Tuttowrestling Forum

Lo stavo per postare io.

Questa sentenza è una follia senza senso. I giocatori non firmano i contratti con la pistola alla tempia, ed è vergognoso che possano romperli con tanta superficialità.

Io non so nulla di giustizia sportiva ed europea e non so se ci potrà essere un altro grado di giudizio, ma se così non fosse l’unica soluzione sarebbe un accordo tra i vari campionati europei nel non mettere sotto contratto chi si svincola in maniera unilaterale.

Giuridicamente è un ragionamento che fila perfettamente, in virtù della loro condizione di lavoratori.

Chiamare la sentenza follia senza senso vuol dire sottintendere che le leggi e le istituzioni debbano adeguarsi al Calcio e non viceversa.

Corilo1 ha scritto: ↑04/10/2024, 11:54 Io non so nulla di giustizia sportiva ed europea e non so se ci potrà essere un altro grado di giudizio, ma se così non fosse l’unica soluzione sarebbe un accordo tra i vari campionati europei nel non mettere sotto contratto chi si svincola in maniera unilaterale.

stai sicuro che due minuti dopo le varie federazioni nazionali verrebbero citate in giudizio dall'UE per discriminazione in ambiente lavorativo e, visti i precedenti (sentenza Bosman e non solo), è molto probabile che perdano di nuovo

Non ero a conoscenza di questa vicenda, penso che in questo momento i procuratori staranno stappando.

L'UE vuole rovinarci pure il calciomercato

Io sogno un calcio professionistico in cui siano ammessi soltanto contratti di durata annuale. Alla fine di ogni stagione, tutti i giocatori liberi di accasarsi altrove se ricevono offerte più allettanti, o di rimanere nella loro squadra se si sono trovati bene.

Ovviamente devono essere proibiti tutti gli "oneri accessori" versati ai procuratori per l'ingaggio dei parametri zero: l'onorario del procuratore lo paga il giocatore.

KaiserSp ha scritto: ↑04/10/2024, 11:45 https://www.gazzetta.it/Calciomercato/0 ... fifa.shtml

"Norme Fifa contrarie alla libera circolazione": la sentenza su Diarra può rivoluzionare il mercato

La pronuncia della Corte di giustizia UE attesa da 10 anni dopo il ricorso dell'ex nazionale francese: riconosce di fatto la possibilità a un calciatore di lasciare un club indipendentemente dalla durata del contratto

Giustamente non era bastata la Sentenza Bosman a fare danni, adesso ci voleva la Sentenza Diarra

uomodelmonte88 ha scritto: ↑04/10/2024, 14:01 Io sogno un calcio professionistico in cui siano ammessi soltanto contratti di durata annuale. Alla fine di ogni stagione, tutti i giocatori liberi di accasarsi altrove se ricevono offerte più allettanti, o di rimanere nella loro squadra se si sono trovati bene.

Ovviamente devono essere proibiti tutti gli "oneri accessori" versati ai procuratori per l'ingaggio dei parametri zero: l'onorario del procuratore lo paga il giocatore.

Che è praticamente come funziona nei dilettanti.

Mds32 ha scritto: ↑04/10/2024, 15:01 Giustamente non era bastata la Sentenza Bosman a fare danni, adesso ci voleva la Sentenza Diarra

come già detto prima, è il Calcio che deve adattarsi alle leggi vigenti, non il contrario

quando abbiamo creato l'UE, abbiamo sottoscritto anche la libera circolazione dei lavoratori, assieme a tutta una serie di norme che regolano l'ambito lavorativo in generale

i calciatori (o comunque gli sportivi professionisti) sono lavoratori come tutti gli altri e quindi devono valere anche per loro le regole esistenti, ed a cui sono già sottoposti tutte le altre categorie lavorative

il resto sono chiacchere a vuoto e piagnistei inutili...

ma poi magari se vi va leggetela la sentenza. Non è che dice che i calciatori possono fare quello che vogliono e che quindi non ci deve essere nessuna regola sul recesso unilaterale. Riconoscono pure il valore giuridico della stabilità della competizione e di conseguenza di potersi affidarsi ad una ragionevole aspettativa di sicurezza della Rosa.

Dicono semplicemente che il valore di cui sopra vanno bilanciati al principio di libera circolazione dei lavoratori e di concorrenza che questa norma della FIFA non tutelava. E ci sta che la CGUE tuteli questi principi essendo "abbastanza" fondanti dell'Architrave Europeo.

uomodelmonte88 ha scritto: ↑04/10/2024, 14:01 Io sogno un calcio professionistico in cui siano ammessi soltanto contratti di durata annuale. Alla fine di ogni stagione, tutti i giocatori liberi di accasarsi altrove se ricevono offerte più allettanti, o di rimanere nella loro squadra se si sono trovati bene.

