker ormai mi sa che è fuori range per i Knicks, complici anche le non dichiarazioni di Sullinger e Barnes.

Ah, è possibile che alcuni siti diano Terrence Jones alla 15? Ieri ha fatto una gran partita (liberi esclusi) e si vede che può migliorare ancora tantissimo, il mistero degli scout...

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lucabondi
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da lucabondi »

2 partite molto belle. La finale dovrebbe essere allo stesso livello. Tifo UConn... ma una vittoria di Butler sarebbe da favola.

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casper-21
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da casper-21 »

Bon, io son già contento. Per una volta vincono le due squadre per cui simpatizzavo nella tale circostanza. Butler continua la favola e Kemba butta fuori Calipari.

Due partite entrambe tiratissime, lo spettacolo non è mancato.
Butler ogni volta che la vedo mi sembra che c'entri sempre meno in una F4, tanto è basso il livello, eppure sono in finale per la seconda volta di fila.
Stevens batte Smart facile tra l'altro. I primi minuti i Bulldogs non ci avevano capito nulla, con l'uomo del bloccante che andava fisso ad aiutare sul palleggiatore e così lasciavano un uomo dietro l'arco per triple comode, esattamente la cosa da evitare mandarli in ritmo da 3. Dopo i primi 5 minuti hanno adeguato e da lì alla fine della partita VCU avrà avuto non più di altr 2 triple piedi per terra in tutto. Piuttosto li fai andare dentro, ma mai metterli in ritmo da 3. Infatti nel secondo tempo i Rams avranno sbagliato almeno 10 tiri da sotto con la palla che ha girato sul ferro ed è uscita.
In attacco però siamo a palla a Mack e pensaci tu, l'unico che può crearsi un tiro. Il resto è a livello amatoriale. Ad un certo punto nel secondo tempo quando andavano in attacco rischiavano solo di perdere palla e prendere un contropiede molto più che una qualsiasi possibilità di trovare un tiro semi decente. Lì veramente, facevano meglio a lasciargli la palla direttamente e tornare in difesa, almeno eri sicuro di poter schierare la tua difesa. Ecco, in quel momento i canestri dal nulla di Mack gli han veramente salvato il culo.
Howard ha giocato malino, ma è così intelligente che trova sempre il modo di fare qualcosa di utile.

Nell'altra Kemba gioca un partitone della madonna per 3/4, senza bisogno di segnare caterve di punti, poi nel finale sbaglia un po' chiaramente per stanchezza, si vedeva che non ne aveva proprio più. Ma fin lì era stato veramente favoloso, aveva fatto di tutto. Passaggi, tuffi sul parquet, palle rubate, anche gran difesa.
I primi 3 minuti sono il sintomo di questi Wildcats: un dominio fisico quasi imbarazzante, hanno il doppio dei possessi degli avversari, ma sparano 5 triple tutte e 5 senza senso.
Nel secondo tempo se la giocano perchè gli entra il tiro da fuori, e perchè a rimbalzo d'attacco vanno forte, sono più atleti di quel bel po'. Però gli Huskies sono più squadra, e Kemba è leader vero. Poi mettiamoci Jeremy Lamb che continua a crescere di partita in partita.
Kentucky ha anche il tiro per vincerla perchè Napier ha la bella idea di provare ad andare dentro sull'ultimo loro possesso invece di aspettare diligentemente e darla a Walker, ma non ne cavano di certo un gran tiro.

Tra l'altro entrambe sono in striscia di rispettivamente 14 e 10 vittorie, segno che arrivare in forma ormai conta più di tutto il resto. Però, francamente, è una delle finali con squadre meno talentuose che io ricordi.

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ShearerWHC
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Re: NCAA Basketball: verso Houston tutti contro Duke e Coach

Messaggio da ShearerWHC »

Kemba Walker mi ha convinto più stanotte che nelle precedenti, sarà che l'ottima gara di Lamb gli ha tolto molta pressione e ha forzato molto poco
Peccato per VCU, Shaka Smart idolo, bellissima la routine pregara :clap:

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