WWE RAW 22.02.2016
BACKSTAGE: Stephanie McMahon entra nell’ufficio del padre.
- Papà, che sta succedendo? - Chiede ansiosamente Stephanie.
- Lasciami in pace, Steph, non è il momento... - Risponde Vince, depresso.
Stephanie rincara la dose: - Prima il 3 way match a Fastlane, poi umili tuo genero facendogli combattere un match fuori programma e ribaltando tutte le nostre decisioni... Insomma... Che diavolo ti succede!?... Non sembri più tu! -
Vince si mette ancor più sulla difensiva: - Io non devo rendere conto di ciò che stabilisco... Sono il boss di questa compagnia! -
- Sì, ma così ci stai mostrando deboli! La gente penserà che io e mio marito non siamo più in grado di prendere decisioni e sarà l’anarchia del roster!-
- Vedi, Steph, è... è... - Stephanie piega la testa in avanti, in uno sguardo interrogativo; attende - è complicato! - Conclude Vince, titubante.
Stephanie si altera: - Che diavolo significa che è complicato!? Voglio una spiegazione... Io sono tua figlia! -
- Ora basta! Lasciami in pace... Lasciami in pace... LASCIAMI IN PACE! -
E nella furia, Vince scaraventa un laptop in terra, lasciando l’ufficio e la figlia sgomenta.
IN RING: Promo di Brock Lesnar e Paul Heyman.
Heyman getta discredito sulla WWE, rea di non aver favorito il suo assistito per Wrestlemania e costringendolo a una farsa di match a Fastlane.
Questa mancanza di rispetto nei confronti dell’uomo che, allo stato attuale, è il “fattore X” della federazione, non può restare impunito:
Lesnar, dunque... Diserterà Wrestlemania!
Sarà colpa della WWE se adesso i fans dovranno digerirsi un match catastrofico fra HHH e Reigns, perché Lesnar non parteciperà all’evento.
Al contrario, lo boicotterà senza ritegno in diretta da uno show UFC, dove il suo talento sarà messo in maggior risalto e glorificato.
Heyman dirà di più, perché, se gli gira, Lesnar potrebbe persino considerare qualche offerta di Wrestling fuori dalla WWE.
Ha ancora qualche amico in Giappone, dopotutto.
Heyman afferma che si divertiranno un mondo a vedere Wrestlemania fare fiasco, e HHH e Vince strisciare ai loro piedi per pregarli di tornare.
Prima che Lesnar e Heyman se ne vadano, li raggiunge Dean Ambrose!
Il Lunatic Fringe dichiara che a Fastlane ha provato un’eccitazione mai riscontrata prima nell’affrontare un duro come Brock Lesnar, e sa di essergli stato una spina nel fianco molto più di Roman Reigns. Lesnar è certamente uno dei “badass” migliori di questo business, ma lo è anche Ambrose e, per di più, un folle, un autolesionista, un “iron man”, e per tutte queste ragioni chiede un match contro Lesnar a Wrestlemania!
Lesnar e Heyman se la ridono e ribadiscono che, per protesta, non competeranno a Wrestlemania, men che meno contro uno scriccioletto come Ambrose, non importa quanto gli abbia dato fastidio a Fastlane, e se Lesnar non lo ammazza è perché non vuole degnare lo Universe neanche di un Suplex. I due si allontanano, mentre Ambrose, sul ring, dice che convincerà Lesnar a sfidarlo.
MATCH UNO: Ryback sconfigge Bo Dallas.
POST: Michael Cole ci annuncia che a Wrestlemania avrà luogo la prima “Wrestlemania’s Cup Battle Royal” (
possono bastare due edizioni in cui un branco di low carders omaggiano, si fa per dire, André The Giant) nella quale il vincitore, appunto, vincerà una coppa (
a cazzo!) e che Ryback è il primo atleta il lizza. Ryback, inoltre, se la vedrà settimana prossima contro Jack Swagger in un Submission Match.
MATCH DUE: Sheamus & Alexander Rusev (wt Lana) sconfiggono The Prime Time Players (
ricostituiti a random).
