Docuserie Netflix su Vince
- Barrett Garage
- Messaggi: 2883
- Iscritto il: 12/01/2021, 11:53
- Città: Vergate al Membro
- Has thanked: 489 times
- Been thanked: 254 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Tutti a dire RAW underground faceva cagare ma a me fomentava tantissimo ed era l’unica cosa che seguivo all’epoca. Ci sono rimasto malissimo quando l’hanno cancellato. Il match tra Ziggler e Ivar mai fatto grida vendetta ed Erik lo avrei voluto RAW underground champion
E l’Hurt Business che invade underground
E l’Hurt Business che invade underground
- Slow Savage
- Messaggi: 639
- Iscritto il: 25/11/2021, 17:14
- Città: Catania
- Has thanked: 136 times
- Been thanked: 157 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Finito ieri. Provo a formulare qualche pensiero sparso sulla base di ciò che mi è rimasto più impresso:
- Stone Cold ha fatto un'uscita vergognosa, secondo me la cosa più grave di tutto il documentario. Che cazzo vuol dire "non sono un CTE guy"?! Quello ha studiato il fottuto cervello di Benoit e ci ha trovato dei buchi che manco nel groviera, le sue ricerche hanno contribuito a sviluppare una certa consapevolezza dei rischi legati alle botte in testa.. però niente, lui non ci crede, se prendi una concussion è colpa tua (come se lui non ci fosse quasi rimasto secco per un errore altrui).
- Questione Owen Hart: che dire, il fatto che Vince abbia ammesso che avrebbe continuato dinanzi alla morte di chiunque mi ha messo una gran tristezza. Eppure non fatico per niente a credergli. Le immagini dei wrestler che combattono sul ring ancora macchiato di sangue sono una roba semplicemente inguardabile.
- Eric Bischoff mi ha fatto scassare, adoro che lui rimanga attaccato a questa cosa delle 83 settimane, effettivamente è un risultato che difficilmente potremo vedere replicato in futuro e continuo a pensare che sia un gran vanto.
- Interessante il parallelo wrestling - politica americana, per quanto vi abbiano dedicato poco spazio mi è sembrata comunque una suggestione ben argomentata. Sarebbe interessante un giorno che qualcuno facesse un lavoro (non per forza una serie, magari anche un saggio) in cui ampliasse la questione del wrestling come cartina di tornasole per comprendere la società americana.
- Il punto centrale di tutta la serie, che è stato esplicitato da Paul Heyman ma che in ogni caso è emerso da ogni fotogramma in cui è stato inquadrato Vince, è che davvero quest'ultimo è un uomo schiavo del mostro che ha creato. Questa sua iterazione robotica del principio del "best for business" ha generato in me l'impressione di star guardando un automa, che per alimentare la propria ossessione ha svuotato la sua vita da qualsiasi altro elemento di appagamento (a parte quello sessuale, si intende). Non c'è stata una singola decisione tra quelle prese (compresa la più vergognosa di tutte, ovvero concludere Over the Edge '99) verso cui abbia mostrato un minimo di rimorso, semplicemente perchè all'epoca per lui quella era la cosa migliore da fare dal punto di vista del guadagno. Mi ha anche molto colpito il suo "se mi dovessi ritirare, cosa dovrei fare?", come se un uomo al di là del lavoro non avesse altre cose a cui pensare. Per dire, 'sto cristo è un pluri-nonno, eppure non gli ho sentito fare un mezzo accenno alla volontà di godersi un po' di vita in famiglia. Questo in un certo senso ci informa anche della relazione personaggio/persona su cui il documentario si incentra (vero, molto divertente la parte in cui Vince risponde in un certo modo a questa domanda, e tutti gli altri intervistato rispondono il contrario), con il character che effettivamente appare come un'esagerazione di un uomo assetato di potere, arrivista, cinico, privo di emozioni e dalla libido fuori controllo. Una descrizione che mi pare calzare a pennello per il Vince uomo e il Vince character, a cui si aggiungono tutta una serie di elementi (tipo la relazione problematica con il padre, l'infanzia difficile, gli abusi) che evidentemente hanno contribuito a plasmare un uomo programmato per vivere immerso dentro l'ossessione di dimostrare di essere sempre il migliore, a costo di calpestare la dignità di chiunque.
