Su questo punto penso che non ci sia nulla di cui preoccuparsi: le persone di sinistra in questo momento non hanno un partito di riferimento visto che il principale partito d'area (il PD) è schierato sulla stessa posizione della Meloni e del governo di destra, quindi ragionando da questa prospettiva ci rendiamo conto che sarebbe più giusto parlare di persone pacifiste, non di persone di sinistra, che oggi significa veramente poco, per non dire niente.Aaron Kirk ha scritto: ↑16/05/2023, 19:30 Io non posso accettare che una persona di sinistra veda delle altre persone come pedine per mandare avanti un ideale...
Assurdo, comunque, come in questo topic si ritorni ciclicamente a discutere delle stesse cose, per poi mandare in vacca le discussioni sempre allo stesso modo. Il grosso dei pacifisti non è nemico di Zelensky (nello specifico, il discorso di Lieutenant Loco l'ho trovato molto condivisibile), o degli ucraini, o, come spesso mi capita di leggere, amico dei russi. Semplicemente si domanda quale sia la strategia ultima dell'invio sistematico di armi senza al contempo iniziare anche solo un dialogo di pace come quello auspicato da Papa Francesco.
Tu dici, giustamente, che gli ucraini vogliono evitare la stanchezza europea legata alla crisi economica che potrebbe spingerci a liquidare la questione come abbiamo già fatto nel 2014 quando Putin si annesse unilateralmente la Crimea: voltandoci dall'altra parte. Io allora mi domando: mandare le armi inizialmente serviva a fermare Putin, impantanarlo in una guerra di logoramento e con la forza delle sanzioni obbligarlo a trattare. Oggi, concorderai, che lo scenario è drasticamente mutato: le armi vengono inviate per foraggiare la controffensiva ucraina, di trattativa non si parla più e la soluzione del conflitto appare lontana e, soprattutto, assai nebulosa. Eppure, in questo preciso istante Putin è impantanato in una guerra di trincea, il suo potere all'interno della Russia è ai minimi termini e le sanzioni, checché ne dica la propaganda putiniana, mordono anche in Russia.
Quello attuale è esattamente lo scenario che ci avevano venduto all'inizio della guerra, quando abbiamo iniziato a mandare le armi, per arrivare ad una soluzione del conflitto. Eppure, nessuno da Occidente ha provato ad aprire un tavolo delle trattative, e ora siamo qui a parlare di un nuovo scenario che è la controffensiva. Controffensiva di cui si sa poco, se non che sarà una carneficina. Poi magari qualcun altro, in tutta coscienza, può farsi andar bene che muoiano centinaia di migliaia di soldati (civili in divisa) ucraini per difendere i nostri interessi da Putin. Ma io, se avessi un potere decisionale su questa faccenda, non ci dormirei la notte al pensiero di quello che stiamo facendo puntando esclusivamente sulla guerra come soluzione della crisi Ucraina.