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Ma questi libri... vale la pena iniziare questo "viaggio"?
Sarei curioso di avere un'opinione da chi li ha letti...
Sono sei libri, giusto?

Emperador Horace ha scritto: ↑22/09/2021, 15:10 Concordo in toto, lo vidi almeno vent'anni fa (forse qualcosa in meno, mi pare di ricordare che conoscessi già MacLachlan per via di "Desperate Housewives", ma probabilmente era il contrario), ho ricordi offuscati della trama (va detto che l'intreccio incomorensibile era il difetto principale che gli si imputava nella critica generalista), ma l'impatto visivo me lo ricordo ancora.

A differenza tua io un tentativo coi romanzi l'ho fatto, fallendo miseramente.

Ne esiste anche una miniserie tv dei primi anni 2000 comunque. Credo di averla pure vista di notte su Italia 1 mentre facevo altro, ma non me la ricordo per nulla.

Sarebbe interessante domandarsi se la versione mancata di Jodorowski avrebbe dribblato nell'immaginario cinematografico Star Wars, di cui Lucas fu comunque profondamente debitore.

PuroIndyLove ha scritto: ↑22/09/2021, 15:51 Sarebbe interessante domandarsi se la versione mancata di Jodorowski avrebbe dribblato nell'immaginario cinematografico Star Wars, di cui Lucas fu comunque profondamente debitore.

Jodorowski's Dune l'hai visto? Ti dà un'idea di cosa avrebbe voluto fare lui e di come comunque parte di quel lavoro sia stato sfruttato in altri film (e nello stesso Dune).

christian4ever ha scritto: ↑22/09/2021, 16:04 Jodorowski's Dune l'hai visto? Ti dà un'idea di cosa avrebbe voluto fare lui e di come comunque parte di quel lavoro sia stato sfruttato in altri film (e nello stesso Dune).

Non l'ho ancora visto, e lo farò senz'altro. Sul web ho dato un'occhiata agli storyboards e letto la storia dietro al progetto.

La chicche erano Salvador Dalì che chiede cifre astronomiche, prima di essere silurato perché appoggiava Franco, e i Pink Floyd che mangiano cotolette.

uomodelmonte88 ha scritto: ↑22/09/2021, 15:47 Ma questi libri... vale la pena iniziare questo "viaggio"?
Sarei curioso di avere un'opinione da chi li ha letti...
Sono sei libri, giusto?

Io li ho letti tutti e sei, il mio consiglio è di leggere il primo, poi vedi tu. La storia prosegue nei seguiti, ma volendo il primo può essere inteso anche come conclusivo. Pur piacendomi molto anche i seguiti, sono più lenti/filosofici, molti li criticano. Il primo ha una trama più avventurosa ed è quello generalmente più apprezzato.

Poco da dire, oltre due ore e mezzo di showoff di Zimmer in cui un regista megalomane flexa i milioni targati Warner pensando che inquadrare le fattezze del protagonista maschio* equivalga a dare spessore ai personaggi, ma almeno in Tenet ci si faceva due risate e non c'era la pretesa di fare passare l'ennesima saga popcorn come grande cinema d'autore PD. No comment sulle poche battute riservate a Bautista (dopo il trattamento di 2049) e sul fatto che Momoa risulti ancora inferiore a Roman Reigns come starpower e presenza scenica nonostante abbia avuto un push maggiore lui dalla Warner che il Tribal Chief dalla WWE, la politica viene completamente messa in disparte come nel remake di Blade Runner, uno schifo totale.
In 2049 stavo per addormentarmi ma almeno c'era la De Armas molto sensuale, Villeneuve è talmente in caduta libera che quasi mi porta a rivalutare Nolan in positivo

Sono andato oggi a vederlo con la mia ragazza che non conosce la storia di dune. Lei giustamente mi dice: ammesso che sia solo la prima parte, cosa mi porta a voler vedere la seconda?
In 155 minuti non sono riusciti a dare un minimo di caratterizzazione ai cattivi (che sono cattivi perché sono cattivi, punto),e soprattutto non hanno tirato fuori un finale. Il finale non esiste , e ci sono indicibili tempi morti che non servono a nulla (al massimo alle seghe del regista).
Minzione d'onore ai pirla che hanno speso soldi per Zendaya e Batista, al loro posto potevano mettere due cartonati e non sarebbe cambiato nulla

KanyeWest ha scritto: ↑03/10/2021, 1:20 Poco da dire, oltre due ore e mezzo di showoff di Zimmer in cui un regista megalomane flexa i milioni targati Warner pensando che inquadrare le fattezze del protagonista maschio* equivalga a dare spessore ai personaggi, ma almeno in Tenet ci si faceva due risate e non c'era la pretesa di fare passare l'ennesima saga popcorn come grande cinema d'autore PD. No comment sulle poche battute riservate a Bautista (dopo il trattamento di 2049) e sul fatto che Momoa risulti ancora inferiore a Roman Reigns come starpower e presenza scenica nonostante abbia avuto un push maggiore lui dalla Warner che il Tribal Chief dalla WWE, la politica viene completamente messa in disparte come nel remake di Blade Runner, uno schifo totale.
In 2049 stavo per addormentarmi ma almeno c'era la De Armas molto sensuale, Villeneuve è talmente in caduta libera che quasi mi porta a rivalutare Nolan in positivo

