Riparto dall'ultima parola che avevo utilizzato per descrivere questa partita: commovente.
Si, perchè vedere due mostri del genere che per 5h e 54 min stanno su un campo da tennis, a correre, a scattare, a tirare vincenti, a scambiare ad un ritmo impressionante nel quinto set(spesso sopra i 15 colpi!), crea delle emozioni che, personalmente, pochi eventi sportivi riescono a generare in me.
Sarà perchè lo pratico e so quanto è difficile, più ancora che avere una formidabile preparazione fisica per giocare per ore, mantenere per tanto tempo una concentrazione ai massimi livelli, ma quando questi due ragazzi si incontrano e danno vita ad uno spettacolo del genere, l'unica cosa che mi sento di fare è applaudire per 10 minuti di fila.
La fortuna del pubblico che assiste ad un evento del genere è non solo essersi goduto 6 ore di meraviglioso sport, ma, appunto, potere tributare a due fenomeni l'applauso che si meritano.
E questo indipendentemente dal vincitore finale, da chi è più simpatico, da chi gioca il tennis migliore, perchè ciò che conta è che due ragazzi, semplici, coetanei di molti di noi, cresciuti anche in condizioni non sempre agevoli(Nole, assieme alla Ivanovic, si allenava nelle piscine vuote a causa della mancanza di campi da tennis)si sono
ammazzati per conquistare ciò che, nel tennis, anzi, nello sport, ti fa rimanere nella storia; e non parlo dell'Australian Open, non parlo del trofeo consegnato a fine match, non parlo dell'assegno di $A 2,300,000(cose, a scanso di equivoci, di una "certa rilevanza"), ma dell'amore che i fans e gli amanti dello sport, inevitabilmente, provano nei confronti di chi ci fa divertire in questo modo, per il coraggio, la voglia, il cuore e quant'altro mettono in ogni loro singolo colpo.
Per la serie "la gloria non si conquista solo con i trofei".
E quella foto di Rafa e Novak a fine match con il padrone di casa Rod Laver, un Laver visibilmente emozionato e scosso per la partita, ha un valore e un significato estremamente importante: il perfetto manifesto della grandezza e della fama che questi giovani sono riusciti, con il duro lavoro, a raggiungere.
Onore a loro.
Concludo dicendo che Nadal e Djokovic, si dice, non si amino, non si stiano troppo simpatici, a causa soprattutto delle imitazioni di Nole dello spagnolo, ma mai è mancato tra i due un rispetto che difficilmente riusciamo a scovare in altri sport, e la foto che vi posto per me dice tutto; la consapevolezza che, nonostante i presunti dissapori, entrambi sono due grandi del tennis, che uno non può fare a meno dell'altro per entrare nell'Olimpo di questa disciplina, che un
grazie a vicenda è il minimo che possano fare, perchè, è vero, nello sport si vince e si perde, ma credo che tutti e due sono, agli occhi dei fans, dei vincitori.