Prima cosa: TLOU 2 non è un gioco per tutti, neanche per chi ha amato il primo.
A differenza del primo capitolo, dove familiarizzi con i protagonisti e provi empatia per loro, qui il differente approccio alla storia ti fa provare sensazioni contrastanti.
Ellie perde il suo punto di riferimento in modo brutale, violento, così come è la scena che viene sbattuta in faccia al giocatore. Penso che nessuno, davvero nessuno si aspettasse una morte di un nome "eccellente" come Joel, pilastro del primo capitolo, così presto nella storia. Ma è l'evento fondamentale per mettere in moto gli eventi, nonché punto focale della narrazione di Ellie.
Parallelamente, ci viene presentata Abby, membro del WLF ed ex membro delle Luci, che è l'esecutrice materiale della dipartita di Joel. Suo padre venne ucciso da Joel alla fine del primo capitolo, era il medico che avrebbe dovuto operare Ellie, nonché trovare una potenziale cura al virus.
Vendetta.
E' il tema portante di questo titolo. La narrazione a doppia mandata, in questo senso, è funzionale, per due personaggi che sono l'una lo specchio dell'altra.
Abby non è un'assassina senza cuore, non è il cattivo di turno. É stata divorata dalla rabbia e dal sentimento di vendetta, che l'hanno portata ad uccidere l'uomo che le ha portato via la persona che più amava. Lo stesso sentimento che prova Ellie dopo la perdita di Joel.
Abby ha persone a cui vuole bene: un uomo che ama, "un'amica" incinta, amici con cui passa del tempo. Non è tanto diversa da Ellie, nemmeno nell'essere una persona disposta a tutto pur di perseguire i suoi scopi, anche di distruggere le persone che ha accanto.
Violenza genera violenza, entrambe le protagoniste, con le loro azioni, in modo sia diretto che indiretto, trascinano nel baratro le persone che amano, tutto per una questione personale.
E questo è ciò che capisce Ellie alla fine quando, in procinto di affogare Abby, con un ultimo barlume di lucidità, ricorda la serata passata con Joel prima della sua morte, quando gi disse che forse non lo avrebbe mai perdonato, ma che le sarebbe piaciuto provarci.
Ellie non ha mai potuto farlo, non ha mai potuto perdonarlo quando lui era in vita, ma sa di essere ancora in tempo per perdonare Abby e porre fine alla catena di violenza che, altrimenti, avrebbe potuto coinvolgere altri innocenti.
E' una storia di vendetta, di rabbia, di violenza, ma anche di perdono e di "pace con se stessi", che però mostra come perseguire i propri scopi a tutti i costi, porti anche a perdere le persone amate.
Eloquente la scena finale, dove Ellie torna alla fattoria e non trova più Dina e JJ. Trova solo quella chitarra che ormai non può più suonare, quasi a simboleggiare la definitiva rottura dei legami con la figura di Joel. Rottura non negativa, ma necessaria, per poter andare avanti.
Come dicevo, questo gioco non è per tutti. La narrazione può essere straniante, in certi casi, e non così "empatizzante" come nel primo capitolo, ma personalmente credo che l'obiettivo fosse quello. Più che farti affezionare ai personaggi, vuole farti capire che l'uomo è un essere capace di amare, al punto tale da diventare spregevole, infimo, senza remore.
Due sentimenti così opposti, eppure così legati.
Personalmente, ho apprezzato molto questa narrazione che si discosta da quella del primo gioco e che amplia lo specchio dei personaggi.
Gameplay simile al primo, con qualche aggiunta e scenari che offrono più alternative di approccio. Niente di rivoluzionario comunque, siamo più o meno sui canoni del primo capitolo. Non mi dispiace.
Tirando le conclusioni, mi è piaciuto un botto, come ho detto.
Naughty Dog, piaccia o non piaccia, si conferma un brand che narrativamente, pur non essendo perfetto, ha una sua identità e spinge fino in fondo, prendendosi diversi rischi. La morte di Joel è una mossa che poteva essere potenzialmente suicida se non gestita bene, ma a mio avviso l'hanno inserita bene nel contesto ed è stata funzionale alla storia e all'evoluzione di Ellie.
Anche il dare così tanto spazio ad Abby è stata una mossa non rischiosa, ma "difficile". E' servito? Si, per dare una caratterizzazione e per dare una leggera variata al gameplay, però in alcune fasi ho avvertito un po' di stanca. Cosa mia, magari rigiocandolo cambierò opinione.
Ad ogni modo, per quanto mi riguarda, titolo promosso e più che degno erede del primo.
Spero che non gli servano altri 7 anni per farne un altro.