S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

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El Principe
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

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Prima cosa:

Il sardo non è un dialetto oh

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A meno che lingue come il francese o il russo siano dialetti .:smiley:.

E in ogni caso non è una cosa bella che si perdano queste parlate, chiamale dieletti o nanaetakahashism, è uguale. Che l'Unione Europea lo consigli o no l'indipendentismo sardo, certo non in tutte le sue parti (la poca unità è uno dei suoi difetti più madornali), è anche europeista, per gli stessi motivi per cui lo sono gli scozzesi. Adesso basta generalizzazioni e superficilità però dai. Su Pidgemont persona, e nemmeno politico, io non mi sono espresso e nessun altro lo ha fatto.

Poi non è una questione degli sterotipi "classici" stile genovesi tirchi. Non per nulla ho citato Said e l'Orientalismo e per fare un paragone, e non Cochi e Renato, è una cosa diversa. Giovanni con il Nico sopra citato gioca molto sugli stereotipi, lo fa da Dio, e da sardo lo adoro, anche se l'unica parola sarda che usa forse è "chimbe", per dire 5 subito dopo Franco, ma intonazione, gesti, accento, è perfetto. La cosa è molto più subdola e a suo tempo ne parlerò più nel dettaglio, non tutto subito accennato. Hype per le prossime puntate dunque .:smile5:.

Ma guarda sto patagarroso di uomo che chiede di Alghero a quest'ora del mattino, chi sarà mai? Andiamo a vedere.
poppo the snake ha scritto: 19/01/2022, 23:40 Piuttosto una curiosità non politica legata al rapporto tra la Sardegna e la Catalogna: ai tempi dell'università ci avevano rifilato un corso di linguistica giusto per fare tot crediti formativi e ricordo che in un libro che avevo letto che nella zona di Alghero si parla anche catalano. Mi sapresti dire di più?


Ad Alghero si parla catalano e sono legati culturalmente a Barcellona e dintorni perché la città, verso la metà del 1300, è stata rifondata dagli aragonesi col nome Aleguer e, con una vera e propria sostituzione etnica, gli abitanti sardo/genovesi sono stati cacciati e rimpiazzati da gente portata apposta della Catalogna. In precedenza, la città era stata fondata sotto dominio genovese (Doriani poi sconfitti dagli aragonesi) col nome La Ligera nel XI secolo, nei pressi di antichi insediamenti rimasti spopolati dai tempi dei romani, per la sua posizione strategica con vista verso la Spagna e comunque non lontana da Genova e dal collegamento con Porto Torres, lo scalo ufficiale a Nord. Oltre che per le coste ricche di corallo pregiato.

Adesso abbassa lo sguardo, cazzotti di Hikari Noa dietro le orecchie.
Ultima modifica di El Principe il 20/01/2022, 2:19, modificato 1 volta in totale.



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Depeche boy
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

El Principe ha scritto: 20/01/2022, 2:13 Prima cosa:

Il sardo non è un dialetto oh

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A meno che lingue come il francese o il russo siano dialetti .:smiley:.

E in ogni caso non è una cosa bella che si perdano queste parlate, chiamale dieletti o nanaetakahashism, è uguale. Che l'Unione Europea lo consigli o no l'indipendentismo sardo, certo non in tutte le sue parti (la poca unità è uno dei suoi difetti più madornali), è anche europeista, per gli stessi motivi per cui lo sono gli scozzesi. Adesso basta generalizzazioni e superficilità però dai. Su Pidgemont persona, e nemmeno politico, io non mi sono espresso e nessun altro lo ha fatto.

Poi non è una questione degli sterotipi "classici" stile genovesi tirchi. Giovanni con il Nico sopra citato gioca molto sugli stereotipi, lo fa da Dio, e da sardo lo adoro, anche se l'unica parola sarda che usa forse è "chimbe", per dire 5 subito dopo Franco, ma intonazione, gesti, accento, è perfetto. La cosa è molto più subdola e a suo tempo ne parlerò più nel dettaglio, non tutto subito accennato. Hype per le prossime puntate dunque .:smile5:.

