DF PUNK ha scritto: ↑11/05/2022, 20:50
Quello e perchè non è neanche vero che la propaganda russa è la stessa in altri paesi di Europa, non scherziamo, le azioni coordinate di desinformazjia colpiscono molto più intensamente qui e hanno amici anche in parlamento. (300 tra parlamentari e Senatori hanno disertato il discorso di Zelensky)
Con questi commenti vi fermate a guardare il dito, anziché guardare la luna. Lucio Caracciolo, che tutto mi sembra fuorché un estremista filo-Putin, ha più volte detto che la propaganda russa non è pensata per essere compresa dal pubblico occidentale, ma per essere uno strumento ad uso e consumo dell'opinione pubblica interna russa. Se in Italia attecchisce molto più che in altri paesi non mi si può dire che sia colpa di Nadana, di Lavrov o di Orsini.
Anzi, vi dirò di più, non facciamo i finti tonti: se Orsini è diventato quello che è diventato, lo deve al fatto che fa audience. E se la gente lo segue è perché concorda con quello che dice e con le sue tesi(nel cui merito non entro per evitare di divagare).
Quando Depeche Boy si limita a ricacciare la solita storia dei fasciocomunisti, del partito comunista più potente d'Occidente, mi sembra anche un eccessivo ritorno ad un passato ormai morto e sepolto. I comunisti sono fermi a % da prefisso telefonico ormai da anni, lasciamoli riposare in pace. Quello che molti non accettano è che in Italia esiste un dissenso, un dissenso crescente verso lo Stato e verso le istituzioni che porta i cittadini ad abbracciare qualsiasi tipo di narrazione antitetica a quella ufficiale. Che sia filo-russa(e per anni è stata portata avanti anche da Repubblica, giornale che è uscito con l'inserto Russia Today per fare propaganda al Cremlino anche dopo l'annessione unilaterale della Crimea; e da tutta la galassia Berlusconiana che parlava di "unto del signore"), domani filo-cinese o ieri complottista no-vax. Pensare che qualcuno dall'alto debba stabilire cosa sia la Verità, è roba da regime totalitario, e mi fa sorridere che i più grandi sostenitori di tale deriva siano quelli che nelle parole si professano come liberali, moderati e democratici. La vera cosa su cui dovremmo interrogarci è capire come mai ci sia soprattutto in Italia questo humus su cui prosperano tutte le narrazioni delle varie propagande. Che anche sul tema dell'informazione sia l'Italia il ventre molle d'Europa(e dell'Occidente)mi sembra cosa appurata, ma l'alternativa quale sarebbe? Silenziare tutte le opinioni fuori dal coro perché altrimenti in Italia la politica si mette a correre dietro alla Russia oggi o alla Cina domani? O forse incominciare a capire che tanta gente è stufa di un paese che viene percepito come incapace di far valere i propri interessi. E non uso la parola "percepito" a caso, perché come ho già detto tante altre volte, soprattutto all'inizio della guerra: qui la situazione è tutto fuorché conclusa, e il costo della crisi, come al solito, sarà sulle spalle delle classi più esposte. Se gli italiani trovano rifugio addirittura nella propaganda russa, di un paese che ricordo ci ha messo nella lista dei paesi "ostili" e che in un'ipotetica guerra nucleare è pronto a farci piovere addosso testate nucleari, insomma in uno scenario del genere non dovremmo iniziare a chiederci perché da noi succedono queste cose?
O veramente vogliamo continuare a nasconderci dietro la storiella che è tutta colpa di Salvini, di Grillo, di Orsini, eccetera? Non vi viene il dubbio che forse questi personaggi si limitino ad approfittarsi dell'ignoranza della massa? E a quel punto l'idea geniale qual è? Silenziamoli tutti, nascondiamo la polvere sotto al tappeto così per le prossime elezioni li abbiamo rafforzati ancora di più? A me sembra un atteggiamento miope e che nel lungo periodo non porta a niente: infatti dopo Grillo è venuto Salvini, dopo Salvini è toccato a Conte, dopo Conte è arrivata la Meloni. Il dibattito scade sempre di più, e nel frattempo il paese affonda nell'ignoranza senza capire che il problema non è la propaganda di Putin. Ma chi ci crede.