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22/03/2015 PROGRESS Chapter 18: The Show We Can't Call PROGRESSleMania For Legal Reason;
Sumerian Death Squad (Tommy End & Michael Dante) vs Sweet Jesus (Pastor William Eaver & Chuck Mambo)
Nuovi campioni di coppia portano a nuovi sfidanti. Visto che la categoria è pesantemente in ristrutturazione (FSU andati, con Andrews in TNA, Riots andati a seguito di Chapter 15, Screw Indy Wrestling scomparsi, i Project Ego non li vedremo più…), abbiamo due coppie al debutto.
Da una parte, un grandissimo tag della scena europea, con incontri memorabili soprattutto in wXw, ovvero i due olandesi della Sumerian Death Squad. Dall’altra un team homemade, tra due graduate del ProJo, la scuola di wrestling della PROGRESS, l’improbabile coppia del surfer Chuck Mambo e il pastore William Eaver.
L’incontro potrebbe essere migliore (Eaver e Mambo sono praticamente due rookie e si vede, in più End sembra allergico al selling alla gamba), ma risulta comunque divertente, con un ritmo sostenuto e delle buone manovre combinate.
Iniziamo a tenere d’occhio un po’ di questi ragazzi del ProJo, visto che li rivedremo spesso, anche in parti alte della card (a mio parere non tutti meritatamente, però ne parleremo più in là).
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22/03/2015 PROGRESS Chapter 18: The Show We Can't Call PROGRESSleMania For Legal Reason;
Rampage Brown vs Mark Haskins
La resa dei conti tra gli ex partner della Screw Indy Wrestling.
Ripercorriamo velocemente la storia che li ha portati qua. Dobbiamo tornare al mitico Chapter 10, quando Andrews vince le NPS e sfida subito l’allora campione Rampage Brown. Cruz, assistito da Haskins, accetta il match immediato, peccato che il gallese sconfigga a sorpresa Brown, che rimarrà molto scottato dalla cosa (anche perchè lui dice di non aver accettato il match). Da qui parte la redenzione dell’inglese, che va per il titolo di Havoc nel fatal four di debutto al Ballroom e poi, dopo aver annunciato alla finale della World Cup di lasciare ufficialmente la stable, viene mandato contro Samoa Joe a Chapter 14.
Altro pezzettino che non vi ho raccontato. A Chapter 16, Mark Haskins e Sha Samuels sarebbero dovuti andare per i titoli di coppia contro gli FSU (in seguito ad una shot vinta), ma Haskins era infortunato e Cruz scomparso, quindi viene chiesto a Brown di rientrare nella stable, con la possibilità di vincere due titoli (nel main Chapter 16 Brown sarebbe andato per il titolo contro Havoc e Mastiff…). Al suo rifiuto, viene attaccato (soprattutto alla gamba), con l’assistenza dell’ultimo ingresso nella stable, Martin Stone.
Nel capitolo precedente, lo scontro tra i due si è chiuso per squalifica e quindi qua le squalifiche vengono tolte.
Il risultato è un incontro lungo, molto frizzante, in cui la disparità fisica viene colmata da una grande aggressività di Haskins, con colpi diretti e con una tecnica volta a far male, amplificata da un uso intelligente delle armi. Poi, ovvio, quando Brown spinge, è distruttivo. Però se la giocano alla pari fino alla fine, mantenendo un gran ritmo e portando anche spot particolari, nella loro semplicità (tipo la gruccia in bocca).
Riescono a trasmettere proprio da queste piccole cose tutto il grudge, che doveva uscire per rendere il match coerente con la storia.
Tra l’altro segnalo la prima grande performance di Haskins in singolo, qua perfettamente a fuoco.