Un match al giorno 2024 x PROGRESS - Since Chapter 4

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26/01/2014 PROGRESS Chapter 11: To Fight War, You Must Become War; Noam Dar vs El Ligero
Ormai un classicone della PROGRESS, siamo già al terzo capitolo di questa sfida.
Il primo, nel 2012, ha aperto la storia della federazione, nel secondo, 2013, Ligero doveva difendere il titolo dall’assalto dello scozzese. Ora, un anno dopo, si combatte per la gloria e, soprattutto, Dar cerca una vittoria contro la sua bestia nera.
Non so se mi sia piaciuto più questo o la sfida titolata, ma se ricordate come mi ero espresso a Chapter 7 potete intuire come anche questo sia un match di altissimo livello.
Dopo due incontri simili, ma in evoluzione, qua si cambia. Dar rietra da face acclamato, quindi si abbandona la ricerca costante di un lavoro alla gamba (che comunque non manca), per proporre un incontro dall’offensiva più equilibrata. Un 50/50 split, sempre in crescita, con tanti richiami ai match precedenti, un selling della fatica che aggiunge epicità al tutto e una fase finale intensissima. Guardate come i due, al posto di giocare su nearfall da pin, prolungano l’attesa con tentativi di count out o di sottomissioni. Un modo intelligente per trasmettere stanchezza e grandiosità, con il minimo sforzo.
Bello, bravi tutti.

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https://www.bilibili.com/video/BV1Pf4y1K72B/ da 39:30

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26/01/2014 PROGRESS Chapter 11: To Fight War, You Must Become War; FSU (Mark Andrews & Eddie Dennis) vs Swords Of Essex (Will Ospreay & Paul Robinson)
Eccoci all’ultima delle quattro semifinali per diventare i primi campioni di coppia in PROGRESS. Abbiamo visto il no contest tra i Riots e i Bhangra Knights, non abbiamo visto le vittorie dei Project Ego e della Screw Indy Wrestling, ma poco male.
Questi quattro li abbiamo visti sul ring insieme nel lungo post main event di Chapter 10 e ora eccoli a combattere a coppie. Ricordiamo che tutti e quattro hanno lottato nelle NPS, che si sono incrociati parecchie volte e tra i quattro c’è molto rispetto (Andrews ha potuto scegliere un ingresso nelle NPS II ed ha scelto Ospreay, in onore delle bellissime battaglie precedenti).
Bando alle ciance, passiamo al match. Molto molto figo. Sotto il quarto d’ora, ma di una completezza straordinaria. Parte piano e cresce, poi si ferma un attimo nel dominio di Dennis, ma quando parte non si ferma più. Azione adrenalinica, non stop, in cui le mosse si alternano ad un ritmo incredibile, con una marea di falsi finali e spot combinati da ricordare. Si prendono pure il lusso di fare un po’ di comedy, buttando ulteriore carne al fuoco.
Lo stile è prettamente high flying, grazie a Andrews, Robinson e Ospreay, ma anche Dennis riesce ad inserirsi perfettamente in questo stile. Con le sue powermoves spezza abbastanza da variare, ma non abbastanza da spostare il focus della contesa. Un’aggiunta perfetta per un tipo di incontro simile.

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https://www.bilibili.com/video/BV1Pf4y1K72B/ da 1:15:00

