Tuttowrestling Forum

Ho quasi recuperato tutto Rat-man Saga, sono all’8 su 12 (ma gli ultimi due volumi li ho già recuperati recentemente con il malloppone “Rat-man. La fine”).
Vabbè, spasso vero.

Letto anche “Un polpo alla gola” di Zerocalcare, not my cup of tea.

Avevo iniziato anche “Il sistema periodico” di Levi e “Ecco la storia” di Pennac, ma li ho messi un attimo in pausa per riprenderli in estate.

Sempre in estate, vorrei riprendere “Il pianeta del silenzio” di Stanislaw Lem, l’anno scorso mi ero fatto una scorpacciata dei suoi romanzi di fantascienza ma quello l’avevo lasciato a metà (per quanto meraviglioso).

Il più grande uomo scimmia del pleistocene.
L'ho preso perché avevo voglia di un libro divertente e questo avevo letto esserlo particolarmente.

Invece no.
Non mi ha divertito, in pratica l'unico spunto divertente è nella contrapposizione tra ambientazione e concetti espressi dai protagonisti, in un contrasto tra modernità e preistoria a volte apprezzabile.
Per il resto mi ha annoiato, anche in quella critica finale alla società moderna (o almeno io ci ho visto quello) nel voler mantenere lo status quo invece di aprirsi al cambiamento, della fame di potere e di mantenere una posizione dominante rispetto agli altri, sempre rimanendo nel contrasto tra uomini delle caverne che sono appena scesi dagli alberi e situazioni estremamente contemporanee.

Fortuna sono solo 180 pagine.

Ora mi tuffo nel mio ultimo acquisto: il ciclo completo della Fondazione di Asimov: un tomo da oltre 1300 pagine che comprende tutti i libri del ciclo, sembra di leggere una bibbia o un dizionario.
Avevo già letto molti anni fa alcuni libri ma ritorno ben volentieri in quel mondo.

Eh, Roy lewis è inglese, e si sente.
Ti deve piacere quell'umorismo sarcastico, sennò si trascina ovviamente male. A me il più grande uomo scimmia del pleistocene è piaciuto molto, ma sono anche uno che adora quell'humor.

L'ultimo libro che ho letto io è Vita di Pi, di Yann Martel.
Un libro per persone che vogliono disperatamente sentirsi profonde.
Fragorosamente mediocre, soprattutto nella parte dall'isola galleggiante in poi.
Felice di averlo trovato in un punto di book crossing e di non averci buttato soldi. È ritornato chiaramente lì

Mondo senza fine - del ciclo di kingsbridge ( ken follet )

Sto in pieno periodo rileggo libri che ho gia letto

Appena ri-finito "Costretti a Sanguinare" di Marco Philopat

Ripartito proprio ieri con "Shantaram" di Gregory David Roberts..

Inklings ha scritto: ↑14/07/2025, 13:38 Ho quasi recuperato tutto Rat-man Saga, sono all’8 su 12 (ma gli ultimi due volumi li ho già recuperati recentemente con il malloppone “Rat-man. La fine”).
Vabbè, spasso vero.

Letto anche “Un polpo alla gola” di Zerocalcare, not my cup of tea.

Avevo iniziato anche “Il sistema periodico” di Levi e “Ecco la storia” di Pennac, ma li ho messi un attimo in pausa per riprenderli in estate.

Sempre in estate, vorrei riprendere “Il pianeta del silenzio” di Stanislaw Lem, l’anno scorso mi ero fatto una scorpacciata dei suoi romanzi di fantascienza ma quello l’avevo lasciato a metà (per quanto meraviglioso).

Prima volta che leggi Rat-Man? Che ne pensi?

Capisco per Zero calcare, pensa che per me "Un polpo alla gola" è tipo il suo migliore.

In topic, ho appena letto "Il popolo dell'autunno" di Bradbury. Ci mette un po' a ingranare ma dalla seconda me va benissimo. Chiarissima ispirazione di tantissima roba, King su tutti.

Darth_Dario ha scritto: ↑21/08/2025, 21:41 Prima volta che leggi Rat-Man? Che ne pensi?

No, anni fa avevo letto a spizzichi e bocconi e mi ricordavo a grandi linee alcuni punti salienti, passando in libreria qualche mese fa avevo visto il malloppone della saga finale (che avevo adorato) e ne ho approfittato per recuperarlo.

Allora, per me è davvero un gran bel fumetto.

Lato comedy, una delle letture più divertenti che abbia mai fatto, mantiene la sua verve con una costanza encomiabile e prende per il culo tutto indiscriminatamente, anche in modo pesante, ma riuscendo a non essere mai davvero cattivo. Mi fa morire che funzioni così tanto pur esse di tutte battute stupide e demenziali, senza alcuna complicazione o “raffinatezza”. Successo più di una volta che dovessi fermare la lettura perché stavo soffocando dal ridere

Lato storytelling, ci sono dei difetti dovuti un po’ alla serialità (e quello é fisiologico), un po’ all’insistere da parte di Ortolani su alcuni temi e situazioni, tipo “la fine dei supereroi”, che capita una roba come 3/4 volte, e che portano a una sensazione di stagnazione a lungo andare.
Ma al netto di questo, comunque i fili vengono tenuti assieme abbastanza bene (con alcune chicche di riprese di elementi e personaggi del passato), l’interpretazione della figura del supereroe é fresca e riesce a dire cose interessanti, il messaggio di fondo è semplice e chiaro e alcune cose a cui non avrei dato una lira se me ne avessero parlato prima (tipo i temi e la simbologia cattolica, che emerge sempre di più andando verso il finale unendosi ai temi della speranza, della corruzione, del potere, del dolore, etc. del mondo supereroistico) che invece funzionano, e pure bene.

