S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Inklings »

Imbarazzante la storia dei missili sui resti archeologici, mammamia :perso:

Mai quanto Depeche Boy, certo, ma ci si avvicina :boh1:



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Depeche boy
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Inklings ha scritto: 23/03/2022, 16:10 Imbarazzante la storia dei missili sui resti archeologici, mammamia :perso:

Mai quanto Depeche Boy, certo, ma ci si avvicina :boh1:
Certo, meglio chi si inventa cose o che sorvola su problemi che non sono relativi alla sola Sardegna palesando un desiderio di considerarsi speciale alla faccia degli altri :almostlaughing:

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Inklings »

Ok.

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El Principe
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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da El Principe »

Non hai capito cos'è la vertenza entrate e non mi sorprende perché avrai letto un terzo dello cose che ho scritto nel topic. Lo riepilogo in breve per chi si fosse messo in ascolto solo ora, ma si trova tutto nelle prime pagine.

- Dal 1948 l'Italia non ha consegnato alla Sardegna i gettiti fiscali specificati dall'articolo 8 dello Statuto sardo, legge costituzionale, perché nell'articolo 9 la Sardegna ha delegato la riscossione allo Stato centrale, che avvrebbe dovuto poi versare i fondi alla Sardegna tramite leggi attuative, mai fatte. Decine di miliardi.

- Nel 1985 la Fondazione Agnelli di Torino (non proprio terroristi sardisti) scopre la cosa, e dopo le ricerche di studiosi e politici sardi nel 2006 Renato Soru, allora presidente di Regione, porta a Roma la questione.

- L'Italia ammette l'esistenza di questo debito, ma dice che si può quantificare solo dal 1991 al 2004 (i decenni precedenti vanno in cavalleria) in 10 mld e che ne pagherà 5 in 10 anni (e il resto di questi 10? anch'essi facciamo finta che non ci sono) ma che in cambio, come fissato nella finanziaria 2007, la Regione si dovrà pagare al 100% da sola la sanità. La "vertenza entrate", materialmente, è l'accordo Soru-Stato. E i 5 miliardi nemmeno sono stati pagati, perché ancora non si riesce a fare leggi attuative. Il risultato è che un bilancio regionale traballante ma stabile sprofonda perché non riesce a sostenere la sanità, che collassa totalmente con continue chiusure di presidii vitali e anche ospedali grossi come quello di Nuoro non riescono a garantire cure da guardia medica.

- Non c'entra nulla che la Sardegna riceva di più di quanto dia considerando il suo contributo che arriva ufficialmente al bilancio comune dello Stato (le tasse che la Sardegna paga direttamente all'Italia), visto che in questo calcolo sono escluse le entrate che dovrebbero arrivare dall'Articolo 8, perché considerate tasse che la Sardegna paga a se stessa, non al bilancio statale. È così che la cosa è rimasta nascosta negli anni.

Ma ripeto ancora, non è tanto una questione di soldi. È l'umiliazione morale data dal ricevere un tale trattamento. Come lo è l'aver ammesso il furto e nemmeno restituire tutto il maltolto, ma arbitrariamente solo dal 91 e 5/10, prendendo in cambio anche una fregatura epocale come quella della sanità e senza ricevere nemmeno quei 5 promessi. È umiliante essere trattati così, è umiliante sapere che una legge costituzionale venga calpestata così, a scapito di una terra che inevitabilmente è diventata una delle Regioni può povere dell'Unione Europea. Mi pare evidente che, in continuità con quanto fatto dal 1720, non ci sia tutta questa considerazione per la Sardegna e per chi la abita tutto considerato.

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Sul militare, in Sardegna c'è il 60% di tutte le basi militari italiane ed è la regione più militarizzata d'Europa, inteso proprio come percentuale di territorio destinato a basi e poligoni rispetto all'area totale. Il paragone con altre regioni non può reggere, visto quanto è sproporzionato il contributo sardo in questo frangente. Fermo restando che se attorno ad altri poligoni italiani la gente protesta per eventuali danni, fa bene a farlo e le ingiustizie subite da altri non giustificano quanto accaduto in Sardegna.