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26/01/2014 PROGRESS Chapter 11: To Fight War, You Must Become War; Jimmy Havoc vs Zack Sabre jr
Eccoci al main event, prima difesa titolata di Havoc e si nota subito come la PROGRESS voglia mettere in difficoltà il neo campione.
Come ricordate, i due si sono già sfidati in un incontro tutto rispetto e correttezza. Qua, ovviamente, la situazione cambia. Tra Havoc e Sabre, in realtà, corre buon sangue, i due si sono allenati insieme e sono amici, anche se il secondo non ha apprezzato particolarmente come il primo sia diventato campione. In più, c’è un’altra variabile impazzita. Dopo l’attacco all’arbitro Chris Roberts, questo si è rifiutato di partecipare a questo main event e quindi ecco Marty Scurll, ancora una volta ad arbitrare un match titolato.
Un incontro intenso, in cui Havoc comunque dimostra di poter andare a combattere contro chiunque, ma fa anche vedere che gli serve sempre tirare fuori il lato più violento, aggressivo e, perchè no, scorretto. Sabre lo assiste nel tirare su una bella contesa, con ottimi spunti tecnici e una fase finale molto pregna. Di azione, sì, ma soprattutto di quello storytelling (e overbooking) di cui abbiamo già avuto assaggi. È però un overbooking sempre finalizzato al coinvolgimento del pubblico, sempre con il suo senso e mai fatto tanto per fare. E soprattutto manda avanti alla grandissima la storia.

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30/03/2014 PROGRESS Chapter 12: We’re Gonna Need A Bigger Room; Grado vs Mad Man Manson
Mi prendo questa occasione per introdurre il capitolo 12, un pezzo di storia ed questa federazione. Dopo una serie di sold out al Garage, circa 350 persone a botta, la dirigenza ha deciso di provare a fare il salto, spostandosi all’Electric Ballroom, a Camden, sempre Londra.
Risultato: scommessa vinta, serie interminabile di sold out anche qui, con più di 600 persone a show, con una cadenza mensile.
Ecco, abituatevi a questa arena, perchè d’ora in poi diventerà la nostra casa principale.
Di questo match ho poco da dire, in realtà. Sette minuti squisitamente comedy, tra due dei personaggi più improbabili del wrestling britannico. In palio, il marsupio di Grado e le palle in salamoia di Manson e quello che succede è semplicemente la conseguenza di questa follia. Abbiamo pure uno dei bladejob più belli della storia (sicuramente più credibili di quelli di Moxley).

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https://www.bilibili.com/video/BV1NY41147UC/ da 10:15

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30/03/2014 PROGRESS Chapter 12: We’re Gonna Need A Bigger Room; Zack Gibson vs Will Ospreay
Nuovo quarto di finale delle NPS II e, se abbiamo già imparato ad amare Ospreay, introduciamo nel topic un altro grande lottatore che giocherà un ruolo importantissimo in federazione, il Liverpool’s Number One, Zack Gibson. In realtà non è al debutto, visto che aveva partecipato a Chapter 1, ma dopo un triple threat non si è più visto. Nel frattempo, però, è diventato uno dei lottatori tecnici più apprezzati nel nord e si è guadagnato così un’altra chance.
Il match è molto divertente, un bel contrasto tra la tecnica e la possenza di Gibson (che si è pure messo a sfoggiare delle sequenze perfette da World of Sports) e la spottosità e l’esplosività di Ospreay. Il ritmo è frizzante, lo storytelling si basa sul lavoro al braccio dell’Assassin (sellato alla grande) e la fase finale esplode a suon di spottoni. I due si trovano da dio sul ring e qua, pur in un match da midcard, sono in grado di dimostrare il proprio talento.
Come dico spesso, un match che senza essere protagonista impreziosisce la card in cui si trova.

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https://www.bilibili.com/video/BV1NY41147UC/ da 20:00

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30/03/2014 PROGRESS Chapter 12: We’re Gonna Need A Bigger Room; London Riots (Rob Lynch & James Davis) vs Bhangra Knights (Darrell Allen & Rob Lynch)
Quale miglior cornice dell’Electric Ballroom per concludere questa rivalità di coppia di lunga data in uno Street fight?
Il match è puro caos, va a ricordare molto quel Riots vs Hunter Brothers che vi ho presentato a gennaio. Tanta azione, tante armi usati, ritmo alto e un continuo ricambio di gente sul ring. C’è una gran bella violenza, trasmessa dall’utilizzo massiccio di oggetti di ogni tipo, in particolare stampelle, ombrelli, mazze da cricket…
Ottimo il finale, con uno spot semplicemente assurdo per difficoltà e bellezza dell’impatto.

