Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

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El Principe
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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

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Hello there. Yeah, it's been a while but we didn't forget about the Pirate Princess.

Ci eravamo lasciati con Kairi Hojo trionfante nel 5 Star Gran Prix, il torneo in stile climax della Stardom. La vittoria le da diritto a un match titolato contro la detentrice della Red Belt, ovvero quella Meiko Satomura che le ha tolto il titolo dopo le due grandi battaglie che abbiamo visto, la prima terminata in pareggio per time limit dopo 30 minuti. Ma le cose non sono così facili. Innanzitutto perché Kairi ha dovuto difendere questa opportunità dalla rientrante Act Yasukawa, che giustamente reclamava una shot dopo quanto successo nel suo match titolato a fine febbraio contro YOSHIKO, quello del famoso pestaggio terminato in no-contest.


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Rispetto per Act


E poi c'è Meiko. La capa joshi, infatti, dopo aver vinto la cintura più importante della Stardom, è tornata alla base in Sendai Girls per diventare (sconfiggendo Ayako Hamada l'11 ottobre 2015) la prima campionessa World della federazione gestita da lei e dal leggendario Jinsei Shinzaki. Senza dimenticare che quel autunno la boss aveva fatto debuttare la sua protetta Chihiro Hashimoto e fin da subito si era impeganata a mostrare quanto la rookie fosse fortissima. La sua allieva è talmente brava che, insieme all'altra ragazza uscita dal dojo in estate, Mika Iwata, a Michiko Miyagi diventata l'aggressiva metallara "Cassandra" e alle luogotenenti Jumonji Sisters (Dash Chisako e Sendai Sachiko) Meiko decide di agire per dimostrare la superiorità delle sue girls e di invadere la Stardom.


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Le prime Sendai World Tag champions: le Jumonji Sisters, all'epoca già detentrici dei titoli tag Diana e JWP Double Crown tag (Titoli tag JWP e Daily Sports tag, allori introdotti in JWP per festeggiare i 60 anni dell'omonima rivista). Tipette parecchio pericolose


I semi di questa rivalità tra promotion erano già stati gettati dalla vittoria titolata della stessa Meiko su Kairi e dalla bruciante sconfitta che le Jumonji avevano inflitto alle campionesse Goddesses, le Thunder Rock, Io Shirai e Mayu Iwatani, in un evento Sendai Girls di luglio al Shinjuku FACE. Come le altre, quindi, Kairi è chiamata a mettere da parte i suoi interessi personali e difendere la federazione d'appartenenza dall'assalto mosso da Sendai.

STARDOM VS SENDAI GIRLS


Lo scontro va in scena in uno show congiunto, il 12 novembre 2015 al Korakuen Hall, ed è un gauntlet match 6 vs 6 a eliminazione. Per la Stardom ci sono Hiromi Mimura, Io Shirai, Kairi Hojo, Kris Wolf, Mayu Iwatani e la giovine Momo Watanabe. Dall'altra parte Meiko Satomura capitana un team formato da lei stessa, dalle Jumonji Sisters, da Chihiro Hashimoto, Mika Iwata e Cassandra Miyagi. Le prime due a partire sono Momo e Chihiro, che aveva debuttato ufficialmente esattamente un mese prima sconfiggendo in un tag team match anche Manami Toyota. Fa sempre un certo effetto vedere la Momo Watanabe del periodo softball. Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe diventata la ring master attuale? In quel momento davvero in pochi. In ogni caso a questo punto della sua carriera già non era malaccio, ma siamo ancora abbastanza lontani dalla svolta, che secondo me coincide con il 5SGP del 2016, in particolare nei match con Kairi e Io. Momo viene superata grazie alla potenza fisica della super rookie ma lo scontro è stato tutto sommato equilibrato. Lo stesso non si può dire dei match con le altre due avversarie schierate dalla Stardom: Hiromi Mimura (che ballava e strillava peggio di Saya Kamitani, respect the green QQ) e Kris Wolfe, poco più che squashate. La "numero 4", però, è la più forte del team avversario, l'Ace, la campionessa Wonder e Goddesses in carica: Io Shirai. Chihiro ci mette grinta, ma l'avversaria è davvero troppo più scafata. A questo punto si chiude la prima parte, incentrata sul far figurare la novizia Sendai come really strong e inizia la rimonta di Io, che fa fuori anche Mika Iwata ("quella bella" delle ultime allenate da Meiko) , la quale però tiene botta bene. A questo punto il livello si alza con l'ingresso di Sendai Sachiko. Le due arrivano a un pareggio per time limit di 10 minuti (che elimina entrambe) molto veloce e godibile con una Io che nel finale fa di tutto per vincere, mentre Sachiko si accontenta di far fuori l'asso. Siamo 4-3 per le Sendai, palla al centro e avanti le prossime: Kairi Hojo vs Meiko Satomura.

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It's Meiko again

Un po' come nelle due sfide titolate anche qui la partenza è a razzo, anche perché devono vincere prima del time limit. Si vedono diverersi elementi già presenti nei precedenti, come Kairi che prova gli sprint dope reversal per spezzare il dominio della boss e la devastazione lasciata dai colpi di quest'ultima. Ovviamente vista la stipulazione ci sono poche pause e l'intensità è parecchio elevata, ma la fatica di questa "guerra lampo" è sempre venduta bene. Anche il pubblico particolarmente partecipe ha contribuito alla riuscita del match, supportando Kairi fino alla fine. E proprio il finale cita quelli dei precedenti per la Red: la Satomura, infatti, prova a infilare i death valley driver in serie come nella vittoria titolata, mentre Kairi, a differenza del finale nel pareggio per time limit, non viene salvata dalla campanella ma si salva da sola, tenendosi alla gamba dell'avversaria.

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Un altro ottimo sprint dopo Io/Sachiko, ma questa volta più incentrato sulle mazzate. Anche nel "post match" Kairi mostra tutta la sua grinta andando a sfidare la capa Sendai, che però la rimette al suo posto con un ceffone. Per la Stardom è rimasta solo Mayu, che adesso dovrà sconfiggere prima DASH e poi Cassandra. In breve: la Jumonji domina e spegne tutti i tentativi di come back dell'avversaria, che però dopo diversi tentativi vince di rapina, attuale Saki Kashima style, 10 secondi prima della fine. Nella finale lo stile sporco dell'esagitata Miyagi mette in difficoltà la futura Icon of Stardom, ma Cassandra si prende il cazziatone di Meiko per aver provato ad usare un kendo stick. Anche qui Mayu le prende, ma nel finale il suo ritorno è più convinto e le consente di vincere con il dragon super hold: 6 a 5 per la Stardom e tutti a casa.

