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24/01/2016 PROGRESS Chapter 25: Chat Shit Get Banged;
Marty Scurll vs Will Ospreay
A chiudere l’apertura del 2016 della PROGRESS abbiamo quello che diventerà un classicone della federazione. Senza squalifiche, l’Aerial Assassin contro il Villain.
Dopo il turn heel definitivo, visto qua al Ballroom contro Kris Travis, Scurll ha inanellato una serie di vittorie con mezzi più o meno leciti ed è quindi andato ad assaltare il campione, chiedendo un match senza squalifiche. Ricordiamo che la rincorsa di Scurll a questo titolo parte da lontanissimo, era nei match titolati già a Chapter 1 e Chapter 2, ma non è mai riuscito a conquistarlo.
Ricordiamo inoltre che l’ultima volta che ha avuto un’occasione, a Chapter 18, fu proprio Ospreay a sconfiggerlo.
Veniamo al match.
La chimica tra i due è arcinota (ne abbiamo già avuto un assaggio proprio a Chapter 18), non è un caso se da qua partirà una serie di match che li vedrà coinvolti ovunque, tra wXw, WCPW, ROH e NJPW.
Qua però si vede che vogliono fare molto di più, che questa non è l’occasione del “bel match”, qua si deve fare la storia. Il risultato è un match che a tratti potrebbe far storcere il naso, perchè ha momenti molto sopra le righe, con scambi lunghissimi e kick out esasperati. A me, invece, ha fatto impazzire, proprio perchè c’è la sensazione di occasione speciale ed entrambi la trasmettono benissimo.
L’azione è di livello assoluto e parte fortissimo sin dall’inizio. Scordatevi gli inizi tecnici, di studio, a cui ci ha abituato la PROGRESS, qua partono a cento all’ora e tengono sta velocità fino alla fine (o quasi). Altra cosa da notare è l’utilizzo della stipulazione. Poche armi, dosate, sfruttate nei punti giusti. Ridotte per lasciare spazio ai rispettivi talenti, ma proprio per questo ancora più letali quando usate.
La stipulazione assume importanza cruciale sulla conclusione, quando uno dei due spezza l’equilibrio da lancio della monetina con un guizzo di genio, portando ad un finale trascinato, molto più lento di tutto il resto, ma di un’intensità folle.
Ha dato esattamente quella sensazione di impotenza dello sconfitto ai limiti del frustrante.
A livello di pura azione, seppur su livelli altissimi, abbiamo visto di meglio (per esempio, psicologia più curata o selling più continuo), ma nel complesso siamo nell’eccellenza a cui la PROGRESS ci ha abituati.