POLITICA ESTERA
Re: POLITICA ESTERA
si comincia allora
questa volta si esporta la democrazia in Iran
dovesse esserci un incidente nucleare o una fuga di radiazioni, voglio proprio vedere chi se ne assumerà le responsabilità
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Re: POLITICA ESTERA
io sono un europeista convinto e credo ancora nel sogno europeo
ma, maledizione!, io non posso più biasimare gli euroscettici ormai vista la situazione attuale
il concetto di base dell'europa era "mettiamoci assieme per contare di più" invece non contiamo niente ugualmente!
in medioriente abbiamo lasciato mano libera al più pericoloso pazzo criminale del XXI secolo ed ora, che si sta scatenando il finimondo in quella zona del mondo, i nostri governanti europei fissano il vuoto come ebeti e si limitano a balbettare banalità anzichè intervenire concretamente per fermarlo
ma, maledizione!, io non posso più biasimare gli euroscettici ormai vista la situazione attuale
il concetto di base dell'europa era "mettiamoci assieme per contare di più" invece non contiamo niente ugualmente!
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Re: POLITICA ESTERA
Trump ha perso la sua prima partita, in questo caso con Netanyhau, che lo ha trascinato nello scontro con l'Iran, più rapidamente di quanto si potesse immaginare.
Bisogna capire, ed è presto, se si tratta di un attacco circoscritto (almeno nella testa di Trump e dei suoi consiglieri) o altro.
Le prime veline che circolano, sembrano propendere per l'attacco circoscritto. E' uscita infatti la notizia che gli USA avrebbero preallertato Teheran dell'attacco (non metto link, la trovate su tutti i giornali) e i siti bombardati siano stati evacuati per tempo. Trump vorrebbe evitare lo scontro totale, che si traduce semplicemente con: vuole evitare che l'Iran inizi ad attaccare i 40.000 soldati americani in medioriente esposti ai missili iraniani, coinvolgere le proprie navi nello scontro, rischiare di arrivare ad un blocco dello stretto di Hormuz, trovarsi nuovamente esposto agli attacchi degli Houti.
In un attacco degli Houthi qualche mese fa alla portaerei Truman, la manovra evasiva per evitare l'affondamento ha portato alla caduta di un Jet da 60 milioni di dollari in mare. Oltre al costo, dimostra la vulnerabilità della marina americana in quel territorio (https://www.theguardian.com/us-news/202 ... ft-carrier)
Se gli USA fossero invece coinvolti a tutto campo, lo scenario che si prefigge è pieno di variabili.
Da un lato l'Iran è un regime scosso e diviso, pesantemente infiltrato ed esposto alle manovre del Mossad ed eventualmente anche della CIA e con la possibilità di avere i suoi piani alti decapitati in questo modo ancor più di quanto non stia già avvenendo. La crisi verticale del regime non è da escludere.
Il primo "però" è che questa era chiaramente la strategia su cui ha puntato Netanyhau iniziando l'attacco. E si è rivelata fallace. Il regime non è crollato su se stesso come un castello di carte e dopo essere stato militarmente bullizzato nei primi giorni, ha trovato una forma di reazione, dimostrando a tutto il mondo che le difese di Israele non sono impenetrabili come la propaganda ha raccontato per decenni.
Se l'Iran continuerà ad attaccare solo Israele e non i siti raggiungibili degli USA, la pista dell'attacco circoscritto da parte degli USA assume una certa plausibilità.
Ovviamente bisognerà vedere nei prossimi giorni, se i bombardamenti proseguiranno o meno.
Una nuova umiliazione militare per gli USA non è completamente da escludere dallo scenario.
In ogni caso il dato politico più rilevante è che per Trump il danno d'immagine è fatto ed è difficilmente riparabile. Da uomo della pace come si era persentato, contro le "infinite guerre" che pagava l'americano medio. Si è dimostrato incapace di concludere la guerra in Ucraina come aveva promesso e anzi nel giro di pochi mesi si è trasformato anche lui in un presidente della guerra.
Questo inevitabilmente accelererà la crisi politica negli USA, che è l'epicentro della crisi mondiale in questo momento.
