Inklings ha scritto: ↑07/08/2022, 15:21
Il problema è che lui lo sapeva da quando ha firmato il patto che Letta avrebbe cercato l’accordo con altre correnti e quelle erano rimaste. Era scritto nero su bianco nell’accordo (come giustamente gli è stato fatto notare in intervista). Poi lui ha provato a smarcarsi dicendo “sì, ma mi era stato garantito che sarebbero stati raggiunti accordi solo in una comunanza di intenti con l‘
agenda Draghi”, ma era evidente che sta roba non sarebbe mai successa, dai.
Che quell’ammucchiata sia stata indecente comunque son d’accordo.
Hai ragione, però in questo caso io do meno colpe a lui che agli altri. Premesso che per me il principale colpevole di tutto il ginepraio è Letta: ha contrattato da posizione di forza con Calenda, eppure gli ha fatto dettare le condizioni, gli ha ceduto il 30% dei collegi uninominali, gli ha fatto insultare per giorni partiti che nell'alleanza di sinistra c'erano da prima di Azione e gli ha poi concesso la scena per uscirne se non bene, perlomeno meno peggio degli altri, visto che almeno lui potrà dire che se n'è andato per primo da quell'ammucchiata senza arte né parte.
Escono altrettanto male, a parere mio, Fratoianni e Bonelli, che dopo essere stati insultati per giorni da Calenda, hanno fatto il gioco delle tre carte paventando l'alleanza con i 5S per poi rimangiarsi tutto e strappare qualche collegio in più al PD. Adesso Calenda esce e loro invece manco il coraggio di essere intransigenti sui loro programmi hanno avuto.
Su Di Maio non scrivo niente, uno che non ha neanche un voto e che riesce a strappare anche solo un collegio(se non ho capito male ne ha strappati l'8%, oltre che il diritto di tribuna per sé e Tabacci) ad un partito oltre il 20% è semplicemente un genio della politica. O tratta con un incapace. Sinceramente propendo per la seconda.
In definitiva, ammucchiata finita com'era prevedibile finisse; speravo che il coraggio di strappare sui temi se lo assumesse, per una volta, la sinistra radicale. Che invece radicale non è, e quindi lo strappo lo lascia a Calenda che in mezzo a questi nani ne esce quasi come un gigante. Poi certo, ha sbagliato anche lui come fai notare, però se uno col 3-5% nei sondaggi è riuscito a diventare così centrale nel dibattito politico qualche merito dovrà pur averlo. E qualche domanda se la dovrebbe fare chi col 25% lo ha reso così centrale.
Ah, per inciso, ho sentito Calenda dire a Letta: "ma scusa se tu pensi che il problema sia il fascismo, e ti allei con Fratoianni e Bonelli in barba al sostegno a Draghi, allora perché non ti allei con Conte che ha il triplo dei loro consensi ed è stato molto più leale a Draghi di loro due che la fiducia non gliel'hanno votata mai?" Insomma, farsi umiliare così da Calenda è una cosa in cui soltanto Letta poteva riuscire .