Anche qui, l'umiliazione è morale, perché c'è quella data dall'essere considerati sacrificabili, c'è l'umiliazione data dal fatto che nessuno paghi per i morti e l'ambiente distrutto per i veleni di Quirra, c'è umiliazione che a Teulada si vandalizzino i nuraghi e un colonnello in risposta si chieda se questi abbiano davvero un valore culturale. Ma evidentemente è questa la considerazione che viene data alla cultura sarda in Italia. Una civiltà unica in Europa come quella nuragica, che se viene citata in un paragrafetto nei libri di storia italiani è già tanto, non è poi tutto questo granché e meglio lanciargli contro i razzi e installare le postazioni nei resti attorno alle torri, per poi riderne in caserma. E tutto questo si unisce a centinaia di anni di soppressioni e rivolte da quasi guerra civile prima contro i savoia e poi contro l'autorità statale, nelle malefatte di inizio 900 fatte in nome della lotta la banditismo (di cui parlerò), di demonizzazione della lingua sarda e della tradizioni, che si ridcono all'essere l'isola della pecora in senso dispregiativo
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Per me contestare lo schiaffo subito nei fatti che hanno portato all'infausta vertenza entrate, accusandoci di essere attaccati ai soldi e invocacando la malagestione generale come se fosse un centro congressi costruito e abbandonato, e addirittura difendere l'occupazione militare, mortificante a livello sociale e culturale, è la cosa più reazionaria possibile. È la difesa del sopruso, delle ingiustizie e del forte che vince e del debole che deve stare muto in nome di un sentimento di unità nazionale costruito a tavolino. Io questo non lo posso accettare, e, mi ripeto per la milionesima volta, non per eccezionalismo o perché penso che la mia terra sia più speciale di altre. Che razzista che sono a chiedere di essere trattati dignitosamente, cosa che mai è successa e che probabilmente mai succederà.

Poi vabbè, tu hai un bias cognitivo per cui chiunque chieda l'indipendenza è un leghista neoborbonico, sticazzi di fare ragionamenti un pelino più ampi su contesto, origini storiche, sociali e di provare a mettere su discorsi complessi, come fatto da altri nel topic. Tutto si riduce al semplicismo da bar e si difende anche la distruzione dei nuraghi quasi quasi. Un'ora persa a riscrivere una mare di cose già affrontate in dettaglio per niente, che tanto il massimo che posso avere in risposta sono due righe di lol, lulz e insulti ai neoborbonici, e accuse di razzismo quando sono da pagina 1 che ripeto come sia contrario a eccezionalismi e anzi aspiri a una Sardegna ancora più multietnica e integrata. Ma ormai è fatta. Tanto che sia in Catalogna, Sardegna o Antartide, tutti sono in felpa verde e con uno stemma dei Borbone appeso in ogni stanza chissà perché. Avrai pensato lo stesso anche dei Karabakhi, guidati dall'ideologo Matteo Tankian, e dei corsi (intanto Colonna è morto, avrete sentito), ammettilo, anche senza leggere cosa ho scritto.

Ed è il motivo per cui di scatto, per riflesso condizionato, all'inizio sei partito all'assalto senza nemmeno leggere, per tua stessa ammissione, su argomenti di cui non avevi mai sentito nominare e buttandola in caciara mettendo in mezzo neoborbonici, sud vs nord, su cosa è sud armati di righello e definizione di colonia a muzzo, che non c'entravano assolutamente nulla e che io non ho nominato e mai l'avrei fatto. Poi "chi si inventa le cose", ebbè, davanti a argomentazioni così potenti poi come dare torto.
Ultima modifica di El Principe il 23/03/2022, 18:04, modificato 1 volta in totale.