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A day to remember


Vista la stipulazione il tutto è stato molto buono e impostato in maniera intelligente, con il rispetto del dicktat sul far risultare forte Chihiro usato per creare un vantaggio e poi Io che da asso riequlibra le cose prima che i big siano fatti fuori, con la solita protezione dovuta ai pezzi grossi. Comunque, nonostante tutte abbiano molto ben figurato, nel post match Meiko Satomura cazzia malamente le sue ragazze. Intanto Mayu è l'eroina e sfida la campionessa Red a un match titolato per l'evento del 15 novembre al Korakuen, mentre Sendai Sachiko, che è riuscita nell0impresa di eliminare Io, sfida l'Ace Stardom a un match per la White per lo stesso giorno. Kairi viene sfidata da Mika Iwata, ed è proprio lo scontro che ci vediamo.
IL MATCH

La foga iniziale di Mika, che aveva debuttato quel anno all'inizio dell'estate contro Aja Kong, è assorbita bene da una Kairi che iniziamo a vedere nel ruolo della veterana. L'impostazione è infatti quella base dei match delle rookie vs esperta. Nella prima parte la Pirate Princess domina senza problemi e aizza l'avversaria a colpirla con tutto quello che ha, mentre poco dopo c'è una fase centrale molto definita in cui Mika ha un po' di shine in cui dimostra di avere il solito fighting spirit. Poi Kairi le spazza via il naso con il suo classico manrovescio nella versione più stiffata di sempre ed è solo questione di tempo prima di connettere con il diving elbow drop e farla finita.

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Questa era Kairi nella rivalità della Stardom contro le Sendai Girls. Ha avuto un ruolo di secondo piano, ma ho voluto raccontarla comunque perché è stato un periodo molto importante per la federazione e alla fine il grosso della storia parte della sua sconfitta, che ha consentito a Meiko Satomura di mettere le mani sulla Red Belt dopo i vari tentativi falliti degli anni passati. E poi l'abbiamo vista per la prima volta in questo racconto combattere come veterana certificata. Nello stesso show in cui la Hojo ha devastato Mika Io Shirai ha superato agilmente Sendai Sachiko mentre, come abbiamo già detto, Meiko Satomura ha fatto svenire Mayu Iwatani in 10 minuti, ponendosi come mostro indistruttibile (e poi doveva scappare al Ryogoku per partecipare allo show di ritiro di Tenryu la stessa sera). Alla fine la resa dei conti finale è arrivata allo show Stardom natalizio, sempre uno dei più importanti dell'anno, con finalmente lo scontro tra Io Shirai e Meiko Satomura, il migliore match delle volte che che le due si sono affrontate in singolo e, come diversi che abbiamo citato, uno dei migliori della storia della federazione. Kairi, dopo essere stata parcheggiata un po' a battibeccare con l'Oedo Tai fino a fine anno, affronterà la vincente della guerra per far valere, finalmente, l'opportunità conquistata con la vittoria del 5SGP.

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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

Messaggio da poppo the snake »

El Principe ha scritto: 27/06/2021, 17:51 Hiromi Mimura (che ballava e strillava peggio di Saya Kamitani, respect the green QQ)
Respect un par de coioni, Hiromi Mimura più di prendere botte e fare comedy di bassissima lega non è mai andata, alla sua versione scema invece stanno dando il mondo :trollface:

Ma lasciamo perdere queste cose irrilevanti, piuttosto in questa parata di nomi dell'epoca del senjo fa impressione vedere che grossomodo siano gli stessi che hanno preso parte ai vari match a squadre intercorsi durante la rivalità con le Marvelous prima e durante GAEAISM: in parte segno del grande lavoro fatto all'epoca e dei talenti presi e formati dalla Satomura, ma dall'altra parte bisogna constatare purtroppo come la compagnia non abbia più creato nulla rimanendo con il nucleo storico ed un gruppetto di ragazzine su cui praticamente devono ripartire da zero.

Il grande rimpianto è quello di non aver potuto vedere lottare a lungo la Sachiko ed il declino velocissimo ed inspiegabile della Miyagi.

Aggiungo solo una cosa al match tra Kairi e Mika: giustamente hai citato il debutto dalla Iwata con Aja Kong e infatti Kairi le spara un paio di Uraken per buttarla giù. Oltre alla stiffosità è richiamo vero e proprio che ho apprezzato

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Tralasci il fatto che Hiromi Mimura era incredibilmente più scarsa di Saya :almostlaughing:

Tra l'altro con le altre rookie del Senjo, anche con Manami che lotta anni, se la sono presa molto più comoda nel farle progedire nella card rispetto, ad esempio, alla stessa Mika Iwata (tralasciando quindi Chihiro che era un fenomeno da subito). La ex Cassandra all'inizio, quando era rookie in costumino, sembrava anche tecnica o comunque con basi molto più che solide. Inspiegabile davvero il suo declino.

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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

Messaggio da poppo the snake »

El Principe ha scritto: 28/06/2021, 19:13 Tralasci il fatto che Hiromi Mimura era incredibilmente più scarsa di Saya :almostlaughing:

Tra l'altro con le altre rookie del Senjo, anche con Manami che lotta anni, se la sono presa molto più comoda nel farle progedire nella card rispetto, ad esempio, alla stessa Mika Iwata (tralasciando quindi Chihiro che era un fenomeno da subito). La ex Cassandra all'inizio, quando era rookie in costumino, sembrava anche tecnica o comunque con basi molto più che solide. Inspiegabile davvero il suo declino.
Quasi chiunque transitata in Stardom è meglio della Mimura, io a sto punto darei la Red ad honorem a tutte loro allora, così come una coppetta Cinderella onoraria ed una Hall of fame apposita :ammiccante:

Tanto lo so che sei conscio della sua inutilità

Sul discorso Manami in parte è vero, però va detto che ha iniziato che era ancora più giovane di Mika, probabilmente troppo per poter pretendere di osare qualcosina in più (diciamo che il senjo non è propriamente un posto per cose tipo Haruka ecco)

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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

Messaggio da El Principe »

Ok, il prossimo match di Kairi Hojo che ci vediamo, la sfida a Io Shirai per la Red Belt, non ha bisogno di preamboli e particolari spiegazioni sul contesto, perché è già stato detto tutto. Recap in brevissimo: negli ultimi mesi la storyline principale della Stardom è stata la rivalità con le Sendai Girls, aperta quando Kairi ha perso il World of Stardom contro Meiko Satomura e chiusa con la sconfitta dell'invasore invincibile da parte di Io Shirai, Ace Tanahashiano che ha riportato la cintura a casa. In mezzo la Pirate Princess aveva vinto il 5SGP con il relativo diritto a sfidare la campionessa. Eccoci dunque al match del 17 gennaio 2016 al Korakuen, durante il 5 years anniversary show della federazione. Dopo gli scontri che abbiamo visto contro le Sendai le due non hanno interagito mai, con Kairi impegnata a cazzeggiare con Haruka Kato e Hiromi Mimura, quindi bando agli indugi e passiamo subito alla battaglia.

