TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2

[Jouissance]

gli scritti compatti di Ejzenstejn sono più simili a testi poetici che tecnici o critici

[Monkey d Michele]

Rivisto dopo anni "codice d'onore "
Mamma mia che filmone, un grande Cruise ed un immenso nickolson "you can't handle the truth"

[Darth_Dario]

Bangla
Recitato da cani sciolti, più un progetto scolastico, Sermonti con tre minuti e due battute da demente caga in testa a tutto il cast, ma non è quello il punto. È la storia del regista/protagonista, e va bene così.

Cip e Ciop
Eh, "giusto" sequel spirituale ma senz'anima di Roger Rabbit. Tutta fuffa, zero contenuto, pazienza.

[Hohesc]

Era un'iperbole per invitare alla lettura, comunque per dire che spesso e volentieri si lancia in digressioni dal gusto letterario che sono apprezzabili al di là della specificità cinematografica; ovviamente ci stanno anche le parti tecniche e critiche e sono interessantissime

[Jouissance]

Era un'iperbole per invitare alla lettura, comunque per dire che spesso e volentieri si lancia in digressioni dal gusto letterario che sono apprezzabili al di là della specificità cinematografica; ovviamente ci stanno anche le parti tecniche e critiche e sono interessantissime

Converrai che definire poetico uno dei più sistematici e innovativi prodotti dello strutturalismo russo possa sembrare leggermente riduttivo.
Ma è proprio sta tripartizione che non funziona, dove sta la teoria, cioè l'analisi del dispositivo? Sta solo nella parte tecnica? Qual è la distinzione tra critica e poesia? E tra critica e teoria? Perchè Bazin è un critico e non un teorico?

[Backbone Crusher]

Rivisto dopo anni "codice d'onore "
Mamma mia che filmone, un grande Cruise ed un immenso nickolson "you can't handle the truth"

Filmone, ma ho preferito il remake con John Cena:
https://www.youtube.com/watch?v=osRl7ARQ1Eg

[KanyeWest]

Agli amici che vogliono approcciarsi al cinema in maniera più "sistematica" (che mi sembra un buon vocabolo, non me ne vengono in mente migliori) oltre ai testi e agli autori già menzionati consiglio sempre la lista di Sight & Sound, che tra l'altro dovrebbe essere aggiornata quest'anno se non erro

https://www.bfi.org.uk/sight-and-sound/ ... s-all-time

Avevo già fatto la stessa domanda anni fa, non ho la competenza per stabilire se le risposte siano tuttora valide ma potrebbe essere un buono spunto di discussione, quanto cazzo manca il Caccia su queste pagine

https://www.tuttowrestling.com/phpbb/vi ... a#p1934748

[Inklings]

Agli amici che vogliono approcciarsi al cinema in maniera più "sistematica" (che mi sembra un buon vocabolo, non me ne vengono in mente migliori) oltre ai testi e agli autori già menzionati consiglio sempre la lista di Sight & Sound, che tra l'altro dovrebbe essere aggiornata quest'anno se non erro

https://www.bfi.org.uk/sight-and-sound/ ... s-all-time

Avevo già fatto la stessa domanda anni fa, non ho la competenza per stabilire se le risposte siano tuttora valide ma potrebbe essere un buono spunto di discussione, quanto cazzo manca il Caccia su queste pagine

https://www.tuttowrestling.com/phpbb/vi ... a#p1934748

Mercí!

Figa la lista, pensavo di essere messo peggio, invece almeno la metà li ho visti (vabbè, un po’ di meno in realtà). Ma ammetto che la capisco fino a un certo punto: tra quelli che ho visto mi fa strano che non siano entrati robe come Vivere di Kurosawa, la Notte di Antonioni o L’ora del lupo di Bergman. Oppure che ci sia Viaggio in Italia di Rossellini piuttosto che uno della trilogia della guerra.
Comunque recupererò pian piano.

[The Tournamentmaster]

Ringrazio tutti quanti per i preziosi consigli. Capisco dai vostri discorsi che la mia idea era sbagliata. Ergo partirò con cinema più storici. Come dicevano altri alcuni li ho già visti. Ma c'è tanto da fare!

Vi terrò informati. Buon proseguimento alla sezione

[christian4ever]

Ottimi consigli Kanye, anch'io ultimamente sto cercando di recuperare in maniera più organica. Rispetto alla lista mi manca ancora tanto, ma ultimamente ho recuperato diversi titoli (soprattutto francesi, come ti dicevo, anche se settimana scorsa non sono riuscito a vedere Sans soleil).

Principalmente stavo andando per autori e movimenti principali, ora cercherò di organizzarmi anche meglio.

[Hohesc]

Converrai che definire poetico uno dei più sistematici e innovativi prodotti dello strutturalismo russo possa sembrare leggermente riduttivo.
Ma è proprio sta tripartizione che non funziona, dove sta la teoria, cioè l'analisi del dispositivo? Sta solo nella parte tecnica? Qual è la distinzione tra critica e poesia? E tra critica e teoria? Perchè Bazin è un critico e non un teorico?

