Spero che importino un angle del genere anche ai prossimi David.


Quello di Visconti con Mastroianni e Anna Karina (
Non ho avuto questa percezione sinceramente. In questo aggregatore che consulto durante i festival è giusto il decimo titolo del concorso con 6.68 https://cannes-ratings.org/, vero è che è piaciuto molto alla critica internazionale nel Daily https://venezianews.it/en/daily2025/ven ... s-ratings/ ma non lo definirei un film con un consenso critico così forte a differenza di Kawthar Ben Haniyya e Park Chan-wook.
Per me Ozon l'ha resa bene anche se non l'ho percepita come fulcro del film, comunque da 8 direi.
io ero in sala per Father, Mother sister Brother. Chiedo a te che sicuramente ne capisci di più; cosa ti ha lasciato il film? e come giustifichi la vittoria?KanyeWest ha scritto: ↑06/09/2025, 17:46 Ho fatto il dito medio ai cinefili DIVANARI riuscendo a prendere un accredito blu per Venezia quest'anno.
In generale il Concorso è stato più apprezzabile degli ultimi anni ma resta ancora troppo legato ai nomi, molto meglio i documentari fuori (Herzog, Tsai, Martel, Coppola) e qualche proposta più cinefila in Orizzonti e tra i Classici. Ho percepito veramente troppa congestione tra pubblico pagante e accreditati, inoltre la sala stampa funziona discretamente ma è stato difficile scrivere i 5-6 articoli che ho mandato (numero ben inferiori a chi lo fa di mestiere, senza considerare l'inferiore qualità di chi ha un altro background) senza impazzire stando a Venezia una settimana e non al Lido perché i prezzi sono sempre più proibitivi.
Provo a fare una classifica dei film che ho visto concorso premettendo che mi mancano Sorrentino, Maresco, Di Costanzo, Rosi e Fastvold.
16. Frankenstein (solito Del Toro trito e ritrito, film vecchissimo, inspiegabile l'abbiano portato in Concorso) ★★
15. A House of Dynamite (gli americani vittime di un attacco nucleare nel 2025, morissero) ★★½
14. Jay Kelly (un Baumbach fiacchissimo e senza mordente, ce lo stiamo perdendo) ★★½13. Duse (operazione abbastanza incomprensibile, peccato per Pietrone che è forte) ★★½Spoiler:
12. The smashing machine (rispetta abbastanza la materia trattata e The Rock è una star pazzesca, però sembra un film vecchio di quarant'anni) ★★★
11. The sun rises on us all (qualche buona situazione da melodramma ma fin troppo tirato) ★★★
10. Girl (niente di eccezionale ma apprezzo quanto fosse personale, inoltre ho intervistato quella dea di Shu Qi e ha spaccato il cucciolometro) ★★★
9. À pied d'œuvre (buona premise con la svalutazione del lavoro intellettuale ma sa un po' di già visto) ★★★
8. Bugonia (Lanthimos minore ma tutto sommato godibile) ★★★
7. No other choice (Park Chan-wook minore ma tutto sommato molto godibile) ★★★½
6. The voice of Hind Rajab (è necessario raccontare questa storia adesso ma resto più scettico sulle modalità utilizzate) ★★★½
5. The wizard of the Kremlin (non il miglior Assayas ma quanta sagacia) ★★★½
4. Orphan (non il miglior Nemes ma quanta profondità) ★★★½
3. Father mother sister brother (quanto era mancato il minimalismo poetico di Jarmusch, che autore) ★★★★
2. L'Étranger (Ozon rispetta il capolavoro di Camus facendolo però molto personale, non era facile) ★★★★
1. Silent Friend (l'unico filmissimo del Concorso, cinema con tanto cuore che pone domande cruciali sul futuro dell'umanità, mio personale Leone d'oro) ★★★★½
Linko comunque i pezzi che ho scritto, arriveranno la recensione dell'ultimo Tsai (♥) e un sunto sui premi e sull'esperienza nei prossimi giorni https://www.uncleyanco.it/author/marcomorelli/
Scusami la risposta tardiva ma quando ho provato ieri mi ha sempre fatto logout prima di inviare il messaggio cancellandomelo, Pantalone rabbino caccia i soldi e sistema il forum.Monkey d Michele ha scritto: ↑07/09/2025, 21:31 io ero in sala per Father, Mother sister Brother. Chiedo a te che sicuramente ne capisci di più; cosa ti ha lasciato il film? e come giustifichi la vittoria?
Io il poco che ho capito del film, è l'esser una fotografia di 3 diverse realtà familari; dove a rubare la scena, per me, sono stati Tom Waits e la Blanchet. Però non capisco tutto questo successo di critica, ma parlo da completo ignorante di cinema d'autore