- Stone Cold ha fatto un'uscita vergognosa, secondo me la cosa più grave di tutto il documentario. Che cazzo vuol dire "non sono un CTE guy"?! Quello ha studiato il fottuto cervello di Benoit e ci ha trovato dei buchi che manco nel groviera, le sue ricerche hanno contribuito a sviluppare una certa consapevolezza dei rischi legati alle botte in testa.. però niente, lui non ci crede, se prendi una concussion è colpa tua (come se lui non ci fosse quasi rimasto secco per un errore altrui).
- Questione Owen Hart: che dire, il fatto che Vince abbia ammesso che avrebbe continuato dinanzi alla morte di chiunque mi ha messo una gran tristezza. Eppure non fatico per niente a credergli. Le immagini dei wrestler che combattono sul ring ancora macchiato di sangue sono una roba semplicemente inguardabile.
- Eric Bischoff mi ha fatto scassare, adoro che lui rimanga attaccato a questa cosa delle 83 settimane, effettivamente è un risultato che difficilmente potremo vedere replicato in futuro e continuo a pensare che sia un gran vanto.
- Interessante il parallelo wrestling - politica americana, per quanto vi abbiano dedicato poco spazio mi è sembrata comunque una suggestione ben argomentata. Sarebbe interessante un giorno che qualcuno facesse un lavoro (non per forza una serie, magari anche un saggio) in cui ampliasse la questione del wrestling come cartina di tornasole per comprendere la società americana.
- Il punto centrale di tutta la serie, che è stato esplicitato da Paul Heyman ma che in ogni caso è emerso da ogni fotogramma in cui è stato inquadrato Vince, è che davvero quest'ultimo è un uomo schiavo del mostro che ha creato. Questa sua iterazione robotica del principio del "best for business" ha generato in me l'impressione di star guardando un automa, che per alimentare la propria ossessione ha svuotato la sua vita da qualsiasi altro elemento di appagamento (a parte quello sessuale, si intende). Non c'è stata una singola decisione tra quelle prese (compresa la più vergognosa di tutte, ovvero concludere Over the Edge '99) verso cui abbia mostrato un minimo di rimorso, semplicemente perchè all'epoca per lui quella era la cosa migliore da fare dal punto di vista del guadagno. Mi ha anche molto colpito il suo "se mi dovessi ritirare, cosa dovrei fare?", come se un uomo al di là del lavoro non avesse altre cose a cui pensare. Per dire, 'sto cristo è un pluri-nonno, eppure non gli ho sentito fare un mezzo accenno alla volontà di godersi un po' di vita in famiglia. Questo in un certo senso ci informa anche della relazione personaggio/persona su cui il documentario si incentra (vero, molto divertente la parte in cui Vince risponde in un certo modo a questa domanda, e tutti gli altri intervistato rispondono il contrario), con il character che effettivamente appare come un'esagerazione di un uomo assetato di potere, arrivista, cinico, privo di emozioni e dalla libido fuori controllo. Una descrizione che mi pare calzare a pennello per il Vince uomo e il Vince character, a cui si aggiungono tutta una serie di elementi (tipo la relazione problematica con il padre, l'infanzia difficile, gli abusi) che evidentemente hanno contribuito a plasmare un uomo programmato per vivere immerso dentro l'ossessione di dimostrare di essere sempre il migliore, a costo di calpestare la dignità di chiunque.
