The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Per chi vuole dibattere e chiacchierare sulle serie TV, sui cartoni animati, su programmi televisivi o su film cinematografici... e ovviamente anche sui protagonisti dello schermo.
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Hard Is Ono
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Hard Is Ono »

FAT MIKE ha scritto: 21/12/2021, 23:30 Sì ci penso, ho un po' di cose di fare, però vorrei. Nel frattempo pensavo di tirare avanti con interviste a Lory, aneddoti e magari un torneo in cui noi 4 minchioni decidiamo qual è il nostro personaggio preferito.
Concept dell'anno 2022.



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FAT MIKE
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da FAT MIKE »

Tra l'altro, a proposito dei personaggi iconici della serie, avete presente il viziatissimo nipote di Lona, Anthony? Nella vita fa il personal trainer (ma tu pensa), e guardate un po' cos'è diventato in questi anni.













Alla fine la confusione sessuale del personaggio era propria anche dell'interprete.

Misterious man
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Misterious man »

Vuole fare le scarpe a Simone, il primo vero originale personal trainer della serie

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FAT MIKE
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da FAT MIKE »

Altra piccola curiosità sul cast, in particolare sull'attore che nell'ultimo episodio interpreta il riccone sposato con Maria la tettona mignottona:

Immagine

Altri non è che Sebastian Harrison, che è il celeberrimo interprete di Satomi di Kiss Me Licia (anzi, Love Me Licia).

Immagine

Grandissima Lory che è andata a pescarlo a Los Angeles.

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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da FAT MIKE »

Lory genio anche del montaggio. A tal proposito, la star Costantino Vitagliano dichiarò: "La Del Santo mi ha montato ad arte: ho preso parte in una sola giornata ad alcune riprese in cui la Lory mi cambiava continuamente il copione. Poi dal cameo, mi ha diviso in più puntate e un film lo ha fatto diventare una serie".

Si lamenta pure ma è l'unica cosa degna di nota che ha fatto negli ultimi dieci anni.

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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Hohesc »

Faccio un recuperone per mettermi in riga con la serie; dunque

PARTE I: Alle analisi già esaustive mi sento solo di aggiungere una riflessione metacinematografica. È evidente come fin dalle prime scene la Lady, e poi più in generale i personaggi, siano in una lotta costante con i mezzi cinematografici: doppiaggio fuori sync, rumori aggiunti molesti, evidente deformazione delle voci che spesso e volentieri assumono toni farseschi. Tutti questi elementi fuori posto, che fanno molto Lynch, giustamente citato, mettono immediatamente in una condizione di angoscia lo spettatore, il quale percepisce come i personaggi che vede stiano affogando in quelli che Pasolini chiamava cinèmi, i segni che costituiscono la semiotica di un film. È magistrale quindi come comprendiamo che i nostri protagonisti esprimono una commovente resistenza al freddo occhio cinematografico, quell'occhio di Vertov che riduce l'umano a misera macchina. I nostri invece, nel bene e nel male, rivendicano la loro umanità; particolarmente esplicito nei personaggi secondari, come Roberto, moderno Franco Citti, il cui dialogo con l'amico rende onore a quelli di Amore Tossico di Caligari per emissione fonetica, chiara metafora del malessere interiore dei nostri, mascherato dal e annegato nel sesso. Ovviamente tutte queste tematiche proletarie sono sublimate in Chang, simulacro nefasto di una apocalisse già avvenuta.

