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Pirola lascia stare gli ufo vecio e torna a parlare di brestling

Topic che ha quasi 10 anni di vita, e non c'è stata nessuna invasione aliena, quando capirai che non è come vuoi credere avvisaci.

Antonyos ha scritto: ↑10/04/2024, 14:13 Topic che ha quasi 10 anni di vita, e non c'è stata nessuna invasione aliena, quando capirai che non è come vuoi credere avvisaci.

Un paio di anni fa mi sono entrati in casa.

DenisPirola ha scritto: ↑21/07/2024, 19:12 Un paio di anni fa mi sono entrati in casa.

Com’erano fatti?
Foto ne hai?

Inklings ha scritto: ↑21/07/2024, 21:34 Com’erano fatti?
Foto ne hai?

Foto del fighino?

Ma magari ci fossero, io trovo deprimente il fatto di essere soli.

P.S.
Sono sicuro al 100% che esistano, ma non che ci siano stati contatti.

Ma magari ci fossero, io trovo deprimente il fatto di essere soli.

P.S.
Sono sicuro al 100% che esistano, ma non che ci siano stati contatti.

Giant92 ha scritto: ↑24/07/2024, 15:12 Ma magari ci fossero, io trovo deprimente il fatto di essere soli.

Mai capita questa cosa.
Siamo 8 miliardi di esseri umani su questo pianeta, nella nostra vita è già tanto se arriveremo a conoscere un minimo 500 persone e a mantenere i rapporti con 150 (se siamo bravi). Siamo divisi in centinaia di culture diverse che non potrebbero essere conosciute per bene nemmeno in molte vite.
Se consideriamo le specie viventi pure siamo in ottima compagnia visto che se ne stimano decine di milioni (di cui ne conosciamo una porzione minuscola).

Non dico che non sia interessante sapere se c'è altra vita o intrattenere contatti con altre "intelligenze superiori" ( ) nel resto del cosmo, ma con tutta la diversità biologica e culturale del nostro pianeta (quella in essere oggi come quella già estinta) non sono mai riuscito a capire perché ci si possa sentire soli, né come l'esistenza di "alieni" potrebbe lenire questa sensazione esistenziale.

Per me la loro esistenza sarebbe una cosa straordinaria (statisticamente non improbabile in generale, molto più improbabile se fossero umanoidi), ma più o meno come è straordinaria la diversità della vita e la diversità umana.

In tutto questo aspetto ancora i dettagli della storia di Pirola

Inklings ha scritto: ↑24/07/2024, 15:38 Mai capita questa cosa.
Siamo 8 miliardi di esseri umani su questo pianeta, nella nostra vita è già tanto se arriveremo a conoscere un minimo 500 persone e a mantenere i rapporti con 150 (se siamo bravi). Siamo divisi in centinaia di culture diverse che non potrebbero essere conosciute per bene nemmeno in molte vite.
Se consideriamo le specie viventi pure siamo in ottima compagnia visto che se ne stimano decine di milioni (di cui ne conosciamo una porzione minuscola).

Non dico che non sia interessante sapere se c'è altra vita o intrattenere contatti conaltre "intelligenze superiori" ( ) nel resto del cosmo, ma con tutta la diversità biologica e culturale del nostro pianeta (quella in essere oggi come quella già estinta) non sono mai riuscito a capire come ci si possa sentire soli, né come l'esistenza di "alieni" potrebbe lenire questa sensazione esistenziale.

Per me la loro esistenza sarebbe una cosa straordinaria, ma più o meno come è straordinaria la diversità della vita e la diversità umana.

Mai negato il tuo discorso, ma per me resta inconcepibile ed inquietante anche solo immaginare che tutta la vita dell'universo possa essere concentrata in questo minuscolo atomo in cui ci troviamo, sarebbe contro ogni logica immaginabile. Un tale scoperta aprirebbe a prospettive totalmente nuove, e magari porterebbe anche a più unità e solidarietà tra i popoli.

Giant92 ha scritto: ↑24/07/2024, 15:46 Mai negato il tuo discorso, ma per me resta inconcepibile ed inquietante anche solo immaginare che tutta la vita dell'universo possa essere concentrata in questo minuscolo atomo in cui ci troviamo, sarebbe contro ogni logica immaginabile.

Non è detto. Dipende da quanto è improbabile (statisticamente parlando) l'origine della vita.

Ora, la comparsa della vita è un evento che richiede tantissime condizioni particolari ed è ancora piuttosto oscura nei suoi passaggi. Per esempio si richiedono delle condizioni astro-fisiche particolari (il pianeta dev'essere fatto così e cosà, essere vicino ma non troppo ad una stella, etc.), poi servono particolari condizioni chimiche (la presenza di elementi fondamentali per il formarsi delle biomolecole fondamentali, un ambiente che favorisca queste reazione, etc.).

Date queste condizioni, quanto è probabile che si origini la vita?
Il nostro pianeta ha 4.5 miliardi di anni circa e le prime forme di vita sono datate a 3.7-3.8 miliardi di anni fa (da un punto di vista del tempo cosmico, molto poco), quindi teoricamente con le giuste condizioni l'emergere della vita potrebbe avvenire piuttosto "facilmente". Però noi abbiamo un unico caso, quindi non possiamo (ancora) sapere se questo processo sia stato veloce per una semplice "coincidenza" oppure perché effettivamente quelle condizioni portino "automaticamente" a quell'esito.
Nel primo caso, non si possono fare facilmente ipotesi sulla vita "là fuori". Nel secondo, è molto probabile che sia avvenuto più volte perché ci sono sicuramente tantissime condizioni affini a quella Terra nell'universo.