Ma guarda sto patagarroso di uomo che chiede di Alghero a quest'ora del mattino, chi sarà mai? Andiamo a vedere.



Ad Alghero si parla catalano e sono legati culturalmente a Barcellona e dintorni perché la città, verso la metà del 1300, è stata rifondata dagli aragonesi col nome Aleguer e, con una vera e propria sostituzione etnica, gli abitanti sardo/genovesi sono stati cacciati e rimpiazzati da gente portata apposta della Catalogna. In precedenza, la città era stata fondata sotto dominio genovese (Doriani poi sconfitti dagli aragonesi) col nome La Ligera nel XI secolo, nei pressi di antichi insediamenti rimasti spopolati dai tempi dei romani, per la sua posizione strategica con vista verso la Spagna e comunque non lontana da Genova e dal collegamento con Porto Torres, lo scalo ufficiale a Nord. Oltre che per le coste ricche di corallo pregiato.

Adesso abbassa lo sguardo, cazzotti di Hikari Noa dietro le orecchie.
Vero il sardo non è un dialetto ma il trattamento che ha ricevuto è uguale a quello delle zone di tutt'Italia. Anche a Milano, che sia dialetto o no, è stato sempre anteposto l'uso dell'italiano rispetto alla "lingua locale".

Poi come detto è un patrimonio culturale immateriale in quanto è lo stesso Stato italiano a riconoscere al Sardo lo status di Lingua: nella Legge del 15 dicembre 1999, n.482 concernente “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”.

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Gsquared
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Gsquared »

Te lo dico anche da mezzo sardo, sono sempre dell'idea che il campanilismo debba essere superato dalla storia.
E odio il concetto di regione a statuto speciale, oltre che quello di regionalismo ottenuto dal '99 in poi, tanto che sono sempre stato convinto che il SSN debba essere unico.
Anche perchè il sistema sanitario ligure è allo sbando uguale, e siamo "in continente" senza essere regione a statuto speciale... in generale la politica economica dell'italia è orribilmente quella di depotenziare il pubblico a tutto vantaggio di quel concetto per me orripilante che è la sanità privata.

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FAT MIKE
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da FAT MIKE »

El Principe ha scritto: 20/01/2022, 0:49 In realtà uno dei problemi, se non quello più grosso, è che fuori da chi se ne interessa tra storici, linguisti e studiosi questa storia è sconosciuta agli stessi sardi. In Sardegna 9 persone su 10, se non meno a livello statistico, non hanno la minima idea di cosa sia la "vertenza entrate" e tutto il resto, cosa che è davvero molto avvilente. Molto di più di quando mi si chiede chi sia Utami Hayashishita. L'articolo 9 è sempre stato rispettato perché la Regione Sardegna ha sempre affidato la riscossione allo Stato centrale e su questo punto non c'è mai stata polemica. È l'Italia che avrebbe dovuto riportare indietro le somme dovute sugli introiti indicati dallo Statuto.
È questo che non ho capito, forse sono pirla io... Ma perché la Sardegna ha affidato la riscossione dei tributi allo Stato? Non poteva riscuoterseli lei?

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poppo the snake
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da poppo the snake »

El Principe ha scritto: 20/01/2022, 2:13 Ma guarda sto patagarroso di uomo che chiede di Alghero a quest'ora del mattino, chi sarà mai? Andiamo a vedere.
Veramente ho scritto il messaggio ieri sera, ma magari dipende dal vostro fuso orario Cagliari-Pechino-Bangkok :boh1:

Grazie comunque della spiegazione, anche se quel patagarroso potrebbe costarti la segnalazione e forse pure la riassegnazione del tuo profilo a un genovese. Un brutta fine che non augurerei a nessuno, ma il regolamento è chiarissimo, perciò vedremo cosa dirà il nuovo moderatore :sorridente:
El Principe ha scritto: 20/01/2022, 2:13 Adesso abbassa lo sguardo, cazzotti di Hikari Noa dietro le orecchie.
Ma quali cazzotti dai, è ancora una pulcina :looser:

