POLITICA ITALIANA
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Re: POLITICA ITALIANA
Il PD con la Schlein prova ad uscire dal suo impasse.
Con Bonaccini non sarebbe cambiato nulla dal post Renzi (forse un leader più “forte”), data la sua linea moderata.
Con la Schlein svoltano, provando a fare una curva a sinistra. Vedremo se questa svolta li farà crescere o li condurrà alla distruzione.
Con Bonaccini non sarebbe cambiato nulla dal post Renzi (forse un leader più “forte”), data la sua linea moderata.
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- Devixe
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Re: POLITICA ITALIANA
Come va va si vinceMoxicity ha scritto: ↑27/02/2023, 17:15 Il PD con la Schlein prova ad uscire dal suo impasse.
Con Bonaccini non sarebbe cambiato nulla dal post Renzi (forse un leader più “forte”), data la sua linea moderata.
Con la Schlein svoltano, provando a fare una curva a sinistra. Vedremo se questa svolta li farà crescere o li condurrà alla distruzione.
- Hard Is Ono
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Re: POLITICA ITALIANA
Sì il voto alla Schlein è evidentemente il tentativo di salvare il PD dall'abisso in cui l'avrebbe portato la linea Bonaccini di alleanza con il dinamico duo e di subalternità cosciente alle politiche padronali.
Rimane vero però che la candidatura Schlein non ha invertito la rotta del calo dei partecipanti alle primarie e che non c'è stato un vero entusiasmo intorno alla sua candidatura.
Per adesso la sua vittoria è un riflesso indiretto del vuoto a sinistra, non un tentativo esplicito di riempirlo, soprattutto perché l'agenda della sua svolta si muove dentro il solco del già visto e non è così distante dalla vittoria di Zingaretti di 4 anni fa.
Cambia, per ora, solo il profilo pubblico della leader rispetto al fratello di Montalbano.
Rimane vero però che la candidatura Schlein non ha invertito la rotta del calo dei partecipanti alle primarie e che non c'è stato un vero entusiasmo intorno alla sua candidatura.
Per adesso la sua vittoria è un riflesso indiretto del vuoto a sinistra, non un tentativo esplicito di riempirlo, soprattutto perché l'agenda della sua svolta si muove dentro il solco del già visto e non è così distante dalla vittoria di Zingaretti di 4 anni fa.
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Re: POLITICA ITALIANA
“La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli”
con un poderoso scatto di reni, piantedosi riesce a togliere a valditara la palma di individuo più squallido del momento
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Re: POLITICA ITALIANA
Non so se qualcuno lo ha già scritto, ma dopo le Politiche il PD è riuscito a perdere anche le Primarie.
Alcune considerazioni sparse: alla Schlein hanno permesso di fare quello che non permisero a Grillo, cioè di candidarsi pochi mesi dopo essersi presa la tessera; chi ha buona memoria comunque ricorderà che anche lo stesso Bonaccini, durante la campagna per le regionali in Emilia, nascondeva il simbolo del PD dai suoi comizi. In pratica, entrambi si vergognavano(vergognano?) del partito che si sono candidati a guidare. Benissimo.
Il calo dei votanti comunque mi sembra un fenomeno ormai irreversibile, anche stavolta -500 mila partecipanti rispetto alla volta precedente(per la cronaca, è stata la prima volta che non ci sono andato, nel mio piccolo); la stessa vincitrice non arriva a 600 mila preferenze quindi davvero non capisco come si faccia a parlare di questa grande mobilitazione. Escludendo le truppe cammellate, che votano chi devono votare; ma quei pochi che ancora sono simpatizzanti di questo partito cosa dovevano votare? O dare fiducia a una di cui conoscono ancora poco e che su alcuni temi sembra di sinistra, o mettere il fratello di Renzi, senza carisma e circa 10 anni in ritardo: cioè la destra a fare l'opposizione alla destra. Ha vinto la Schlein e mi sembra la cosa più giusta, ma al tempo stesso se si impantanano subito in scissioni e discussioni intestine il PD stavolta finisce per una volta buona e la cosa non si può certo dire che mi dispiaccia.
Alcune considerazioni sparse: alla Schlein hanno permesso di fare quello che non permisero a Grillo, cioè di candidarsi pochi mesi dopo essersi presa la tessera; chi ha buona memoria comunque ricorderà che anche lo stesso Bonaccini, durante la campagna per le regionali in Emilia, nascondeva il simbolo del PD dai suoi comizi. In pratica, entrambi si vergognavano(vergognano?) del partito che si sono candidati a guidare. Benissimo.
Il calo dei votanti comunque mi sembra un fenomeno ormai irreversibile, anche stavolta -500 mila partecipanti rispetto alla volta precedente(per la cronaca, è stata la prima volta che non ci sono andato, nel mio piccolo); la stessa vincitrice non arriva a 600 mila preferenze quindi davvero non capisco come si faccia a parlare di questa grande mobilitazione. Escludendo le truppe cammellate, che votano chi devono votare; ma quei pochi che ancora sono simpatizzanti di questo partito cosa dovevano votare? O dare fiducia a una di cui conoscono ancora poco e che su alcuni temi sembra di sinistra, o mettere il fratello di Renzi, senza carisma e circa 10 anni in ritardo: cioè la destra a fare l'opposizione alla destra. Ha vinto la Schlein e mi sembra la cosa più giusta, ma al tempo stesso se si impantanano subito in scissioni e discussioni intestine il PD stavolta finisce per una volta buona e la cosa non si può certo dire che mi dispiaccia.