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30/03/2014 PROGRESS Chapter 12: We’re Gonna Need A Bigger Room; FSU (Mark Andrews & Eddie Dennis) vs Screw Indy Wrestling (Nathan Cruz & Mark Haskins) vs Project Ego (Kris Travis & Martin Kirby)
Come promesso, eccoci al match per i titoli di coppia. Tre tag importanti sia per la federazione che per il panorama che si danno battaglia per scrivere la storia e vincere per primi le cinture. E con cinture intendo quelle metà di scudi che, uniti, formano il logo della PROGRESS.
Il match è davvero divertente, in meno di un quarto d’ora creano un incontro dal ritmo vertiginoso. Venire subito dopo un altro tag poteva essere difficile e invece hanno risolto creando un match simile per ritmi e per caos creato, ma molto diverso stilisticamente. Se in quello di ieri era diffuso l’uso di armi e di colpi diretti, qua dominano gli spot combinati, le manovre, anche complesse, ma sempre molto pulite e concatenate con senso.
Finale forse un po’ affrettato per un match di questa importanza, ma ha avuto senso, in quanto il livello di impatto delle mosse erano sufficienti per chiudere e il tutto è finito nel momento in cui nessuno degli altri atleti coinvolti poteva interferire con il pin.
Ah, volevo sottolineare la grande performance di Dennis, forse uno dei wrestler più sottovalutati per quanto riguarda la PROGRESS.

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https://www.bilibili.com/video/BV1NY41147UC/ da 57:50

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30/03/2014 PROGRESS Chapter 12: We’re Gonna Need A Bigger Room; Jimmy Havoc vs El Ligero vs Rampage Brown vs Marty Scurll
Il primo main event a Camden è una difesa molto difficile per Havoc. Fatal four way con tre dei nomi storici della scena titolata della PROGRESS, due ex campioni ed un eterno sfidante come Scurll.
Qua l’epicità si alza decisamente. Un incontro senza squalifiche dall’intensità alle stelle, con lunghe fasi fuori dal ring e tanti spottoni. È un po’ lo stile di questi grandi main event senza squalifiche: minutaggio ampio, ritmo sostenuto e tanti false finish. La diversità dei quattro dona abbastanza brio, da non avere uno stile predominante sulla contesa, ma uno stile mutevole a seconda di chi si trova sul ring.
Qualche nota che volevo sottolineare.
Nel match dei Riots hanno usato una grande varietà di armi, ma mancavano le sedie. Ecco perchè. Sedie grandi protagoniste qua. Quando si dice che in una card certe cose non vanno ripetute e che questo è un segnale di una produzione intelligente…
Scurll si presenta con la scritta Villain sui pantaloncini. Chissà cosa significa.
Rampage Brown lotta praticamente da face. Rimossi i riferimenti alla Screw Indy Wrestling, con cui ci sono state discussioni fuori scena, in quanto Brown sostiene di non avere mai accettato la sfida di Andrews a Chapter 10.

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https://www.bilibili.com/video/BV1NY41147UC/ da 1:27:50

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18/05/2014 PROGRESS Chapter 13: Unbelievable Jeff; Rampage Brown vs Darrell Allen
Match breve e veloce per tirare un po’ il fiato dopo la fatica dello scorso fatal four. Meno di dieci minuti, strutturato alla perfezione, con la differenza stilistica tra i due che gioca un ruolo dominante in questa contesa.
Opener perfetto per iniziare a scaldare il pubblico e per dare un po’ di visibilità a Rampage, che nel prossimo capitolo affronterà una sfida enorme, ad ulteriore riconoscimento di quanto la fed inglese credesse in lui.
Annotiamo, godiamocelo e passiamo pure oltre.

