Sono d'accordo col tuo pensiero, però mi permetto di aggiungere quello in grassetto. So che sembra un'ovvietà, ma in un paese con un così alto tasso di analfabetismo funzionale non dobbiamo dimenticare che molti italiani, oltre a leggere poco, non capiscono e fraintendono quel poco che leggono.uomodelmonte88 ha scritto: ↑01/03/2022, 14:16 Diciamo che secondo me per parlare in modo serio di un argomento complesso devi aver letto un libro, o guardato un documentario serio, o mezza dozzina di articoli pubblicati su riviste di prestigio. Ci devi aver dedicato ore e ore delle tue giornate. Ci devi aver capito qualcosa.
E mentre l'ignoranza è difficile da radicalizzare, in questo contesto di "uno vale uno", è molto facile radicalizzare la parvenza di conoscenza che le persone ritengono di avere sulla base di informazioni distorte, fraintese e ottenute da fonti non qualificate.
Questo per dire anche un'altra cosa che spesso si dimentica: non c'è nulla di più brutto che confondere il grado di istruzione, con l'intelligenza di una persona. Conosco tanti amici laureati che sono dei completi somari, infatti credono di sapere tutto, e sono i primi a fidarsi di qualsiasi scemenza letta in rete senza neanche un briciolo di spirito critico(e ti assicuro che durante il covid ne ho sentite delle belle in tema). E al tempo stesso ho alcuni amici non laureati, ma abbastanza intelligenti da riconoscere che di certe materie non capiscono nulla e quindi non ci mettono becco(o ce lo mettono con un gigantesco SECONDO ME, che non pretende di passare come l'unica verità e se non ci credi sei fesso e schiavo di questo o di quello).
PS: Non significa laureati merda, ho tantissimi amici laureati che sono anche abbastanza svegli da non credere alla prima fake news ripetuta a pappagallo sulla rete, e amici non laureati che sono i primi fessi del mondo, alcuni pagano anche gli abbonamenti a Fusaro e altri clown del genere. Il punto della questione però è che molto spesso il percorso di studi che si fa è legato a varie cose che non sempre sono strettamente connesse all'intelligenza di un individuo, e quindi anche alla sua capacità di decifrare i documenti, i messaggi, i testi di un libro o un articolo di giornale. Per questo quindi non basta secondo me fermarci ad un semplice devi studiare per ore su fonti qualificate, se possibile anche diverse per fare un lavoro di integrazione. Perché c'è tanta gente che riuscirebbe comunque a tirarne fuori un messaggio distorto frutto di ignoranza o semplice mancanza di comprendere un testo senza interpretarlo sulla base dei propri pregiudizi.