BACKSTAGE: I Dudleys affermano che a Fastlane hanno combattuto una battaglia durissima contro i fratelli samoani, ma che infine hanno vinto, dimostrandosi ancora una volta il miglior tag team nella storia del Wrestling, persino più in gamba delle nuove leve.
Risuonata questa grande verità, non resta altro, allora, che ritentare l’assalto ai titoli di coppia.
I samoani, però, non sono d’accordo e si presentano infuriati.
Jey afferma che i Dudleys, ieri sera, se la sono fatta addosso e gli hanno rubato la vittoria.
Sapevano che i fratelli Usos, più giovani, li avrebbero sconfitti e hanno voluto evitare l’umiliazione, imbrogliando.
Gli Usos non volevano umiliarli, ma omaggiarli, invece loro si sono rivelati dei vecchi bacucchi che non sanno riconoscere che il loro tempo è passato.
Date le circostanze, quindi, la prossima volta sarà guerra aperta.
Bubba dice che non ci sarà alcuna guerra, perché non ci sarà nessuna prossima volta:
Il loro obiettivo sono i titoli tag team e i fratelli Usos un capitolo chiuso.
MATCH TRE: The Dudley Boys sconfiggono Tyler Breeze & Fandango (wt Summer Rae).
Il New Day è al tavolo di commento per visionare i loro papabili nuovi no 1 contenders.
POST: I Dudleys sono attaccati dalla Wyatt Family, dopo un momento di oscurità.
Il New Day se la fa sotto e scappa tra la folla, mentre la Family li osserva.
BACKSTAGE: Vediamo AJ Styles percorrere nervosamente i corridoi.
The Miz lo ferma e gli ricorda il match contro di lui questa sera.
Styles intima di lasciarlo andare, dato che sta cercando Jericho per chiedere spiegazioni.
The Miz insiste e dice che farebbe meglio a concentrarsi su di lui, perché è determinato a spegnere questa sedicente stella chiamata AJ Styles.
MATCH QUATTRO: Alberto Del Rio sconfigge Sin Cara (wt Kalisto).
POST: Del Rio attacca duramente Sin Cara, finché non interviene Kalisto.
Anch’egli, però, subisce l’attacco del campione USA, che viene poi raggiunto dal suo team.
Del Rio declama che La League of Nations è la stable più grandiosa che sia mai stata concepita nella storia della WWE, perché costituita dal meglio del Wrestling internazionale e due moscerini come i Dragons non possono fare niente per fermarla.
MATCH CINQUE: Roman Reigns sconfigge Bad News Barrett.
POST: Il Big Dog vuol arrivare dritto al dunque e chiama HHH per un confronto.
Hunter si fa un po’ attendere, ma infine si presenta sul quadrato.
Reigns dice che accoglie il giudizio negativo del pubblico e della dirigenza, che non lo ritengono all’altezza di essere il nuovo volto della federazione.
I fatti, però, parlano chiaro e lui si è conquistato il privilegio di riprendersi il titolo, e nessuno potrà negargli un suo diritto fondamentale: la vendetta!
Non importa cosa pensano di lui i fans:
A Wrestlemania giustizia sarà fatta e, ci credano o no, combatterà anche per la giustizia dello Universe, frodata dalle angherie dell’Authority.
Il Big Dog potrebbe sanare la sua voglia di vendetta anche in questo momento, attaccando HHH; ma lui vuole essere superiore e sconfiggere Triple H sportivamente, come sportivamente si è guadagnato il titolo la prima volta, e non giocare lo stesso sporco gioco di The Game.
Spera, dunque, che i due possano firmare un armistizio fino al loro match di Wrestlemania.
Riluttante, HHH accetta e stringe, a sorpresa, la mano al suo avversario.
“Non prometto, però”, dice HHH, “che non ti spezzerò il collo ad Arlington!”.
Reigns sorride e risponde: “ E io non prometto che, grazie al mio Superman Punch, non eliminerò la tua sindrome da ‘naso grosso’”.
