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Uocciaganadu ha scritto:Dici? Io non l' ho trovato male... Più che altro sono sorpreso dal nuovo album dei Children of Bodom, sono rimasto così "O____________O".
anche a me è piaciuto tanto, nessuna canzone sovrasta l'altra e ho trovato tutto bellissimo.
I Dark Tranquillity con Construct si sono ripresi, da We Are The Void soprattutto, sembra anche migliore di Fiction.
Visto che si parla dei miei adorati Daft Punkucci, colgo l'occasione per dire che RAM l'ho apprezzato molto, soprattutto Get Lucky (capolavoro, Nile Rodgers fenomenale), Give life back to music, Istant crush, Giorgio by Moroder, Lose yourself to dance, Doin' it right, Contact e Touch. Le altre anche carine, ma alcune le ho trovate davvero troppo lente. In generale interessante la scelta di omaggiare gli anni '70 con dei sound molto simili al periodo, anche se non so quanto se ne sentisse il bisogno. Personalmente avrei preferito un lavoro in pieno stile Daft Punk, come tutti gli album precedenti, piuttosto che questa scelta di variare il loro stile. Ora aspetto con ansia un nuovo disco con cui si spera tornino alle origini (ma temo di dover aspettare anni, considerando i loro ritmi...), nel frattempo mi riascolto la loro vecchia roba.
Entro fine settimana dovrei comprare 18 months di Calvin Harris del 2012.
Uocciaganadu ha scritto:Oddio non me ne ero accorto, grazie mille lo ascolto subito! Se è bello la metà di White Tomb e Mammal vengo.
Ti avviso che non ha nulla da spartire con il passato, purtroppo per te (devo capire se lo è anche per me).
Lo si può considerare il primo disco "ordinario" degli AoP, poichè sia dal punto di vista del minutaggio e delle canzoni, che da quello musicale.
Alla fine le intricate stratificazioni ed atmosfere che avevano reso celebri gli AoP hanno lasciato spazio ad influenze (tipicamente americane) Sludge/Post/Grind ecc... insomma, si sono trasformati in musica da Maryland Deathfest.
Non riesco a capire se mi piace questo disco, però. Tral'altro, il nuovo video è gay.
SaintJust ha scritto:A qualcuno è piaciuto il nuovo degli Altar of Plaugues?
Per me un bel passo indietro rispetto a Mammal. Si salva metà Burnt Year e Scald Scar of Water. Il resto poco incisivo, post black americanizzato con qualche accenno sparso di semi cascadian (e sono pure nel punto sbagliato geograficamente parlando). In alcuni frangenti riportano alla mente qualcosa dei Deafheaven e Wolves in the Throne Room. Di sicuro potevano far meglio.
Fondamentalmente ogni mese butto giù una playlist con quello che secondo me è il meglio. 40 canzoni, c'è un po' di tutto. Cerco di limitarmi un po' su metal & affini perché altrimenti straborderei, e allo stesso modo cerco di evitare (quando possibile) il monopolio dei volti noti. Va da sé che se un disco non c'è su Spotify (esempio: il nuovo Amon Amarth) non può apparire nella playlist. Giugno quasi pronto, fra parentesi.
Non ci sono i Black Sabbath: il disco è lento, ripetitivo, copiato, privo di mordente. Un qualsiasi gruppo doom degli ultimi cinque anni ha tirato fuori più intensità. C'è mestiere nel songwriting, ma siamo sotto la sufficienza.
Non ci sono i Daft Punk: ascoltando RAM mi sono sentito preso per il culo. Ruffiani di merda.
Dell'album dei Beady Eye che ne pensate? Io ho preferito quello d'esordio, questo BE - anonimo fin dal nome - non ha nessuna traccia degna neanche di sostituire una b-side qualunque degli Oasis. Noel stravince in allegria la guerra dei Gallagher.
L'album dei Black Sabbath mi è piaciuto, alcune canzoni sono molto evocative, anche se è un tipo di metal totalmente estraneo al metal moderno, che non stupisce più come qualche decennio fa.
Beady Eye debole, non debolissimo. Scorretto paragonarli agli Oasis, in fondo. Non mi sono dispiaciute giusto un paio di canzoni (il singolo e un'altra).
Black Sabbath l'ho trovato molto generico e poco intenso, un gruppo doom a caso ha scritto riff più convincenti.