A quel punto c'è però il problema dell'evoluzione.
Data l'origine della vita su un altro pianeta, sarà stata in grado di sopravvivere per miliardi di anni? Quali forme avrà assunto?
Nel nostro pianeta le cellule ci hanno messo 2 miliardi di anni (!) per arrivare alle prime forme di eucarioti, e poco meno di un altro miliardo per arrivare ai primi, semplici, esseri pluricellulari. In molti pianeti non è improbabile che possa essere rimasta al livello di batteri, in altri chissà, magari si è arrivati veramente agli octapodi di Arrival che comunicano con i cerchi di inchiostro, o magari no.
In questo senso, per quello che sappiamo dell'evoluzione biologica, mi sento abbastanza sicuro nel dire che molto difficilmente forme di vita evolute su altri pianeti avranno delle forme simili alle nostre, perché le mutazioni si accumulano nel corso dell'evoluzione e portano ad un'enorme diversità anche con lo stesso sostrato di informazione biologica (es. noi abbiamo circa il 99% di DNA compatibile a quello di uno scimpanzé e tra il 40 e il 60% a quello delle banane). Quindi lascio immaginare la diversità che dovrebbe esserci con forme di vita che hanno un'origine diversa dalla nostra (e forse, nemmeno basata sul DNA).

Certo, tutto questo nella supposizione che la vita debba per forza basarsi sul carbonio o su condizioni affini a quelle avvenute sul nostro pianeta, cosa che non è detta e la cui negazione renderebbe sta spataffiata un inutile spreco di bit

Un tale scoperta aprirebbe a prospettive totalmente nuove, e magari porterebbe anche a più unità e solidarietà tra i popoli.

Dubito abbastanza dell'ultimo punto

O magari ci uniremmo tra noi terrestri contro i mostruosi invasori seguendo la vecchia filosofia del Leviatano di Hobbes, come nel piano di Ozymandias in Watchmen

Sarei curioso dell'opinione di un fan della fantascienza come Colt in merito, non so se qua o su Terra-3

Inklings ha scritto: ↑24/07/2024, 15:38 Mai capita questa cosa.
Siamo 8 miliardi di esseri umani su questo pianeta, nella nostra vita è già tanto se arriveremo a conoscere un minimo 500 persone e a mantenere i rapporti con 150 (se siamo bravi). Siamo divisi in centinaia di culture diverse che non potrebbero essere conosciute per bene nemmeno in molte vite.
Se consideriamo le specie viventi pure siamo in ottima compagnia visto che se ne stimano decine di milioni (di cui ne conosciamo una porzione minuscola).

Non dico che non sia interessante sapere se c'è altra vita o intrattenere contatti con altre "intelligenze superiori" ( ) nel resto del cosmo, ma con tutta la diversità biologica e culturale del nostro pianeta (quella in essere oggi come quella già estinta) non sono mai riuscito a capire perché ci si possa sentire soli, né come l'esistenza di "alieni" potrebbe lenire questa sensazione esistenziale.

Per me la loro esistenza sarebbe una cosa straordinaria (statisticamente non improbabile in generale, molto più improbabile se fossero umanoidi), ma più o meno come è straordinaria la diversità della vita e la diversità umana.

In tutto questo aspetto ancora i dettagli della storia di Pirola

Te la racconto domani o al più presto.
Mai avuto così tanta paura.

Lo racconto come meglio posso, a quest’ora.
Sapendo che uno dei loro obiettivi è farti sentire solo, fare in modo che nessuno ti creda {guardate al povero Zanfretta}.
Due anni fa. Questo periodo qui.
Mi trovo a svegliarmi in piena notte, ma sono paralizzato, non ho maniera di muovermi né di parlare {o meglio, urlare}.
Entra una luce blu dalla finestra, a fasci.
Capisco di non essere solo.
Penso “allora è vero… allora accade davvero…” e sono colto da una paura, da un terrore indescrivibile.
Non posso fare nulla. Impotente.
Mi aspetto che arrivino da un momento all’ altro.
Pensieri : “cerca di calmarti, di solito dicono che non ti faranno del male {ma quando non puoi muoverti è difficile da credere}”
“Se riesco a muovermi ne prendo uno a pugni {tanta è la paura ed il senso di impotenza che ti fanno provare}”.
Vedo un Grigio vicino alla finestra che, tramite il pensiero, mi fa capire questo : “coglione, abbiamo già fatto di te quello che volevamo. Ti abbiamo appena riportato a casa e disteso a letto. Tu non puoi niente.”
E se ne va assieme alla sua luce blu, dalla finestra.
Riprendo a muovermi. Tra parentesi, avevo una sveglia sul comodino che faceva “tic tac” e che non avevo mai sentito durante la mia paralisi. La sveglia riprende coi suoi rumori ed io inizio a muovermi. Faccio un respiro enorme, come se mi fosse mancata l’ aria.

Quello che mi hanno lasciato è stato il ricordo della paura provata e soprattutto del senso di impotenza.
In più capisci che sarai solo in questa esperienza. Non la potrai raccontare a nessuno perché non sarai creduto.
Poi ci sono stati mille altri pensieri che, da allora, non mi lasciano.
Ma questa è, a grandi linee, la mia {e sono sicuro di molti altri} esperienza.
Mai raccontata.