HHH se la ride risponde che non ha dubbi che “lui” (HHH) lo farà... E sgancia un destro formidabile contro il naso di Reigns!
Reigns comincia a sanguinare copiosamente!
Hunter afferra la cintura, gridando che se Reigns la vuole, allora l’avrà... E gliela scaraventa in viso!
Il pestaggio di HHH continua a suon di pugni, finché non si sposta fuori ring, dove Hunter fa picchiare ripetutamente la faccia di Roman contro il tavolo di commento, costringendo arbitri e security ad arrestare il suo furore omicida.
HHH lascia l’arena, ansimante e come indemoniato, mentre arbitri e paramedici soccorrono Reigns, stordito e col volto intero grondante sangue.
MATCH SEI: AJ Styles sconfigge The Miz.
Verso la fine arriva Stardust a mettere zizzania e distrarre AJ.
C’è l’intervento di Ziggler, però, che colpisce Stardust con un Superkick!
The Miz battibecca con Ziggler, e la distrazione fa sì che Styles lo intrappoli in un roll up, ribaltato poi nella Styles Clash vincente.
POST: Jericho si presenta sullo stage, microfono alla mano.
Styles gli urla di spiegarsi, ma Jericho, dopo qualche secondo di attesa, con una faccia serissima, afferma di non avere niente da dire a Styles e se ne torna nel backstage.
MATCH SETTE: Charlotte Flair sconfigge Eva Marie in un non-title match.
POST: Charlotte dice che l’incontro di ieri sera non è stato solo la chiusura di un cerchio, ma il battesimo definitivo del suo approdo nel main roster.
Ora è consapevole di poter essere il futuro della categoria al pari delle sue predecessore, e il simbolo di una nuova era del Wrestling femminile.
Si dice, inoltre, fiera di poter rappresentare tutte le donne a Wrestlemania e promette che, quest’anno, il match per il titolo femminile sarà di rilievo al pari di quello degli uomini e che la rivoluzione farà gran un passo in avanti verso un futuro migliore per la categoria.
Per questa ragione, ha ricevuto da Stephanie l’onore di scegliere la sua avversaria a Wrestlemania, così da selezionare l’opponent più adatta e metter su un grande match.
Si presenta Sasha Banks, la quale si dice annoiata dalle sue continue chiacchiere a vuoto sul progresso del Wrestling femminile e di come lei sia un caposaldo dello stesso.
A confronto di Charlotte, la Banks dimostra ogni sera, combattendo dei grandi match, che le donne hanno le palle di stare su un ring come gli uomini, e senza pubblicità progresso.
Il pubblico questo lo sa e, infatti, ammira molto più lei che Charlotte, la quale, seppur brava, non ha mostrato di essere migliore delle sue colleghe, o un simbolo, ma è stata solo avvantaggiata dai paroloni e da un lignaggio importante.
Charlotte mostra self-control e risponde alla Banks che può accusarla di essere fasulla quanto vuole, ma fatto sta che lei è la campionessa e ha combattuto lealmente contro tutte le sue avversarie e vincendo senza aiuti paterni, ma solo con la volontà di rivelare al mondo che in WWE non ci sono solo bei culetti, ma donne con delle abilità incredibili.
Ad ogni modo, deve dare atto alla Banks che, è vero, non sono le chiacchiere a fare i fatti, ma l’azione, per cui, sarebbe fiera di combattere contro la Banks a Wrestlemania, per vedere chi, tra le due, sia realmente il simbolo di questa nuova tendenza.
Sasha annuisce, il pubblico acclama... Ma arriva Becky Lynch!
Becky chiede di non correre troppo, perché si sono scordate che anche lei si è guadagnata il diritto di potersi definire una dei talenti più promettenti della divisione e, più di Sasha, pretende un rematch da Charlotte dopo la Royal Rumble.
Charlotte a questo punto dice che le due ragazze possono affrontarsi settimana prossima in un match e la vincitrice andare a Wrestlemania contro di lei!