La più assalita dal cine-occhio tuttavia è proprio Lona, a suon di zoom e tagli che per violenza ricordano il Petri di A ciascuno il suo. Incarnazione del capitalismo sfrenato e della sua psicosi, si ripete ossessivamente vuote frasi motivazionali e patetiche (nel senso di pregne di pathos) per tirare avanti, flirta per sentirsi viva (tema del sesso), ma poi nega come se non ci fosse un domani, ancora e ancora, nega a sè stessa e al mondo esterno; come evidenziato, il dramma principale di Lona è stabilire quale sia il suo lavoro, cioè il suo ruolo nella società, cioè quale sia la posizione di una donna di potere oggi, se abbia effettivamente poi un lavoro o non viva di rendita sull'eredità del marito: il rimprovero al fidanzato suona come un'autoaccusa. Insomma, una psicologia talmente complessa da prevedere ampiamente le teorie di Byung Chul-han sulle conseguenze della libera imprenditoria odierna, come Dostoevskij fece con la psicanalisi. Smanioso di vedere i prossimi episodi

PARTE II: Episodio che porta avanti le trame principali e si impernia tutto sullo shooting, che non può non ricordare Salò o le 120 giornate di Sodoma: ma se almeno lì c'era l'onestà di umiliare i giovani, qui la carne viene messa in mostra e declassata (tema delle classi sociali) a merce sotto la luce del Sole e con un'ostentazione di onestà che sinceramente supera il disgusto dell'originale. Giustamente il baratto dei corpi prosegue anche al maschile, con la sequenza dei provini; su tutto questo continua ad aleggiare Chang, emissario esiziale di un fato parvo.

Da notare anche come durante lo shooting si sovrappongano una Babele di lingue, come in un racconto di Borges, dove l'umano perde la bussola di fronte all'innumerabile, col gioco metanarrativo del set fotografico che moltiplica gli obbiettivi anche in scena ed oppone alla carne vivida una nuova umanità transumanista, come già accennato nella prima parte. Degno di nota il finale con un dialogo-monologo della Lady che omaggia il Gollum di Peter Jackson e notevole l'interpretazione di Johnny Gargano nei panni di Antonio.

PARTE III: Ok, gli strati narrativi iniziano a raggiungere una saturazione tale da lasciarmi stordito. Tutto l'episodio si agita freneticamente come un valzer diabolico, pare di vedere Il fascino discreto della borghesia girato da Jodorowsky. Si alternano considerazioni sciatte sulla lotta per i propri diritti, allusioni al "miglior naso di Parigi", ovvero a Grenouille de Il Profumo e quindi allo sfruttamento minorile, il vagare sperduto della Lady e lo slancio animalesco del nipote, unica luce in questa spirale spezzettata di azioni svuotate che si autofagocita, portando al collasso l'intera struttura narrativa.

Proprio sul punto di massima rottura, improvvisamente s'inserisce la musica come catalizzatore comune delle speranze di giovani mercificate, che ballando in contrasto con le richieste di Doris si emancipano dalle aspettativa di questa società malata. In una climax ascendente per concetti e discendente per classe sociale dei personaggi, in un gioco di specchi e significati sullo sfruttamento abbastanza esplicito, due violentissimi primi piani mettono in una relazione animista il cane e Chang, tetro cavaliere della miseria bastarda.

La rivoluzione sta arrivando e consiste nello sfondare il muro del caos per costituire le fondamenta di una nuova realtà senza mura e palazzi, quelli che invadono ogni inquadratura di The Lady, questo ci dice Lory, credo.

PARTE IV: Dopo il delirante episodio tre, la serie si prende una puntata intera per ristabilire le proprie coordinate: contrapposizione tra fisico umano e digitale disumano in Anthony che si spoglia; doppia valenza della danza, come emancipazione dello spirito e schiavitù del corpo a quel sesso che è a sua volta liberazione dalle gabbie professionali di tutti i personaggi, e prigione di cupidigia dove perdere la percezione di sè e degli altri (è un male?), tutto questo in Roberto che si comporta come una stella impazzita e deraglia in più direzioni con la sicumera di Ayrton Senna. Ritroviamo la malattia mentale di Lona, oramai ridotta a stare perennemente scalza: nei vestiti eterei e nell'amore perverso ricorda la figura tragica d'Ofelia; infine, la base portante di tutta la serie, il sottomondo di poveri negri su cui si fondano le attività di tutti questi fottuti imprenditori di divertimento (interessante come il loro unico lavoro paia vendere e organizzarsi il divertimento a vicenda, un sistema chiuso che non conosce lavoro). Oba riesce a non far rimpiangere troppo l'assenza dell'apostolo di mogano.

