TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
- The master of ROH
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Visti The Lobster, Il Sacrificio del Cervo Sacro e La Favorita: uno meglio dell'altro, Lanthimos è una certezza.
Ho visto pure I Diavoli di Ken Russell del '71: si capisce perchè abbia avuto così tanti problemi con la censura, certe scene farebbero uno scandalo assurdo ancora oggi (e ci sono pure due scene tagliate, tra cui lo "stupro di Cristo"). Film splendido.
Ho visto pure I Diavoli di Ken Russell del '71: si capisce perchè abbia avuto così tanti problemi con la censura, certe scene farebbero uno scandalo assurdo ancora oggi (e ci sono pure due scene tagliate, tra cui lo "stupro di Cristo"). Film splendido.
- MacheteKowalski
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Nel weekend ho visto 2 bei film:
- The Lincoln Lawyer (2011, Amazon PV): uno dei film che ha rilanciato la carriera di McConaughey, film che si regge tutto sulla sua ottima interpretazione e su una trama ben scritta, poi c'è Marisa Tomei... Personaggi secondari un po' offuscati ma rimane un buon legal thriller.
- Vast of the night (o L'immensità della notte, 2019, Amazon PV): cazzo! Esordio per tal Andrew Patterson, film davvero davvero eccellente!
Ben scritto, ben diretto, ottima fotografia, tensione che scorre per tutto il film. Dura 91 minuti, mi verrebbe quasi da dire che è la durata giusta: ormai siamo abituati a film da 2 ore e passa e questo sembra quasi un racconto, ma è davvero un piccolo gioiello che consiglio a tutti gli amanti della sci-fi old school.
- The Lincoln Lawyer (2011, Amazon PV): uno dei film che ha rilanciato la carriera di McConaughey, film che si regge tutto sulla sua ottima interpretazione e su una trama ben scritta, poi c'è Marisa Tomei... Personaggi secondari un po' offuscati ma rimane un buon legal thriller.
- Vast of the night (o L'immensità della notte, 2019, Amazon PV): cazzo! Esordio per tal Andrew Patterson, film davvero davvero eccellente!
Ben scritto, ben diretto, ottima fotografia, tensione che scorre per tutto il film. Dura 91 minuti, mi verrebbe quasi da dire che è la durata giusta: ormai siamo abituati a film da 2 ore e passa e questo sembra quasi un racconto, ma è davvero un piccolo gioiello che consiglio a tutti gli amanti della sci-fi old school.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Oldboy (2003).
L'avevo visto qualche anno fa, ma svogliatamente e senza darci troppa attenzione. Decido di riguardarlo un po' a caso, visto che non mi sono mai interessato al cinema coreano.
Semplicemente pazzesco.
Il twist della vendetta è geniale, il realizzare a poco a poco il vero orrore dietro il piano di Lee Woojin (personaggio incredibile) e la violenza fisica e mentale che si consumano in quello splendido attico lasciano senza fiato.
La scena in ascensore, con quella musica apparentemente inadatta per uno spettacolo così forte (ma in realtà azzeccatissima), mi ha travolto completamente, stavo quasi piangendo nel (ri)vederla.
Il finale pure è straordinario, con quel "sorriso" così terribile e così umano.
Direi tra i miei film preferiti di sempre, e non l'avrei mai detto.
L'avevo visto qualche anno fa, ma svogliatamente e senza darci troppa attenzione. Decido di riguardarlo un po' a caso, visto che non mi sono mai interessato al cinema coreano.
Semplicemente pazzesco.
Il twist della vendetta è geniale, il realizzare a poco a poco il vero orrore dietro il piano di Lee Woojin (personaggio incredibile) e la violenza fisica e mentale che si consumano in quello splendido attico lasciano senza fiato.
La scena in ascensore, con quella musica apparentemente inadatta per uno spettacolo così forte (ma in realtà azzeccatissima), mi ha travolto completamente, stavo quasi piangendo nel (ri)vederla.
Il finale pure è straordinario, con quel "sorriso" così terribile e così umano.
Direi tra i miei film preferiti di sempre, e non l'avrei mai detto.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Storia di un matrimonio (2019)
A tratti molto "relatable", forse un po' troppo lungo. Mi ha dato l'impressione che Adam Driver si piaccia un po' troppo, quasi come se alcune scene fossero costruite più per cercare di costruire un palco per lui che non al servizio della storia portata in scena.