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https://www.bilibili.com/video/BV1jY411475b/

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18/05/2014 PROGRESS Chapter 13: Unbelievable Jeff; Pete Dunne vs Robbie X
Terzo quarto delle NPS e due nuovi debutti in federazione. Come nel quarto di gennaio, avremo due destini molto diversi per i due in federazione.
Se Pete Dunne sfonderà, diventando campione e uno dei volti della PROGRESS, Robbie X sparirà, fino alla rifondazione del 2022 (che noi non vedremo, perchè mi fermerò prima).
Passiamo all’incontro. Una decina di minuti in pieno stile PROGRESS. Giusto mix di tecnica, flying e colpi duri, strutturalmente ineccepibile (con una fase finale lunga e interessante) e una serie di false finish on point. Qui Dunne è ancora agli inizi della carriera e si vede che è ancora acerbo anche nella definizione del moveset (per dire, qua userà la Bitter End come inizio della breve fase di heat), però il talento c’è.
Guardate come gestiscono bene i tempi e gli spazi, come in soli dieci minuti costruiscono un incontro completo, comprimendo o espandendo fasi per dare al pubblico ciò che vuole, ovvero spettacolo.

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https://www.bilibili.com/video/BV1jY411475b/ da 13:00

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18/05/2014 PROGRESS Chapter 13: Unbelievable Jeff; London Riots (James Davis & Rob Lynch) vs The Swords Of Essex (Will Ospreay & Paul Robinson) vs Screw Indy Wrestling (Mark Haskins & Sha Samuels) vs Project Ego (Kris Travis & Martin Kirby)
Con dei nuovi campioni di coppia servono dei nuovi number one contender. Allora quattro coppie che abbiamo già visto e imparato a conoscere si danno battaglia in questo incontro ad eliminazione.
Unica novità, a sostituire l’assente Nathan Cruz arriva un altro loro compagno di stable, al debutto in federazione, Sha Samuels.
Questo incontro l’ho apprezzato tantissimo, ulteriore testimonianza dell’assoluta qualità della categoria tag. Ma qua, più che l’azione (comunque di livello altissimo), il grande plauso va al booking.
Diviso in due atti, scanditi dalle eliminazioni.
Primo atto, tutti e otto a lottare. Un match strutturato molto bene, con una lunga fase di heat su Travis a cui partecipano e i Riots e gli Screw, ma comunque piacevole, proprio per l’alternanza dei team a condurre. Poi, ovviamente, scoppia il caos. Gente ovunque, che vola da una parte all’altra del ring, tantissime manovre combinate ed una fluidità invidiabile. Questa è la fase più divertente del match, quella in cui il tutto sembra scivolare verso lo spotfest. Ma, come sappiamo, la zampata della PROGRESS arriva quando meno te lo aspetti.
Ed eccoci al secondo atto. Dopo una doppia eliminazione, rimangono sul ring due coppie. Il ritmo torna basso, con un altro dominio su uno dei lottatori rimasti. All’interno di questa fase, comunque ci sono delle fiammate perchè il face fa di tutto per ottenere l’hot tag e quindi crea vivacità. E anche qua, la genialità del booking. Una grande costruzione dell’hot tag, per poi far arrivare lo shock del tradimento. Ma anche qua, il match mica finisce…
Tanta roba a livello di lottato, ancora meglio a livello di scrittura.

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https://www.bilibili.com/video/BV1jY411475b/ da 47:00

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18/05/2014 PROGRESS Chapter 13: Unbelievable Jeff; Prince Devitt vs Zack Sabre jr
Va beh, qua cosa vi devo dire?
Due degli atleti più brillanti ed eleganti del panorama a dare spettacolo in meno di un quarto d’ora. Ma che quarto d’ora.
Si parte con i brividoni dell’ingresso di Devitt, in versione Joker. E anche la partenza del match è a cento all’ora, con l’irlandese aggressivo e con la voglia di sbrigarsi in fretta. Ma l’inglese non ci sta e sfoga la sua offensiva sul braccio del rivale.
Il match è molto movimentato, ritmato, con un gran crescendo dopo lo scoppio iniziale. Il focus, però, non è tanto su quello che fanno (prese singolarmente le mosse sono “normali”, non ci sono spot fuori di testa), ma è su come lo fanno. Pulizia spaventosa, una grazia, una bellezza nei movimenti che rendono questa una gemma assoluta nel panorama.