Bisogna capire, ed è presto, se si tratta di un attacco circoscritto (almeno nella testa di Trump e dei suoi consiglieri) o altro.
Le prime veline che circolano, sembrano propendere per l'attacco circoscritto. E' uscita infatti la notizia che gli USA avrebbero preallertato Teheran dell'attacco (non metto link, la trovate su tutti i giornali) e i siti bombardati siano stati evacuati per tempo. Trump vorrebbe evitare lo scontro totale, che si traduce semplicemente con: vuole evitare che l'Iran inizi ad attaccare i 40.000 soldati americani in medioriente esposti ai missili iraniani, coinvolgere le proprie navi nello scontro, rischiare di arrivare ad un blocco dello stretto di Hormuz, trovarsi nuovamente esposto agli attacchi degli Houti.
In un attacco degli Houthi qualche mese fa alla portaerei Truman, la manovra evasiva per evitare l'affondamento ha portato alla caduta di un Jet da 60 milioni di dollari in mare. Oltre al costo, dimostra la vulnerabilità della marina americana in quel territorio (https://www.theguardian.com/us-news/202 ... ft-carrier)
Se gli USA fossero invece coinvolti a tutto campo, lo scenario che si prefigge è pieno di variabili.
Da un lato l'Iran è un regime scosso e diviso, pesantemente infiltrato ed esposto alle manovre del Mossad ed eventualmente anche della CIA e con la possibilità di avere i suoi piani alti decapitati in questo modo ancor più di quanto non stia già avvenendo. La crisi verticale del regime non è da escludere.
Il primo "però" è che questa era chiaramente la strategia su cui ha puntato Netanyhau iniziando l'attacco. E si è rivelata fallace. Il regime non è crollato su se stesso come un castello di carte e dopo essere stato militarmente bullizzato nei primi giorni, ha trovato una forma di reazione, dimostrando a tutto il mondo che le difese di Israele non sono impenetrabili come la propaganda ha raccontato per decenni.
Se l'Iran continuerà ad attaccare solo Israele e non i siti raggiungibili degli USA, la pista dell'attacco circoscritto da parte degli USA assume una certa plausibilità.
Ovviamente bisognerà vedere nei prossimi giorni, se i bombardamenti proseguiranno o meno.
Una nuova umiliazione militare per gli USA non è completamente da escludere dallo scenario.
In ogni caso il dato politico più rilevante è che per Trump il danno d'immagine è fatto ed è difficilmente riparabile. Da uomo della pace come si era persentato, contro le "infinite guerre" che pagava l'americano medio. Si è dimostrato incapace di concludere la guerra in Ucraina come aveva promesso e anzi nel giro di pochi mesi si è trasformato anche lui in un presidente della guerra.
Questo inevitabilmente accelererà la crisi politica negli USA, che è l'epicentro della crisi mondiale in questo momento.
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Re: POLITICA ESTERA
Ma il progetto Europa è fallito con l'allargamento a paesi che non hanno mai avuto niente a che fare con l'Europa. Soprattutto se questo è stato fatto per facilitare l'espansione della NATO ad Est.KaiserSp ha scritto: ↑22/06/2025, 12:10 io sono un europeista convinto e credo ancora nel sogno europeo
ma, maledizione!, io non posso più biasimare gli euroscettici ormai vista la situazione attuale
il concetto di base dell'europa era "mettiamoci assieme per contare di più" invece non contiamo niente ugualmente!
in medioriente abbiamo lasciato mano libera al più pericoloso pazzo criminale del XXI secolo ed ora, che si sta scatenando il finimondo in quella zona del mondo, i nostri governanti europei fissano il vuoto come ebeti e si limitano a balbettare banalità anzichè intervenire concretamente per fermarlo
Come puoi pensare di creare un polo indipendente se sei militarmente occupato dall'esercito americano?
Come puoi pensare di creare un polo indipendente se sei economicamente dipendente da chi ti vuoi distaccare.
Non c'è mai stata veramente la voglia di farlo.
