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04/10/1987 NJPW Ganryuijma Island Death Match;
Antonio Inoki vs Masa Saito
Per contestualizzare il match di oggi ci tocca fare un salto all’indietro di qualche anno. Siamo nella primavera del 1612, sull’isola di Ganryujima si tiene una leggendaria sfida tra due spadaccini, Musashi Miyamoto e Kojiro Sasaki, con il trionfo del primo grazie ad un colpo di bokken, spada di legno ricavata dal ronin da un remo usato per raggiungere l’isola.
Per concludere il suo feud con Masa Saito, Inoki ha deciso di pescare a piene mani dalla tradizione e di riproporre una battaglia sulla medesima isola deserta.
Questo incontro è una sfida. La durata reale sorpassa le due ore, la versione che ho visto io dura quasi sessanta minuti (ed è la versione rilasciata come commercial tape) e rimane molto poco digeribile. La parte iniziale è estremamente lenta, con tante prese di sottomissione statiche, poi il match va a crescere, grazie a sequenze fuori dal ring (sempre statiche, ma con più varietà), per sfociare in una fase finale distruttiva, intensa, sanguinosa, in cui le due ore di incontro pesano come macigni sulle spalle dei due guerrieri. Non c’è mai un’accelerazione di ritmo, perchè gli scambi rimangono lenti a causa della stanchezza, però c’è un senso di epicità ai limiti dell’irripetibile.
Mettiamo le cose in chiaro, ci sono tantissimi motivi per non guardare questo match. Però è una sfida unica, a tratti poetica, in cui l’isola entra di prepotenza nella narrazione. Lo scorrere del tempo è scandito dalla luce naturale, sfruttata anche in maniera simbolica, visto che le bestie escono realmente con il calare dell’oscurità. Sottolineo, infine, la significatività delle armi utilizzate. Infatti, viene usato solo il fuoco, elemento primordiale, essenziale, antico quanto il mondo e pezzi di legno, lo stesso materiale con cui Miyamoto trionfò più di tre secoli prima.
Io lo consiglio, però con estrema cautela.