Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità...
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In altri topic è stata pietra di scandalo, dunque ho pensato di aprire un topic a parte dove si possano rilevare e segnalare le assurdità del politicamente corretto e di tutte quelle tendenze culturali o pseudoculturali che godono di assoluta supremazia sui mass media, tale per cui la loro messa in discussione porta immediatamente allo stigma della x-fobia (oltre che di fascismo ed altri termini in libertà) e alla censura del dissenso. Fare un discorso serio su come il pensiero dominante sia trasfigurato negli ultimi decenni è più di quanto molti utenti possano sopportare senza azzannare chi ci prova, come si è già provato ampiamente. Memorabile la strenua difesa della Carmen modificata a Firenze nel topic "Bar Sport" in questo senso, che non potendo essere una difesa del contenuto (per ovvia assurdità), è diventata feroce offesa del segnalatore.
Per questo il topic nasce con intento comico (e tragicomico). La risata è il vero approccio inattaccabile dalle difese immunitarie di questa supremazia, quando l'assurdità raggiunge livelli così palesi da non poter che far interrogare (solo per un attimo) gli stessi sostenitori di codeste tendenze circa il senso di alimentarne la retorica. A questo scopo sono ammesse anche parodie e caricature. Tuttavia, il topic è apertissimo a segnalazioni anche di eventi, opinioni, dichiarazioni, documentari, etc., che documentano queste assurdità quando il primo effetto è tutt'altro che comico.
Inauguro perciò il topic con questo meraviglioso video sull'insegnamento dell'Inglese ad immigrati in base alle richieste della comunità LGBTIQ...
Sottotitolato: " onclick="window.open(this.href);return false;
E la domanda d'accompagnamento:
1 - Quanti di voi sarebbero disposti ad apprendere 62 pronomi di genere e a chiedere ad ogni nuova conoscenza quale preferirebbe che venisse usato?
2 - Ma soprattutto, se sbagliamo pronuncia?
Per questo il topic nasce con intento comico (e tragicomico). La risata è il vero approccio inattaccabile dalle difese immunitarie di questa supremazia, quando l'assurdità raggiunge livelli così palesi da non poter che far interrogare (solo per un attimo) gli stessi sostenitori di codeste tendenze circa il senso di alimentarne la retorica. A questo scopo sono ammesse anche parodie e caricature. Tuttavia, il topic è apertissimo a segnalazioni anche di eventi, opinioni, dichiarazioni, documentari, etc., che documentano queste assurdità quando il primo effetto è tutt'altro che comico.
Inauguro perciò il topic con questo meraviglioso video sull'insegnamento dell'Inglese ad immigrati in base alle richieste della comunità LGBTIQ...
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1 - Quanti di voi sarebbero disposti ad apprendere 62 pronomi di genere e a chiedere ad ogni nuova conoscenza quale preferirebbe che venisse usato?
2 - Ma soprattutto, se sbagliamo pronuncia?
- Impreza
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Bestemmie free qui e ovunque. Una vergogna che nel 2018 uno non possa manco bestemmiare liberamente.
Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Io ho sentito addirittura gente minacciare una querela per una bestemmia, ma ciò non sarebbe una sorta di censura del libero pensiero?Impreza ha scritto:Bestemmie free qui e ovunque. Una vergogna che nel 2018 uno non possa manco bestemmiare liberamente.
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Giornata dura ieri a catechismo, nevvero?
Proprio vero che non ci sono più i bambini di una volta...
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Il video postato presenta un'estremizzazione che nessuno ha mai richiesto, utilizzi they/them e passa la paura. Non si capisce cosa voglia dimostrare e, a dirla tutta, non strappa neanche un sorriso. L'utilizzo del they/them c'è più o meno da una vita, specie in forma scritta, quando il sesso del soggetto non è specificato. Non mi sembra così difficile. Spero non ci si scandalizzi anche per i bagni gender neutral, a 'sto punto.
Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Esiste il reato di vilipendio di religione ed una bestemmia può costituirlo (può, non lo è per forza), in quanto la libertà religiosa è riconosciuta come una delle libertà fondamentali dell'individuo nello stato di diritto moderno.Organz ha scritto: Io ho sentito addirittura gente minacciare una querela per una bestemmia, ma ciò non sarebbe una sorta di censura del libero pensiero?
