TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2

Backbone Crusher · Messaggio da **Backbone Crusher** » 14/10/2022, 19:49

È morto Robbie Coltrane, l'Hagrid di Harry Potter.
Che giornata di merda.

Ray magini · Messaggio da **Ray magini** » 17/10/2022, 9:32

Visto il Colibrì. Non mi è piaciuto per niente: a parte la deriva italica secondo la quale che per essere il protagonista di un dramma devi essere sfigato all'ennesima potenza (ma situazioni deliranti, del tipo "vivi solo con un gatto che però ti tradisce con la tua ex moglie morta"), il film è brutto, noioso, scontato in alcune parti e implausibile in altre.
Ci sono passaggi spudoratamente telefonati, altri invece che vengono fuori dal nulla

Spoiler:

Oppure

Spoiler:

Il protagonista fa di tutto per farsi odiare, scivola in una vita di merda (che al 90% lui stesso ha creato), è un palle mosce allucinante.
Minzione d'onore a nanni moretti che riesce a fare la figura del rompicoglioni in 3 minuti

PuroIndyLove · Messaggio da **PuroIndyLove** » 17/10/2022, 12:19

Quando vedo Moretti spero sempre in cuor mio che, da qualche parte, Monicelli e la Wertmuller se la stiano ridendo di gusto.

Elios95 · Messaggio da **Elios95** » 17/10/2022, 19:46

Ray magini ha scritto: ↑17/10/2022, 9:32 Visto il Colibrì. Non mi è piaciuto per niente: a parte la deriva italica secondo la quale che per essere il protagonista di un dramma devi essere sfigato all'ennesima potenza (ma situazioni deliranti, del tipo "vivi solo con un gatto che però ti tradisce con la tua ex moglie morta"), il film è brutto, noioso, scontato in alcune parti e implausibile in altre.
Ci sono passaggi spudoratamente telefonati, altri invece che vengono fuori dal nulla
Spoiler:
Lui che da giovane giocava a poker tra amici, dopo 30 anni dove non lo si vede mai giocare a poker va a vincere 640000€ in una specie di bisca segreta
Oppure
Spoiler:
Così dal nulla viene fuori che vuole fare il suicidio assistito per un cancro inguaribile. Mai un pensiero verso questa cosa, una riflessionem nulla.
Il protagonista fa di tutto per farsi odiare, scivola in una vita di merda (che al 90% lui stesso ha creato), è un palle mosce allucinante.
Minzione d'onore a nanni moretti che riesce a fare la figura del rompicoglioni in 3 minuti

Meno male che l'altra sera ho scelto Broker di Kore-eda, film sì con protagonisti sfigati e schifati dalla vita, ma con un cuore e uno spirito incredibili, il film in sé è carino

MacheteKowalski · Messaggio da **MacheteKowalski** » 19/10/2022, 17:43

Guns Akimbo è stato un discreto intermezzo caciarone tra le stagioni di Better Call Saul.
Radcliffe si sta ritagliando una rispettabile carriera nell'interpretare personaggi bizzarri, sperando riesca definitivamente a togliersi di dosso quel cavolo di Harry Potter.
Inaspettatamente buona la CGI, non mi ha entusiasmato Samara Weaving che ho trovato forse troppo basica nella sua caratterizzazione.
Il resto è un caos violentissimo e divertente, con una bella ambientazione e ottime musiche.

Spoiler:

Michael Myers · Messaggio da **Michael Myers** » 20/10/2022, 10:29

Halloween Ends, male male male. Cioè, come film per se ci starebbe anche, il problema è che doveva essere l'ultimo capitolo della trilogia e come capitolo finale è decisamente pessimo. Michael Myers assente per la maggior parte del film, così come Laurie, messi da parte per una love story ed un personaggio di cui non si sentiva il bisogno in un film che doveva semplicemente chiudere quanto seminato dal bellissimo capitolo precedente.
Un gran peccato che la triolgia sia finita così, un buco nell'acqua proprio sul finale.