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Re: POLITICA ESTERA
come tu ci insegni l'Iran deve ingoiare il boccone amaro e deve arrendersi subito perchè tanto questa guerra non potrà mai vincerla
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Re: POLITICA ESTERA
Ci hanno messo anche troppo prima di agire seriamente considerato che l'Iran da anni non rispetta gli accordi del Trattato di non proliferazione nucleare e impedisce qualsiasi controllo sulla sua situazione al punto che l'AIEA (l’organizzazione delle Nazioni Unite incaricata di controllare il settore dell’energia nucleare) 10 giorni fa l'ha accusato e richiamato ufficialmente.
Re: POLITICA ESTERA
certamente
dal lato mio, io non ho problemi a dire per l'iran la stessa cosa che ripeto per l'ucraina:
- l'iran non ha modo di vincere la guerra militarmente
- l'iran dovrà trattare con il nemico
- l'iran dovrà ingoiare rospi
dal lato vostro, invece siete disposti a fare lo stesso? mi pare che il motto fosse "c'è un aggredito ed un aggressore e noi siamo sempre dalla parte dell'aggredito":
- siete disposti a sostenere teheran fino a quando sarà necessario?
- siete disposti ad inviare armi a teheran per difendersi dagli attacchi?
- siete disposti a sanzionare israele e gli usa?
- siete disposti ad escludere israele e gli usa da qualsiasi tipo di attività o circuito internazionale?
- quali garanzie intendete offrire all'iran per impedire future aggressioni da parte di israele ed america?
- come intendete salvaguardare il programma nucleare iraniano che rischia di essere smantellato?
e così via
attendo risposta
è curioso però che "il braccio lungo della legge" sia rappresentato da:Mds32 ha scritto: ↑22/06/2025, 13:12 Ci hanno messo anche troppo prima di agire seriamente considerato che l'Iran da anni non rispetta gli accordi del Trattato di non proliferazione nucleare e impedisce qualsiasi controllo sulla sua situazione al punto che l'AIEA (l’organizzazione delle Nazioni Unite incaricata di controllare il settore dell’energia nucleare) 10 giorni fa l'ha accusato e richiamato ufficialmente.
- una nazione che ha usato armi nucleari
- una nazione che non ha mai sottoscritto il TNP e che quindi non permette alcun tipo di ispezione sul proprio territorio, pur possedendo numerosi ordigni nucleari
una cosa davvero curiosa, sai?
- Mds32
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Re: POLITICA ESTERA
hai dimenticato di scrivere che dovrà farsi invadere senza porre resistenza e che dovrà cedere i suoi territori
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Re: POLITICA ESTERA
- sono passati 80 anniKaiserSp ha scritto: ↑22/06/2025, 13:48 è curioso però che "il braccio lungo della legge" sia rappresentato da:
- una nazione che ha usato armi nucleari
- una nazione che non ha mai sottoscritto il TNP e che quindi non permette alcun tipo di ispezione sul proprio territorio, pur possedendo numerosi ordigni nucleari
una cosa davvero curiosa, sai?
- se non lo ha sottoscritto che ispezioni dovrebbe permettere? l'Iran il trattato invece lo ha sottoscritto eppure le ispezioni non le permette lo stesso
Re: POLITICA ESTERA
al posto di perdere territori, perderà il suo programma nucleare, che immagino per coerenza ora dovrete lottare per preservare integralmente
per quanto riguarda il resto delle cose
- sanzioni?
- incondizionato sostegno economico e militare?
ecc ecc
qual è la vostra linea riguardo?
- rimane cmq una macchia indelebile nella storia, eh! non è perchè a norimberga abbiamo condannato solo i crimini che ci facevano comodo vuol dire che quelle due bombe nucleari passano in cavalleria e le abbiamo scordate
- se israele non lo ha sottoscritto, allora non ha alcun diritto di dire ad altri cosa fare o non fare a riguardo: se non partecipi al gioco, non puoi farne le regole
in aggiunta il trattato con l'iran l'hanno stracciato gli usa, non l'iran, inoltre fino ad allora tutti gli accordi erano stati rispettati ed ancora oggi non c'è alcuna prova realistica che siano vicini ad un ordigno nucleare (cosa confermata più e più volte persino dall'intelligence americana)