Serie A 23-24 *Topic Continuativo*

[IlBiondo]

Tutti a scandalizzarsi per il caso Acerbi - Juan Jesus. Per carità, giusto che siano state un'indagine e una sentenza. Dopodiché il fatto che venga dato del n***o ad una persona di colore fa clamore e crea un'inevitabile confronto pubblico solo perché questo fa il calciatore.
Quante volte questo succede nei cantieri, in strada, in carcere o in qualsiasi altra occasione?

Voglio fare un caso ipotetico per provocare un'opinione: se oggi, in Italia, anzi mettiamo proprio a Napoli, un cittadino qualsiasi dovesse dare del n***o ad una persona di colore davanti ad una qualsiasi forza dell'ordine, che cosa succederebbe?

[Marvels]

Tutti a scandalizzarsi per il caso Acerbi - Juan Jesus. Per carità, giusto che siano state un'indagine e una sentenza. Dopodiché il fatto che venga dato del n***o ad una persona di colore fa clamore e crea un'inevitabile confronto pubblico solo perché questo fa il calciatore.
Quante volte questo succede nei cantieri, in strada, in carcere o in qualsiasi altra occasione?

Voglio fare un caso ipotetico per provocare un'opinione: se oggi, in Italia, anzi mettiamo proprio a Napoli, un cittadino qualsiasi dovesse dare del n***o ad una persona di colore davanti ad una qualsiasi forza dell'ordine, che cosa succederebbe?

Basta provare andando a farlo .
E avere il tempo di fronteggiare economicamente una probabile causa legale per discriminazione
Io se voglio posso andare in giro con i jeans giù e senza mutande mica è vietato dalla legge , ma so che verrò fermato e denunciato per pubblico decoro .

[Colt877]

Premesso che, dopo aver seguito gli sviluppi, pure per me l'insulto razzista c'è stato e il "ti faccio nero" che è spuntato fuori fa ridere pure me, ma se dici che la sentenza è giusta (e lo è) perché concludi dicendo "danno d'immagine" e "smettessero di fare la lotta al razzismo"? Se si sono ritrovati con un caso non punibile che dovevano fare, e che c'entra la lotta al razzismo? Prenderanno provvedimenti quando ci saranno evidenze. Mi pare che le due parti del discorso siano profondamente in contraddizione.

Perché non sempre la verità giuridica coincide con la verità assoluta. La giustizia deve stabilire se, a norma di legge, ci sono i margini per procedere con una sanzione, in questo caso per Acerbi. E i margini non ci sono. Nessuno ha visto né sentito niente tranne i due diretti interessati; c'è la parola di Jesus contro la parola di Acerbi e un giudice non può far altro che sentenziare come è stato fatto, assolvendo Acerbi.

Fuori dalle aule di tribunale però c'è un danno di immagine non indifferente per il campionato, perché l'insulto c'è stato (e questo credo sia innegabile dato che lo stesso Acerbi ha chiesto scusa) e il contendere riguarda l'interpretazione dell'insulto, che Juan Jesus ha considerato razzista mentre per Acerbi non lo era. A livello d'immagine per la Serie A è un colpo durissimo, e non lo dico io, basta che ti vai a leggere come stanno commentando la notizia fuori dai nostri confini nazionali.

Nel ragionamento non ci vedo nessuna contraddizione. Giuridicamente non si poteva fare altro, ma il danno d'immagine resta ed è molto grave su un tema sensibile che in futuro quando verrà nuovamente affrontato con altre campagne di sensibilizzazione dovrà scontare le scorie di questo caso.

[Adieu]

Perché non sempre la verità giuridica coincide con la verità assoluta. La giustizia deve stabilire se, a norma di legge, ci sono i margini per procedere con una sanzione, in questo caso per Acerbi. E i margini non ci sono. Nessuno ha visto né sentito niente tranne i due diretti interessati; c'è la parola di Jesus contro la parola di Acerbi e un giudice non può far altro che sentenziare come è stato fatto, assolvendo Acerbi.