I ragazzini che ho educato in genere non mi han dato problemi, nemmeno quando venivano da famiglie fortemente anticlericali e anticattoliche (sorprenderà, ma al Catechismo ci tengono pure loro). Sono anni che non faccio catechesi per i giovani, grazie per l'interessamento.KanyeWest ha scritto:Giornata dura ieri a catechismo, nevvero?
Proprio vero che non ci sono più i bambini di una volta...
Che vuoi che ti dica?, a me ha fatto morire dal ridere e ha divertito anche alcuni miei conoscenti militanti LGBT, due che sono perfettamente convinti che l'introduzione dei pronomi gender-neutral debba essere obbligatoria in tutti i luoghi pubblici e d'insegnamento, così come cominciato ad Oxbridge ed in alcune Università della Ivy negli States. Negli ultimi 2-3 anni i casi di insegnanti di scuola superiore e docenti universitari che sono stati messi alla gogna mediatica e sotto processo interno in tutto il mondo anglofono per aver presunto l'appellativo di genere di alcuni studenti si sono moltiplicati, ma è chiaro che, almeno per ora, è una caricatura.Two-headed Boy ha scritto:Il video postato presenta un'estremizzazione che nessuno ha mai richiesto, utilizzi they/them e passa la paura. Non si capisce cosa voglia dimostrare e, a dirla tutta, non strappa neanche un sorriso.
D'altronde, era spiegato in apertura, questo topic non va preso troppo sul serio, almeno per la maggior parte delle pubblicazioni l'obiettivo è di riderne. Se poi una cosa percepita come divertente da chi la pubblica non fa ridere, pazienza.
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Sull'argomento sembri partire abbastanza prevenuto. Trovi divertente il video perchè lo percepisci come riscontro di una situazione che credi assurda ancor prima che ti venga presentata come tale. Il tuo preambolo m'ha portato unicamente a sottolineare come il video non abbia alcuno spunto valido. Forse in un'altra situazione l'avrei semplicemente trovato trascurabile, dimenticandolo in pochi secondi, e magari i tuoi "conoscenti militanti LGBTQ+" l'hanno visto in un'occasione in cui un termine come amenità non era nelle premesse. Postami uno sketch che non sia così patetico e magari ne rido pure.
Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
I suddetti che si sono divertiti l'hanno visto ben sapendo che chi glielo proponeva, io, verso i gruppi e le istanze gender-friendly oppone un'inossidabile resistenza antropologica e culturale. Ovviamente ho una posizione decisamente e inderogabilmente critica, come si è potuto intuire, maturata da (ormai) quasi 10 anni di lavoro sia intellettuale che sociale, sull'ideologia e i fenomeni entro cui nascono, prosperano e attecchiscono le istanze e i sistemi antropologici discussi e sostenuti nei gender-studies. Questo non mi ha mai impedito di aver a che fare francamente con persone che si posizionano all'antipode.Two-headed Boy ha scritto:Sull'argomento sembri partire abbastanza prevenuto. Trovi divertente il video perchè lo percepisci come riscontro di una situazione che credi assurda ancor prima che ti venga presentata come tale... magari i tuoi "conoscenti militanti LGBTQ+" l'hanno visto in un'occasione in cui un termine come amenità non era nelle premesse. Postami uno sketch che non sia così patetico e magari ne rido pure.
Comunque, il video mi fa ridere perché la situazione è grottesca e parte da un dato di realtà: la moltiplicazione dei generi autodeterminati e autoreferenti come preteso dato sociale di continua ed automatica acquisizione (Facebook quest'anno mi sembra essere arrivato a 96 generi), in specie nei cortocircuito del mondo anglofono per cui s'impone l'utilizzo di un numero arbitrario di pronomi nei documenti ufficiali ad esempio delle università.
A te non fa ridere, perché, mi dici, deforma eccessivamente la rivendicazione. Parere condivisibile - anche se io non lo condivido - ma non così convincente di per sé, le deformazioni eccessive in comicità sono all'ordine del giorno e sono il nocciolo della caricatura: Crozza non restituisce quasi mai una lettura accettabile del pensiero di coloro che scimmiotta, le sue "imitazioni" sono quasi sempre caricature, questo non c'impedisce di riderne.
Naturalmente ho aperto il topic pensando di proporre anche altri contenuti. Avrò premura di cercarne altri che stimolino più e meglio sia in senso comico che non, anche se non troppo impegnativi.
Tra un po', però. Da domani mi prendo una pausa da interazioni web fino al lunedì successivo.