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El Principe
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da El Principe »

Gsquared ha scritto: 20/01/2022, 7:58 Te lo dico anche da mezzo sardo, sono sempre dell'idea che il campanilismo debba essere superato dalla storia.
E odio il concetto di regione a statuto speciale, oltre che quello di regionalismo ottenuto dal '99 in poi, tanto che sono sempre stato convinto che il SSN debba essere unico.
Anche perchè il sistema sanitario ligure è allo sbando uguale, e siamo "in continente" senza essere regione a statuto speciale... in generale la politica economica dell'italia è orribilmente quella di depotenziare il pubblico a tutto vantaggio di quel concetto per me orripilante che è la sanità privata.
Figurati, io sono d'accordissimo sul fatto che il SSN debba essere unico e non sul modello "Azienda" sanitaria, che quindi punta a fare introiti più che a curare le persone. Il favorire i privati è una tragedia e fa ancora più male qui dove la sanità non riesce a essere sostenibile e al contempo affossa il bilancio. Pensa che nonostante i nostri problemi Solinas preferisce proprio deviare i pochi fondi a strutture private, come il Mater Olbia degli sceicchi, perché si occupino di patologie che il sistema sanitario regionale non riesce e/o non può trattare in modo dignitoso. Costa un valanga di soldi in più e deriva della distruzione della sanità pubblica post 2007. E nel frattempo a Nuoro non hanno medici di base.

Però scusate, non mi si può parlare di campanilismo o paragonare la "vertenza entrate" a semplice malagestione economica, come se fosse un centro congressi costato 500mila euro e poi abbandonato o sprechi vari nella gestione delle risorse pubbliche. Anche queste cose insieme alla corruzione ci sono, come in tutta Italia, e anche molto gravi, ma come se non bastasse in più si somma il problema dei miliardi, non bruscolini, sottratti e ripeto, nostri e pagati in tasse dai miei nonni, genitori etc... che spettavano per legge Costituzionale, non un cavillo da nulla. Io non posso abbassare la testa e lasciar passare una tale sgarbo, anche solo a livello concettuale per la mancanza di rispetto per un territorio impoverito. E poi in nome di cosa dovrei accettarlo? Di un'unità nazionale che non sentiamo, non abbiamo mai sentito e che ci è stata imposta prima con la forza dal governo piemontese (vedremo poi l'epopea di "Carlo Feroce"), e poi a livelo culturale con insegnanti non sardi mandati apposta per demolire la nostra identità? Io mi dispero proprio davanti a una così grande ingiustizia, non posso lasciare perdere.

Le cose non sarebbe andate bene anche rispettando i patti perché siamo corrotti e scemi noi? Va bene, ma intanto non mi sarebbe dispiacuto avere il diritto di autodeterminazione anche nello sperperare i soldi che ci spettavano di diritto, e non perché siamo i più bravi e "Roma ladrona".

A parte questo, le leggi di tutale della lingua sarda fanno poco. Servirebbe, ad esempio, un canale Rai completamente in lingua sarda, come fa la BBC in Scozia. Una mancanza, tra le tante, che un mio professore scozzese all'università non poteva concepire. Oppure un professore apposito che la insegni già dalle elementari in tutte le scuole.

FAT MIKE ha scritto: 20/01/2022, 8:54 È questo che non ho capito, forse sono pirla io... Ma perché la Sardegna ha affidato la riscossione dei tributi allo Stato? Non poteva riscuoterseli lei?
Non è facile dare una risposta, ma probabilmente no, non poteva. Dagli anni 50 in poi la Regione non ha mai pensato di organizzare una riscossione di questi tributi e al massimo, come specifica sempre l'articolo 9, "La Regione collabora all'accertamento delle imposte erariali sui redditi dei soggetti con domicilio fiscale nel suo territorio". Pensa che solo nel 2016 la Regione ha istituito una Agenzia sarda delle entrate (ASE), poi dispersa nella galassia degli enti pubblici, solo per controllo e riscossione dei tributi regionali propri (tasse locali non incluse nell'articolo 8) e un generico "controllo sui tributi compartecipati dell'artcolo 8" che non significa niente. Purtroppo io mi lamento della scorrettezza dello Stato centrale, ma non posso ignorare come abbia trovato alleati fortissimi nella classe dirigente sarda inetta e corrotta. Comunque indagherò ancora su questo aspetto dei motivi per cui la riscossione sia state sempre affidata.