Spoiler:

(perché sia mai il contrario nel 2021, l'unica fica vera del film si vede col velo ed anche Zendaya compare giusto alla fine

Aperta e chiusa parentesi. Tenet è più da considerare per l'utilizzo tecnico, quindi telecamere Sphero 65 che hanno permesso di vederlo in formato Imax tramite il 70mm quasi nella sua totalità, e tutta la parte di sound mixing e sound editing. Che alla fin fine è quello su cui Nolan lavora da almeno un paio di film.
Infatti si vede nella resa finale.

Jeff Hardy 18 ha scritto: ↑03/10/2021, 10:13 Aperta e chiusa parentesi. Tenet è più da considerare per l'utilizzo tecnico, quindi telecamere Sphero 65 che hanno permesso di vederlo in formato Imax tramite il 70mm quasi nella sua totalità, e tutta la parte di sound mixing e sound editing. Che alla fin fine è quello su cui Nolan lavora da almeno un paio di film.
Infatti si vede nella resa finale.

Non lo metto in dubbio anche perché non so niente di tecnica, però sono d'accordo sul fatto che Nolan ormai punti principalmente su quello.
Chiaramente la mia era una forzatura per non dire una boutade, però l'ho trovato proprio deboluccio a livello di storia come film a sé stante e penso presenti le stesse caratteristiche che non mi hanno fatto apprezzare gli ultimi lavori di Villeneuve

Per chi si lamenta delle poche battute per Batista, è proprio il suo personaggio che è tra i minori pure nel libro, un violento con poco cervello messo a far danni dal Barone per un certo motivo che non vi spoilero. Per quello di Chani/Zendaya che doveva fare il regista se pure nel libro nella prima parte compare poco? Si rifarà nell'eventuale seconda parte.
Riguardo il fatto che i siano cattivi "perché sì", è perché anche nel libro il vero focus non è nel conflitto tra Atreides e Harkonnen. Quello è uno specchietto per allodole, il tema è un altro che non vi spoilero.

La caratterizzazione del personaggio di Zendaya l'ho trovata molto più affascinante rispetto alla versione Lynchiana; in primis, accogliendo la scelta registica di Villeneuve di restiturle, così ai Fremen in generale, dei tratti orientali. Max Von Sydow di sicuro non appariva esotico.
Da quello che ho letto un pò in giro, Herbert era un appassionato di medio oriente.

Il Dune di Lynch l'ho rivisto, e devo ammettere che a una seconda visione mi irritato non poco.
Pleonasmi senza senso e spiegoni raggelanti. Capisco una impostazione più classica, ma a tratti sembrava un'opera teatrale.
Tralasciando poi il fatto che, nella seconda metà, gli eventi si susseguono a ritmi assurdi e privi di alcun nesso.
Il vantaggio è che, a differenza di Villeneuve, sei in grado di avere una panoramica molto più dettagliata circa gli eventi del film e le figure.
Villeneuve quasi non lo seguivo, e il non aver mai letto Herbert è stato uno svantaggio, come ho detto.

Visivamente, certo, è spettacolare.

abc ha scritto: ↑03/10/2021, 11:29 Per chi si lamenta delle poche battute per Batista, è proprio il suo personaggio che è tra i minori pure nel libro, un violento con poco cervello messo a far danni dal Barone per un certo motivo che non vi spoilero. Per quello di Chani/Zendaya che doveva fare il regista se pure nel libro nella prima parte compare poco? Si rifarà nell'eventuale seconda parte.
Riguardo il fatto che i siano cattivi "perché sì", è perché anche nel libro il vero focus non è nel conflitto tra Atreides e Harkonnen. Quello è uno specchietto per allodole, il tema è un altro che non vi spoilero.

Boh, credo di vivere in un mondo diverso. Se vado al cinema, voglio vedere una storia con un inizio (c'è), uno sviluppo (c'è) e una fine. Poi magari fanno anche un 2, un 3 o un 5000 ("visti i primi mille, visti tutti"), ma qui ragazzi non c'è un finale.
Abbiamo pagato 9/10 euro per vedere un immenso trailer, visivamente bellissimo ma senza un briciolo di finale.
Esempio pratico: Matrix. La storia portante è neo vs le macchine/agente Smith. Ma nel primo film lui capisce di essere l'eletto, nel secondo capisce che il vero nemico è un altro, e nel terzo la serie finisce. Ogni film ha un finale che conclude l'opera.
Qui il finale non c'è.