IL MATCH


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La prima fase è strana, con le due che iniziano subito a schiaffi per costruire uno scambio di counter ad alta velocità. Poi rallentano e c'è questa serie di passaggi di studio a terra più da partenza classica, che secondo me avrebbero potuto proprio saltare e passare direttamente dai ceffoni alla breve fase di controllo di Kairi, che prepara la prima sortita fuori ring. Quest'ultima è una parte che, benché inizi con il moonsaoult di Io fuori bersaglio, ha una sua importanza perché c'è il primo tentativo di andare sopra le gradinate del Korakuen per il solito spot sopra l'ingresso e perché si chiude con Kairi che si prende la prima, classica, bomba sull'epron. Al rientro Io colpisce la schiena della Nostra, seguendo quanto accennato già nei primi scambi, e riprendendo anche il tema degli achiaffi e delle botte dirette. In generale adesso Io è in controllo e spegne sul nascere i tentativi di rientro della sfidante. Sono le condizioni ideali per riprovare a salire all'entrata del Korakuen. Ma è ancora presto, e dopo essere ruzzolata giù dalle scale col solitro gran selling, è la campionessa a incassare il diving elbow volante e una spear a lunga rincorsa: primi "punti" e primo controllo serio per Kairi.


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Il leggero clipping di Samurai TV ci riporta subito sul ring: una mossa che aiuta il match tagliando quella che probabilmente è stata una pausa che ha spezzato troppo il ritmo, che invece così resta alto e consente di arrivare bene al Boston crab e alle mazzate alla schiena. Molto bene il mix tra il fantastico selling di Io e la combattività di Kairi, così come quello tra la sicurezza della campionessa e il selling della stessa Princess. In particolare riesce bene la parte in cui la Shirai minore passa dal sorridere, dopo uno sganassone rifilato a seguito di numerose counter (facebuster-Io, Alabama slam-Kairi, german-Io, Rainmaker-Kairi), a subire la contromossa finale short range Sliding-D.

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Io non sono un fanatico della pulizia d'esecuzione esasperata sempre e comunque, anzi in questo match e in generale la leggera sporcizia della Hojo è un valore, ma i quattro german in fila di Io, e il modo in cui li fa, sono qualcosa di clamoroso. Che modo per settare il finale prima del furto del diving elbow drop e poi con Kairi che non si fa fare il moonsault e parte con i suoi manrovesci. Il massimo del climax si raggiunge con lo scontro sul paletto, concluso con l'original diving elbow. Da lì in poi è un massacro della campionessa, a cui Kairi può solo provare a resistere un po' più che può.

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Gran bel match, anche se in alcuni punti non sarebbe stato male fare un po' di sintesi, come capito dalla regia di Samurai TV. Tra l'altro è invecchiato benissimo, perché non lo avevo mai più rivisto da quando lo guardai in diretta e ha confermato il bel ricordo. Sono emersi benissimo tutti i pregi, e sono tanti e importanti, delle due. Una battaglia che in un certo senso da il via in modo ufficiale al periodo delle tre moschettiere della Stardom (Kairi, Io, Mayu), che arriveranno a detenere tutte le cinture nello stesso momento da dominitraci assolute della federazione. Probabilmente si tratta di uno dei periodi peggiori della Stardom come qualità delle card, nonostante i grandi main event di Io a difesa della Red Belt in un regno contraddistinto da tante sfidanti gaijin, alcune molto valide come Kay Lee Ray e Viper, altre meno. Ovviamente questo calo generale non è colpa delle "fab 3", ma più del fatto che davvero oltre a loro c'era il nulla. Avevamo, infatti, diverse wrestler ancora non pronte che da lì a poco una volta ricevuta un po' di fiducia avrebbero fatto vedere il loro vero valore, come Momo Watanabe e Jungle Kyona, altre negate proprio come la già citata Hiromi Mimura e gente tipo Kiddo agli inizi. Anche per questo oltre alle solite freelance Kaori Yoneyama e Hiroyo Matsumoto erano stati costretti a chiamare più gaijin del solito, anche fuori dal solito via via dell'Oedo Tai di Kyoko Kimura, e a prendere in prestito dalle ActWres, grazie alla collaborazione poi finita male, le promettenti ma acerbe Saori Anou e Natsumi Maki.

Tornando al match, per Kairi è stata una grande prestazione in una guerra in cui, come prima sfidante di Lady Tana dopo la sconfitta del mostro Meiko, aveva poche possibilità di vittoria. Ennesima caduta per la pirata, vedremo se anche questa volta saprà rialzarsi.

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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

Messaggio da poppo the snake »

Ottimo commento su cui mi sento di fare giusto una chiosa e una domanda sull'unica cosa su cui non mi sento di concordare del tutto.

Per quanto riguarda il roster si, il 2016 era un anno di magra e del resto si stava ricostruendo da 0 dopo un 2015 dove tra Yoshiko, scismi e gente che spariva a caso (ciao Koguma). Va detto poi che l'edizione del 5 Star di quell'anno non è stata da meno in tal senso, visto e considerato che la Stewart (oggi Isla Dawn) aveva "abbandonato" il tour per imprecisi motivi familiari per poi lasciare intendere che ci sia stato altro dietro durante l'affaire Tessa (non mi ricordo se l'avevi già scritto questo, in caso bon repetita eccetera eccetera...).

Altro aspetto che giustamente sottolinei sono le espressioni: qui non è che aggiungono qualcosa alla narrazione, ne sono parte essenziale. Guarda, mai come dopo aver visto la prima giornata del 5 Star di quest''anno se ne è sentita la quasi totale assenza e i casi non serve neanche indicarli.