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da luchador »

Con l'espressione vertenza entrate si indicano la scoperta, la discussione e i tentativi di soluzione del mancato versamento di una larga parte delle entrate tributarie dovute dallo stato italiano alla Regione Autonoma della Sardegna, nel corso degli anni tra il 1991 e oggi.

È del 2004 la scoperta e la denuncia che lo Stato italiano ha contratto un debito con la Sardegna, tuttora in crescita, superiore a una decina di miliardi di euro. Tale dato risultava dagli studi della Fondazione Agnelli e da altre fonti ministeriali.

In pratica lo Stato italiano non restituisce alla regione i sette decimi dell'IRPEF riscossa sull'Isola insieme a quote analoghe di altre imposte e IVA.

Alcuni calcoli mettono in evidenza che in media 2 euro al secondo vanno dalla Sardegna allo Stato italiano senza fare ritorno. Tale questione emerse ad opera dei vari gruppi indipendentisti nel corso della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio e della Giunta Regionale del 2004 e successivamente venne fatta propria dal governo regionale guidato da Renato Soru a partire dal 2005.

La vertenza è stata riconosciuta dai governi italiani dal 2012 e dalla corte costituzionale. Nel 2012 il governo Monti ha preso l'impegno di versare un miliardo e 383 milioni alla Sardegna per le disattese entrate e trattenute fiscali degli anni 2010, 2011 e 2012[7], nel 2016 il governo Gentiloni ha preso l'impegno di versare alla Regione Autonoma della Sardegna 4 rate annuali pari a 600milioni di euro l'una per saldare il debito che vanta nei suoi confronti da oltre venti anni e si impegna anche di lasciare nelle casse della Regione 130-150 milioni di euro all'anno derivanti dagli incassi dei "giochi con vincita in denaro" riscossi nell'isola.

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Il bias cognitivo più insormontabile lo hai te che vedi come piano del complotto anti sardo persino i programmi RAI contro l'analfabetismo. Questo è da tera-LOL.
Riguardo la vertenza entrate risponderò più avanti poiché ora non sono a casa e posso rispondere in breve. La presunta ammissione non vuol dire nulla in quanto la politica italiana si è occupata anche de cose vergognose come parentele fasulle .
Nel caso delle cifre che ho dato riguardo il residuo fiscale, in questo caso i dati più aggiornati sono una media tra le rilevazioni 2015,2016 e 2017. Se facciamo la somma o la media anche degli anni precedenti andremmo ben oltre le decine di miliardi di cui vaneggiate.
Argomenti con cui io e gli accademici con cui ho lavorato e con cui ho a che fare ci facciamo una sonora risata.
Quelle che tu chiami umiliazioni morali le inserisci in un contesto pretestuoso e che riguardano tutto il belpaese, non c'è alcuna discriminazione o complotto antisardo. Così come lo prova anche il fatto che anche il Friuli ha le vostre stesse problematiche sulla militarizzazione e inquinamento da esso e la cosa è stata portata avanti a livello politico.
Ed è inutile che decontestualizzi e credi che voi siate speciali altrimenti anche la mia Basilicata potrebbe lamentarsi riguardo il petrolio e la lotta al brigantaggio.
Il punto è che voi credete di essere diversi dai neoborbonici e leghisti in quanto non sapete le loro "ragioni" , questa è presunzione.

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da El Principe »

Io non ho mai parlato di complotto anti-sardo. È un tuo tentativo subdolo di sminuire me e tutti questi argomenti mettendoli nel mischione dei complottari sulla sorta dei no-vax e peggio boiate per buttare tutto nel calderone e mandare in vacca la discussione abbassandola ulteriormente di livello e allo stesso tempo screditare qualsiasi cosa venga detta tramite la specialità della casa: generalizzare a cazzum. E dai su.