PARTE V: Seguendo il trend della scorsa puntata, la serie continua a rattrappirsi, viene inglobata dalle sue stesse questioni, che si ripetono staticamente ed impediscono una qualunque evoluzione o prospettiva per i nostri personaggi. Gli amanti di Giselle, il tira e molla di Lona, lo squallido tenore di vita dei giovani poveri di spirito. A Lory Del Santo non interessa intrattenere, nè tantomeno risultare interessante: vuole soltanto trasmettere il peso di una vita sempre uguale, bramata dai diretti servitori dei potenti, ma con un potere in tutto e per tutto simile all'indigenza nella sua impotenza. Spicca il personaggio di Juri, un malinconico mammone invischiato in una realtà marcescente. Il Mastroianni che ci meritiamo per questa Dolce Vita del nostro millennio. Inizia tuttavia a sentirsi la mancanza del nostro angelo caduto da una baraccopoli di cristallo.

Finisco domani, non vorrei che la stanchezza mi facesse sfuggire delle chiavi di lettura nei prossimi episodi.

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Hard Is Ono
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Hard Is Ono »

Hohesc ha scritto: 30/12/2021, 3:33 Faccio un recuperone per mettermi in riga con la serie; dunque

PARTE I: Alle analisi già esaustive mi sento solo di aggiungere una riflessione metacinematografica. È evidente come fin dalle prime scene la Lady, e poi più in generale i personaggi, siano in una lotta costante con i mezzi cinematografici: doppiaggio fuori sync, rumori aggiunti molesti, evidente deformazione delle voci che spesso e volentieri assumono toni farseschi. Tutti questi elementi fuori posto, che fanno molto Lynch, giustamente citato, mettono immediatamente in una condizione di angoscia lo spettatore, il quale percepisce come i personaggi che vede stiano affogando in quelli che Pasolini chiamava cinèmi, i segni che costituiscono la semiotica di un film. È magistrale quindi come comprendiamo che i nostri protagonisti esprimono una commovente resistenza al freddo occhio cinematografico, quell'occhio di Vertov che riduce l'umano a misera macchina. I nostri invece, nel bene e nel male, rivendicano la loro umanità; particolarmente esplicito nei personaggi secondari, come Roberto, moderno Franco Citti, il cui dialogo con l'amico rende onore a quelli di Amore Tossico di Caligari per emissione fonetica, chiara metafora del malessere interiore dei nostri, mascherato dal e annegato nel sesso. Ovviamente tutte queste tematiche proletarie sono sublimate in Chang, simulacro nefasto di una apocalisse già avvenuta.

La più assalita dal cine-occhio tuttavia è proprio Lona, a suon di zoom e tagli che per violenza ricordano il Petri di A ciascuno il suo. Incarnazione del capitalismo sfrenato e della sua psicosi, si ripete ossessivamente vuote frasi motivazionali e patetiche (nel senso di pregne di pathos) per tirare avanti, flirta per sentirsi viva (tema del sesso), ma poi nega come se non ci fosse un domani, ancora e ancora, nega a sè stessa e al mondo esterno; come evidenziato, il dramma principale di Lona è stabilire quale sia il suo lavoro, cioè il suo ruolo nella società, cioè quale sia la posizione di una donna di potere oggi, se abbia effettivamente poi un lavoro o non viva di rendita sull'eredità del marito: il rimprovero al fidanzato suona come un'autoaccusa. Insomma, una psicologia talmente complessa da prevedere ampiamente le teorie di Byung Chul-han sulle conseguenze della libera imprenditoria odierna, come Dostoevskij fece con la psicanalisi. Smanioso di vedere i prossimi episodi

PARTE II: Episodio che porta avanti le trame principali e si impernia tutto sullo shooting, che non può non ricordare Salò o le 120 giornate di Sodoma: ma se almeno lì c'era l'onestà di umiliare i giovani, qui la carne viene messa in mostra e declassata (tema delle classi sociali) a merce sotto la luce del Sole e con un'ostentazione di onestà che sinceramente supera il disgusto dell'originale. Giustamente il baratto dei corpi prosegue anche al maschile, con la sequenza dei provini; su tutto questo continua ad aleggiare Chang, emissario esiziale di un fato parvo.

