Superlega

[HSMA]

Avranno sbagliato modi e tutto, però Florentino su certe cose ha ragione da vendere.
Questa è la più eclatante:

Lei cosa teme?
«Io temo molto il populismo, la demagogia e che qualcuno non prenda atto dello stato di monopolio nel quale ci muoviamo. Minacce, questa la risposta che abbiamo ottenuto. Impedire a un lavoratore di svolgere il proprio lavoro è gravissimo. Ad ogni modo, non siamo assolutamente preoccupati. Il nostro è un approccio a una nuova libertà. Nuova libertà che è garantita dai trattati dell’Unione europea. Vogliamo uscire da questa situazione di monopolio nella quale i nostri regolatori sono anche i principali competitor».

Al netto che, prima regola dell’innovazione, non bisognerebbe mai ascoltare l’opinione della massa.

[lando]

Voi pensate che senza la juve (o l'inter, o il milan) il campionato italiano sarebbe morto e sepolto. Falso. Il campionato si prenderebbe una gran botta, ma poi uscirebbe alla distanza un'altra squadra (l'andria BAT) che prenderà il posto della juventus di turno.
Il grosso dei tifosi non tifa per la storia, tifa per l'esposizione mediatica e per le vittorie (tanto è vero che ad oggi quasi tutti i bambini tifano per la juve perchè vince e c'è ronaldo). Basti vedere il lipsia (squadra creata a tavolino) che riempie 53000 posti di stadio

Sinceramente no, non ho mai pensato che il calcio viva solo per le strisciate, e che senza morirebbe.

Ma penso sia indiscutibile che, se tu le togli, una grossa fetta di seguito salterebbe con loro (e con esso anche di soldi). L'esempio lo abbiamo avuto, la serie B 2006/07 con la Juventus fu più seguita della serie A.
Le tre strisciate raccolgono qualcosa come il 77% dei tifosi italiani, e (a maggior ragione coi più giovani), se andassero tutte in una superlega probabilmente nessuno smetterebbe di tifare per loro spostandosi su altre.

Se invece sparissero proprio dalla faccia della terra, penso che qualsiasi giovane si appassionerebbe al limite a qualche grande team internazionale, e i meno giovani al massimo alla propria squadra locale.

Che poi il calcio continuerebbe ad esistere è chiaro.


Il Lipsia è un po' una storia a sé, perché è una squadra creata dal nulla, è vero, ma parliamo di una città di 600k abitanti (in Italia sarebbe la sesta per popolazione) che non ha mai avuto squadre di calcio rilevanti.
E comunque, anche il PSG è tutto tranne che una squadra storica, dato che nasce negli anni 70 (e per 40 anni non ha mai vinto praticamente niente).
Però, il punto è: se la serie A perdesse le 3 strisciate, quanti decenni ci vorrebbero prima di vedere una squadra di stelle che attira la gente?

[Corilo1]

Che piaccia o no, le tre potenti (o prepotenti) del nord sono il motivo principale per cui la Serie A ha ancora un minimo di appeal all'estero. Senza di loro, la Serie A non è che subirebbe un duro colpo come ho letto qualche pagina prima, ma andrebbe incontro al fallimento totale. Le squadre piccole riescono a tirare avanti, a volte anche con buoni guadagni, per i diritti televisivi e la vendita di giocatori spesso proprio a una di queste tre squadre. Eliminale dall'equazione e i diritti televisivi diminuiscono del 70% e diventa anche più difficile trovare polli da spennare per lo Scamacca di turno.

Quando ho letto che alcune squadre volevano l'espulsione delle tre big dalla Serie A mi sono fatto grosse risate, con buona pace di Cairo e De Zerbi.

[Impreza]

https://as.com/futbol/2021/04/22/videos ... 33025.html

Se non altro ho conosciuto Er Club spagnolo

[Ray magini]

Se vogliamo fare la gara a chi ha il pubblico più lungo non capisco allora perchè il Man Red, che è la squadra con più tifosi al mondo (https://www.forbes.com/sites/mikeozania ... 7fe79c6307)(vorrei capire come ma vabbè), voglia spartirsi la superlega con un italiana che ha un decimo dei suoi tifosi.
Le grandi devono convivere con le piccole perchè la situazione, benchè se ne dica, è positiva per tutte e due.
Le grandi contro le piccole vincono, e vincendo aumentano la loro visibilità; le piccole invece aumentano i loro introiti grazie ai match con le grandi.
Se le piccole non esistessero più, contro chi vincerebbero le grandi?
Ribaltiamo la situazione nel wrestling: perchè una superstar dovrebbe stare nella stessa federazione con un midcarder quando il secondo vive sulla grandezza del primo? Perchè senza il midcarder la superstar non esisterebbe.