Qui si parla delle ragioni dell'indipendentismo sardo, ovvero sul perché per tanti motivi un'integrazione vera, paritaria e dignitosa con l'italia non ci sia mai stata e sul perché lo Stato non l'abbia mai nemmeno cercata ma anzi repressa tramite un rapporto di subordinazione che ha portato povertà, mortificazione e svilimento della storia, della cultura e del territorio, oltre che morte e repressione pura armata e continua dal 1720 almeno fino al pre seconda guerra mondiale. E le ragioni sono tante, complesse, legate a tanti fattori culturali, economici e sociali e c'è stato e c'è un immenso studio dietro. No ma meglio ridurre tutto a "Ma lolz siete dei noborbonici leghisti e nemmeno lo sapete lol", argomentazioni fortissime e nel merito proprio. Le cazzate sul razzismo e sul credersi più speciali di altri non le commento più, alla diciannovesima volta sentirselo dire perché sì stufa.

Sì, i programmi contro l'analfabetismo hanno avuto come effetto collaterale neanche tanto non voluto, insieme a una troppa di insegnanti non sardi (anche in buona fede perché anche loro stessi per formazione avevano la convinzione che qualsiasi cosa non fosse la lingua nazionale fosse da ignoranti), l'effetto di demonizzare la lingua sarda. Così come in precedenza avevano fatto le leggi sabaude e della prima Italia unita, che la vietavano su testi scritti e luoghi pubblici. Quando ci arriverò postero i testi di queste leggi, così vedrai come venivano definiti il sardo e i sardi, a testimoniare il rispetto e la voglia di integrarci nell'Italia di fine ottocento. Non c'è nessun teralol, questo è un dato di fatto e come detto le conseguenze si vedono ancora adesso con tanti sardi che pensano che il parlare il sardo sia una roba da buzzurri ignoranti di cui vergognarsi. Perché un giorno si sono svegliati pensandola così o perché gli è stato inculcato dall'educazione subita dai loro genitori? Di sicuro è la prima, i tentativi di annientare la nostra cultura, che invece ha e ha sempre avuto grande risalto nella storia dell'Italia, sono cazzate inventate da me evidentemente, non siamo mica solo i pecorari scemi che al massimo si possono reclutare a fare i camerieri in costa, così come sono cazzate del Principe razzista i nuraghi distrutti perché intanto prima verifichiamo se hanno un vero valore culturale, in realtà l'esercito li ha restaurati come nemmeno i migliori archeologi avrebbero potuto. O no?

"Eh ma in Friuli, eh ma la Basilicata" che argomento è? Ho già detto che più ingiustizie non fanno giustizia, in Basilicata è giusto rivendicare torti subiti e in Friuli fanno bene a lamentarsi di una presenza militare invadente, ma tanto non mi leggi quindi. Il 60% di tutte le basi militari si trova in sardegna. Questo ovviamente non fa nessuna differenza, qualsiasi paesino con una caserma vale uguale e da lo stesso contributo della Sardegna alle basi militari evidentemente. È pretestuoso e decontestualizzante lamentarsi dei nuraghi devastati e sentirsi dire che non hanno poi un valore culturale, è pretestuoso lamentarsi dei morti dai veleni del poligono di Quirra per cui i responsabili vanno in giro decorati. È pretestuoso vedere la propria storia ignorata, tolta dai libri, ridotta alle pecorelle e lamentarsi di un furto clamoroso ammesso dallo stesso Stato e scoperto e documentato da una associazione che con la Sardegna non ha niente a che fare. Come osiamo? Ci dobbiamo far andar bene tutto? Perché?

Invece partire in quinta senza neanche leggere e mettere in mezzo "il norde cattivo", "la Sardegna fa parte del Sud" e "ma e i neoborbonici", tutte cose che nessuno aveva citato e che nessuno mai citerà in merito alla Sardegna perché non c'entrano una mazza con quello di cui si parlava non è decontestualizzare tanto per fare casino, è aver capito tutto e centrare il punto appieno proprio. E il residuo fiscale è stato detto pagine fa che non c'entra niente e che sono due calcoli diversi e in ogni caso non cancella quanto scoperto dalla Fondazione Agnelli. Punto colto in pieno ancora una volta.