Aggiungo un altra cosa: l'abilità di uno sceneggiatore deve essere quella di riassumere un opera (un libro, la vita di un uomo) in un film, cercando di trasferire nel film le parti più importanti. Non mi pare di aver letto di gente che ha preso le ferie per guardare i miserabili, guerra e pace o il dottor zivago.
Qui siamo invece preda di una produzione che non è riuscita a condensare in due ore e mezza una storia.

Ray magini ha scritto: ↑03/10/2021, 13:20 Boh, credo di vivere in un mondo diverso. Se vado al cinema, voglio vedere una storia con un inizio (c'è), uno sviluppo (c'è) e una fine. Poi magari fanno anche un 2, un 3 o un 5000 ("visti i primi mille, visti tutti"), ma qui ragazzi non c'è un finale.
Abbiamo pagato 9/10 euro per vedere un immenso trailer, visivamente bellissimo ma senza un briciolo di finale.
Esempio pratico: Matrix. La storia portante è neo vs le macchine/agente Smith. Ma nel primo film lui capisce di essere l'eletto, nel secondo capisce che il vero nemico è un altro, e nel terzo la serie finisce. Ogni film ha un finale che conclude l'opera.
Qui il finale non c'è.

Aggiungo un altra cosa: l'abilità di uno sceneggiatore deve essere quella di riassumere un opera (un libro, la vita di un uomo) in un film, cercando di trasferire nel film le parti più importanti. Non mi pare di aver letto di gente che ha preso le ferie per guardare i miserabili, guerra e pace o il dottor zivago.
Qui siamo invece preda di una produzione che non è riuscita a condensare in due ore e mezza una storia.

Concordo pienamente, io vado al cinema a vedere un film e di leggermi 5/6 libri non me ne frega niente specialmente se non c'è neanche il finale

KanyeWest ha scritto: ↑03/10/2021, 11:28 Non lo metto in dubbio anche perché non so niente di tecnica, però sono d'accordo sul fatto che Nolan ormai punti principalmente su quello.
Chiaramente la mia era una forzatura per non dire una boutade, però l'ho trovato proprio deboluccio a livello di storia come film a sé stante e penso presenti le stesse caratteristiche che non mi hanno fatto apprezzare gli ultimi lavori di Villeneuve

Sisi, non ricordo se ne avessimo discusso all’epoca, quindi ho colto la palla al balzo.
Su Dune ammetto di necessitare una seconda visione.

Sicuramente la fotografia fighetta e il reparto musiche lavora molto bene.
Non ha però lo stesso scarto tecnico di Tenet, per dire ha usato camere UHD ma è stato rilasciato in Imax normale, praticamente due livelli sotto Tenet. (Imax, DigitalImax e 70mm).
Quindi mi verrebbe da dire che se Nolan stia lavorando con le tecnologie per renderle quotidiane, ci sta, alla fin fine i soldi li ha fatto e si è messo al servizio dell’industria (tipo Cameron), mentre Villeneuve sta molto più cercando di darsi un tono.

Ray magini ha scritto: ↑03/10/2021, 13:20 Boh, credo di vivere in un mondo diverso. Se vado al cinema, voglio vedere una storia con un inizio (c'è), uno sviluppo (c'è) e una fine. Poi magari fanno anche un 2, un 3 o un 5000 ("visti i primi mille, visti tutti"), ma qui ragazzi non c'è un finale.
Abbiamo pagato 9/10 euro per vedere un immenso trailer, visivamente bellissimo ma senza un briciolo di finale.
Esempio pratico: Matrix. La storia portante è neo vs le macchine/agente Smith. Ma nel primo film lui capisce di essere l'eletto, nel secondo capisce che il vero nemico è un altro, e nel terzo la serie finisce. Ogni film ha un finale che conclude l'opera.
Qui il finale non c'è.

Aggiungo un altra cosa: l'abilità di uno sceneggiatore deve essere quella di riassumere un opera (un libro, la vita di un uomo) in un film, cercando di trasferire nel film le parti più importanti. Non mi pare di aver letto di gente che ha preso le ferie per guardare i miserabili, guerra e pace o il dottor zivago.
Qui siamo invece preda di una produzione che non è riuscita a condensare in due ore e mezza una storia.

La storia del libro di Dune è lunga, farla stare in due ore e mezza vuol dire sacrificare troppo, ci hanno provato negli anni 80 tagliuzzando la lunghissima versione di Lynch con i risultati che conosciamo.
Citi Matrix, ma anche qua abbiamo il protagonista che arriva alla fine del primo film con una nuova consapevolezza. Il film inizia con Paul figlio di regnanti che ha sempre vissuto al sicuro in una gabbia dorata, finisce con la situazione che si è ribaltata completamente e viene considerato il Messia. Narrativamente la chiusura del film arriva al termine di una tappa importante dello sviluppo del suo personaggio.
Il film in America esce con la dicitura "Parte 1", se tu sei andato in sala pensando fosse un'opera completa non ti sei informato bene prima.