....

Anzi no, tanto lo farò nel topic femminile :boh1:
El Principe ha scritto: 05/08/2021, 15:26 Gran bel match, anche se in alcuni punti non sarebbe stato male fare un po' di sintesi, come capito dalla regia di Samurai TV. Tra l'altro è invecchiato
Ecco io francamente da questo incontro non avrei tolto alcuna sequenza (e se dovessi farlo farei abbastanza fatica a scegliere quali punti), per me i tempi e le sequenze ci stanno tutte, quindi ti chiedo: tu cosa avresti tagliato? E perchè?

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poppo the snake ha scritto: 05/08/2021, 18:11 Ecco io francamente da questo incontro non avrei tolto alcuna sequenza (e se dovessi farlo farei abbastanza fatica a scegliere quali punti), per me i tempi e le sequenze ci stanno tutte, quindi ti chiedo: tu cosa avresti tagliato? E perchè?
Mah son fesserie giusto eh. Come detto la fase di scambi a terra dopo la partenza a razzo in cui si sono prese a schiaffi se la sarebbero potuta risparmiare, tanto entrambe le sequenze finiscono con loro due in piedi una di fronte all'altra. Avrebbero potuto usarne solo una, meglio la prima, e bona lì. Ok dimostrare il rispetto tra le due e l'equivalersi, ma ho trovato quel mat wrestling un surplus inutile. Rispetto alla durata effettiva del match su Samurai TV hanno tagliato tre minuti. Sono tanti paragonati allo standard dei main event clippati poco e niente. Anche il modo, nettissimo, in cui viene fatto il taglio dopo la parte fuori ring è inusuale, visto che in genere riescono a nascondere la forbice. Evidentemente qualcosa non ha funzionato ma non si è perso niente della narrazione. Più che una critica era una considerazione generale per dire, a parte le prime due sequenze per me intercambiabili, che i tre minuti avrebbero potuti toglierli loro piuttosto che Samurai TV.

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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

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Ci eravamo lasciati con Kairi Hojo sconfitta dalla campionessa Io Shirai nella sua sfida per la Red Belt al Korakuen Hall. Chiuso questo capitolo, nel febbraio 2016, la Pirate Princess è ancora una volta coinvolta in una storyline in cui, con le altre ragazze della Stardom, deve difendere l'onore della federazione da un invasore esterno. E se la volta scorsa il nemico era rappresentato dalle Sendai Girls, guidate dalla loro boss Meiko Satomura, le nuove avversarie sono tutte “straniere” nel vero senso della parola: si tratta di gaijin raccolte da tutte le parti del mondo per i tour precedenti e successivi al 5th Anniversary show. Molte erano arrivate in Giappone già negli ultimi mesi del 2015, in un periodo caratterizzato dalla folta presenza di “non giapponesi”.

Alcune sono abbastanza note, come la scozzese Viper, la neozelandese Evie (in quel momento detentrice dei titoli trios Artist of Stardom con Hiroyo Matsumoto e Kellie Skater) e appunto l'australiana Kellie Skater, presenza fissa da anni, mentre altre sono più sconosciute, come la canadese Cat Power. È Act Yasukawa la “mente” che ha organizzato questa Legión Extranjera versione Stardom, non una vera stable ma un gruppo con all'interno anche componenti face extra Oedo-Tai, come l'attuale Dakota Kai, formato per aiutare le straniere a prendere il controllo delle operazioni. Act si era ritirata definitivamente dal ring nel dicembre 2015 ma ancora era ancora attiva come manager dell'Oedo-Tai e in generale come scheggia impazzita.

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Ancora una volta, la truppa a difesa della Stardom

Subito la federazione organizza un 5 vs 5 a eliminazione tra un team Stardom (Io Shirai, Jungle Kyona, Kairi Hojo, Mayu Iwatani e Momo Watanabe) e un team World Selection (Chelsea Green, Evie, Kellie Skater, Santana Garrett e Viper), previsto per il 7 febbraio al Shin-Kiba di Tokyo. Tuttavia, nonostante gli sforzi di Kairi e Mayu e una Io Shirai in versione imbattibile, le gaijin alla fine trionfano grazie a Viper, capace di eliminare l'Ace in due contro uno con il supporto datole da Evie. Nel segmento post match parte la classica girandola di sfide, in cui le campionesse di ambe le parti in gioco vengono sfidate da chi è riuscito a eliminarle ad un match titolato al prossimo show al Korakuen Hall, il 21 febbraio.

Anteprima con i promo post match, Kairi dal minuto 4.35.

Quindi è deciso, mentre nel lowcard Chelsea Green, Kellie Skater, Cat Power etc.. afrronteranno le rookie Momo Watanabe, Jungle Kyona e Hiromi Mimura, nella parte alta della card Evie andrà contro Mayu Iwatani per il titolo High Speed dell'attuale Stardom Icon, Kairi proverà ancora a vincere la White Belt contro Santana Garrett e Viper avrà un'opportunità per portarsi in Europa la Red Belt della Shirai minore (in un grande match di cui nei mesi successivi, tornata in Scozia, a detta di chi ha avuto a che fare con lei in ICW che conosco, si vantava con grande orgoglio). La Pirate Princess ha ottenuto la shot in quanto aveva eliminato la campionessa facendola finire fuori ring, anche se poi era stata a sua volta trascinata fuori.

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Wonder of Stardom and NWA Women's Champion: Santana Garretto

Mentre adesso Santana è passata dall'essere una jobber prima a NXT, dove ha perso tempo come molte (benché non sia mai stata tutto sto talento), e poi in AEW, in quel periodo era stata scelta dalla federazione giapponese per terminare il regno da Wonder of Stardom di Io Shirai, che era già campionessa tag con Mayu Iwatani e stava per vincere la Red Belt concludendo la storia con Meiko Satomura mostro invincibile, in un match con in palio anche l'NWA World Women's dell'americana a Fukuoka nel novembre 2015. Il suo percorso con il titolo non è stato proprio memorabile, anche perché, oltre a non essere un fenomeno (però onesta dai), lo aveva difeso quasi solamente negli USA in eventi di indy di terza fascia della Florida. Comunque, finalmente la White è tornata in Giappone e può essere contesa in una delle arene più iconiche contro La Nostra nel match che ci vediamo.