Ma tanto sono tutte cose inventate perché lo ha detto Depeche Boy e secondo lui è così e fine, sono stronzi le centinaia di professori universitari, giornalisti e storici, sardi e non (io la primissima volta che ho letto questa cosa della vertenza entrate è stata su un'inchiesta di un giornale svizzero) che in 30 anni ci hanno lavorato e pubblicato libri, saggi e articoli. Mo è arrivato quello che in due mesi ha azzerato tutto contro gli altri presuntuosi, gli altri eh! La cosa più meschina è proprio che si arriva anche a giustificare un furto documentato, ammesso dallo stesso Stato e le conseguenze come la morte della sanità pubblica praticamente ovunque non sia Cagliari non si capisce bene perché oltre all'odio per questi cazzu di neoborbonici e leghisti. Posso anche capire il non essere d'accordo su alcune cose, come si sono espressi altri nel topic, ma arrivare a dire che l'Italia ha fatto bene a non rispettare lo Statuto Sardo e distruggere la sanità con la vertenza entrate e che ancora ancora dobbiamo ringraziare di non essere noi in debito per quattro briciole nella norma per una regione impoverita e spopolata no, questo non lo posso umanamente accettare. Non è ammissibile.

A parte che io so benissimo quali sono le differenze tra noi è la lega e il resto, quello che vorrebbe semplificare tutto e ridurre situazioni diversissime alla stessa roba, tutti leghisti dall'Artsakh in giù ignorando qualsiasi tipo di contesto e storia, non sono io. O forse è vero che le storie e i percorsi di Sardegna, Catalogna e di ogni istanza indipendentista nel mondo combaciano perfettamente e sono identiche. Che incredibile caso di omogneità storica e culturale che attraversa i continenti! Non ci si crede! Che presuntuoso che sono a non sapere queste cose, mica come chi tenta di dare lezioni su cose complicate ma di cui fino a due mesi fa nemmeno sapeva l'esistenza.

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Ti sfugge che le stesse motivazioni tue le tirano fuori anche gli altri indipendentisti in Italia, i dialetti o le lingue a parte nelle zone di confine vengono limitate ovunque in Italia, la repressione armata era una caratteristica dei Savoia e no, inutile che dici che non vi è un tentativo di dire che è un gombloddo sardo poiché è chiaro che lo reputi tale in quanto ti attacchi persino ai programmi della RAI che andavano in onda in tutta Italia, mica solo in Sardegna.
Repressione armata che ha portato democrazia e benessere in Sardegna, questo è innegabile, poi è chiaro che tu creda che vivete in una dittatura e allora la realtà è al quanto distorta. Avete un governo regionale, le colpe sono anche sue.
Per quanto riguarda le basi le stesse cose che dici te le dicono in Friuli :
http://www.mangiatoridicervello.com/201 ... tarizzato/

Continuerò...

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Inklings »

Depeche boy ha scritto: 24/03/2022, 7:15
Continuerò...

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Moxicity »

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da El Principe »

Ma basta.

Cioè prima, poiché a priori non puoi accettare che una malefatta come la vertenza possa essere solo esistita ad opera del benevolente e amoroso stato italiano e il fatto che la stessa Italia l'abbia riconosciuta non lo sopporti, te ne esci con "La presunta ammissione non vuol dire nulla in quanto la politica italiana si è occupata anche de cose vergognose come parentele fasulle" sottointendendo neanche velatamente, anzi, che è tutta una montatura, chissà perché portata avanti anche dall'Italia in teoria contro i suoi interessi, e che in realtà non è vero niente. Sticazzi di tutte leggi e le sentenze emesse per almeno promettere di riparare in minima parte al danno ammesso, ci sono state le parentele fasulle. È tutto falso e inventato dai sardi cattivi razzisti e non ce lo dicono. Ma i complottisti sono sempre gli altri eh, ricordiamolo.