BACKSTAGE: Siamo nella zona ristoro dell’arena e vediamo Stardust camminare.
Stardust ha una borsa del ghiaccio sulla guancia a seguito del Superkick di Ziggler.
La zona è colma di gente ai tavoli e agli stands, e un fan (
un attore) avvicina Stardust.
Il fan, si vede, è un tipo particolarmente esaltato, e chiede insistentemente a Stardust si farsi un selfie con lui.
Questi declina, bruscamente, e continua per la sua strada.
Il fan insiste ancora, finché non dice: “Su via, non fare il prezioso!... E’ già tanto che qualcuno ti caghi per farsi una foto!... Non sei mica AJ Styles!”.
Al che Stardust s’infuria e si dirige, minaccioso, verso il fan, afferrandolo per la collottola.
Stardust lo sbatte violentemente contro un tavolo e gli intima di ripetere, se ha il coraggio.
Arriva la security a fermarlo e anche Goldust, che implora di lasciarlo in pace, che ci penserà lui a calmarlo e a scusarsi personalmente col fan.
Stardust, però, se ne va, mentre il fratello ancora cerca di spiegarsi con la security.
In altro loco, Ambrose sta uscendo dall’arena, quando è fermato da un membro dello staff.
Il giovane dice che Ambrose è chiamato a colloquio con Vince McMahon.
Ambrose lo segue, sorpreso.
IN RING: E’ giunto il momento del grande annuncio da parte di Kevin Owens.
Owens si presenta sul ring in abiti borghesi e in volto uno sguardo molto serio, concentrato.
Guarda con attenzione il pubblico, aspettando il silenzio e creando attesa.
“Sapete... Non ho voluto far altro nella mia vita che combattere!
Da piccolo guardavo la WWE e il mio idolo di sempre, Owen Hart, vincere il King of the Ring, e sognavo che un giorno anch’io sarei stato un wrestler.
Ma non una semplice comparsa... Un protagonista!... Un campione!... Il nuovo volto del Canada in WWE... Il wrestler che raccogliesse l’eredità della famiglia Hart e di altri grandi wrestler canadesi che hanno calcato questo ring!
Nessuno credeva che ce la potessi fare, ma io ci ho creduto e ho cominciato ad allenarmi.
Ho passato più di dieci anni a fare la gavetta in giro per il mondo, nelle federazioni indipendenti, e tutti mi dicevano che ero bravo, che ero un atleta eccezionale, ma nessuno pensava realmente che fossi in grado di calcare un ring importante e avere successo.
‘Troppo grasso’, mi dicevano,’non hai il look giusto da sovraesporre in televisione... Nessuno ti prenderà mai sul serio!’.
Ma alla fine sono riuscito a smentire tutti e a ottenere un contratto con la WWE!
Il sogno di una vita e la possibilità di guadagnare più soldi per me e la mia famiglia, poterli mantenere con decoro.
Ma non era solo una questione economica... Finalmente potevo dimostrare di essere qualcuno!... Finalmente potevo avere la possibilità di mettermi sullo stesso piano dei grandi e rivelare al mondo intero che Kevin Owens non è solo una ‘macchietta’, un performer buono solo per il pubblico di nicchia e non avvicinabile allo ‘status symbol’ dei grandi nomi.
Sono conscio del fatto di non avere il carisma di Stone Cold o il fascino seducente di The Rock... Ma io non pretendo di essere Stone Cold, perché so di possedere una mia unicità e, come i grandi, la grinta per emergere e uno spirito di devozione al sacrificio!
Io ho sacrificato tutto per dimostrare al mondo che sono in possesso di quella grinta necessaria per distinguermi!
Ho sacrificato il mio tempo con la famiglia!... Ho sacrificato il mio corpo! (
pausa ‘drammatica’)... Ho sacrificato l’amicizia! (Zayn)
(
il pubblico gli fischia)
Sì... L’ho fatto!... Non me ne pento, e non m’importa di quello che pensate!
Nella vita, a volte, è necessario fare delle scelte discutibili e impopolari per arrivare a raggiungere e i propri scopi, ed è necessario sacrificare delle cose e delle persone sul cammino della propria crescita!