IL MATCH

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Kairi inizia subito a mille colpendo la campionessa alle spalle con una spear mentre la seconda è all'angolo. Ci stava partire con una Hojo più convinta, visto che veniva da una serie di sconfitte in match importanti in 1 vs 1, esclusa la finale del 5SGP, e nei promo se non ricordo male la cosa era stata rimarcata. Ma alla fine la spear non viene venduta tanto e inizia uno scambio di colpi che si conclude con un classico lock-up, che secondo me rende abbastazna inutile nella narrazione le prime sequenze del match. Santana prende l'iniziativa, anche se per poco, e subito ci fa capire che molto probabilmente andrà a seguire la collaudatissima strada del colpire il braccio della pirata. Comunque in rapida successione Kairi prima piazza due diving elbow su Santana in piedi e poi all'angolo la devasta di chop citando Kenta Kobashi. Non è un caso. Oltre a essere uno dei suoi wrestler preferiti, lo aveva incontrato qualche giorno prima in un evento “talk show” organizzato dalla leggenda per promuovere gli show benefici autoprodotti con la sua sigla, Fortune Dream, in favore dei bambini malati di cancro.

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Kenta in quell'occasione aveva detto di rivedere in Kairi, per la sua grinta e combattività, se stesso da giovane. Un endorsment non da poco. A voler essere generosi la spear iniziale viene ripresa dalla sfidante, ma è una lettura un po' tirata per i capelli, con il lavoro sulla schiena della statunitense, che in tutto il match si concretizzerà soprattuto con prese di sottomissione, oltre che con colpi diretti come il double footstomp prima della sequenza “kobashiesca”. Dall'altra parte l'offensiva della campionessa segue quel canovaccio di cui si è detto, ma è un po' più dispersiva, forse per piazzare le sue signature moves. Comunque nelle fasi di dominio gaijin il pubblico si dimostra molto dentro al match tifando convintamente Kairi .

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La Nostra giapponese dopo un sentito scambio di colpi all'angolo, che annuncia l'inizio della fase finale, toglie per sbaglio uno stivale alla Garrett lasciandola per tutto il resto del match mezzo scalza. È quel fatto causale che aggiunge un po' di colore involontario che spesso va bene. Come detto, è l'inizo della fine. Dopo il double footstomp dal paletto la piratessa piazza la mega bomba, il diving elbow drop classico alla schiena, e prova a ripetersi ma rimane fregata visto che Santana, dopo aver schivato il secondo colpo, la sorprende con una craddle improvvisa dopo una breve sequenza. È un altra brutta sconfitta per Kairi, che per come avviene ci rimane malissimo.

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Tutto sommato un discreto match veloce. Non un classico per la federazione o tra i migliori match in carriera della Hojo, è stato anzi senza dubbio il più debole dei tre macth titolati moschettiere Stardom vs gaijin di quella sera. Il lavoro al braccio fatto da Santana alla fine è stato poco consistente senza andare mai oltre il voler indebolire il diving elbow drop e mai richiamato in modo decisivo, per la vittoria o anche solo per avvicinarsi, tipo prese di sottomissione. Il finale potrebbe lasciare l'maro in bocca ma è un altro mattocino che serve a costruire qualcosa per il futuro. Come vedremo.

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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

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Nemmeno il tempo di raccogliere i cocci, che già Kairi Hojo ha l'opportunità di prendersi una piccola consolazione. Allo show successivo a quello con la beffa subita contro Santana Garrett, infatti, la Nostra ha una nuova opportunità titolata, benché meno prestigiosa rispetto alla sfida per la White Belt al Korakuen. Si tratta di un match per i titoli trios Artists of Stardom in squasdra con le Thunder Rock (Io Shirai e Mayu Iwatani). Le campionesse sono le Hyper Destroyers: la veterana “godzillessa” Hiroyo Matsumoto, l'attuale Dakota Kai al tempo Evie e, dall'Australia, Kellie Skater. L'evento in cui si svolge il match è uno show secondario/terziario a Osaka, il 28 febbraio 2016, in coda al tour Stardom vs The World che aveva avuto la sua tappa principale proprio al Korakuen Hall con tutte le sfide titolate di cui si è detto.

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We are team Hyper Destroyers!!

Il match, quindi, è in parte giustificato dal fatto che due campionesse su tre sono gaijin, ma già al tempo era un po' una forzatura. Non solo perché la tosta freelance è nata nel Sol Levante, ma anche perché il trio non era assolutamente né heel né anti-giapponese. Anzi, avevano guerrigliato per le cinture soprattutto con le cattivissime Oedo Tai di Kyoko Kimura (e le sue gaijin). Avevano, inoltre, ridato un minimo di senso agli Artist, con un numero eccezionale di difese e un regno piuttosto lungo per gli standard del titolo. Le tre cinture colorate poi in quegli ultimi anni stavano quasi uscendo dalle scene, resi vacanti o dimenticati in un cassetto come certi titoli messicani. E poi le Hyper Destroyers, come gimmick, erano le festaiole cazzeggiatrici, che arrivavano sul ring in festa dritte dritte da un after al quartiere Roppongi: le straniere in giro con una del posto che rischiano di essere abbordate in localacci notturni dal Naito di turno, se non fosse mezzo collassato sui divanetti.

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Daughters of Stardom... una per tutte... tutte per una

Dall'altra parte, però, c'è anche la storie delle tre sfidanti, che devono dimostrare di essere le migliori in assoluto, le tre “figlie della Stardom”, le moschettiere inarrivabili. In quel momento Io Shirai aveva la Red, Mayu era High Speed champion e insieme erano anche campionesse Goddesses. La Pirate Princess, poveretta, l'avevano relegata a fare da balia alle nuove rookie come Hiromi Mimura e Jungle Kyona, che oltre a fare tag con lei si allenavano con la futura NXT champion. Questa è l'occasione per portare a casa anche i trios, poi per la restante White Belt si vedrà.

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Kairi Passione: Baby sitter

IL MATCH


Simpatico il promo iniziale del team della self-proclaimed sexy godzilla. Non che le tre giapponesi si tirino indietro dal cazzeggio eh. Fin dai primi scambi, infatti, l'atmosfera è molto leggera, tra risa del pubblico (in risposta a battute e commentary loro) e trombette di stelle filanti che Mayu fa esplodere sulla testa di Kellie, prima che Io faccia il bis scoppiandone una in bocca dell'australiana per il disgusto di Kairi. Ma sono proprio le tre sfidanti a dominare la prima parte, prima che Hiroyo le rimetta a posto e Mayu venga isolata. Al successivo comeback delle moschettiere parte la fase più intensa del match, con una serie di scambi tra Io e Matsumoto resi speciali dal solito gran selling della red champ. Finalmente entrano in campo anche Kairi e Evie, giusto giusto per la fese finale in cui, al solito, alzano il ritmo e iniziano con le near falls a seguito di mosse combinate. La Piratessa fa in tempo a omaggiare Kobashi anche questa volta, ma sono le Hyper a dare la svolta, purtroppo per loro in negativo: esagerano con le fesserie e si sparano tra loro con i cannoni spara coriandoli/stelle filanti, consentendo a Kairi di chiudere con un diving elbow drop di carnevale.