Le stesse cose degli altri indipendentisti. Cambia solo un contesto storico in cui la Sardegna è passata in mano Sabauda come merce di scambio ma aveva già da secoli la coscienza di essere un popolo con una sua cultura e la sua storia, addirittura indipendente dal resto del mondo per un periodo, prima di essere in parte conquistata dalle Repubbliche Marinare (ho già detto anche della storia di Alghero), ai tempi dei Giudicati e di Eleonora D'Arborea. Eleonora che promulgò la Carta de Logu scritta in un sardo volgare che è identico a quello attuale, a parte alcuni arcaismi, nel 1392. Questo per rimarcare come esista da secoli un'identità culturale comune ben distinta e sviluppata con continuità, che per ragioni storiche in altre zone dell'Italia non c'è. Poi a un certo punto della storia i Savoia si sono impossessati dell'isola e l'hanno dominata col terrore come una colonia. In Piemonte e negli altri territori continentali non hanno neanche lontamente represso come in Sardegna, che è sempre stata un problema per loro a causa delle continue rivolte contro un'autorità considerata invadente, nel senso di invasore. E non penso proprio che Carlo Felice si riferisse agli altri sudditi del Regno definendoli, come ha scritto lui stesso sui sardi, "da ammazzare tutti per il bene dell'umanità". La stessa cosa della Padania ideata dal nulla negli anni 90, identico proprio. Sulle differenze storiche con il Sud Italia poi, che sono enormi, ne ha già parlato HiO a pagina 3 e evitiamo di ripetere, così come ho già commentato molto a riguardo dei problemi della classe politica sarda e ancora dovrò farlo per altre cose.

Questo rapporto di subalternità è rimasto sempre. Non perché ci siano eminenze grigie che hanno lo scopo preciso di complottare contro i sardi. Io non lo so il perché avvenga, se per consuetudine storica o che altro, ma di fatto siamo considerati "altri", alienati dal resto del Paese. E qui mi ricollego a quello che ti continua a sfuggire è che è il punto principale, anche nella storia dei resti archeologici stuprati a Teulada. Il punto non è tanto che i nuraghi siano stati buttatti giù, è la bassa considerazione che si ha della nostra storia e cultura, proprio perché "altri" e, evidentemente, non meritevoli della dignità base. Perché la cosa grave non è un nuraghe riempito di sacchi di sabbia è distrutto, ma che la cosa non venga considerata importante e ci si stupisca delle polemiche perché "i nuraghi sono vera cultura"? Per l'Italia evidentemente no e non contiamo niente. O secondo te è giusto che una civiltà unica come quella nuragica non venga considerata se non di striscio nei libri di storia italiani? È giusto che in una mappa con le bellezze culturali/archeologiche dell'Italia in Sardegna ci siano le pecore? Quando abbiamo una tale unicità e menhiristica da far invidia ai celti che nessuno si caga? A livello concettuale è come se in Egitto snobbassero la loro civiltà o nei libri di storia messicani a Maya e Aztechi si dedicasse mezzo paragrafetto generico.

E questo perché succede? Siamo o no anche noi parte dell'Italia? Allora perché la nostra storia viene ignorata e la nostra cultura è stata sempre demonizzata e sminuita? Perché dobiamo accettare di essere solo quegli strani tizi delle battute in cui si fa sesso con le pecore? Forse perché in realtà, come detto, siamo considerati "altri" e non c'è mai stato un vero tentativo di integrazione, ma solo un rapporto di subalternità dall'alto in basso a tratti anche molto conflittuale.
Depeche boy ha scritto: 24/03/2022, 7:15 Repressione armata che ha portato democrazia e benessere in Sardegna...
Viva la repressione armata!!! Popoli di tutto il mondo sottomettetevi! Che fortuna, grazie!! Quanto benessere! Troppo, troppo buoni.