[lando]

Se vogliamo fare la gara a chi ha il pubblico più lungo non capisco allora perchè il Man Red, che è la squadra con più tifosi al mondo (https://www.forbes.com/sites/mikeozania ... 7fe79c6307)(vorrei capire come ma vabbè), voglia spartirsi la superlega con un italiana che ha un decimo dei suoi tifosi.
Le grandi devono convivere con le piccole perchè la situazione, benchè se ne dica, è positiva per tutte e due.
Le grandi contro le piccole vincono, e vincendo aumentano la loro visibilità; le piccole invece aumentano i loro introiti grazie ai match con le grandi.
Se le piccole non esistessero più, contro chi vincerebbero le grandi?
Ribaltiamo la situazione nel wrestling: perchè una superstar dovrebbe stare nella stessa federazione con un midcarder quando il secondo vive sulla grandezza del primo? Perchè senza il midcarder la superstar non esisterebbe.

Lo United ha un seguito pazzesco in Asia perché ha iniziato quasi 10 anni prima delle altre a spingere commercialmente su quei mercati, facendo tournée ed investendo nel marketing.
Se vai a fare un giro su redcafè, il principale forum di tifosi, la stragrande maggioranza sono orientali e non capiscono una mazza di calcio.

Sul discorso grandi-piccole, quel che dici è giusto.
Ma, rimanendo nel tuo paragone, se nel roster WWE (che diciamo sia l'eccellenza) su 20 superstar hai 3 top star e 17 mid/lowcarder, sostituire 3, 5 o anche 10 di questi è facile (peschi in altre federazioni, o da nxt), sostituire i main eventer è molto, molto difficile, e spesso impossibile se li perdi tutti in un colpo. Quindi sì, tutti sono utili ma qualcuno è insostituibile, se vuoi rimanere l'eccellenza del settore.

[Smoker]

https://as.com/futbol/2021/04/22/videos ... 33025.html

Se non altro ho conosciuto Er Club spagnolo

Solo amore per El Chiringuito, l'estate di Ronaldo quando Di Marzio faceva le facce buffe e parlava di semplici sondaggi qui già parlavano di affare chiuso e perculavano i giornalisti madrileni disperati

[IlBiondo]

[lando]

Solo amore per El Chiringuito, l'estate di Ronaldo quando Di Marzio faceva le facce buffe e parlava di semplici sondaggi qui già parlavano di affare chiuso e perculavano i giornalisti madrileni disperati

Che estate meravigliosa, ero in vacanza in Versilia e mi prendevano per spagnolo perché ero sempre lì col telefono a guardare i video del Chiringuito in attesa di news su Ronaldo alla Juve.

[lando]

Capitali del Golfo Persico contro capitali americani. C’è un filo rosso che porta in due differenti aree geografiche nella geopolitica del pallone. Questa contrapposizione ha condotto all’epico scontro tra club di calcio e Uefa per la nascita della (fallita) Super Lega. Due blocchi, alla fine, si sono affrontati. Uno porta alla finanza del Golfo Persico e del petroldollaro. L’altro nelle stanze dei magnati finanziari di Wall Street.

Partiamo dall’area meno nota, quella che fino ad oggi è restata nell’ombra. Non tanti sanno infatti che il fondo Centricus, del quale si è parlato negli scorsi giorni come possibile alleato finanziario dell’Uefa guidata da Aleksander Ceferin, ha un’origine dei suoi capitali in una precisa area geografica. Cioè il Golfo Persico, il Qatar, ma soprattutto l’Arabia Saudita. Una bella fetta dei capitali del fondo Centricus, che ha sede a Londra, deriva infatti da investimenti di componenti della famiglia reale saudita. Ma non è l’unico aspetto che porta il quest’area geografica. A non appoggiare la Super Lega è stato il Paris Saint Germain, che non ha dato il proprio appoggio ai 12 scissionisti della Super Lega: anzi, Nasser Al-Khelaifi, numero uno del PSG, come nuovo presidente è stato nominato nuovo presidente dell’ECA, ovvero l’associazione dei club continentali, al posto di Andrea Agnelli della Juventus. Nasser Al-Khelaifi rappresenta la Qatar Investment Authority, il fondo sovrano del Qatar che fa capo alla famiglia reale e a propria volta è figura di primo piano nella prossima organizzazione dei mondiali di calcio. C’è poi un terzo elemento da considerare: il primo club a tirarsi indietro, tra i 12 scissionisti, è stato il Manchester City. Proprietario e presidente del club inglese è il 50enne e ricchissimo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, che è anche il vicepremier degli Emirati Arabi Uniti oltre che fratellastro del presidente del Paese, Khalifa bin Zayed Al Nahyan. Proprio quest’ultimo avrebbe deciso per il ritiro del City dalla Super League, dopo aver parlato con esponenti del governo del premier inglese Boris Johnson.

