Adieu ha scritto: ↑01/11/2021, 10:44
post lungo
Questa discussione sta diventando surreale e la fiera dei fraintendimenti.
Provo a spiegarmi di nuovo anche perché ha senso che proviamo ad andare a chiudere questo enorme off-topic.
Mi sembrava essere stato chiaro quando ho spiegato che il comunismo teorizzato da Marx non ha niente a che vedere col fascismo, ma neanche con lo Stalinismo (diamine, va bene che i consigli bibliografici possono sembrare spocchiosi, ma Comunisti contro Stalin è davvero un libro antistalinista), però pare che il messaggio non sia arrivato, visto che continui a credere che io faccia processi alle intenzioni, demonizzare o equiparare il marxismo al fascismo (mille paperini).
La ragione per cui ho insistito tanto su questo argomento è molto semplice: fin dalla morte di Marx si è sviluppato un processo per la sua imbalsamazione teorica, per trasformarlo in un'icona, un santone buono per tutti. Un processo contro cui lo stesso Engels si è lungamente battuto negli anni in cui è sopravvissuto a Marx.
Il fatto che Marx sia studiato nei libri di filosofia (spoiler, anche Engels lo è se si esce dai manuali del liceo) è sia una conseguenza di questo lungo e interminato processo di normalizzazione di Marx come figura storica, sia del tutto irrilevante ai fini di capire chi o cosa fosse questo Marx, a cui non importava niente delle facoltà di filosofia mentre gli importava che la comprensione del Capitale penetrasse tra gli operai.
Considerava già alla pubblicazione del primo libro del Capitale ogni commento degli intellettuali un tentativo di uccidere la sua opera e di renderla innocua, mentre plaudeva ad ogni sforzo di diffonderla tra la classe operaia. Su questo basta leggere le prefazioni alle varie edizioni e traduzioni del Capitale, se non si vuole avventurarsi in quel ginepraio che sono gli epistolari di Marx.
Marx si è sempre sforzato di elaborare le sue teorie perché fossero utili alla classe operaia, fin dalle conferenze agli operai tedeschi in Belgio che costituiscono la base su cui è elaborato Lavoro salariato e capitale, per arrivare a Salario prezzo e profitto il cui testo parte dalle conferenze che Marx tenne per l'Associazione Internazionale dei Lavoratori e che sono di fatto la base del lavoro che sarà sviluppato nel Capitale.
Se tu continui a insistere che la diversità tra il comunismo e il fascismo o lo stalinismo è il "contenuto filosofico" non fai altro che ripetere lo stesso copione iniziato già con Marx in vita e contro cui lui stesso ed Engels si sono battuti.
È evidente che un contenuto filosofico, teorico, generale negli scritti di Marx c'è ed è molto forte, ma ancora una volta, non è la caratteristica saliente del suo lavoro e dei suoi scritti. La caratteristica saliente infatti è la costruzione di una teoria per la liberazione del proletariato attraverso la conquista del potere e l'instaurazione di una società su basi socialiste, scritti che basta leggere per capire questa semplice ovvietà.