Ma io non dico che non debbano lamentarsi, dico che fare review bombing è il modo più stupido possibile di lamentarsi. Piuttosto organizza una raccolta firme e raccogline diecimila, ventimila, cinquantamila e portala al publisher, facendogli capire che anche in Italia c'è un bacino d'utenza che con le loro scelte industriali non stanno raggiungendo. Se tu fai una protesta infantile come il review bombing cosa pensi di ottenere?Moxicity ha scritto: ↑12/02/2022, 16:03 Premesso che non concordo con il review bombing in generale (tranne alcuni casi) e che prendo questo commento per fare un discorso più generale, non sono d’accordo con questo.
Ci sta protestare se l’italiano non è compreso (meno nel caso del doppiaggio, sacrosanto nel caso dei sottotitoli). E se lo compri e non ti va bene, fai male a lamentarti, se non lo compri non va bene lo stesso, uno cosa dovrebbe fare?
E ricordiamo che si sta parlando molte volte di publisher multi milionari, localizzare un gioco per loro non è un investimento così enorme.
E sto parlando in generale, per il doppiaggio posso capire non inserirlo (anche se comprendo il fastidio per giochi grossi e che hanno avuto il doppiaggio in precedenza)
In questi casi è vero che a loro costa poco localizzare un gioco, ma è anche altrettanto vero che se quel gioco in Italia ha un potenziale di vendita basso, probabilmente vanno anche compresi perché ci sono mercati più importanti per loro a cui devono dare la priorità. Io poi non voglio fare il solito che dice meglio in inglese, lingua originale, ecc. Però credo anche che se in Italia un certo tipo di giochi vende poco, non ci possiamo poi lamentare troppo se i grossi publisher smettono di localizzare. La possiamo girare come ci pare, ma alla fine è un circolo vizioso, perché loro non localizzano, ancora meno gente compra, e la prossima volta non localizzeranno di nuovo.