Da notare anche come durante lo shooting si sovrappongano una Babele di lingue, come in un racconto di Borges, dove l'umano perde la bussola di fronte all'innumerabile, col gioco metanarrativo del set fotografico che moltiplica gli obbiettivi anche in scena ed oppone alla carne vivida una nuova umanità transumanista, come già accennato nella prima parte. Degno di nota il finale con un dialogo-monologo della Lady che omaggia il Gollum di Peter Jackson e notevole l'interpretazione di Johnny Gargano nei panni di Antonio.

PARTE III: Ok, gli strati narrativi iniziano a raggiungere una saturazione tale da lasciarmi stordito. Tutto l'episodio si agita freneticamente come un valzer diabolico, pare di vedere Il fascino discreto della borghesia girato da Jodorowsky. Si alternano considerazioni sciatte sulla lotta per i propri diritti, allusioni al "miglior naso di Parigi", ovvero a Grenouille de Il Profumo e quindi allo sfruttamento minorile, il vagare sperduto della Lady e lo slancio animalesco del nipote, unica luce in questa spirale spezzettata di azioni svuotate che si autofagocita, portando al collasso l'intera struttura narrativa.

Proprio sul punto di massima rottura, improvvisamente s'inserisce la musica come catalizzatore comune delle speranze di giovani mercificate, che ballando in contrasto con le richieste di Doris si emancipano dalle aspettativa di questa società malata. In una climax ascendente per concetti e discendente per classe sociale dei personaggi, in un gioco di specchi e significati sullo sfruttamento abbastanza esplicito, due violentissimi primi piani mettono in una relazione animista il cane e Chang, tetro cavaliere della miseria bastarda.

La rivoluzione sta arrivando e consiste nello sfondare il muro del caos per costituire le fondamenta di una nuova realtà senza mura e palazzi, quelli che invadono ogni inquadratura di The Lady, questo ci dice Lory, credo.

PARTE IV: Dopo il delirante episodio tre, la serie si prende una puntata intera per ristabilire le proprie coordinate: contrapposizione tra fisico umano e digitale disumano in Anthony che si spoglia; doppia valenza della danza, come emancipazione dello spirito e schiavitù del corpo a quel sesso che è a sua volta liberazione dalle gabbie professionali di tutti i personaggi, e prigione di cupidigia dove perdere la percezione di sè e degli altri (è un male?), tutto questo in Roberto che si comporta come una stella impazzita e deraglia in più direzioni con la sicumera di Ayrton Senna. Ritroviamo la malattia mentale di Lona, oramai ridotta a stare perennemente scalza: nei vestiti eterei e nell'amore perverso ricorda la figura tragica d'Ofelia; infine, la base portante di tutta la serie, il sottomondo di poveri negri su cui si fondano le attività di tutti questi fottuti imprenditori di divertimento (interessante come il loro unico lavoro paia vendere e organizzarsi il divertimento a vicenda, un sistema chiuso che non conosce lavoro). Oba riesce a non far rimpiangere troppo l'assenza dell'apostolo di mogano.