poppo the snake ha scritto: 20/01/2022, 9:16 Veramente ho scritto il messaggio ieri sera, ma magari dipende dal vostro fuso orario Cagliari-Pechino-Bangkok
Ma siccome siamo nel topic mio e faccio un po' come mi pare, buongiorno e la saluto di nuovo. Guarda che stravanato di uomo, crede di comandare nei topic degli altri.

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Depeche boy
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Un'unità che non sente nessuno ma se i sardi solo ne I Mille erano 51, la regione del Sud più rappresentata...

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Inklings »

Sempre tifato per i sardi, ho bellissimi ricordi delle estate passate in questa splendida isola e adoravo i pranzi con i formaggi locali.
Ho sempre voluto provare il Casu Marzu ma non ne ho mai avuto l’occasione purtroppo :cia:

Questo topic può regalare perle mica da ridere :boh:

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Gsquared
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Gsquared »

Depeche boy ha scritto: 20/01/2022, 13:09 Un'unità che non sente nessuno ma se i sardi solo ne I Mille erano 51, la regione del Sud più rappresentata...
La sardegna comunque non fa parte del sud. Non ne ha mai fatto parte, anche perchè al contrario del regno delle due sicilie, era già dei Savoia, che anzi si sono potuti fregiare del titolo di re proprio perchè controllavano la Sardegna (e infatti si parla di Regno di Sardegna non a caso).

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da luchador »

Ma questa del governo centrale che riscuote i tributi, immagino valga per tutte le regioni...o no?

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da poppo the snake »

El Principe ha scritto: 20/01/2022, 12:58 Ma siccome siamo nel topic mio e faccio un po' come mi pare, buongiorno e la saluto di nuovo. Guarda che stravanato di uomo, crede di comandare nei topic degli altri.
Ahhh lei deve essere il genovese che ha preso il posto del vecchio gestore dell'account, molto piacere.

Quindi adesso il topic cambia argomento? Ci svelerà finalmente l'ubicazione di Novi Ligure? :almostlaughing:

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Depeche boy
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Gsquared ha scritto: 20/01/2022, 13:14 La sardegna comunque non fa parte del sud. Non ne ha mai fatto parte, anche perchè al contrario del regno delle due sicilie, era già dei Savoia, che anzi si sono potuti fregiare del titolo di re proprio perchè controllavano la Sardegna (e infatti si parla di Regno di Sardegna non a caso).
Sud non è solo il territorio facente parte del Regno delle Due Sicilie. Ho una vicina e la migliore amica che son sarde e si reputano terroni, il Sud per molti comprende anche la Sardegna che lo è pure geograficamente.

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Gsquared »

Pensa che Novi Ligure è stata chiamata appunto "Ligure" solo dopo che è stata truffaldinamente spostata in piemonte da Urbano Rattazzi nel 1859, perchè questo tizio era di Alessandria e voleva dare più territorio alla sua città.
Depeche boy ha scritto: 20/01/2022, 13:24 Sud non è solo il territorio facente parte del Regno delle Due Sicilie. Ho una vicina e la migliore amica che son sarde e si reputano terroni, il Sud per molti comprende anche la Sardegna che lo è pure geograficamente.
Io ho dei parenti a cui se dici che sono meridionali ti insultano.
Posto che in generale, non penso che ci siano così tanti sardi che vogliano effettivamente secedere...

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

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In Piemonte, dove ci vado da vent'anni e di cui mia cognata è piemuntes, li considerano terroni :/

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

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Depeche boy ha scritto: 20/01/2022, 13:35 In Piemonte, dove ci vado da vent'anni e di cui mia cognata è piemuntes, li considerano terroni :/
Io sto parlando di gente che vive tuttora in sardegna, eh...

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