Si diceva capitali del Golfo Persico contro capitali americani. In effetti, il progetto della Super Lega doveva essere finanziato dalla maggiore banca americana al mondo, cioè Jp Morgan, che avrebbe dovuto fornire 3,5 miliardi di prestiti, più altri 3 miliardi di anticipi sui ricavi futuri. Ma nella lista di partner finanziari del gruppo dei scissionisti c’è anche il fondo americano Elliott, guidato dalla famiglia Singer, uno dei maggiori investitori in asset alternativi al mondo e proprietario del Milan. Se poi si guarda ai proprietari dei club inglesi molti sono magnati della finanza americani. Proprietario dell’Arsenal è la holding statunitense Kroenke Sports & Entertainment. Azionista del Liverpool è un’altra società americana, la Fenway Sports Group. La famiglia americana Glazer è invece proprietaria del Manchester United. Tra le banche che invece storicamente finanziano Florentino Perez del Real Madrid, ci sono invece le statunitensi Bofa Merrill Lynch e JP Morgan.

Il sole 24 ore

[Ray magini]

Ma qualcuno ha mai pensato che tutti sti fondi non fanno beneficienza? Tutti i miliardi che entreranno (americani, arabi, figiani) dovranno tornare indietro con gli interessi.
Chi paga gli interessi, visto che il sistema calcio è fortemente indebitato?

OT: ieri cazzeggiando ho visto una cosa che mi ha fatto pensare. Lo stipendio più alto dell'NBA di quest'anno è quello di Steph Curry che si piglia 43 milioni l'anno. E' il 30%in più dello stipendio di ronaldo, ma
1) L'NBA muove molti più soldi rispetto alla champions o alla serie A
2) L'NBA ha rose ridotte rispetto al calcio
Ora mi sembra chiaro che pagare CR7 (o mbappè, o Haaland, o Messi, o Benzema) come Curry non può funzionare.

[Smoker]

Beh ma la base della superlega era quella, avere la presenza fissa delle 12 squadre top del mondo per vendere al meglio il prodotto e aumentare gli introiti arrivando ai livelli di Nba ed Nfl.

[Ray magini]

Beh ma la base della superlega era quella, avere la presenza fissa delle 12 squadre top del mondo per vendere al meglio il prodotto e aumentare gli introiti arrivando ai livelli di Nba ed Nfl.

Si ma c'è un problema di logica secondo me. L'NBA incassa tanto e quindi spende tanto.
La superlega spende tanto e quindi cerca di trovare qualcuno che le faccia incassare tanto.

[Smoker]

Si ma c'è un problema di logica secondo me. L'NBA incassa tanto e quindi spende tanto.
La superlega spende tanto e quindi cerca di trovare qualcuno che le faccia incassare tanto.

A me non sembra: la Nba incassa tanto e quindi spende tanto, la superlega incassa tanto (o almeno queste erano le previsioni) e spende tanto. Poi possiamo discutere del fatto che i club ora spendano più di quello che guadagnano ma, almeno nelle intenzioni, mi sembra che il problema di logica non ci fosse.

[Ray magini]

A me non sembra: la Nba incassa tanto e quindi spende tanto, la superlega incassa tanto (o almeno queste erano le previsioni) e spende tanto. Poi possiamo discutere del fatto che i club ora spendano più di quello che guadagnano ma, almeno nelle intenzioni, mi sembra che il problema di logica non ci fosse.

Il discorso sta tutto nella tempistica: prima incasso e poi spendo, non prima spendo e poi trovo un modo per incassare. E poi, come giustamente hai scritto,
"prevedeva", perché oltre i miliardi promessi da jp Morgan nessuna tv aveva minimamente appoggiato il progetto