- best4busine$$
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Ma Horror fa pure il catechista ?
se non bestemmio , guarda
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- Il capitano
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
OrobiCore ha scritto:In altri topic è stata pietra di scandalo, dunque ho pensato di aprire un topic a parte dove si possano rilevare e segnalare le assurdità del politicamente corretto e di tutte quelle tendenze culturali o pseudoculturali che godono di assoluta supremazia sui mass media, tale per cui la loro messa in discussione porta immediatamente allo stigma della x-fobia (oltre che di fascismo ed altri termini in libertà) e alla censura del dissenso. Fare un discorso serio su come il pensiero dominante sia trasfigurato negli ultimi decenni è più di quanto molti utenti possano sopportare senza azzannare chi ci prova, come si è già provato ampiamente. Memorabile la strenua difesa della Carmen modificata a Firenze nel topic "Bar Sport" in questo senso, che non potendo essere una difesa del contenuto (per ovvia assurdità), è diventata feroce offesa del segnalatore.
Per questo il topic nasce con intento comico (e tragicomico). La risata è il vero approccio inattaccabile dalle difese immunitarie di questa supremazia, quando l'assurdità raggiunge livelli così palesi da non poter che far interrogare (solo per un attimo) gli stessi sostenitori di codeste tendenze circa il senso di alimentarne la retorica. A questo scopo sono ammesse anche parodie e caricature. Tuttavia, il topic è apertissimo a segnalazioni anche di eventi, opinioni, dichiarazioni, documentari, etc., che documentano queste assurdità quando il primo effetto è tutt'altro che comico.
Inauguro perciò il topic con questo meraviglioso video sull'insegnamento dell'Inglese ad immigrati in base alle richieste della comunità LGBTIQ...
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E la domanda d'accompagnamento:
1 - Quanti di voi sarebbero disposti ad apprendere 62 pronomi di genere e a chiedere ad ogni nuova conoscenza quale preferirebbe che venisse usato?
2 - Ma soprattutto, se sbagliamo pronuncia?
Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Il precedente video non ha riscosso evidentemente l'effetto sperato (non in chi ha risposto almeno), nell'unica risposta di merito mi è stato replicato che il video non era rappresentativo della realtà parodiata.
In questo secondo video si entra più nella presa diretta (il comico è solo secondario), sperando di venir incontro a chi mi ha risposto. Una ragazza ferma diversi studenti dell'Università di Soderton, Svezia, l'istituto accademico internazionale che, come nel resto del paese, da tempo adotta misure gender-friendly, per rispetto di chi non si riconosce nella coincidenza tra il genere e il sesso biologico. Ma gli studenti, ben favorevoli a questa linea, cosa pensano di una coetanea che si presenta come maschile?
E se la sua identità trascendesse il solo genere?
Torno a chiedere a voi: cosa le avreste risposto alle varie domande?
In questo secondo video si entra più nella presa diretta (il comico è solo secondario), sperando di venir incontro a chi mi ha risposto. Una ragazza ferma diversi studenti dell'Università di Soderton, Svezia, l'istituto accademico internazionale che, come nel resto del paese, da tempo adotta misure gender-friendly, per rispetto di chi non si riconosce nella coincidenza tra il genere e il sesso biologico. Ma gli studenti, ben favorevoli a questa linea, cosa pensano di una coetanea che si presenta come maschile?
E se la sua identità trascendesse il solo genere?
Torno a chiedere a voi: cosa le avreste risposto alle varie domande?
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
Avrei risposto che mi sta facendo perder tempo.
Ecco, questo fa (un pò) ridere:
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- Hard Is Ono
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità..
All'intervistatrice del video postato da OrobiCore risponderei che l'intervista, come quasi sempre in questi casi, è costruita non come una vera intervista, ma come un percorso pilotato per ottenere un certo tipo di straniamento rispetto all'oggetto iniziale della discussione.
Nello specifico, avrei risposto che non ho problemi o meraviglia rispetto al fatto che sia un uomo, che sia giapponese, o che sia un uomo giapponese.
La domanda sul gatto è ovviamente il punto trabocchetto: va da sè che paragonare in crescendo una percezione sull'identità di genere, sulla provenienza e sulla specie di appartenenza gioca sulla non consapevolezza degli intervistati sui temi.
La percezione dell'identità di genere o della provenienza sono concetti che riguardano il soggetto intervistatore in relazione implicita con la sua specie, la domanda sul gatto viene fatta per cercare di dimostrare che, se si è d'accordo su tutto, si può essere d'accordo anche sulle cose più assurde (non sarebbe cambiato niente se avesse detto "sono un sasso" o "sono un fungo").
