Tra il weekend e ieri sera sono riuscito a recuperare due film:
- Assassinio sul Nilo.
Ne ho sentito parlare spesso in modo non entusiasmante ma non mi è dispiaciuto, nonostante un uso a volte perfino fastidioso della CGI nel ritrarre i paesaggi egiziani e la stessa nave su cui si sviluppa il mistero (in certi momenti è palese l'uso del green screen) che rende tutto il racconto meno "vero" e vissuto.
Interpretazioni non certo da ricordare, anche se mi aspettavo ben di peggio dalla Gadot, mentre Branagh è veramente in parte nel suo Poirot ed il risvolto tragico che lo avvolge in questo film lo rende estremamente interessante.
Il mistero che segue il film è quanto di più classico si possa trovare ma non insulta lo spettatore con trovate arzigogolate per il solo gusto di farlo, preferisce rimanere lineare ed offrire un finale canonico ma soddisfacente.
- Bullet Train
Qui saliamo su altri livelli, un film davvero ispirato che ricorda un po' quelli che hanno reso celebre Guy Richie, con qualche infarinatura di azione alla Jackie Chan e citazioni a Tarantino (che prende anche un po' in giro con il personaggio di Bad Bunny).
Tutte le parentesi che si aprono vengono chiuse alla perfezione, dipanandosi in una struttura che mette al centro il karma, il destino, la dicotomia fortuna/sfortuna che non vengono prese e buttate li per caso ma che fungono da asse portante di tutti i cicli raccontati nel film.
Attori belli pimpanti, anche Brad Pitt che ritorna in un ruolo molto alleggerito simile a quanto visto in Burn after reading.
Film decisamente sopra le righe ma che non da fastidio nel suo essere anche comico in certi frangenti.