Un buon match leggero leggero, da 20 minuti che fila via liscio come se durasse un terzo di meno. Alla fine per esigenze di struttura le HD hanno combattuto più da rudas, ma comunque cool, senza strafare o uscire tanto dai binari. In fondo, era uno show davvero minore. E intanto un altro titolo per le bimbe pigliatutto di Rossy e Fuka.


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Re: Let's sail with the Pirate Princess: THE KAIRI HOJO STORY ⎈⎈

Messaggio da poppo the snake »

Giusto sottolineare il ruolo da heel svolto dalle campionesse, anche se è divertente notare come alla fine lo siano sembrate di più le sfidanti con il solo spot iniziale dei festoni, un po’ come più di qualche volta capita di fare a Mayu.

Prendo spunto dal discorso unit invece per chiederti un confronto veloce con quelle attuali: come ti sembrano meglio o peggio in termini di caratterizzazione, amalgama sul ring, ecc?

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Messaggio da El Principe »

Sì, all'inizio sembra quasi che le heel siano le sfidanti, ma poi passa subito col dominio delle festaiole che costruisce i comeback.

La Stardom attuale avrà tanti difetti, come si è detto nel relativo topic, ma adesso le unit sono in un buon momento sotto tutti questi punti di vista. Il motivo è il roster incredibilmente più lungo e talentuoso, che consente di avere tanti gruppi da almeno 5 o più persone e il lusso di gente come AZM, Natsumi e le redivive Hazuki e Koguma che può anche stare nelle retrovie. Anche un gruppo con solo Tam e le 4 sgallettate come le Cosmic Angles adesso può pensare di fare nella stessa sera un match tag e uno trios. Impensabile nel periodo 2015/2017.

L'unica eccezione è l'Oedo-Tai, che già dal 2016 stava iniziando a ingranare lasciando sempre di più da parte l'attitudine delle Monster Gun per abbracciare i manierismi di Act, ovvero i balli, i kimono da samurai etc.. Un merito importante l'ha avuto Kagetsu, che con Kyoko ha formato da subito un team con una grande alchimia e si è calata nel ruolo inaspettatamente bene, fino a diventare la leader al ritiro della leggendaria compare. Poi sono arrivate Hana, Tam, HZK etc.. con le relative storie, ma quell'Oedo Tai lì > gruppo attuale, che è proprio una roba mal assortita con nessuna che abbia il giusto phisique du role.

Però, a parte Act and company non c'erano proprio altre unit, perché come detto il roster era risicato, a parte le tre moschettiere il resto erano rookie o gaijin a gettone e ancora non era arrivata la Bushiroad con la loro svolta pigliatutto. Le stesse tre che abbiamo visto vincere gli Artist sono sempre state Thunder Rock + Kairi con la piratessa ben staccata da una parte, mai una vera unit. Ma anche le Hyper Destroyers, erano un gruppo messo insieme giusto per dare alla godzillosa freelance e alle gaijin un minimo di caratterizzazione (del party hard), magari per un'idea venuta alla stessa Hiroyo. Infatti hanno fatto quei tour lì da fine 2015 e poi basta. Lo stesso identico discorso vale per le Candy Crash, che erano un scusa per utilizzare Chelsea senza lasciarla abbandonata a se stessa. Poi al massimo c'era qualche tag, tipo Momo e Jungle, ma fuori dall'Oedo Tai c'era davvero poca poca roba in termini di caratterizzazione. Negli anni successivi ovviamente con le QQ di Io Shirai, le TCS e Mayu che da Ace si fa la sua stable col classico gruppone face le cose sono piano piano migliorate, fino ad arrivare alle Donna del Mondo attuali, che a parte alcuni difettini dei singoli (di Himeka) sono proprio il top come incastri sul ring.

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Il prossimo match di Kairi Hojo che ci vediamo è un grandissimo match per la resa e la storia delle partecipanti, ma non c'è tanto da dire come anticipazione, a testimonianza di come stiamo entrando in uno dei periodi forse meno belli della Stardom. Kairi, infatti, nello show al Korakuen Hall appena dopo la conquista dei titoli trios Artist of Stardom con le Thunder Rock (Io Shirai e Mayu Iwatani) le sfida per i titoli tag, i Goddesses of Stardom, from out of nowhere in coppia con la nemica di sempre Meiko Satomura. Il team di sfidanti, ovviamente, non è giustificato da niente se non dal fatto che oltre alle tre moschettiere e esterne di livello (Meiko, Hiroyo Matsumoto o gaijin come Viper) nel roster c'è il nulla. L'unico team con un minimo di affiatamento e costruzione, oltre alle campionesse, è quello rappresentato dalle JKGReeeeN, le rookie Jungle Kyona e Momo Watanabe. Poi il fatto che Io Shirai sia allo stesso tempo campionessa Red e tag costringe la federazione a dover scegliere quale titolo difendere nel main event, escludendo l'altro e abbassando il valore della card. E infatti la line-up dell'evento da cui è preso il nostro match, The Highest 2016, è abbastanza bruttina. Oltre al main event abbiamo un Viper vs Alpha Female che costruisce una sfida della tedesca a Io Shirai per il Wolrd of Stardom, a riprova della difficoltà a trovare avversarie decenti nel roster, e un Godzillessa/Kagetsu vs JKGReeeeN che setta un match per i titoli tag (altro team esterno, visto che la futura leader dell'Oedo Tai ancora non faceva parte della federazione e stava muovendo i primissimi passi in Stardom).

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Thunder Rock. E chi le ferma a queste?