Inklings · Messaggio da **Inklings** » 22/10/2022, 18:16

Battle Royale cut edition al Beltrade di Milano :moltosorpreso:

Trashissimo e va bene così

The master of ROH · Messaggio da **The master of ROH** » 22/10/2022, 18:48

Inklings ha scritto: ↑22/10/2022, 18:16 Battle Royale cut edition al Beltrade di Milano

Trashissimo e va bene così

Capolavoro

MacheteKowalski · Messaggio da **MacheteKowalski** » 27/10/2022, 11:45

Dragonball Super: Broly
A me pare na mezza cacata e un inutile more of the same.
Si ok rinarrare le origini di Broly, però a parte qualche buona scena action il film non lascia nulla e, anzi, sembra pure fatto con i piedi perché si notano tantissimo alcuni tagli in certe scene fatti in fase di montaggio.
I personaggi sono sempre gli stessi, c'è sempre Freezer perché guai a fare qualcosa senza di lui, situazioni un po' illogiche (il pianeta è praticamente vicino alla distruzione ma Beerus rimane li a sonnecchiare, per poi dire alla fine "allarme rientrato, meno male").
Bulma che sta sempre li a guardare (come su Namecc), power up su power up, insomma sa tutto di trito e ritrito (ok che ormai la direzione è quella però potrebbero pure provarci ogni tanto a far fare qualcosa di utile a Vegeta, è dai tempi di Majin Vegeta che non ha un briciolo di spessore).

Spoiler:

KanyeWest · Messaggio da **KanyeWest** » 30/10/2022, 11:49

Visto ieri sera Triangle of Sadness.
Östlund continua a fare satira del mondo alto/borghese, evidenziandone ancora una volta ipocrisia e miseria umana attraverso, ad esempio, le vuote campagne e crociate dei ricchi influencer e dei brand che li sostengono. La scelta di avere due modelli come protagonisti rivela l'intento del regista già dalla prima scena, dal momento che il mondo della moda presenta diverse contraddizioni: sia per sfruttamento ed estrazione di plusvalore, che per la dinamica rovesciata dei ruoli sociali tra uomini e donne. I momenti, specialmente all'inizio, in cui vengono discusse le aspettative di genere mi hanno ricordato i momenti che ho preferito sia in Turist che in The Square, anche se in questo caso Östlund aggiunge un ulteriore livello di lettura inserendo la lotta di classe e il ribaltamento della dicotomia servo/padrone. A questo proposito, i riferimenti a Marx durante la cena sulla nave risultano la parte più piacevole del film, in particolare grazie al personaggio del capitano interpretato dal grecissimo Woody Harrelson e al russo filo-capitalista Zlatko Buric che, in seguito, si troverà costretto a citare il filosofo tedesco. Il problema del film, oltre al non troppo velato disprezzo per ogni personaggio che appesantisce la fruizione di oltre due ore e venti, è secondo me un po' la parte finale, in cui tende un po' a perdersi e a non risultare chiarissimo negli intenti e nelle conclusioni.
Sebbene il film sia molto divertente e risulti accessibile anche al pubblico di massa, l'ho trovato un po' fiacco nelle idee, con tanti ammiccamenti a Bunuel e Wertmuller ma meno originalità dei due film precedenti, che reputo nel complesso più lineari e coerenti. Un lavoro, in sostanza, inferiore sia alla precedente Palma The Square, di cui avevo apprezzato maggiormente la parte sull'incomunicabilità (come sottolineava l'Orlandi qui https://www.tuttowrestling.com/phpbb/vi ... d#p2048133), che a un altro film satirico vincitore di un festival come Bad Luck Banging or Loony Porn, più folle nell'ideazione e meno sconclusionato nella realizzazione.