PARTE V: Seguendo il trend della scorsa puntata, la serie continua a rattrappirsi, viene inglobata dalle sue stesse questioni, che si ripetono staticamente ed impediscono una qualunque evoluzione o prospettiva per i nostri personaggi. Gli amanti di Giselle, il tira e molla di Lona, lo squallido tenore di vita dei giovani poveri di spirito. A Lory Del Santo non interessa intrattenere, nè tantomeno risultare interessante: vuole soltanto trasmettere il peso di una vita sempre uguale, bramata dai diretti servitori dei potenti, ma con un potere in tutto e per tutto simile all'indigenza nella sua impotenza. Spicca il personaggio di Juri, un malinconico mammone invischiato in una realtà marcescente. Il Mastroianni che ci meritiamo per questa Dolce Vita del nostro millennio. Inizia tuttavia a sentirsi la mancanza del nostro angelo caduto da una baraccopoli di cristallo.

Finisco domani, non vorrei che la stanchezza mi facesse sfuggire delle chiavi di lettura nei prossimi episodi.
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Hohesc »

PARTE VI: Con l'entrata nella seconda parte di stagione, Lory inizia a tematizzare gli episodi per esaurire i complessi argomenti incrociati che ci ha sottoposto fin'ora: in questo si parla di amore. L'amore come ricatto ("devi amarmi come sono, devi aspettarmi"), l'amore come prospettiva di carriera ("mi piacciono le donne ricche, non sono fatto per lavorare"), il ricordo dell'amore come eredità meramente materiale (il marito di Lona), l'amore perverso di un nipote verso la zia. L'amore vero, come quello di una madre per il figlio, è rigettato, mentre l'amore incondizionato ed ingenuo della Lady, sempre più in disparte in quanto anima povera (quindi pia) corrosa da una vita fisica e frenetica che le spettegola alle spalle. Lona scompare nelle fumose trame di ciò che ha costruito, ovvero l'affaire tra Marco e Giselle, che è il punto più alto di quella passione irrazionale, arrivata a un punto tale da lacerare i formalismi e farsi puro spirito ("sei una figa stratosferica"). L'unica pulsione eguale e contraria è quella dell'arte, come già rimarcato, arte che s'impone nel salotto di Anthony a colpi di danza e dure verità filosofiche; non a caso Anthony accetta la prima e ripudia le seconde: apprezza l'arte e il divertimento che procura, ma non le sue conseguenze, è un portatore sano della sua stessa malattia mortale.
In mezzo a questi giovani artisti, viene finalmente rievocato Chang, furore levigato in un corpo dimenticato.

PARTE VII: Non ne posso più

PARTE VIII: Femmine corpi diritti delle femmine diritti dei corpi lo Stato il possesso il consumismo il denaro la discoteca il tranvione il gay la satira grottesca il dubbio gusto lavorare stanca le lingue la lingua l'amore l'amore non corrisposto i sentimenti gli scanner i consigli i neri i neri liberi i neri servi Chang, buddha feroce di glaciale compassione, gli stalker Tarkovskij l'Aleph tu ed io