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https://www.bilibili.com/video/BV1jY411475b/ da 1:29:00

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18/05/2014 PROGRESS Chapter 13: Unbelievable Jeff; Jimmy Havoc vs Mark Andrews
Chiude questo capitolo il primo ladder match della storia della federazione. Havoc deve difendere il bastone dall’assalto di colui a cui lo ha strappato a sorpresa tre capitoli fa.
Questo è un altro incontro caotico, molto intenso, ricco di armi e spottoni, in stile Havoc. Visti gli scarsi mezzi in termini di scale, il focus è tutto sulla violenza. Invece di usare le scale in maniera massiccia, hanno preferito concentrarsi su tavoli, sedie e colpi diretti, lasciando le ladder quasi esclusivamente per cercare la vittoria. Anche qua, e ormai questa è la cifra stilistica della federazione, c’è quel giusto livello di overbooking che va ad aggiungere carattere e sorprese all’incontro.
Colpi di scena su colpi di scena, la PROGRESS ci consegna un altro bel main event, anche se un po’ sotto il livello del match precedente, per quanto estremamente diverso.

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https://www.bilibili.com/video/BV1jY411475b/ da 1:49:30

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58 di 366
29/06/2014 PROGRESS World Cup; Jimmy Havoc vs Prince Devitt
Pensando a questo topic, ero indeciso se presentarvi solo i match dai Chapter o se aggiungere anche incontri da show secondari. Se all’inizio l’idea era la prima, mi sono poi reso conto di due cose: pure gli show secondari si trovano facilmente, quindi non devo impazzire, e poi si trovano delle belle chicche anche qua.
Gli ENDVR li saltiamo allegramente, ma sulla World Cup qualcosina ce lo guardiamo.
Il primo match è il pre main event, una sfida titolata, con Prince Devitt in versione Hannibal Lecter che va all’assalto di Havoc in un match senza squalifiche.
Ormai lo spartito lo conoscete. Grande brawlerata, tanta azione in giro per l’arena, Havoc sempre in difficoltà, ma comunque in grado di ribattere al rivale, overbooking. In più stavolta abbiamo due elementi: il sangue e il contrasto tra la foga di Havoc e l’eleganza dell’irlandese.
Figa la fase finale, con delle nearfall molto credibili, anche perchè, nonostante l’evento minore, la caratura di Devitt rende plausibile l’opzione del cambio di titolo.

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29/06/2014 PROGRESS World Cup; Noam Dar vs Rampage Brown
Due parole su questo show. Tra i Chapter di maggio e luglio, la PROGRESS ha deciso di tornare al Garage per uno show minore, a tema coppa del mondo (e che verrà ripetuto quattro anni dopo, proprio come il mondiale di calcio).
Torneo ad eliminazione secca ad otto partecipanti, ognuno a rappresentare un paese diverso. In finale arrivano l’Inghilterra di Brown e l’Israele di Dar (spesso mi riferisco a lui come scozzese, ma in realtà è nato a Tel Aviv).
Ennesimo match positivo da parte di entrambi, nonché finale giusta per due che bazzicano le parti alte della card della federazione.
Come sempre quando c’è Dar di mezzo, il focus è tutto sulla gamba del suo avversario, a preparare il terreno per la sua finisher. Stavolta, però, si trova contro un armadio come Brown, quindi un altro motivo in più per cercare di rallentarlo e tenerlo a terra. La cosa che mi ha colpito è come, nello squilibrio dell’azione, abbiano costruito un incontro equilibrato, visto che Dar ha dominato, mettendo a segno molte mosse, ma a Brown è sempre bastato poco per riportarsi sotto.
Il clash stilistico funziona e il finale tirato aggiunge pepe al tutto. Consigliato.