Jouissance · Messaggio da **Jouissance** » 30/10/2022, 14:54

Non concordo granchè, in realtà. E i motivi per cui certe critiche, per quanto mi riguarda, non reggono sono anche ben esplicitati proprio nel post su The Square. La preferenza per l'esplicito e l'espressivo a discapito del contraddittorio e del conflittuale impedisce di vedere il lavoro di messa in scena di un film che certamente parte come modalità di rappresentazione da Buñuel e Ferreri ma giunge, come nei film precedenti, ad Haneke e Godard, cioè a una disgiunzione anti-marxiana dell'esistenziale dall'economico. Vedasi la variazione apportata al tributo a Parasite (quello sì una satira sul classismo). O la sublime scena di Buric con la moglie sull'isola (già tra le più memorabili di questo secolo), l'estrazione dell'economico si poggia sull'abisso esistenziale, non ne è la causa. Il senso si genera dalla contraddizione della disgiunzione, non dall'unità di una co-appartenenza.
Così come The Square non era una satira sull'arte contemporanea, ma una satira sull'uomo caduto in uno campo privilegiato di senso quale l'arte contemporanea, così Triangle of Sadness è una satira sull'uomo caduto nel campo privilegiato della moda, della performance, della sfera pubblica iper-mediatizzata, dell'ostentamento della ricchezza. Per questo motivo il "rivolgimento padronale" nell'isola non relativizza una lotta esistente. Piuttosto è il marxismo che dialettizzando la questione del privilegio in un'eterna lotta si vuole immunizzare. Ma il privilegio è dell'uomo, non del ricco. Così piuttosto che una rivolta del soggetto contro una classe privilegiata, abbiamo una rivolta (in questo caso, una fuga) del soggetto contro un campo linguistico privilegiato. Allo stesso modo l'incomunicabilità non è dell'uomo, ma del campo linguistico privilegiato, si configura come un dispositivo d'immunizzazione. La vera posta in gioco è l'universale e l'uguaglianza.
Non concordo neanche con il disprezzo verso i propri personaggi: a Carl sono affidati i momenti più liberatori (la scena dell'ascensore e la corsa), Yaya ha il momento di redenzione (che star pazzesca Charlbi Dean, quantomeno la sua immagine rimarrà impressa nella storia del cinema), Harrelson e Buric sono degli amorevoli idioti.
Cinema altissimo di uno degli indiscutibili GOAT del cinema contemporaneo.

KanyeWest · Messaggio da **KanyeWest** » 30/10/2022, 15:33

Jouissance ha scritto: ↑30/10/2022, 14:54 Non concordo granchè, in realtà. E i motivi per cui certe critiche, per quanto mi riguarda, non reggono sono anche ben esplicitati proprio nel post su The Square. La preferenza per l'esplicito e l'espressivo a discapito del contraddittorio e del conflittuale impedisce di vedere il lavoro di messa in scena di un film che certamente parte come modalità di rappresentazione da Buñuel e Ferreri ma giunge, come nei film precedenti, ad Haneke e Godard, cioè a una disgiunzione anti-marxiana dell'esistenziale dall'economico. Vedasi la variazione apportata al tributo a Parasite (quello sì una satira sul classismo). O la sublime scena di Buric con la moglie sull'isola (già tra le più memorabili di questo secolo), l'estrazione dell'economico si poggia sull'abisso esistenziale, non ne è la causa. Il senso si genera dalla contraddizione della disgiunzione, non dall'unità di una co-appartenenza.
Così come The Square non era una satira sull'arte contemporanea, ma una satira sull'uomo caduto in uno campo privilegiato di senso quale l'arte contemporanea, così Triangle of Sadness è una satira sull'uomo caduto nel campo privilegiato della moda, della performance, della sfera pubblica iper-mediatizzata, dell'ostentamento della ricchezza. Per questo motivo il "rivolgimento padronale" nell'isola non relativizza una lotta esistente. Piuttosto è il marxismo che dialettizzando la questione del privilegio in un'eterna lotta si vuole immunizzare. Ma il privilegio è dell'uomo, non del ricco. Così piuttosto che una rivolta del soggetto contro una classe privilegiata, abbiamo una rivolta (in questo caso, una fuga) del soggetto contro un campo linguistico privilegiato. Allo stesso modo l'incomunicabilità non è dell'uomo, ma del campo linguistico privilegiato, si configura come un dispositivo d'immunizzazione. La vera posta in gioco è l'universale e l'uguaglianza.
Non concordo neanche con il disprezzo verso i propri personaggi: a Carl sono affidati i momenti più liberatori (la scena dell'ascensore e la corsa), Yaya ha il momento di redenzione (che star pazzesca Charlbi Dean, quantomeno la sua immagine rimarrà impressa nella storia del cinema), Harrelson e Buric sono degli amorevoli idioti.
Cinema altissimo di uno degli indiscutibili GOAT del cinema contemporaneo.