E Kairi cheffà? Poco, anche se coinvolta nel giro di sfide "tra loro e loro" con le altre moschettiere. Dopo aver vinto i titoli trios ha, al solito, cazzeggiato con Hiromi Mimura e combattuto contro Saori Anou nel primo di una classica serie di match rookie vs veterane. Anou era "in prestito" dalle ActWres GirlZ, allora in buoni rapporti con la Stardom, insieme a Natsumi Maki. In ogni caso Kairi ha trovato il tempo di svolgere una sessione di allenamento con Meiko Satomura, e da qui parte la sfida alle campionesse.
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Good job, Saori

Aggiungo una piccola nota di colore prima del match, visto che a parte le dinamiche di cui si è detto la costruzione è debole e il match è tenuto insieme dalle backstories delle quattro che ricorderò parlando della battaglia. All'inizio dello show Fuka ha costretto il roster a cantare sul ring, in stile karaoke, alcune canzoni della federazione, come le themes della Stardom o le proprie entry music originali. Dalla band composta da Hiromi Mimura, Momo e Jungle alle Thunder Rock passando per Act Yasukawa che canta la theme dell'Oedo-Tai. Tutte hanno raggiunto vette di inascoltabilità più o meno alte (soprattutto Io e Mayu terribili), ad eccezione proprio di Kairi, che nonostante stesse combattendo per non perdere il cappello marinaro dalla testa ha mantenuto una certa dignità senza stonare tutto lo stonabile. Perché Fuka ha organizzato tutto ciò? Ovviamente per promuovere l'uscita del cd ufficiale con tutte le canzoni. Non poteva esserci trovata di marketing migliore.

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Good job, Kairi

IL MATCH


Già dai promo pre match si intuisce che la contesa sarà impostata molto sull'affiatamento delle due squadre. Partono Mayu e la boss Sendai; ed è subito una rivisitazione del match per la Red Belt tra le due, di quando Meiko era campionessa, in cui la capa joshi aveva distrutto la futura Stardom Icon. Non è un caso che sia proprio la sfidante ad "invitare" Mayu a dare il cambio a Io, la vera avversaria degna della sua forza. Dopo un breve scambio alla pari tocca a Kairi. Ma, nonostante una Pirate Princess molto grintosa, è il momento in cui le TR iniziano a lavorare di squadra e, quindi, prendono il controllo. È chiaro che le due campionesse, con la "scusa" di essere più rodate, avranno il ruolo di heels arroganti che dominano con tag veloci per costruire i ritorni di una Piratessa che resiste e da il cambio alla arrabbiatissima Meiko, come poi effettivamente succederà. Tutto questo viene raccontato bene nelle fasi di dominio su Kairi, con la Nostra che a un certo punto riesce anche ad arrivare al suo angolo, ma la Satomura, vista la poca chimica di squadra, non c'è (e dove cazz'è?). A un certo punto Io è troppo sicura, Kairi scappa e finalmente arriva il momento della boss. E sono subito mazzate, ma durano poco perché le campionesse la rimettono subito sul 2 vs 1.

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Once again, it's Kobashi's time!

Tuttavia Kairi è più pronta ad aiutare e a far vedere che anche loro possono giocare di squadra. Lo fanno anche eseguendo in fila il solito spot sulle scale d'ingresso alle gradinate del Korakuen che questa volta, rispetto ad altre occasioni, si lega di più nel match. E poi la capa Sendai saltare da lassù è uno spettacolo che non si vede spesso. Coerentemente con la storia delle partecipanti i cambi di fase successivi sono tutti segnati da una Io che tiene botta anche contro Meiko e dimostra di essere superiore a Mayu, raccontata come l'anello debole del team. Questa è un po' un'anticipazione, una parte della storia, del prossimo grande arco narrativo che coinvolgerà Io Shirai, con Mayu che dopo aver vinto il Cindarella del 2016 sfiderà la compare per non dimostrare di essere da meno, e si concluderà col loro grandissimo match nel giugno 2017, che per me è senza dubbio il migliore della storia della federazione.

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Tornando al nostro match, la differenza di affiatamento nel racconto viene fuori ancora una volta con Meiko che colpisce non una ma ben due volte Kairi con un calcio per sbaglio, riscattandosi però subito dopo col salvataggio che porterà a una delle near fall più grosse dopo la combo death valley driver + diving elbow drop su Io Shirai. Alla fine è proprio Mayu a riscattarsi e a causare l'ultimo, decisivo, cambio di fronte in cui le campionesse in 2 vs 1 fanno fuori la capa joshi e poi concludono su Kairi.

Molto belli i promo post match, soprattutto quando Hiroyo Matsumoto, per preparare la sfida in tag con Kagetsu di cui si è detto, dice a Kairi e Mayu di essere le "numero due", nettamente inferiori alla ace Shirai. Anche la risposta di Kairi, col solito trasporto, è figa. Peccato che per il single match di cui parlano con la godzillessa ci sarà da aspettare un po', per vederlo poi in un'altra federazione (più o meno altra fed, lo vedremo a suo tempo). Mayu col suo promo, invece, oltre a rispondere alla freelance mette già in chiaro che punta a sconfiggere Io, per proseguire la storia a due con lei di cui parlavo prima.

Insomma, uno dei migliori tag team match cha abbiamo visto qui, con una serie di storie che si intrecciano e vengono rese in modo perfetto dall'azione sul ring, in pieno spirito del puroresu, con una struttura classica ma ancora una volta con la curiosità data dal fatto che nessuno dei due team fosse chiaramente heel all'inizio del match. Direi che sia il periodo giusto per farsi un bel regalo di natale e recuperare questo match, di cui spero di aver dato tutte le coordinate contestuali e un buon punto di vista.

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Messaggio da El Principe »

BONUS DI NATALE

Come piccolo extra ho deciso di portare anche il match di Kairi con Saori Anou che avevo citato l'altro giorno e vedere come se la cava la piratessa contro un'avversaria con solo un anno di carriera. E proprio al Shin-Kiba in una situazione simile a quella del suo esordio, lì contro la maestosa Yuzuki Aikawa. Non è un caso che nel promo pre match Kairi parli proprio del periodo di quando era lei la rookie e lo riprenda anche in quello post match.

È quantomeno strano vedere la prima Saori Anou, così timidina e impacciata, sapendo come poi evolverà il personaggio da diva, anche con la variante in OZ, e che ottima wrestler diventerà. Al tempo del trial in Stardom faceva parte delle Actress GirlZ, progetto partito a metà 2015 basato sulle wrestler allenate da Yuna Manase, come appunto Saori, Natsumi Maki, Tae Honma e poi Tam Nakano. Ai tempi collaboravano con la Stardom, tanto che a dicembre Saori aveva partecipato a un mini torneo Rookie Of Stardom con anche Hiromi Mimura, Kiddo e Jungle, vinto proprio da Kyona, e Maki parteciperà al 5SGP del 2016.