PARTE IX: Aiutat

PARTE X: Nei titoli di testa ci viene finalmente rivelato il grande segreto del film, che in una sola inquadratura scioglie tutti i misteri e le ambiguità della storia: ci troviamo ad Hollywood e quello che vediamo è un enorme sceneggiato della vita, della vita vera, con Lory che si identifica come una sorta di Caden Cotard in Synecdoche, New York, che però ha avuto il coraggio di andare fino in fondo e concludere la propria opera. Come nella vita vera, gli istanti qualsiasi e gli istanti notevoli, per dirla con Deleuze, si alternano senza soluzione di continuità, e sta a noi cogliere quali siano quali. I problemi si sovrappongono e nascono sui vecchi problemi senza che abbiamo avuto il tempo di risolverli, ci dimentichiamo delle nostre ansie perché ne emergono altre e abbandoniamo ogni progetto: quale festa di compleanno? Quale casting? Non ho già fatto tutto? O non l'ho ancora pensato? Da dove viene la tua voce di cobalto arrostito, Chang, mio sereno servitore, mio impietoso giudice? In questo gioco di specchi e fantasmi che rimanda al finale de Il Casanova di Federico Fellini, Chang è la bambola irresponsabile e avulsa che consola col suo "si siniora", sempre uguale a sè stesso, al di là del bene e del male. Nel solco di Hideaki Anno, Lory tronca il racconto irriproducibile sul finale e lascia il messaggio della serie ai concetti e al flusso delle immagini; immagini che peraltro rimandano a delle prove, con tutte quelle scene ripetute, a lacerare definitivamente il velcro di finzione tra personaggi e spettatore. Lo sguardo finale di Luc in macchina è Harriett Andersson in Monica e il desiderio, è Jean-Pierre Léaud ne I Quattrocento Colpi, è l'interprete che interroga lo spettatore e lo informa di essere fruitore e attore della sua stessa messinscena. Lo straziante abbraccio finale lascerebbe intuire che ci può essere amore anche nella finzione, ma se quell'amore fosse un'emanazione della finzione stessa? Come noi codifichiamo le nostre emozioni e come le esprimiamo se non mutuandole dalle narrazioni che esperiamo nella nostra vita? Dove smettiamo di narrare e iniziamo a provare incondizionatamente? Quando scopiamo probabilmente, infatti in The Lady tutti vogliono scopare

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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

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Hard Is Ono ha scritto: 30/12/2021, 23:52 :serious:

:ammiccante:

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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da FAT MIKE »

Complimenti per l'abnegazione! :IT: È sicuramente utile per chi arriverà qui e vorrà una veloce sintesi di tutti gli episodi, anche se ovviamente bisogna guardarla in prima persona per capirne il valore, perché la trama non è così fondamentale in questa prima stagione

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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da FAT MIKE »

In attesa di iniziare con la seconda stagione, propongo un simpatico e veloce torneo dei personaggi di The Lady - Stagione 1. Non mi aspetto molta partecipazione. Io ovviamente voterò sempre, poi se ogni tanto vorranno farlo anche Misterious, deadmen, Barrett, Ono e Hohesc sarebbe un successone.

Googlando, mi pare di capire che un torneo di 83 personaggi non sia fattibile. Ho cercato quindi di considerare solo quelli che hanno avuto un minimo ruolo nella vicenda. Vi avviso già che ho dovuto escludere gran parte dei partecipanti ai casting e anche Keyla, Salvo, Francesca, Lebron James ed Ema Simons.

Ho organizzato i gironi con 4 partecipanti ciascuno, dove in ognuno c’è una testa di serie e quelli di seconda, terza e quarta fascia. Bisognerà dare un punteggio che va da +1 a +4 a ognuno dei personaggi presenti nel girone e i primi due di ogni girone passeranno alla fase di eliminazione diretta. Ovviamente, nel caso di pareggio tra il secondo e il terzo classificato in un girone non so assolutamente cosa dovrò fare, ma ci penseremo nel caso si verifichi questo scenario.

Per velocizzare, voteremo subito tutti i gironi in un unico post, così passiamo prima ai playoff. Io metterò il nome, la foto e la descrizione di ogni personaggio, per facilitarvi nella votazione.