A tratti molto "relatable", forse un po' troppo lungo. Mi ha dato l'impressione che Adam Driver si piaccia un po' troppo, quasi come se alcune scene fossero costruite più per cercare di costruire un palco per lui che non al servizio della storia portata in scena.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
50 sfumature di nero (o 50 shades darker).
Vabbè non sto qui a spiegarvi le premesse sul perché l'ho visto, il problema è che non è solo un film inutile ma è pure fatto veramente da cani.
Volevo scrivere una pseudo recensione ma sarebbe stato un rant, per cui vi prego: non guardatelo.
Neanche se la vostra compagna/moglie/fidanzata ve lo chiede, non fatelo, guardatevi piuttosto Basic Instinct o Ultimo tango a Parigi, ma non questo, è un insulto all'intelligenza.
Se potessi dargli un voto sarebbe 1/10.
Non 0, perché credo 1 sia più umiliante: 0 è come se non si fossero nemmeno presentati, 1 è "ci avete speso tempo, soldi e impegno e avete comunque fatto una merda atomica".
Vabbè non sto qui a spiegarvi le premesse sul perché l'ho visto, il problema è che non è solo un film inutile ma è pure fatto veramente da cani.
Volevo scrivere una pseudo recensione ma sarebbe stato un rant, per cui vi prego: non guardatelo.
Neanche se la vostra compagna/moglie/fidanzata ve lo chiede, non fatelo, guardatevi piuttosto Basic Instinct o Ultimo tango a Parigi, ma non questo, è un insulto all'intelligenza.
Se potessi dargli un voto sarebbe 1/10.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Perchè è un mumblecore, scritto e diretto dai due nomi di riferimento di tutto il genere, con uno degli attori simbolo Driver, appunto. Se non lo usi così, non sviluppi il film.John Smith ha scritto: ↑10/02/2021, 22:41 Storia di un matrimonio (2019)
A tratti molto "relatable", forse un po' troppo lungo. Mi ha dato l'impressione che Adam Driver si piaccia un po' troppo, quasi come se alcune scene fossero costruite più per cercare di costruire un palco per lui che non al servizio della storia portata in scena.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Nell'ultima settimana ho recuperato un po' di film degli anni '70, dal momento che sono abbastanza carente sul periodo.
-Salmo Rosso di Miklos Jancso, 1972: musical di stampo marxista, ci ho visto un po' tutte le speranze e le contraddizioni dei movimenti rivoluzionari nati nello scorso secolo, compreso lo scontro inevitabile tra rivoluzione violenta e una sinistra più riformista e progressista. Fantastico, poco da dire
-Tout va bien, Jean Luc Godard, 1972: sto recuperando in ordine cronologico tutte le opere di Godard, il periodo Dziga Vertov mi incuriosisce molto e in questo ho trovato molti parallelismi col mio Godard preferito, Il Disprezzo. Ottimo il monologo del protagonista davanti alla telecamera, mi ha ricordato il modo in cui Michel Piccoli si "svende" come sceneggiatore, anche se qui il focus è forse più sull'influenza della lotta di classe sulla vita di coppia e l'altro mi sembrava più una destruttrazione del matrimonio all'epoca unito al tracollo di un certo tipo di industria cinematografica (giusto pochi anni prima di quello che considero il canto del cigno della Nouvelle Vague, Pierrot le fou).
-El Topo e La Montagna Sacra, 1970 e 1973, Alejandro Jodorowsky: piaciuti, sebbene il surrealismo di Jodorowsky non sia propriamente nelle mie corde ho apprezzato molto tutti i rimandi alla psicoanalisi. Dovrò leggere qualcosa sulla psicomagia per apprezzarlo ancora di più, considerando che non ne so molto purtroppo;
-Aguirre, furore di Dio, Werner Herzog, 1972: una meraviglia e lo sarebbe anche solo per la scena iniziale, la lotta dell'uomo contro la Natura con tutte le ipocrisie dei conquistadores. Bellissimo, sarebbe stato il mio preferito visto nell'ultimo mese non fosse stato per quello che ho guardato ieri sera.
-La Recita, Theo Angelopoulos, 1975: semplicemente enorme, probabilmente il sunto e culmine di un certo tipo di cinema che ritengo necessario specialmente in questo periodo. Avrei tantissime cose da dire su come si intersechino perfettamente i tre piani narrativi, sulla potenza della messinscena e su come l'utopia comunista sia resa in maniera commovente, ma lo lascio fare a qualcuno di più competente https://specchioscuro.it/theo-angelopoulos/
Un capolavoro.