No per carità hai ragione, ho scritto di fretta senza pensarci troppo cercando di dare un'idea che non spaventasse, perché li trovo dei testi approcciabili anche da esterni; mi rendo conto di aver banalizzato.

Per chiarezza comunque, ne facevo una questione di retorica: una prosa piena di similitudini, metafore e figure del genere la ritengo "poetica" nella percezione comune, una prosa piú asciutta, analitica e concettuale la ritengo "critica" nella percezione comune, una prosa con termini tecnici e specifici relativi all'argomento la ritengo "tecnica" nella percezione comune; in Ejzenstejn ho ritrovato tutte e tre queste modalità di espressione. In questo senso anche Bazin ha momenti poetici.

Ne facevo una questione di stile, non di contenuti, chiedo venia.

[KanyeWest]

Peccato tu abbia perso Sans Soleil, Chris Marker è un figo

[Inklings]

La Jetée l’ho visto per la prima volta a 15 anni, mi fece un’impressione incredibile

La scena con i diorami degli animali

Poesia, tocca vedere anche quest’altro che citate

[KanyeWest]

Comunque ho visto Le Lacrime amare di Petra Von Kant che è il mio primo Fassbinder in assoluto.
L'ho adorato per diversi motivi, in primis come ha reso i rapporti di potere che caratterizzano le relazioni della protagonista ed, in particolare, con Karin, con la madre e con Marlene. Quest'ultimo mi sembra il più palese nella sua natura di tipo sadomasochista, ma la rivelazione che Petra fa alla madre nello splendido finale e alcuni scambi con Karin manifestano che persino l'amore con la giovane era strumentale e celava, neanche troppo bene, un desiderio di possesso. La scelta stilistica di Fassbinder evidenzia molto bene questo sentimento di claustrofobia, ed oltre al fatto che apprezzo sempre opere tratte da pièces teatrali che non tradiscono la propria origine mi sono sorpreso di quanto bene si muova la telecamera all'interno di questi spazi angusti, anche grazie ai giochi di specchi e alla profondità di campo (pazzesco il frame che chiude il quarto atto con tutte le donne presenti in scena).
Bello bello, hype per il resto della filmografia di RWF

[Jouissance]

Ne facevo una questione di stile, non di contenuti, chiedo venia.

Boh a me pare che la theory sia uno stile letterario e che Ejzenstein sia da considerare un filosofo del linguaggio sull'onda del formalismo-strutturalismo russo per cui andrebbe letto dentro quella sfera di interessi (difatti la serie delle opere complete furono pubblicate da un estetologo come Montani e solo dopo il successo della pubblicazione de I formalisti russi nel cinema) e non se si è interessati a leggere qualcosa di poetico riguardo al cinema

Ammetto che la capisco fino a un certo punto: tra quelli che ho visto mi fa strano che non siano entrati robe come Vivere di Kurosawa, la Notte di Antonioni o L’ora del lupo di Bergman. Oppure che ci sia Viaggio in Italia di Rossellini piuttosto che uno della trilogia della guerra.

Una volta era centrale la questione della distribuzione. Perchè, ad esempio, L'Avventura e non La Notte? Perchè L'Avventura fu un film così scandaloso (per la radicalità dello stile, per la presentazione contestata e la premiazione a Cannes) che ottenne una distribuzione molto più ampia. Tanto che nella seconda edizione del sondaggio di Sight & Sound del 1962 (e questo lo sapreste se seguiste il mio canale telegram) L'Avventura balzò al secondo posto (per dire, La Dolce Vita che gli fregò il GP a Cannes non se lo cagò nessuno). Il senso di spaccatura epocale che si avvertì all'epoca aiutò molto a farlo entrare immediatamente nel canone cinematografico. Simili discorsi si potrebbero fare anche per Kurosawa, Rossellini e Bergman, i canoni ai tempi si producevano per percezioni di spaccatura dettati da improvvisi successi di ricezione critica (si parla di tempi in cui la critica poteva avere un impatto sulla distribuzione). Ai tempi dei film di guerra antifascista di Rossellini poi il sistema dei festival manco era stabilito, la critica era molto divisa sulla sua figura e l'Europa stessa in fase di transizione.
Perchè oggi continua a persistere un certo canone nonostante le forme di distribuzione siano radicalmente cambiate e La Notte sia disponibile tanto quanto L'Avventura? Un po' per l'abbondanza di titoli, un po' per la frammentazione di gusti, un po' per la globalizzazione (della storia, della critica, dei gusti), un po' per il senso storico, un po' l'abitudine, la tendenza di ogni canone a cristallizzarsi, l'entrata della storia del cinema nella storia della cultura, ecc.
Sull'argomento canone consiglio anche alcuni saggi di Jonathan Rosenbaum
https://jonathanrosenbaum.net/2021/10/l ... an-movies/
https://jonathanrosenbaum.net/2022/04/r ... t-o-mania/
https://jonathanrosenbaum.net/2020/10/c ... nd-canons/