Capisco. La mia lettura di Marx è abbastanza arrugginita e dovrei sicuramente riprenderla in mano, non avevo menzionato la messinscena ma ripensandoci sono d'accordo con quanto hai scritto riguardo ad un graduale cambio di registro.
In effetti non ha neanche troppo senso dire che c'è un disprezzo verso i personaggi (specie per Harrelson e Buric), piuttosto avrei dovuto scrivere che mi è sembrato che Östlund si ponga ad un livello superiore rispetto ad essi: questo non lo avevo percepito nei film precedenti, in cui avevo notato una maggiore simpatia nei confronti dei personaggi femminili (Lisa Loven Kongsli e la Moss). Certamente l'averlo capito meno rispetto agli altri me lo ha fatto apprezzare un pochino meno, però rimane un film importante che certifica la grandezza di Östlund tra i contemporanei.
Concordo ovviamente su Charlbi Dean, un vero peccato che sia morta così giovane perché in un film solo ha dimostrato più starpower di tutto il roster AEW

MacheteKowalski · Messaggio da **MacheteKowalski** » 31/10/2022, 9:55

Da markissimo di The Rock ci ho provato a farmelo piacere, ma Black Adam è proprio na cacata.
Storia appena abbozzata, niente pathos, lui che dovrebbe essere quasi un villain che si risveglia dopo 5000 anni e dopo mezz'ora fa le battutine, Atom Smasher e Cyclone che non ci fossero stati sarebbe stato lo stesso, Hawkman figo.
The Rock alla fine è il problema minore (a parte la CGI ridicola di lui in Egitto), anzi non è neanche male perché nei panni di Black Adam ci sta anche bene, è tutto il resto che scricchiola.
Per non parlare del vero villain che compare a schermo forse 15 minuti su 2 ore.
Ah e il moccioso con lo skateboard lo volevo morto.

Spoiler:

Inklings · Messaggio da **Inklings** » 13/11/2022, 0:10

Visto The Elephant man.
Porca troia che pugno nello stomaco. Alla fine un film decisamente più semplice e lineare di quanto mi aspettassi (avevo in mente Mulholland Drive, quindi mi aspettavo robe strane), ma tanta roba. Ci sono stati 3-4 momenti in cui mi sono sinceramente commosso, finale che ho trovato straordinario.

Lynch devo recuperarlo assolutamente, visto solo questo e MD (che mi piacque molto).

christian4ever · Messaggio da **christian4ever** » 13/11/2022, 12:18

Inklings ha scritto: ↑13/11/2022, 0:10 Visto The Elephant man.
Porca troia che pugno nello stomaco. Alla fine un film decisamente più semplice e lineare di quanto mi aspettassi (avevo in mente Mulholland Drive, quindi mi aspettavo robe strane), ma tanta roba. Ci sono stati 3-4 momenti in cui mi sono sinceramente commosso, finale che ho trovato straordinario.

Lynch devo recuperarlo assolutamente, visto solo questo e MD (che mi piacque molto).

The Elephant Man mi colpì tantissimo quando lo vidi tempo fa, proprio in questi giorni pensavo ad un rewatch. Intensità emotiva notevole, soprattutto in un paio di scene (oltre al finale e a quella famosissima nella stazione, ne ricordo una in cui lo costringono tipo a ballare con loro, veramente impattante).

Un'altra cosa che apprezzai molto era il "capovolgimento" di prospettiva, cioè il concentrarsi non tanto sulla paura della gente verso il mostro ma sulla paura nutrita dallo stesso Merrick.

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