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27/07/2014 PROGRESS Chapter 14: Thunderbastard; Will Ospreay vs Marty Scurll vs Wild Boar vs Stixx vs Danny Garnell vs Darrell Allen vs Joey Lakeside vs Paul Robinson
Ad aprire lo show, la nuova stipulazione made in PROGRESS che darà proprio il nome al capitolo. Il Thunderbastard. Regole semplici: in due partono sul ring, ingressi ogni due minuti, eliminazioni per pinfall, sottomissioni o squalifica. In palio, una shot al titolo massimo.
Questo tipo di match farà la storia di questa federazione, proponendo alcuni degli scontri più belli visti a Camden. Purtroppo, il primo non è all’altezza.
Un po’ per certi partecipanti (Joey Lakeside? Davvero?), un po’ per sfiga (Allen si farà male subito, probabilmente scombussolando il flusso dell’incontro), un po’ per varie eliminazioni affrettate e, per questo, poco credibili, ma questo match non è uscito bene.
Ci portiamo via però due cose ottime. Il booking di Robinson e Ospreay e i primi semi di una rivalità che caratterizzerà alla grande la federazione londinese.

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27/07/2014 PROGRESS Chapter 14: Thunderbastard; FSU (Mark Andrews & Eddie Dennis) vs London Riots (James Davis & Rob Lynch)
Il match che tutti stavamo aspettando. Una costruzione lunga e costante, fatta di scorrettezze, sgarbi, interferenze e di una sensazione che rimane sotto pelle. I veri campioni di coppia dovrebbero essere i Riots. Più di due anni da imbattuti in competizione di coppia, una marea di scalpi presi, che si sono persi il torneo di assegnazione per colpa di un doppio count out con i Bhangra Knights, ampiamente vendicato. In più l’alleanza con Havoc, a cui ora si è aggiunto anche Robinson, sembra l’ulteriore pezzo di un puzzle già scritto.
È proprio nel nome di questa alleanza che si apre l’incontro, con gli FSU attaccati da dietro e da subito in inferiorità numerica. Il match prosegue, puntando in questa direzione, con un dominio netto degli sfidanti ed i campioni sempre costretti a reazioni di rincorsa. Ma è quando esplode la fase finale che il tutto si fa fighissimo. Spottoni, intensità alle stelle ed un’azione di coppia sempre a fuoco rendono questo un must see della produttiva categoria di coppia della fed di Camden. Interessante il parallelo tra questo match e FSU vs Swords. Là avevamo tre flyer, con Dennis a scombussolare il tutto con la sua potenza. Qua, invece, abbiamo tre bestie che si sfondano di colpi diretti e proiezioni, con Andrews a far saltare il banco con i suoi voli folli (uno pericolosissimissimo).
Finale semplicemente perfetto, per un incontro da ricordare.

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27/07/2014 PROGRESS Chapter 14: Thunderbastard; Jimmy Havoc vs Noam Dar
Ecco un altro match molto atteso. Dar, già uno dei nomi che bazzicava le parti alte della card, ha avuto un’ulteriore crescita di ritorno dall’infortunio, e conseguente turn face. Dopo aver battuto finalmente El Ligero (Chapter 11), si era conquistato uno spot nel main event titolato del 12, ma poi per altri problemi non riuscì a partecipare allo show (e proprio Ligero prese il suo posto nel fatal four). Comunque, la shot era nell’aria e se l’è conquistata ufficialmente alla World Cup.
In più, ricordiamocelo, una delle sconfitte della loosing streak iniziali di Havoc fu proprio contro lo scozzese.
Eccoci quindi. Match normale, senza stipulazione, che riesce molto bene. Dar abbandona il lavoro alla gamba, per concentrarsi più su colpi diretti, in particolare uno dei dropkick più scenografici del panorama. La contesa ha un ritmo frizzante, ci sono tanti capovolgimenti di fronte e un pizzico del solito overbooking che certifica la furbizia e l’opportunismo di Havoc (tipo lui che cede per uscire dalla sottomissione sapendo che l’arbitro è a terra).
Non so quanto mi sia piaciuta la scelta di riproporre Smallman al conteggio con Roberts a terra, perchè crea un buco logico nel match. Qua hanno cercato di mettere il pop davanti alla logica e questa sequenza è il neo principale di questa difesa di Havoc.
Comunque, ha il suo perchè, incontro consigliato.

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