- -Jeremy-
- Messaggi: 3200
- Iscritto il: 29/10/2011, 2:17
- Città: Roma
- Has thanked: 59 times
- Been thanked: 530 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Quoto te giusto perché sei l'ultimo che l'ha citato ma quel pezzo è l'ennesima zozzeria made in netflix che per motivi scenici si inventa le stronzate. La macchia che inquadrano ogni due minuti NON è di owen come vogliono far credere ma veniva da un segmento del brood fatto ad heat.Slow Savage ha scritto: ↑01/10/2024, 19:40 Finito ieri. Provo a formulare qualche pensiero sparso sulla base di ciò che mi è rimasto più impresso:
- Questione Owen Hart: che dire, il fatto che Vince abbia ammesso che avrebbe continuato dinanzi alla morte di chiunque mi ha messo una gran tristezza. Eppure non fatico per niente a credergli. Le immagini dei wrestler che combattono sul ring ancora macchiato di sangue sono una roba semplicemente inguardabile.
- Slow Savage
- Messaggi: 639
- Iscritto il: 25/11/2021, 17:14
- Città: Catania
- Has thanked: 136 times
- Been thanked: 157 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Ah ecco, mi pareva strano che non ricordassi di aver visto questa cosa in altri documentari al riguardo (ad esempio Dark Side of the Ring). Bella merdata-Jeremy- ha scritto: ↑01/10/2024, 19:49 Quoto te giusto perché sei l'ultimo che l'ha citato ma quel pezzo è l'ennesima zozzeria made in netflix che per motivi scenici si inventa le stronzate. La macchia che inquadrano ogni due minuti NON è di owen come vogliono far credere ma veniva da un segmento del brood fatto ad heat.
- Slow Savage
- Messaggi: 639
- Iscritto il: 25/11/2021, 17:14
- Città: Catania
- Has thanked: 136 times
- Been thanked: 157 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Da quello che si dice nel documentario, Nowinski venne convocato in WWE per fare dei seminari e parlare ai wrestler dell'argomento. Probabilmente fu solo un'operazione finalizzata a ripulirsi agli occhi dei media, ma immagino che anche questo abbia contribuito a stabilire le nuove politiche sui colpi in testa e a prendere più sul serio il tema della salute dei wrestler. Che Vince non ci abbia mai creduto non mi sorprende, è la classica mentalità dell'americano medio che pensa di avere sempre la verità in tasca e magari è pure mezzo complottaro (tipo, per l'appunto, Stone Cold).Colosso ha scritto: ↑01/10/2024, 20:05 Non è così. Gli esami furono commissionati dal padre di Benoit con l'obiettivo specifico di giustificare il figlio, e la Wwe non li ha mai presi seriamente. Non vedo perchè dovremmo farlo noi, a meno di essere del partito di chi vuole scagionare Benoit per forza.
E nell'ipotesi iperazzardata che fossero veri... quanti di quelli nelle sue condizioni compiono i delitti commessi da lui?
Il mio ultimo editoriale spiega nei dettagli tutta questa vicenda.
Di fare il difensore di Benoit me ne frega giusto mezzo cazzo, fra provare a comprendere un fenomeno e giustificarlo ci sono vari gradi di separazione che ti insegnano a riconoscere alle elementari.
- Darth_Dario
- Messaggi: 20342
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
- Città: Roma
- Has thanked: 1865 times
- Been thanked: 1896 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Mah, finito. Al di là di tutto, continuo a pensare la stessa cosa: la colpa più grande è che non prende posizione, anzi, fa finta di prendere posizione per poi in realtà arrivare a dire "che ci Vuoi fare, è Vince, un mattacchione".
Pensieri sparsi senza ripetere cose già dette:
-Shane ha una gran bella voce, ma è Paul Heyman che potrebbe leggere gli ingredienti del Buondì e renderli la cosa più interessante del mondo.
-Le parti più a cazzo di cane di tutte sono quelle sui match. Mi spieghi a episodio 5 che cazzo mi frega di Hogan e The Rock? Bho.
-Austin dopo aver detto quella cagata sulla CTE ha abbassato lo sguardo con un cane appena beccato a mangiarsi la sua merda, c'è speranza.
-"Ai fans non interessa della fibra morale di chi conduce, voglio intrattenimento". Fa male.
-Le ultime puntate si schiacciano e viene fuori un purè mal cotto di roba. Il documentario avrebbe dovuto essere tutto sugli ultimi 30 minuti dell'ultima puntata.