GIRONE 1
Lona: The Lady, la protagonista, la filosofa, la regina della serie
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Guenda: amica di Lona che organizza il suo compleanno, disegna scarpe e vende profumi
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Agente segreto n.1 a Miami
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Trans che prova a rimorchiare Anthony in discoteca
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GIRONE 2
Giselle: Migliore amica di Lona, anche se non si sono mai incontrate, e figa interplanetaria
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Il cane di Doris: severo protagonista dei casting per lo staff di Lona che mai si concluderanno
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Antonio: guardia del corpo di Lona, se la scoperebbe
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Andrea: amico di Lona che possiede solo l’aria che respira
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GIRONE 3
Luc: Fidanzato tossico di Lona
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Marco: spasimante spavaldo e mai sorridente di Giselle
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Vecchia milfona razzista che lavora per Guenda al compleanno di Lona
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Fidanzata tossica di Andrea
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GIRONE 4
Chang: maggiordomo di Lona e Doris, idolo del fandom di The Lady
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Manuel: migliore amico di Lona, se la scoperebbe di brutto
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Andrei: agente segreto n.2 a Miami ed ex amante di Lona
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Mafioso siciliano che parla al telefono con le spie a Miami, non si vede mai
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GIRONE 5
Doris: segretaria e braccio armato di The Lady
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Samir: maggiordomo n. 2 di Lona e lavavetri di Doris
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Candidato del casting di Doris che la chiama “boggongino”
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Giacomo Urtis: chirurgo plastico di Giselle
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GIRONE 6
Simone: personal trainer di Lona e altro idolo indiscusso dei fan della serie
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Roberto: amante traditore di Doris
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Cameriere psicotico del ristorante in cui pranzano Marco e Giselle nell’episodio 4
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Maria: milfona dell’ultimo episodio alle prese con un matrimonio infelice
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GIRONE 7
Anthony: nipote di Lona alla ricerca della propria sessualità
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Salvatore: autista professionale di Lona
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Ali: amica africana nichilista di Anthony
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Martinique: amica tettonissima di Lona esperta di amore
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GIRONE 8
Oba: deejay napoletano di origine africana al compleanno di Lona
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Lo sfregiato: spia che pedina Lona con un pugnale
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Spasimante n.2 di Giselle molto slave
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Marito di Maria, anche lui ricco e infelice
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da FAT MIKE »

Allora, inizio io con i voti.

GIRONE 1
Lona +4, troppo importante
Guenda +3, regala molte perle in poco tempo
Trans +2, decisiva nell'evoluzione di Anthony
Agente segreto +1, incolore rispetto al collega Andrei

GIRONE 2
Giselle +4, troppo figa e la sua parlata è iconica
Cane +3, i suoi sguardi inceneriscono
Andrea +2, inutile ma in pochi secondi spara due battute importanti
Antonio +1, meno simpatico dell'autista Salvatore

GIRONE 3
Marco +4, protagonista di momenti davvero assurdi
Luc +3, importante per la trama, poeta
Tossica +2, un'apparizione scioccante fuori dal nulla
Milfona +1, antipaticissima

GIRONE 4
Chang +4, idolo
Andrei +3, l'uomo che esser vorrei
Manuel +2, sfigato
Mafioso +1, complimenti alla voce fuori campo ma finisce lì

GIRONE 5
Doris +4, ha fatto la storia della serie
Candidato +3, carico di ignoranza
Samir +2, troppo sfigato accanto a Chang ma lava bene i vetri
Urtis +1, irriconoscibile

GIRONE 6
Simone +4, le sue battute sono la storia di The Lady
Cameriere +3, a me ha fatto ridere
Roberto +2, troppo negativo, villain assoluto
Maria +1, antipatica e arrogante

GIRONE 7
Anthony +4, personaggio che cresce molto nel corso degli episodi
Ali +3, dice che quello che penso anch'io
Salvatore +2, più riconoscibile di Antonio
Martinique +1, non aiuta abbastanza Lona con il suo libro

GIRONE 8
Oba +4, mattatore della festa di compleanno che non c'è
Marito di Maria +3, per solidarietà
Sfregiato +2, non porta a termine la missione
Spasimante +1, troppo sfigato

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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Misterious man »

Girone 1
Trans +4
Guenda +3
Lona +2
Agente +1

Girone 2:
Giselle🥰 +4
Antonio +3
Cane +2
Andrea +1

Girone 3:
Luc +4
Milfona +3
Marco +2
Tossica +1

Girone 4:
Chang +4
Andrei +3
Manuel +2
Mafioso +1

Girone 5:
Boggongino +4
Doris +3
Samir +2
Urtis +1

Girone 6:
Roberto +4
Simone +3
Cameriere +2
Maria +1

Girone 7:
Salvatore +4
Martinique +3
Anthony +2
Ali +1

Girone 8:
Oba +4
Sfregiato +3
Marito +2
Spasimante +1

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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Hard Is Ono »

Bellissimo.