Ora a parte il fatto che evidentemente questo non è un modo serio (non dico scientifico) di porsi verso le tematiche dell'identità o della percezione della propria cultura (il giapponese è abbastanza "alieno" ma provate a immaginare se l'intervistatrice fosse una ragazza nera oggi in italia e la sua seconda domanda fosse lei che dice "come reagiresti se ti dico che sono italiana?"), perchè si fonda su veri e propri paralogismi, mettendo in relazione equivalente un rapporto del soggetto con la propria percezione del sè in un ambito immediato (il genere o la nazionalità) e un rapporto del soggetto con la propria percezione del sè rispetto ad una specie animale differente.
Detto questo, se un domani la scienza permettesse la fusione delle specie e nascessero ibridi uomo-gatto, io sarei personalmente per la tutela del loro diritti di percepirsi più gatti che uomini.
Nello specifico, avrei risposto che non ho problemi o meraviglia rispetto al fatto che sia un uomo, che sia giapponese, o che sia un uomo giapponese.
La domanda sul gatto è ovviamente il punto trabocchetto: va da sè che paragonare in crescendo una percezione sull'identità di genere, sulla provenienza e sulla specie di appartenenza gioca sulla non consapevolezza degli intervistati sui temi.
La percezione dell'identità di genere o della provenienza sono concetti che riguardano il soggetto intervistatore in relazione implicita con la sua specie, la domanda sul gatto viene fatta per cercare di dimostrare che, se si è d'accordo su tutto, si può essere d'accordo anche sulle cose più assurde (non sarebbe cambiato niente se avesse detto "sono un sasso" o "sono un fungo").
Ora a parte il fatto che evidentemente questo non è un modo serio (non dico scientifico) di porsi verso le tematiche dell'identità o della percezione della propria cultura (il giapponese è abbastanza "alieno" ma provate a immaginare se l'intervistatrice fosse una ragazza nera oggi in italia e la sua seconda domanda fosse lei che dice "come reagiresti se ti dico che sono italiana?"), perchè si fonda su veri e propri paralogismi, mettendo in relazione equivalente un rapporto del soggetto con la propria percezione del sè in un ambito immediato (il genere o la nazionalità) e un rapporto del soggetto con la propria percezione del sè rispetto ad una specie animale differente.
Detto questo, se un domani la scienza permettesse la fusione delle specie e nascessero ibridi uomo-gatto, io sarei personalmente per la tutela del loro diritti di percepirsi più gatti che uomini.
- Corilo1
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità...
Non volevo aprire un topic apposito, ma fare un piccolo sfogo, ne sento fisicamente il bisogno.
Johnny Deep ha vinto la causa contro l'ex moglie. Di per sé non mi interessa molto, sono megastar ricchissime ben lontane dal mondo di noi comuni mortali, è il messaggio di fondo che trovo interessante.
Si parla a livello mondiale di abusi, molestie, #metoo e simili, e ovviamente l'uomo è considerato il carnefice e la donna la vittima indifesa.
Qui in Italia si da molto risalto ai femminicidi, e direi giustamente, visti i numeri inaccettabili di donne uccise da uomini di merda.
Ma non tutti gli uomini sono assassini, e non tutte le donne sono sante. Il problema è che nel caso contrario, quando sono gli uomini ad essere calpestati, umiliati, accusati ingiustamente di molestie, percosse, quando le compagne inventano accuse di sana pianta per togliere loro il diritto a vedere i figli, ecco, questi casi passano sottotraccia, questi uomini non esistono.
Io capisco che il marito violento che uccide con trenta coltellate la moglie fa più notizia della moglie che per anni tenta di rovinare il marito sotto ogni profilo, umano, morale, economico e in molti casi, come padre, però spero che con il tempo si riesca a capire che la parità di genere vale per entrambi i sessi e non uno solo, e anche che i padri non sono genitori di serie B.
Scusate lo sfogo, magari anche sbagliato, ma avendo vissuto una situazione molto grave non in prima persona ma ad un amico che conosco da tanti, tanti anni, e avendolo visto letteralmente piegato, schiacciato da accuse folli mosse perchè lui ha osato lasciare l'ex compagna, avendolo visto letteralmente piangere perchè lei non ha permesso che vedesse la figlia per sei mesi, senza alcuna sentenza ma per pura crudeltà, ecco, mi sono reso conto che queste persone sono invisibili, il loro omicidio avviene in troppi anni perchè possa essere di qualche interesse per le televisioni.