-Mannaggia se Khan gli da qualcosa Shane ci va veramente in AEW
-Sempre più convinto che la mail incriminante l'abbiano mandata Stephanie e HHH.
Pensieri sparsi senza ripetere cose già dette:
-Shane ha una gran bella voce, ma è Paul Heyman che potrebbe leggere gli ingredienti del Buondì e renderli la cosa più interessante del mondo.
-Le parti più a cazzo di cane di tutte sono quelle sui match. Mi spieghi a episodio 5 che cazzo mi frega di Hogan e The Rock? Bho.
-Austin dopo aver detto quella cagata sulla CTE ha abbassato lo sguardo con un cane appena beccato a mangiarsi la sua merda, c'è speranza.
-"Ai fans non interessa della fibra morale di chi conduce, voglio intrattenimento". Fa male.
-Le ultime puntate si schiacciano e viene fuori un purè mal cotto di roba. Il documentario avrebbe dovuto essere tutto sugli ultimi 30 minuti dell'ultima puntata.
-Mannaggia se Khan gli da qualcosa Shane ci va veramente in AEW
-Sempre più convinto che la mail incriminante l'abbiano mandata Stephanie e HHH.
- Captain Phenomenal1
- Messaggi: 8622
- Iscritto il: 17/12/2013, 0:46
- Città: Bologna
- Has thanked: 176 times
- Been thanked: 1019 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Va di pari passo con Steph che si dimette guardacaso quando Vince rientra nel CDA.Darth_Dario ha scritto: ↑01/10/2024, 23:26
-Sempre più convinto che la mail incriminante l'abbiano mandata Stephanie e HHH.
- -Jeremy-
- Messaggi: 3200
- Iscritto il: 29/10/2011, 2:17
- Città: Roma
- Has thanked: 59 times
- Been thanked: 530 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Ma shane vuole andare in aew anche solo perché così per la prima volta qualcuno lo abbraccia.Darth_Dario ha scritto: ↑01/10/2024, 23:26
-Mannaggia se Khan gli da qualcosa Shane ci va veramente in AEW
- Darth_Dario
- Messaggi: 20342
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
- Città: Roma
- Has thanked: 1865 times
- Been thanked: 1896 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Finish the story Shane.
Se riesci a scrivergli questa cosa su un qualche social ti riporto un Wrestler a tua scelta dal Tokyo Dome.
- Darth_Dario
- Messaggi: 20342
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:19
- Città: Roma
- Has thanked: 1865 times
- Been thanked: 1896 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Aggiungo: il fatto che la voce della ragione sia stata lasciata al 70% è deprimente. A parte la fissa inutile su WrestleMania 3 non fa neanche un lavoraccio, ma è proprio deprimente il fatto.Darth_Dario ha scritto: ↑01/10/2024, 23:26 Mah, finito. Al di là di tutto, continuo a pensare la stessa cosa: la colpa più grande è che non prende posizione, anzi, fa finta di prendere posizione per poi in realtà arrivare a dire "che ci Vuoi fare, è Vince, un mattacchione".
Pensieri sparsi senza ripetere cose già dette:
-Shane ha una gran bella voce, ma è Paul Heyman che potrebbe leggere gli ingredienti del Buondì e renderli la cosa più interessante del mondo.
-Le parti più a cazzo di cane di tutte sono quelle sui match. Mi spieghi a episodio 5 che cazzo mi frega di Hogan e The Rock? Bho.
-Austin dopo aver detto quella cagata sulla CTE ha abbassato lo sguardo con un cane appena beccato a mangiarsi la sua merda, c'è speranza.
-"Ai fans non interessa della fibra morale di chi conduce, voglio intrattenimento". Fa male.
-Le ultime puntate si schiacciano e viene fuori un purè mal cotto di roba. Il documentario avrebbe dovuto essere tutto sugli ultimi 30 minuti dell'ultima puntata.
-Mannaggia se Khan gli da qualcosa Shane ci va veramente in AEW
-Sempre più convinto che la mail incriminante l'abbiano mandata Stephanie e HHH.
