Re: Il Meglio di Arte & Intrattenimento nel...1972
Inviato: 13/07/2018, 1:47
Musicalmente il 1972 è un anno di transito.
Il vecchio è morto e il nuovo stenta a nascere.
C'è roba prog e krautrock di cui m'importa poco.
Ci sono due dischi che ricordo volentieri. Ce li ho entrambi nel vinilone.
Exile on Main Street sono i Rolling Stones alla loro maturazione musicale. Io personalmente preferisco Aftermath e Between the Buttons, ma Exile è spesso considerato il loro capolavoro.
Il secondo è Transformer di Lou Reed.
Ascoltare Transformer mi da quella sensazione di assenza di tempo. Ma non nel senso pseudometafisico o romanticheggiante.
Proprio nel senso di assenza di tempo che scorre. Il pop è sempre uguale a se stesso.
Rolling Stones liquidò il disco come robaccia da omosessuali flaccidi, non come ai tempi dei Velvet Underground, si diceva, quando tutto era pieno di energia.
Come se il rock fosse legittimato ad incontrare il mondo omosessuale solo dentro orge con più pere di eroina che cazzi e in un quadro di decadente squallore.
Ora che Lou Reed faceva il poser gay con canzoni d'amore da ballare lentamente abbracciati faceva di nuovo schifo a tutti.
Cinematograficamente il 1972 è un anno molto prolifico.
Escono davvero molti film celebri o rimasti iconici: Il Padrino, Un tranquillo weekend di paura, Ultimo tango a Parigi, Provaci ancora Sam, Mimì metallurgico ferito nell'onore, i Racconti di Canterbury, Sbatti il mostro in prima pagina.
Due su tutti mi rimangono bene impressi.
Il primo è Il fascino discreto della borghesia di Bunuel.
Ci vincerà l'oscar, anche se non è il suo capolavoro. E' un film però meraviglioso. L'alta borghesia non riesce a mangiare, pur sforzandosi di mettersi a sedere c'è sempre qualche intoppo più o meno discutibile che fa rinviare tutto, il sesso, la morte la giocano da padroni in un quadro onirico leggero.
Qualche sera fa a San Lorenzo Fulvio Abbate ha presentato il film.
Il secondo è Pink Flamingos di John Waters, che forse qualcuno conoscerà per l'originale Hairspray, da cui poi il remake con Travolta.
Pink Flamingos è una specie di commedia trash spettacolare incentrata sulla lotta per il titolo di persona più disgustosa vivente con protagonista il cantante e drag queen Divine.
E' un film dove tutto è perfetto, la comicità, l'assurdo, la colonna sonora. Guardatelo, perchè è bello.
Spoiler Alert:
alla fine del film Divine mangia uno stronzo di cane
Il vecchio è morto e il nuovo stenta a nascere.
C'è roba prog e krautrock di cui m'importa poco.
Ci sono due dischi che ricordo volentieri. Ce li ho entrambi nel vinilone.
Exile on Main Street sono i Rolling Stones alla loro maturazione musicale. Io personalmente preferisco Aftermath e Between the Buttons, ma Exile è spesso considerato il loro capolavoro.
Il secondo è Transformer di Lou Reed.
Ascoltare Transformer mi da quella sensazione di assenza di tempo. Ma non nel senso pseudometafisico o romanticheggiante.
Proprio nel senso di assenza di tempo che scorre. Il pop è sempre uguale a se stesso.
Rolling Stones liquidò il disco come robaccia da omosessuali flaccidi, non come ai tempi dei Velvet Underground, si diceva, quando tutto era pieno di energia.
Come se il rock fosse legittimato ad incontrare il mondo omosessuale solo dentro orge con più pere di eroina che cazzi e in un quadro di decadente squallore.
Ora che Lou Reed faceva il poser gay con canzoni d'amore da ballare lentamente abbracciati faceva di nuovo schifo a tutti.
Cinematograficamente il 1972 è un anno molto prolifico.
Escono davvero molti film celebri o rimasti iconici: Il Padrino, Un tranquillo weekend di paura, Ultimo tango a Parigi, Provaci ancora Sam, Mimì metallurgico ferito nell'onore, i Racconti di Canterbury, Sbatti il mostro in prima pagina.
Due su tutti mi rimangono bene impressi.
Il primo è Il fascino discreto della borghesia di Bunuel.
Ci vincerà l'oscar, anche se non è il suo capolavoro. E' un film però meraviglioso. L'alta borghesia non riesce a mangiare, pur sforzandosi di mettersi a sedere c'è sempre qualche intoppo più o meno discutibile che fa rinviare tutto, il sesso, la morte la giocano da padroni in un quadro onirico leggero.
Qualche sera fa a San Lorenzo Fulvio Abbate ha presentato il film.
Il secondo è Pink Flamingos di John Waters, che forse qualcuno conoscerà per l'originale Hairspray, da cui poi il remake con Travolta.
Pink Flamingos è una specie di commedia trash spettacolare incentrata sulla lotta per il titolo di persona più disgustosa vivente con protagonista il cantante e drag queen Divine.
E' un film dove tutto è perfetto, la comicità, l'assurdo, la colonna sonora. Guardatelo, perchè è bello.
Spoiler Alert:
alla fine del film Divine mangia uno stronzo di cane