Fuori dalle aule di tribunale però c'è un danno di immagine non indifferente per il campionato, perché l'insulto c'è stato (e questo credo sia innegabile dato che lo stesso Acerbi ha chiesto scusa) e il contendere riguarda l'interpretazione dell'insulto, che Juan Jesus ha considerato razzista mentre per Acerbi non lo era. A livello d'immagine per la Serie A è un colpo durissimo, e non lo dico io, basta che ti vai a leggere come stanno commentando la notizia fuori dai nostri confini nazionali.

Nel ragionamento non ci vedo nessuna contraddizione. Giuridicamente non si poteva fare altro, ma il danno d'immagine resta ed è molto grave su un tema sensibile che in futuro quando verrà nuovamente affrontato con altre campagne di sensibilizzazione dovrà scontare le scorie di questo caso.

Continuo a non capire perché mai dopo un caso senza prove, "insolubile" e da mani legate dovrebbero mai piantarla con una presuntivamente ipocrita lotta al razzismo.
Se quando avranno i fatti non prenderanno provvedimenti adeguati, grideremo pure "piantatela con la lotta al razzismo", prima non vedo perché. Le scorie di 'sta cosa al massimo se le può portare Acerbi, non la giustizia sportiva o i movimenti di sensibilizzazione

[Colt877]

Continuo a non capire perché mai dopo un caso "insolubile" e da mani legate dovrebbero mai piantarla con una presuntivamente ipocrita lotta al razzismo.

Forse non ci stiamo capendo, io nel mio primo post ho parlato di due piani. Sul piano giuridico mi sembra di capire che la pensiamo allo stesso modo. La sentenza è ineccepibile e non si poteva fare altro.

Il secondo piano è quello dell'immagine. E su quel piano lì ne esci con le ossa rotte, a prescindere dalla correttezza giuridica della sentenza. Questo è il tenore dei commenti che piovono sul nostro campionato: "Juan Jesus literally said Acerbi apologized and admitted to being racist but this is Serie A so who’s surprised?"; "As expected, the most racist league have ever seen"; "I think it's wrong not to punish racism in sports. Not taking action sends the message that racism is okay, which is unacceptable"; "We all know what Italian are, majority of them are racists so not surprised with the outcome".

E potrei andare avanti per ore, ma credo di aver reso il concetto. Che non vuol dire che la sentenza sia sbagliata, ma semplicemente che sul piano dell'immagine il verdetto era già stato dato il secondo dopo il fischio d'inizio. Stavolta non è certo colpa del giudice, ma tutto il movimento sportivo non ci fa una bella figura perché il messaggio che passa è che il razzismo viene tollerato e che quando si deve prendere un provvedimento si preferisce far finire tutto a tarallucci e vino.

[IlBiondo]

Che l lotta al razzismo sia il festival dell'ipocrisia è la cosa più ovvia del mondo. Si prendono casi come questo per fare clamore ma poi nella vita reale, nella praticità della società italiana no. Ma proprio per niente.

Perché non fa altrettanto clamore che nelle campagne del sud ci sono ancora leggi medioevali dove gli immigrati clandestini senza documenti, non il milionario Juan Jesus, vengono pagati un euro all'ora?
Mi fanno ridere le persone che si scandalizzano per un insulto di campo mentre poi gli succede il disagio attorno ma sistematicamente lo ignorano.

La realtà è che vale più il sentirsi offeso di Juan Jesus che la vita rubata di una ragazza nigeriana costretta a prostituirsi perché in mano alla criminalità organizzata.

[The Prizefighter]

Retorica molto sandrocurziana

[IlBiondo]

Retorica molto sandrocurziana

Hai perfettamente ragione.
Oggi me la sento così.

[Adieu]

Forse non ci stiamo capendo, io nel mio primo post ho parlato di due piani. Sul piano giuridico mi sembra di capire che la pensiamo allo stesso modo. La sentenza è ineccepibile e non si poteva fare altro.