Ed è proprio di questo che voglio parlarvi stasera.
Guardate a cosa mi ha portato quel sacrificio umano: ho vinto il titolo NXT ed ho affrontato e sconfitto John Cena al mio debutto nel main roster!
Io ho fatto tutto questo perché volevo che la gente si rendesse conto che Kevin Owens non è solo uno fra i tanti nel gregge... Ma colui che si erge tra la folla... Uno che non ha pari!
Ho sconfitto John Cena al nostro primo match e pensavo di avercela fatta; ho sentito in me un’ebbrezza indicibile, una forza sovrumana!
Pensavo di aver scalato la vetta, di aver superato tutti i pregiudizi, quelli che, per più di dieci anni, mi hanno accompagnato, mostrandomi agli altri come capace, sì, ma non abbastanza. Ma poi ho perso il mio feud con Cena e da lì tutto è andato in discesa.
Ho vinto il titolo Intercontinentale, ma non è stato sufficiente per risalire la china, finché mi sono ritrovato alla Rumble con le mie speranze e i miei sogni infranti in una sola sera.
Ho cominciato ad aver paura... Ho cominciato a temere che la mia stella si fosse già spenta e che tutti tornassero a vedere Kevin Owens come un fiasco, come ‘bravo, ma non abbastanza’, che tutti mi schernissero per l’ampollosità dei miei sogni!
Dovevo risollevarmi e ho iniziato a distruggere avversari su avversari per dimostrarvi di non essere tornato a mangiare la polvere e che la grinta ce l’avevo ancora!
Wrestlemania è alle porte, e la maggior parte di voi pensa che Owens sarà relegato a un ruolo di terz’ordine, che non possiede gli attributi per essere uno degli headliners.
Ma preferirei non partecipare affatto, piuttosto che essere uno fra i tanti in una anonima Battle Royal.
Io voglio tutta l’attenzione su di me e per questo dovevo mostrare iniziativa e guadagnarmi un’opportunità.
Per questa ragione ho chiesto un match contro Reigns e preso accordi in caso avessi vinto.
Ho raggiunto il mio scopo, e il mio scopo era l’assicurarmi un match di rilievo a Wrestlemania contro un avversario a mia scelta!
Vi ripeto che nella vita bisogna prendere delle decisioni contro corrente per emergere, e questa decisamente non sarà compresa dalla maggior parte di voi che non pensa io ne sia all’altezza. Vi leggo già sulle vostre facce i pareri contrari o i vostri post sui forum in internet, dove sclerate perché questa Wrestlemania è stata rovinata da un pessimo match combattuto da Kevin Owens, immeritevole di grandi piani nello Showcase of the Immortals.
‘Chi è l’idiota che ha messo il sigillo su questo match?!’, griderete, ma è ciò che io devo fare, è il mio destino, è il mio futuro, è la mia chance assoluta di emergere ed entrare nell’olimpo degli ‘immortals’ di questa compagnia!
Il match è stato ufficializzato da Stephanie, non si può tornare indietro... Avrà luogo senza se e senza ma!
Sarà una sfida sia per me che per voi, ma, più di voi, sarò io mettere le mie viscere in questo match, a dare tutto me stesso per raggiungere un obiettivo, per vincere o morire, per dimostrare se avevo ragione o torto!
Per quanto possiate accogliere impopolarmente questa decisione, sappiate almeno che alla fine dovrete riconoscere al sottoscritto il rispetto per il coraggio delle sue azioni, una cosa che voi fan di internet non siete mai disposti a riconoscere in noi atleti.
E credetemi... Anche il mio avversario sarà costretto a riconoscerlo!”
Owens ansima e crea qualche secondo di attesa nel pubblico.
Si viene a creare un silenzio quasi irreale, mentre la telecamera stringe su un primissimo piano di KO, molto provato dal discorso appena enunciato.
Owens la guarda fissa, ansimante, e cerca di prendere coraggio per il nome che dovrà dare.