Re: POLITICA ITALIANA
Giuseppe Fioroni, ex dirigente della Margherita e tra i fondatori del #PD, lascia il partito: "È diventato un partito di sinistra"
guardiamo il lato positivo: se l'elezione della Schlein causa l'auto-estinzione di questi rimasugli post-democristiani è tanto di guadagnato
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- Lieutenant Loco
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Re: POLITICA ITALIANA
Non so fino a che punto effettivamente "nascondeva" il simbolo del PD, ma che un candidato o soprattutto un presidente uscente si presenti alle Regionali con un suo simbolo e una sua lista "civica" ad hoc non è niente di nuovo, anzi è la prassi.
Lo ha fatto pure Fontana, per dirne uno, che non credo proprio si vergogni di essere leghista.
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Re: POLITICA ITALIANA
E io mica mi riferivo a questo, che è normale. Semplicemente nel suo manifesto non metteva il simbolo del suo partito, cosa che un candidato, esponente di un partito, fa sempre(Fontana che hai citato, ad esempio, aveva nel manifesto tutti i partiti della coalizione e quello della sua lista; in altri manifesti solo il simbolo della Lega e della sua lista), a meno che non se ne vergogni.Lieutenant Loco ha scritto: ↑28/02/2023, 10:23 Non so fino a che punto effettivamente "nascondeva" il simbolo del PD, ma che un candidato o soprattutto un presidente uscente si presenti alle Regionali con un suo simbolo e una sua lista "civica" ad hoc non è niente di nuovo, anzi è la prassi.
Lo ha fatto pure Fontana, per dirne uno, che non credo proprio si vergogni di essere leghista.
Guarda tu stesso com'era invece il manifesto di Bonaccini.
PS: Messa così sembra il classico profilo del candidato civico che non ha alcun partito nazionale alle spalle. E infatti ricordo benissimo che anche dopo la vittoria se ne intestò buona parte dei meriti, dicendo che lui era andato oltre gli schemi nazionali di alleanze e che aveva mobilitato un elettorato moderato che altrimenti non avrebbe mai votato per il PD se non ci fosse stato lui come candidato. Non proprio un ottimo viatico per uno che poi si è candidato a guidare quello stesso partito.
Re: POLITICA ITALIANA
a me pare una diatriba basata sul nulla
anche Zaia si fece rieleggere con la sua lista personale, triplicando quasi i voti della lega (e salvini & co tra i denti non la presero benissimo) quindi non mi stupisce che anche altri facciano lo stesso (pure Toti venne rieletto nello stesso modo, per dirne un altro)
anche Zaia si fece rieleggere con la sua lista personale, triplicando quasi i voti della lega (e salvini & co tra i denti non la presero benissimo) quindi non mi stupisce che anche altri facciano lo stesso (pure Toti venne rieletto nello stesso modo, per dirne un altro)
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Re: POLITICA ITALIANA
Un conto è farsi rieleggere con la propria lista, un altro rinnegare il proprio partito senza uscirne. Toti, per dire, è uscito da Forza Italia. Zaia e Fontana avranno anche una loro lista, come tutti gli altri candidati presidente di regione, ma non mi sembra si siano considerati terzi rispetto al partito(semmai c'è il classico scontro tra Lega Lombarda e Lega Veneta, ma questa è un'altra questione). Bonaccini era il candidato del PD e si atteggiava a candidato terzo perché temeva che il PD, che all'epoca non era affatto popolare, fosse una zavorra più che un valore aggiunto.KaiserSp ha scritto: ↑28/02/2023, 14:49 a me pare una diatriba basata sul nulla
anche Zaia si fece rieleggere con la sua lista personale, triplicando quasi i voti della lega (e salvini & co tra i denti non la presero benissimo) quindi non mi stupisce che anche altri facciano lo stesso (pure Toti venne rieletto nello stesso modo, per dirne un altro)
Re: POLITICA ITALIANA
c'è anche da dire che Bonaccini è stato eletto nel 2020, quindi ben prima che si candidasse alla segreteria del partito quindi sono tutte riflessioni che ad oggi hanno poco senso (fermo restando che l'Emilia Romagna è la regione rossa per eccellenza quindi la sua lista personale serviva solo per raccattare i voti dei suoi sostenitori non-csx)Colt877 ha scritto: ↑28/02/2023, 15:18 Un conto è farsi rieleggere con la propria lista, un altro rinnegare il proprio partito senza uscirne. Toti, per dire, è uscito da Forza Italia. Zaia e Fontana avranno anche una loro lista, come tutti gli altri candidati presidente di regione, ma non mi sembra si siano considerati terzi rispetto al partito(semmai c'è il classico scontro tra Lega Lombarda e Lega Veneta, ma questa è un'altra questione). Bonaccini era il candidato del PD e si atteggiava a candidato terzo perché temeva che il PD, che all'epoca non era affatto popolare, fosse una zavorra più che un valore aggiunto.