Il secondo piano è quello dell'immagine. E su quel piano lì ne esci con le ossa rotte, a prescindere dalla correttezza giuridica della sentenza. Questo è il tenore dei commenti che piovono sul nostro campionato: "Juan Jesus literally said Acerbi apologized and admitted to being racist but this is Serie A so who’s surprised?"; "As expected, the most racist league have ever seen"; "I think it's wrong not to punish racism in sports. Not taking action sends the message that racism is okay, which is unacceptable"; "We all know what Italian are, majority of them are racists so not surprised with the outcome".

E potrei andare avanti per ore, ma credo di aver reso il concetto. Che non vuol dire che la sentenza sia sbagliata, ma semplicemente che sul piano dell'immagine il verdetto era già stato dato il secondo dopo il fischio d'inizio. Stavolta non è certo colpa del giudice, ma tutto il movimento sportivo non ci fa una bella figura perché il messaggio che passa è che il razzismo viene tollerato e che quando si deve prendere un provvedimento si preferisce far finire tutto a tarallucci e vino.

E io continuo a vedere solo contraddizioni, se la sentenza in questo caso è giusta come fa a essere stato "tollerato il razzismo"?
Se la sentenza è ineccepibile, perché concludi con "quando si deve prendere un provvedimento si preferisce far finire tutto a tarallucci e vino"?
Cioè, è una questione di logica basilare. Frega niente se gli manca anche all'estero.
Se vuoi parlare dei massimi sistemi e dell'Italia razzista parliamone, ma un caso specifico dove non c'è mezza prova a sostegno delle accuse di razzismo che c'entra coi massimi sistemi?

[Colt877]

E io continuo a vedere solo contraddizioni, se la sentenza in questo caso è giusta come fa a essere stato "tollerato il razzismo"?
Se la sentenza è ineccepibile, perché concludi con "quando si deve prendere un provvedimento si preferisce far finire tutto a tarallucci e vino"?
Cioè, è una questione di logica basilare. Frega niente se gli manca anche all'estero.

Te l'ho detto che non ci stiamo capendo.

Io ho scritto che per me la sentenza è ineccepibile. Il tarallucci e vino si riferisce al messaggio che passa con l'opinione pubblica. Infatti ho scritto: "il messaggio che passa è che il razzismo viene tollerato e che quando si deve prendere un provvedimento si preferisce far finire tutto a tarallucci e vino." Questa non è la mia posizione, ma quella che è passata sì.

[Adieu]

Te l'ho detto che non ci stiamo capendo.

Io ho scritto che per me la sentenza è ineccepibile. Il tarallucci e vino si riferisce al messaggio che passa con l'opinione pubblica. Infatti ho scritto: "il messaggio che passa è che il razzismo viene tollerato e che quando si deve prendere un provvedimento si preferisce far finire tutto a tarallucci e vino." Questa non è la mia posizione, ma quella che è passata sì.

Ah, bene, allora vuol dire che è passato un messaggio molto sbagliato. Sarebbe stato un messaggio giusto, sacrosanto, se avessero inchiodato il labiale di Acerbi. Siccome non è cosi, vuol dire che si sono generate, qui o altrove, solo chiacchiere da bar.
Perché l'Italia è fondamentalmente razzista, ma questo caso è stato giudicato correttamente, e per questa volta, anche se fuori è arrivato un messaggio sbagliato, abbiamo la coscienza a posto (tranne forse Acerbi, ma quella è un'altra storia). L'hai detto tu, non si poteva fare diversamente, quindi perché preoccuparsi delle conseguenze. La figura di merda la fai se hai elementi e non condanni, l'opinione pubblica pensasse pure quello che vuole

[Colt877]

Ah, bene, allora vuol dire che è passato un messaggio molto sbagliato. Sarebbe stato un messaggio giusto, sacrosanto, se avessero inchiodato il labiale di Acerbi. Siccome non è cosi, vuol dire che si sono generate, qui o altrove, solo chiacchiere da bar.
Perché l'Italia è fondamentalmente razzista, ma questo caso è stato giudicato correttamente.

Ma infatti il danno d'immagine sta proprio qui. Ed era quello che volevo sottolineare quando ho parlato di due piani, giuridico e d'immagine.