Ovviamente devono essere proibiti tutti gli "oneri accessori" versati ai procuratori per l'ingaggio dei parametri zero: l'onorario del procuratore lo paga il giocatore.

Una situazione del genere andrebbe troppo ad affliggere chi subisce un infortunio grave ed il numero di competizioni ed usura del calcio attuale per me dovrebbe tendere più alla tutela che all'afflizione di chi si fa male.

Ma io penso che la Fifa non è che se ne starà ferma immobile, presumo che studieranno qualcosa per regolamentare un minimo il tutto e trovare un compromesso.

Perché letta così è troppo, appena lo viene a sapere Percassi gli viene un colpo.

Latino Alex ha scritto: ↑04/10/2024, 15:35 Ma io penso che la Fifa non è che se ne starà ferma immobile, presumo che studieranno qualcosa per regolamentare un minimo il tutto e trovare un compromesso.

Perché letta così è troppo, appena lo viene a sapere Percassi gli viene un colpo.

esatto, proprio questo intendevo prima.
che da quello che si legge nella sentenza i margini per una regola a maglie più larghe è possibile.

per dire, una roba che non è piaciuto per nulla alla Corte è il fatto che ogni volta che un giocatore esce da un contratto senza giusta causa (sempre per i parametri della FIFA) si presume che la squadra in cui si accasa dopo sia corresponsabile della scelta del giocatore e di conseguenza viene obbligato in solido a pagare la sanzione, salvo onere di prova contraria a carico della Società.

CaccoleNutella ha scritto: ↑04/10/2024, 15:42 esatto, proprio questo intendevo prima.
che da quello che si legge nella sentenza i margini per una regola a maglie più larghe è possibile.

per dire, una roba che non è piaciuto per nulla alla Corte è il fatto che ogni volta che un giocatore esce da un contratto senza giusta causa (sempre per i parametri della FIFA) si presume che la squadra in cui si accasa dopo sia corresponsabile della scelta del giocatore e di conseguenza viene obbligato in solido a pagare la sanzione, salvo onere di prova contraria a carico della Società.

Ma difatti i giornali devono ovviamente fare il titolone catastrofista.

Ma nel concreto non credo che se domani mattina Barella si sveglia con un offerta del City, possa andare da Marotta a dirgli "Beppe senti, io mi svincolo. Ciao!" e dall'altra parte l'Inter non possa fare un cazzo. Non converrebbe a nessuno.

Si troveranno a metà strada.

KaiserSp ha scritto: ↑04/10/2024, 15:16 come già detto prima, è il Calcio che deve adattarsi alle leggi vigenti, non il contrario

quando abbiamo creato l'UE, abbiamo sottoscritto anche la libera circolazione dei lavoratori, assieme a tutta una serie di norme che regolano l'ambito lavorativo in generale

i calciatori (o comunque gli sportivi professionisti) sono lavoratori come tutti gli altri e quindi devono valere anche per loro le regole esistenti, ed a cui sono già sottoposti tutte le altre categorie lavorative

il resto sono chiacchere a vuoto e piagnistei inutili...

I calciatori, ma gli sportivi in generale, non sono lavoratori come tutti già per il semplice fatto che per passare da un club i cartellini vengono (lautamente) pagati.
Se tu vuoi cambiare datore di lavoro il nuovo datore paga qualcosa al vecchio datore? non mi risulta.
E allo stesso tempo sono lavoratori a tempo determinato e, ad esempio, in italia i contratti a tempo determinato possono avere una durata massima di 24 mesi prolungabili per massimo quattro volte (praticamente 8 anni) e dopo scatta l'obbligo di assunzione a tempo indeterminato o di cessazione del rapporto di lavoro.
Ti risulta che i contratti dei calciatori abbiano durata massima di due anni o che chi è da più di 8 anni nello stesso club sia stato assunto a tempo indeterminato? non mi risulta.
I calciatori saranno lavoratori come tutti gli altri quando seguiranno le regole di tutti gli altri (quindi in primis niente più contratti ultra milionari).

Non c'è nessun limite alla libera circolazione dei calciatori purchè gli stessi o il futuro club paghi il prezzo del cartellino altrimenti si aspetta la naturale scadenza del contratto e poi si va dove si vuole senza alcun vincolo.

I club fanno degli investimenti milionari e quindi vanno tutelati anche loro altrimenti si rendesse obbligatorio il pagamento solo a singola partita, senza commissioni ad agenti e intermediari, con una assicurazione per infortunio pagata dal calciatore stesso, e ognuno fa come gli pare.
I diritti devono valere per entrambe le controparti, non solo per i calciatori.

Puoi metterla come ti pare ma questa sentenza è una stronzata alle condizioni attuali.