Ora poi che grazie alla distruzione della sanità dal 2006 un immunodepresso dal centro Nord della Sardegna deve scendere a Cagliari perché a Nuoro non fanno nemmeno un prelievo per controllare il livello dei linfociti, per dire una cosa successa oggi, sento proprio questo benessere che straborda,lo odoro proprio.

Inutile rimarcare quanto sia alto il livello di colonialità e di lode alla sottomissione e alle ingiustizie di queste belle parole, Che bello questo stereotipo imperialista che dipinge i sardi come un popolo vulnerabile, ma barbaro e selvaggio, da educare alla civiltà e bisognoso di protezione da parte di una potenza fraterna. In pratica sono le stesse giustificazioni che gli schiavisti americani usavano per giustificare la schiavitù, affermando che "questi negri sono persone semplici, se liberati e senza nessuno che si prenda cura di loro non sopravvivrebbero". E non sto paragonando i sardi agli schiavi eh, giusto per chiarire, è solo per citare altri cultori e amanti del benessere e dell'utilità oggettiva della sopressione violenta contro l'autodeterminazione.

Quindi, dopo questa grande, bellissima e ulteriore, come se ce ne fosse il bisogno, apologia di orgoglio reazionario e repressivo, tra le peggiori mai lette su questo forum, direi di andare definitivamente oltre. Ma i fascio leghisti sono sempre gli altri, viva il progresso della repressione!

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Una colonia che può scegliere il proprio governo regionale e che gode dell'autonomia alla faccia delle altre regioni.
Basta questo.
Secondo i dati del Ministero della Salute, tra il 2001 e il 2019 – gli «ultimi 20 anni» il finanziamento del Ssn a carico dello Stato è (quasi) sempre cresciuto, passando da 71,3 miliardi di euro (a prezzi correnti) a 114,5 miliardi di euro. Nel 2010 questa cifra era di 105,6 miliardi di euro (Figura 1).
In Sardegna ci col PNRR ci saranno investimenti per la sanità di 270 milioni di euro.
Si tratta nel complesso di oltre 8 miliardi e 42 milioni di euro, di cui il 41,1% destinato alle Regioni del Mezzogiorno. Un terzo dell'Italia che prende quasi la metà del totale degli investimenti. Tutto molto strano per una colonia.

Populismo e vittimismo ne abbiamo?

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Questo significa che la sanità italiana o sarda godono di salute? A parte ciò che ha detto Solinas che vede una sanità sarda resistente le sanità che non godono di salute secondo l'indice di performance sanitaria sono quasi tutte del Sud. Ma questa ancora una volta, è una lamentela che fanno ovunque in Italia. Mi sfugge come e dove la Sardegna indipendente andrebbe a trovare i finanziamenti in un mondo come quello attuale che si va allargando e non tornando indietro alle città stato.
Ultima modifica di Depeche boy il 24/03/2022, 21:26, modificato 1 volta in totale.

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da HSMA »

Sono seriamente in imbarazzo per ogni cosa scritta da Depeche Boy

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Re: S'ITALIA EST SU NEMICU: Le ragioni economiche, politiche e culturali degli indipendentisti sardi

Messaggio da Depeche boy »

Io sono imbarazzato da chi va appresso a deliri come quello della colonia. Una colonia che esprime liberamente la propria vita politica credendo di essere speciale. Nazionalismo spicciolo in salsa vittimista.

Non Depeche Boy ma Boldrin quando ha sentito la solita favola dei tagli alla spesa sanitaria si è messo a ridere. Queste sono sparate populiste.

Deliri di una minoranza che pretende d'essere maggioranza.
Poi comodo nascondersi dietro i wallpost di un utente sparando commenti persino più striminziti dei miei perché si.

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