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Re: POLITICA ITALIANA
Io infatti ne ho scritto solo per dire che i due candidati erano, rispettivamente, una che fino a qualche mese fa manco stava nel partito; e un altro che, quando si candidò a Presidente di Regione, nascondeva il simbolo del PD per non perdere voti. Se un partito tira fuori queste due figure per farsi guidare vuol dire che è morto a prescindere da chi vince.KaiserSp ha scritto: ↑28/02/2023, 15:56 c'è anche da dire che Bonaccini è stato eletto nel 2020, quindi ben prima che si candidasse alla segreteria del partito quindi sono tutte riflessioni che ad oggi hanno poco senso (fermo restando che l'Emilia Romagna è la regione rossa per eccellenza quindi la sua lista personale serviva solo per raccattare i voti dei suoi sostenitori non-csx)
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Re: POLITICA ITALIANA
Il calo ci sarà anche stato ma a me un milione di persone che vanno a votare ( tirando fuori due euro in qualche caso ) non mi sembra una cifra così negativa per il PD attuale che viene stimato poco sopra il quindici per cento .Hard Is Ono ha scritto: ↑27/02/2023, 17:30 Sì il voto alla Schlein è evidentemente il tentativo di salvare il PD dall'abisso in cui l'avrebbe portato la linea Bonaccini di alleanza con il dinamico duo e di subalternità cosciente alle politiche padronali.
Rimane vero però che la candidatura Schlein non ha invertito la rotta del calo dei partecipanti alle primarie e che non c'è stato un vero entusiasmo intorno alla sua candidatura.
Per adesso la sua vittoria è un riflesso indiretto del vuoto a sinistra, non un tentativo esplicito di riempirlo, soprattutto perché l'agenda della sua svolta si muove dentro il solco del già visto e non è così distante dalla vittoria di Zingaretti di 4 anni fa.
Cambia, per ora, solo il profilo pubblico della leader rispetto al fratello di Montalbano.
Questa storia di Schlein che non si piegherebbe alle politiche padronali da dove nasce ? Fare il segretario di un partito non è come essere battitore libero , stessa cosa di stare al governo o di fare opposizione .
Certo poi uno legge e vede le narrazioni e si mette le mani nei capelli
Il Web Streamer medio ha impachettato con video alla Mulino Bianco il personaggio con la storiella della Nerd , della sua sessualità e del fatto che sia donna e antropologicamente alternativa alla Meloni
Dai media di Destra sembra che sia stata eletta una dei centri sociali , con sessualità deviata , affine a Conte e una Bertinotti in Gonnella
L'Alleanza con il dinamico duo per me resta in piedi , tenterà di fare come Zingaretti e tenere dentro tutti compresi SI e 5 Stelle .
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Re: POLITICA ITALIANA
Ho detto subalternità cosciente. Bonaccini era l'esponente del legame tra il PD e la Confindustria.Marvels ha scritto: ↑28/02/2023, 16:48 Il calo ci sarà anche stato ma a me un milione di persone che vanno a votare ( tirando fuori due euro in qualche caso ) non mi sembra una cifra così negativa per il PD attuale che viene stimato poco sopra il quindici per cento .
Questa storia di Schlein che non si piegherebbe alle politiche padronali da dove nasce ? Fare il segretario di un partito non è come essere battitore libero , stessa cosa di stare al governo o di fare opposizione .
Certo poi uno legge e vede le narrazioni e si mette le mani nei capelli
Il Web Streamer medio ha impachettato con video alla Mulino Bianco il personaggio con la storiella della Nerd , della sua sessualità e del fatto che sia donna e antropologicamente alternativa alla Meloni
Dai media di Destra sembra che sia stata eletta una dei centri sociali , con sessualità deviata , affine a Conte e una Bertinotti in Gonnella
L'Alleanza con il dinamico duo per me resta in piedi , tenterà di fare come Zingaretti e tenere dentro tutti compresi SI e 5 Stelle .
Schlein non trasforma certo il PD nel PRC del 2001, ma la verniciatura che dà a tutta la baracca è diversa.
La verniciatura, non la sostanza.
Il PD rimane un partito borghese il cui orizzonte è quello delle compatibilità. Schlein non è certo Sanders o Corbyn o Melenchon o chi per loro.
Ma la prova che la divisione nel PD è reale non sta certo nel fatto che qualche streamer ha dipinto questo o quel profilo personale, ma in cose come il fatto che la CGIL che si è rifiutata categoricamente di dare indicazione di voto al PD alle ultime elezioni politiche, era già più interessata all'esperimento (fallito) di Majorino e guarda di nuovo al PD in salsa Schlein con curiosità, mentre avrebbe tagliato i rapporti (cercando forse la sponda esplicita col M5S di Conte) in caso di vittoria di Bonaccini.
Certo questi sono solo riflessi marginali e secondari, ma dei movimenti che ci sono sottotraccia a livello di società.
Ma non vederlo è un errore.