Se ci fosse stata la prova del razzismo e la sentenza avesse comunque assolto Acerbi allora avrei anche capito e condiviso tutto il polverone che si è sollevato. Invece, abbiamo una sentenza ineccepibile e il messaggio che è passato si può sintetizzare così: la Serie A salva Acerbi perché è un campionato razzista. Se non è un danno d'immagine enorme questo, nonché una forma di pessima comunicazione, non so come altro definirlo.

[Adieu]

il messaggio che è passato si può sintetizzare così: la Serie A salva Acerbi perché è un campionato razzista. Se non è un danno d'immagine enorme questo, nonché una forma di pessima comunicazione, non so come altro definirlo.

Come semplice constatazione ha senso ma mi chiedo perché scervellarcisi sopra, visto che in questo caso è un danno d'immagine palesemente figlio di una misinterpretazione anche molto pretestuosa. Abbiamo avuto e avremo tante di quelle occasioni per cospargerci giustamente il capo di cenere, non vedo perché crofiggerci per una volta che non c'è uno straccio di prova a supporto della tesi di razzismo e l'operato è stato tecnicamente corretto.

[Colt877]

Come semplice constatazione ha senso ma mi chiedo perché scervellarcisi sopra, visto che in questo caso è un danno d'immagine palesemente figlio di una misinterpretazione anche molto pretestuosa. Abbiamo avuto e avremo tante di quelle occasioni per cospargerci giustamente il capo di cenere, non vedo perché crofiggerci per una volta che non c'è uno straccio di prova a supporto della tesi di razzismo e l'operato è stato tecnicamente corretto.

Dovrei andare troppo OT e non mi va di scrivere un wallpost. Provo a sintetizzare, sperando di non essere frainteso.

Semplicemente, abbiamo confuso due piani. La lotta al razzismo non è una lotta giuridica, ma politica. E come ogni battaglia politica può essere giusta o sbagliata (e spesso dipende anche da chi la giudica e quando la giudica). La giustizia è neutra, oggi condanna la schiavitù, ma c'è stato un tempo in cui era legale. Alla giustizia non spetta il compito di dire se una legge è giusta o sbagliata, ma solo di applicarla.

Il caso Acerbi-Jesus è diventato un caso politico nel momento in cui se ne è incominciato a parlare a sproposito. La sentenza è un atto giuridico. Pensare di risolvere il primo attraverso il secondo significa consegnarsi nelle mani di una narrazione che ti dipingerà come il mostro (che in generale sei), anche se nel caso specifico non hai fatto nulla di male. Secondo me, la situazione andava gestita in tutt'altra maniera, ma questa è una mia idea e non voglio dilungarmi troppo perché rischieremmo anche di uscire dall'argomento di discussione.

[The Prizefighter]

Come semplice constatazione ha senso ma mi chiedo perché scervellarcisi sopra, visto che in questo caso è un danno d'immagine palesemente figlio di una misinterpretazione anche molto pretestuosa. Abbiamo avuto e avremo tante di quelle occasioni per cospargerci giustamente il capo di cenere, non vedo perché crofiggerci per una volta che non c'è uno straccio di prova a supporto della tesi di razzismo e l'operato è stato tecnicamente corretto.

Perchè pur mancando la prova siamo tutti abbastanza svegli da non credere alla tesi del "ti faccio nero", a cui spero nessuno abbia mai creduto. E se si analizzano i fatti e si verificano le versioni la cosa più probabile è che sì, dalla bocca di Acerbi è uscito l'epiteto razzista, ma no, in un'epoca con mille telecamere non c'è uno straccio di angolo buono. Quindi giusto non dargli le 10 giornate perchè non si può provare l'epiteto razzista, ma è una di quelle cose che lascia sempre con l'amaro in bocca perchè che l'abbia detto è il segreto di Pulcinella. Poi ci sarebbe da aprire la questione sul perchè nonostante sia stata appurata la condotta offensiva (e quindi antisportiva) di Acerbi, che non l'ha neanche disconosciuta, non sia stato preso alcun provvedimento, ma è un altro discorso