Ratman é un personaggio pazzesco (e difficile da scrivere), la cosa più lontana che qualsiasi autore abbia mai scritto rispetto a un supereroe, un cretino, debole, avido, vigliacco, razzista, sessista, omofobo mosso da un desiderio completamente folle e insensato di fare un supereroe nonostante tutto quello che è lo dovrebbe squalificare all’instante. Eppure non si può non voler bene a sto concentrato atomico di sfiga e difetti che rappresenta la più pervicace opposizione alla ragione, la logica e il buonsenso, e forse ci piace e tifiamo per lui proprio per quello (e perché è un grande comico).

EDIT: doppio

Saimas ha scritto: ↑21/08/2025, 22:29

Io in questo periodo sto leggicchiando questi:

Inklings ha scritto: ↑21/08/2025, 22:34 No, anni fa avevo letto a spizzichi e bocconi e mi ricordavo a grandi linee alcuni punti salienti, passando in libreria qualche mese fa avevo visto il malloppone della saga finale (che avevo adorato) e ne ho approfittato per recuperarlo.

Allora, per me è davvero un gran bel fumetto.

Lato comedy, una delle letture più divertenti che abbia mai fatto, mantiene la sua verve con una costanza encomiabile e prende per il culo tutto indiscriminatamente, anche in modo pesante, ma riuscendo a non essere mai davvero cattivo. Mi fa morire che funzioni così tanto pur esse di tutte battute stupide e demenziali, senza alcuna complicazione o “raffinatezza”. Successo più di una volta che dovessi fermare la lettura perché stavo soffocando dal ridere

Lato storytelling, ci sono dei difetti dovuti un po’ alla serialità (e quello é fisiologico), un po’ all’insistere da parte di Ortolani su alcuni temi e situazioni, tipo “la fine dei supereroi”, che capita una roba come 3/4 volte, e che portano a una sensazione di stagnazione a lungo andare.
Ma al netto di questo, comunque i fili vengono tenuti assieme abbastanza bene (con alcune chicche di riprese di elementi e personaggi del passato), l’interpretazione della figura del supereroe é fresca e riesce a dire cose interessanti, il messaggio di fondo è semplice e chiaro e alcune cose a cui non avrei dato una lira se me ne avessero parlato prima (tipo i temi e la simbologia cattolica, che emerge sempre di più andando verso il finale unendosi ai temi della speranza, della corruzione, del potere, del dolore, etc. del mondo supereroistico) che invece funzionano, e pure bene.

Ratman é un personaggio pazzesco (e difficile da scrivere), la cosa più lontana che qualsiasi autore abbia mai scritto rispetto a un supereroe, un cretino, debole, avido, vigliacco, razzista, sessista, omofobo mosso da un desiderio completamente folle e insensato di fare un supereroe nonostante tutto quello che è lo dovrebbe squalificare all’instante. Eppure non si può non voler bene a sto concentrato atomico di sfiga e difetti che rappresenta la più pervicace opposizione alla ragione, la logica e il buonsenso, e forse ci piace e tifiamo per lui proprio per quello (e perché è un grande comico).

Si, concordo sulla serialità della storia che stanca assai, io lo comprai mentre usciva e mi ruppe le palle intorno al numero 50, e andò avanti per altri 60 numeri! Per fortuna inframmezzando con storie sganciate.

Avendo letto tipo tutto di ortolani, sono giunto alla conclusione che Rat-Man sia un prodotto altissimo, ma assolutamente non il suo meglio. Molto più performante con strisce brevi (tipo le recensioni dei film) o, se si vuole serialità, con Venerdì 12.

Darth_Dario ha scritto: ↑21/08/2025, 21:41 In topic, ho appena letto "Il popolo dell'autunno" di Bradbury. Ci mette un po' a ingranare ma dalla seconda me va benissimo. Chiarissima ispirazione di tantissima roba, King su tutti.

È il prossimo libro che leggerò... già sul comodino!

Saimas ha scritto: ↑21/08/2025, 22:29

Orto Bio!

Darth_Dario ha scritto: ↑21/08/2025, 21:41

Capisco per Zero calcare, pensa che per me "Un polpo alla gola" è tipo il suo migliore.

Tra quelli che ho letto ho preferito “Quando muori resta a me”, sempre troppe frigne e al limite dell’insopportabile in alcune parti (le pagine sul fare/non fare figli veramente una merda), ma nel complesso non male

Inklings ha scritto: ↑24/08/2025, 0:16 Tra quelli che ho letto ho preferito “Quando muori resta a me”, sempre troppe frigne e al limite dell’insopportabile in alcune parti (le pagine sul fare/non fare figli veramente una merda), ma nel complesso non male

Io a quello ci sono arrivato un po' stanco di lui avendo letto tutto prime e, soprattutto, non gli perdono la sua mancanza di palle con il discorso dell'autoritratto che si spoilera da solo prima per una gag inutile.