E che mi mette in difficoltà, visto che ho già dimenticato almeno 3\4 dei personaggi.

Non voterò tutti, ma chi voto sarà perché mi è rimasto nel cuore.

GIRONE 1
Lona +3, lei è molto bella, ma sono sincero, per essere una serie intitolata a lei, non è così memorabile come protagonista.
Agente segreto +2, Miami best trama.

GIRONE 2
Giselle +3, notevole.
Cane +2, voto simpatia.

GIRONE 3
Marco +3,
Luc +2, premio alla carriera.


GIRONE 4
Chang +1, :serious:
Andrei, + 4, il migliore.


GIRONE 5
Doris +3, l'unica che ha una ragione per stare sempre al telefono.
Candidato +2, :party:
Samir +1, :serious: :serious:


GIRONE 6
Simone +3, indimenticabile.


GIRONE 7
Anthony +3, spettacolare, uno dei migliori.
Ali +4, alta e dalla prorompente personalità.
Martinique +2, come le tettone.

GIRONE 8
Sfregiato +2, sembra un villain.

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Hohesc
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Re: The Lady - topic ufficiale per venerare la serie

Messaggio da Hohesc »

Girone 1
Lona +4, ditemi se devo subire, perché non voglio essere schiava non è una lirica degna di Dino Campana
Trans +3, quando il DDL Zan era ancora un'utopia, il trans di The Lady era già in prima linea
Guenda +2, per pietà ad essere costretta nell'organizzazione di un compleanno che sa di Purgatorio
Agente +1, stesso spessore di Godot

Girone 2:
Cane +4, tra le figure chiave
Andrea +3, per il maledettismo dandy borgataro
Antonio +2, il nostro Cirano
Giselle +1, troppo cordiale come femme fatale

Girone 3:
Marco +4, per l'interpretazione
Luc +3, per le poesie sul modello di Garcìa Lorca
Tossica +2, sempre per il maledettismo borgataro (più bohèmien che dandy qui)
Razzista +1, mah mih moh

Girone 4:
Chang +4, personaggio più completo finora
Andrei +3, quei piegamenti sembrano dolorosissimi
Mafioso +2 perché mi sta sul cazzo Manuel
Manuel +1 perché mi sta sul cazzo

Girone 5:
Doris +4, per brevissimi momenti sembra l'unica che potrebbe risparmiarsi un TSO di tutta la combriccola
Boggongino +3, perché rimette al proprio posto queste donne fintamente emancipate attraverso il vil danaro
Samir +2, perché ha tanta buona volontà
Urtis +1, perché sembra un obiettore di coscienza della chirurgia plastica e gli obiettori di coscienza mi stanno sul cazzo

Girone 6:
Roberto +4, riesce a risultare stronzo in quella marmaglia, rompe i coglioni a tutti a caso e fa bene
Simone +3, cerca di portare un po' di sani principi nelle lifestyle sregolato della serie
Cameriere +2, ho empatizzato con la sua psicosi
Maria +1, dimenticata nell'istane in cui l'ho vista

Girone 7:
Martinique +4, per la pazienza e complimenti alla mamma!
Ali +3, perché ha ragione su tutto
Anthony +2, perché per un po' anche io volevo scoparmi mia zia
Salvatore +1, comunque sempre un ottimo english humour, che non lo lascia mai

Girone 8:
Oba +4, oggettivamente
Spasimante +3, usa la mia stessa strategia, solo con più soldi, ma l'importante è il pensiero
Marito +2, anche io sarei malinconico a stare con Maria
Sfregiato +1, deve ancora dare

Vorrei fare una menzione d'onore per la tipa che non può occuparsi del figlio perché troppo impegnata a fare la manicure e il suo compagno sconsolato .:disgusto:.

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