Il trial con una serie di match in cui un rookie deve dimostrare di essere tosto contro una sfilza di veterani è abbastanza un classico. È curioso come lo scorso anno Saori sia stata tra gli avversari di Saki Akai, una che ha debuttato molto prima di lei, nel trial della modella/attrice della DDT, che era però basato sul dimostrare di essere una wrestler dignitosa e non sull'essere novellina.

Il match segue lo schema tipico, con Kairi in controllo per la maggior parte del tempo e Saori che risponde con le fiammate, all'inizio con l'arm work che abbiamo visto spesso da parte delle avversarie di Kairi e poi con il meglio del suo repertorio. Kairi chiude abbastanza presto ma la scugnizza ha fatto il suo. Kairi la eleva anche con un promo abbastanza sentito nel post match, in cui ricorda quando era lei la giovane che non dormiva la notte per l'ansia di avere un match con Nanae Takahashi.

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Messaggio da poppo the snake »

Sul tag match aggiungo solo una cosa: quanto sarebbe stato bello vedere in maniera più continuativa il tag Meiko-Kairi, perchè è vero che in questo caso hanno lottato prevalentemente come due entità separate per quasi tutto l'incontro, però questa dinamica oltre ad avare ampissimi spazi per evolversi, funzionava alla grande perchè le due si completavano molto bene.

Da una parte la Satomura in versione tank schiacchiatutti - e che presenza scenica in quel periodo, anche in sto match ha proprio trasmesso sempre una sensazione di dominio su tutte e 3 le partecipanti semplicemente mettendo piede sul ring - dall'altra Kairi ormai perfetta babyface in grado di prendere tutte le sberle di qursto mondo alimentando l'attesa dell'ingresso in scena della compare.

El Principe ha scritto: 25/12/2021, 22:36 È quantomeno strano vedere la prima Saori Anou, così timidina e impacciata, sapendo come poi evolverà il personaggio da diva, anche con la variante in OZ, e che ottima wrestler diventerà. Al tempo del trial in Stardom faceva parte delle Actress GirlZ, progetto partito a metà 2015 basato sulle wrestler allenate da Yuna Manase, come appunto Saori, Natsumi Maki, Tae Honma e poi Tam Nakano.
Qui invece aggiungo una piccola nota, intanto che nel gruppo originale c'era Maika Ozaki detta "Lillo il barilotto" e la cito non perchè mi piaccia (anzi), ma perchè di fatto era stata importante per costruire il primo evento delle Actwres, visto che era stata sfidata pubblicamente in qualità di sollevatrice di pesi dalla cantante Aina Aiba, il primo volto importante del gruppo che aveva già raggiunto una certa notorietà a livello nazionale e che ancora oggi gode di molto seguito.
Spoiler:
Di questo gruppo oltre alla Manase c'è lo zampino di Keiji Sakaguchi, il reclutatore della Aikawa e di Act Yasukawa (mi sembra che tu lo abbia già scritto però, è che ora come ora non mi ricordo e non ho voglia di ricontrollare :conf).

Rimanendo in tema però, la mia domanda: come abbiamo già detto nel topic femminile le Actwres hanno ufficialmente chiuso le attività legate al pro wrestling, quindi ti chiedo, oltre alla TJPW secondo te c'è ancora spazio per progetti di questo tipo e di raggiungere comunque dei risultati simili (perchè comunque le girl'Z zitte zitte erano pure riuscite a stringere accordi commerciali con la Sanrio Puroland), oppure vista l'attuale situazione generale (non buona) ormai sarà appannaggio di Yuka&co?

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Messaggio da El Principe »

Non mi sono voluto dilungare su Maika Ozaki e in generale sulla storia delle ActWres, perché volevo evitare il solito wallpostone e dare solo qualche riferimento a grandi linee per un match bonus da gustare in un boccone.

Per progetti di questo tipo intendi federazioni con wrestler che debbano essere anche attrici/idol/influencer? Se è così secondo me no e l'exploit delle ActWres è stato una piccola eccezione. Questo perché è la strada che paiono intenzionate a seguire, o almeno una di quelle principali, le federazioni dei gruppi che hanno i soldoni, la Stardom di Bushiroad e la TJP di CyberAgent. Dunque assorbiranno loro chi mostrerà di avere potenziale anche in questi campi. Non è un caso che quelli di Rossy, come avevamo già detto anche qui, abbiano decisamente deciso di puntare su personaggi capaci di essere "larger than life" anche per la bellezza e doti extra ring (non solo promo, tipo Unagi va forte su tiktok e resta una modella). Adesso l'idea è quella di pretendere di più rispetto al semplice photobook che facevano già ai tempi di Io Shirai e Kairi.

Non è un caso nemmeno il fatto che alcuni dei migliori talenti creati in ActWres, come Tam, Maki e Himeka, siano finiti in Stardom e che, infaustamente per il livello delle altre, la tradizione stia continuando. Anche per questo si sono rubati Giulia, una delle poche uscite di recente dalla Ice Ribbon da poter usare anche in quel senso e più facile da accalappiare rispetto a Maya Yukihi.

Anche le Tokyo Joshi, da Miko Itoh (per quanto lei disprezzi quel ambiente) in poi tra up up girls e tutto ci puntano sul mondo idol. E anche qui, bravo Sanshiro Takagi che si sa muovere benissimo e ha una grande intelligenza del business a trovare un accordo con le SKE48, ma se Yuki Arai ha deciso di allenarsi e combattere lì e non in Ice Ribbon o Marvelous ci sarà un motivo. Anche Mina e Unagi adesso staranno di là ma sono "scuola" TJP e la stessa Maki lasciate le actwres si è fatta un giro dalle CyberAgent girls prima di arrivare da Fuka.

Partire da zero poi è impossibile, anche in caso di relativo successo avresti subito il signor Smithers con la valigetta dei soldi mandato a volte da Rossy e a volte da Takagi a rubarti i migliori talenti. Forse potrebbe uscire qualcosa sempre dalla rivisitazione AgZ e dal progetto di Act, ma mi pare che stiano volutamente volando basso, almeno per il momento. Ma alla fine potrebbero anche scoprire a caso la nuova potenziale Yuzuki Aikawa partendo da una ballerina decaduta, tempo che inizia a far parlare di sè e arriva la Stardom.

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