Bischoff parodia di se stesso è l'unico che riesce quasi a farti dimenticare che è una testa di cazzo notevole.
Neanche Netflix ha voluto Vince Russo, bene.
Atlas senza dubbio MVP.
- Nothing Fancy
- Messaggi: 593
- Iscritto il: 13/05/2019, 2:31
- Has thanked: 183 times
- Been thanked: 44 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
-Jeremy- ha scritto: ↑01/10/2024, 19:49 Quoto te giusto perché sei l'ultimo che l'ha citato ma quel pezzo è l'ennesima zozzeria made in netflix che per motivi scenici si inventa le stronzate. La macchia che inquadrano ogni due minuti NON è di owen come vogliono far credere ma veniva da un segmento del brood fatto ad heat.
In realtà questo dettaglio viene fuori anche in Dark Side Of The Ring.. ne parla proprio la moglie di Owen, e mostrano anche qualche frameSlow Savage ha scritto: ↑01/10/2024, 19:51 Ah ecco, mi pareva strano che non ricordassi di aver visto questa cosa in altri documentari al riguardo (ad esempio Dark Side of the Ring). Bella merdata
La cosa mi ha sempre fatto effetto, difficile dimenticarselo
- Slow Savage
- Messaggi: 639
- Iscritto il: 25/11/2021, 17:14
- Città: Catania
- Has thanked: 136 times
- Been thanked: 157 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Un giorno mi farò controllare per i preoccupanti problemi di memoria che hoNothing Fancy ha scritto: ↑02/10/2024, 2:13 In realtà questo dettaglio viene fuori anche in Dark Side Of The Ring.. ne parla proprio la moglie di Owen, e mostrano anche qualche frame
La cosa mi ha sempre fatto effetto, difficile dimenticarselo
- Marco Frediani
- Messaggi: 10506
- Iscritto il: 22/12/2010, 22:11
- Città: Carrara
- Has thanked: 450 times
- Been thanked: 404 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
C'è pure il pezzo dove Undertaker guarda la macchia di sangue e fatica a restare nel personaggioNothing Fancy ha scritto: ↑02/10/2024, 2:13 In realtà questo dettaglio viene fuori anche in Dark Side Of The Ring.. ne parla proprio la moglie di Owen, e mostrano anche qualche frame
La cosa mi ha sempre fatto effetto, difficile dimenticarselo
- -Jeremy-
- Messaggi: 3200
- Iscritto il: 29/10/2011, 2:17
- Città: Roma
- Has thanked: 59 times
- Been thanked: 530 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Taker nella realtà guarda le tavole danneggiate, su sta cosa del macchione ci sono tonnellate di materiale fra interviste e altro che dicono che no, non è di owen ma di hardy che si appoggia all'apron dopo un bloodbath.Marco Frediani ha scritto: ↑02/10/2024, 8:29 C'è pure il pezzo dove Undertaker guarda la macchia di sangue e fatica a restare nel personaggio
Che ci siano state tracce di sangue di hart è un conto, ma non è quella che tutti vogliono far passare per il dramatic effect.
- Backbone Crusher
- Messaggi: 11241
- Iscritto il: 23/12/2010, 8:56
- Città: Bergamo
- Località: Every Man's Nightmare
- Has thanked: 113 times
- Been thanked: 757 times
Re: Docuserie Netflix su Vince
Visto il documentario.
A noi che siamo "dentro", fondamentalmente, non viene detto niente di nuovo, bene o male sapevamo già tutto (anche se la narrazione è meh sotto diversi aspetti).
Però ragas, la stretta al cuore che mi viene ogni volta che sento parlare di Owen Hart non mi verrà mai con nessun altro. Avrebbe meritato tanto di più dalla vita e da questo business.
A noi che siamo "dentro", fondamentalmente, non viene detto niente di nuovo, bene o male sapevamo già tutto (anche se la narrazione è meh sotto diversi aspetti).
Però ragas, la stretta al cuore che mi viene ogni volta che sento parlare di Owen Hart non mi verrà mai con nessun altro. Avrebbe meritato tanto di più dalla vita e da questo business.