Johnny Deep ha vinto la causa contro l'ex moglie. Di per sé non mi interessa molto, sono megastar ricchissime ben lontane dal mondo di noi comuni mortali, è il messaggio di fondo che trovo interessante.
Si parla a livello mondiale di abusi, molestie, #metoo e simili, e ovviamente l'uomo è considerato il carnefice e la donna la vittima indifesa.
Qui in Italia si da molto risalto ai femminicidi, e direi giustamente, visti i numeri inaccettabili di donne uccise da uomini di merda.
Ma non tutti gli uomini sono assassini, e non tutte le donne sono sante. Il problema è che nel caso contrario, quando sono gli uomini ad essere calpestati, umiliati, accusati ingiustamente di molestie, percosse, quando le compagne inventano accuse di sana pianta per togliere loro il diritto a vedere i figli, ecco, questi casi passano sottotraccia, questi uomini non esistono.
Io capisco che il marito violento che uccide con trenta coltellate la moglie fa più notizia della moglie che per anni tenta di rovinare il marito sotto ogni profilo, umano, morale, economico e in molti casi, come padre, però spero che con il tempo si riesca a capire che la parità di genere vale per entrambi i sessi e non uno solo, e anche che i padri non sono genitori di serie B.
Scusate lo sfogo, magari anche sbagliato, ma avendo vissuto una situazione molto grave non in prima persona ma ad un amico che conosco da tanti, tanti anni, e avendolo visto letteralmente piegato, schiacciato da accuse folli mosse perchè lui ha osato lasciare l'ex compagna, avendolo visto letteralmente piangere perchè lei non ha permesso che vedesse la figlia per sei mesi, senza alcuna sentenza ma per pura crudeltà, ecco, mi sono reso conto che queste persone sono invisibili, il loro omicidio avviene in troppi anni perchè possa essere di qualche interesse per le televisioni.
- John Smith
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Re: Politicamente corretto, pensiero unico e altre amenità...
Direi che (purtroppo) ti sei fatto delle domande e ti sei già anche dato delle risposte.Corilo1 ha scritto: ↑03/06/2022, 13:26 Non volevo aprire un topic apposito, ma fare un piccolo sfogo, ne sento fisicamente il bisogno.
Johnny Deep ha vinto la causa contro l'ex moglie. Di per sé non mi interessa molto, sono megastar ricchissime ben lontane dal mondo di noi comuni mortali, è il messaggio di fondo che trovo interessante.
Si parla a livello mondiale di abusi, molestie, #metoo e simili, e ovviamente l'uomo è considerato il carnefice e la donna la vittima indifesa.
Qui in Italia si da molto risalto ai femminicidi, e direi giustamente, visti i numeri inaccettabili di donne uccise da uomini di merda.
Ma non tutti gli uomini sono assassini, e non tutte le donne sono sante. Il problema è che nel caso contrario, quando sono gli uomini ad essere calpestati, umiliati, accusati ingiustamente di molestie, percosse, quando le compagne inventano accuse di sana pianta per togliere loro il diritto a vedere i figli, ecco, questi casi passano sottotraccia, questi uomini non esistono.
Io capisco che il marito violento che uccide con trenta coltellate la moglie fa più notizia della moglie che per anni tenta di rovinare il marito sotto ogni profilo, umano, morale, economico e in molti casi, come padre, però spero che con il tempo si riesca a capire che la parità di genere vale per entrambi i sessi e non uno solo, e anche che i padri non sono genitori di serie B.
Scusate lo sfogo, magari anche sbagliato, ma avendo vissuto una situazione molto grave non in prima persona ma ad un amico che conosco da tanti, tanti anni, e avendolo visto letteralmente piegato, schiacciato da accuse folli mosse perchè lui ha osato lasciare l'ex compagna, avendolo visto letteralmente piangere perchè lei non ha permesso che vedesse la figlia per sei mesi, senza alcuna sentenza ma per pura crudeltà, ecco, mi sono reso conto che queste persone sono invisibili, il loro omicidio avviene in troppi anni perchè possa essere di qualche interesse per le televisioni.
Fanno notizia l'omicidio, lo sfregio con l'acido e altre barbarie ingiustificabili. Il resto è tutta quotidianità per la quale forse non abbiamo sufficienti risorse per fare giustizia in modo adeguato (o volontà, non so dire).