-Salmo Rosso di Miklos Jancso, 1972: musical di stampo marxista, ci ho visto un po' tutte le speranze e le contraddizioni dei movimenti rivoluzionari nati nello scorso secolo, compreso lo scontro inevitabile tra rivoluzione violenta e una sinistra più riformista e progressista. Fantastico, poco da dire
-Tout va bien, Jean Luc Godard, 1972: sto recuperando in ordine cronologico tutte le opere di Godard, il periodo Dziga Vertov mi incuriosisce molto e in questo ho trovato molti parallelismi col mio Godard preferito, Il Disprezzo. Ottimo il monologo del protagonista davanti alla telecamera, mi ha ricordato il modo in cui Michel Piccoli si "svende" come sceneggiatore, anche se qui il focus è forse più sull'influenza della lotta di classe sulla vita di coppia e l'altro mi sembrava più una destruttrazione del matrimonio all'epoca unito al tracollo di un certo tipo di industria cinematografica (giusto pochi anni prima di quello che considero il canto del cigno della Nouvelle Vague, Pierrot le fou).
-El Topo e La Montagna Sacra, 1970 e 1973, Alejandro Jodorowsky: piaciuti, sebbene il surrealismo di Jodorowsky non sia propriamente nelle mie corde ho apprezzato molto tutti i rimandi alla psicoanalisi. Dovrò leggere qualcosa sulla psicomagia per apprezzarlo ancora di più, considerando che non ne so molto purtroppo;
-Aguirre, furore di Dio, Werner Herzog, 1972: una meraviglia e lo sarebbe anche solo per la scena iniziale, la lotta dell'uomo contro la Natura con tutte le ipocrisie dei conquistadores. Bellissimo, sarebbe stato il mio preferito visto nell'ultimo mese non fosse stato per quello che ho guardato ieri sera.
-La Recita, Theo Angelopoulos, 1975: semplicemente enorme, probabilmente il sunto e culmine di un certo tipo di cinema che ritengo necessario specialmente in questo periodo. Avrei tantissime cose da dire su come si intersechino perfettamente i tre piani narrativi, sulla potenza della messinscena e su come l'utopia comunista sia resa in maniera commovente, ma lo lascio fare a qualcuno di più competente https://specchioscuro.it/theo-angelopoulos/
Un capolavoro.
-
Nom du père
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Per il resto tutto ottimo. Visto che sta su MUBI recuperati anche Terra in trance di Rocha (aspettavo arrivassi al JLG maoista per consigliartelo)
E visto che l'ho riguardato di recente ti consiglio anche San Michele aveva un gallo dei Taviani (ma anche il resto della loro filmografia del tempo). Utopia, immaginazione, psicosi, un adattamento da Tolstoj che attraverso Marx e Lukacs sembra quasi giungere a Basaglia ma pur sempre rimanendo fedele al periodo storico e alla religiosità del russo. Modernismo at its finest, che cazzo di geni che erano i fratelli.
Poi basta dai, non ti consiglio più nulla che stai già sommerso.
Di titoli più recenti poco da segnalare
Dear Comrades! di Konchalovsky è tra i meno peggio dei film recenti del regista russo e certamente meglio di quel pianto di Paradise. Soprattutto nella prima parte grande maestria registica nella costruzione visuale della rivolta proletaria soppressa nel sangue ma nella seconda parte, il viaggio di una stalinista verso il riconoscimento della figlia forse morta forse no nella rivolta, l'eccessivo distacco del regista dalla protagonista rende impossibie interessarsi ad alcunchè e il finale è agghiacciante. Chissà se un giorno Konchalovsky farà pace con sè stesso e prenderà una posizione tra Hollywood e cinema europeo diobò
Ava di Léa Mysius bombetta di qualche anno fa, pot-pourri modernista del meglio che c'ha sempre regalato il cinema francese (adolescenza, ambiguità, corporeità, voyeurismo, banditismo, anti-sbirrismo), peccato si perda nel mezzo delle sue metafore però molto fico e grande hype per il prossimo della Mysius con Adèle e Noée (la Ava qua). E a proposito di Kechiche e anti-sbirrismo ma quanto cazzo è figa la scena del fermo della polizia nella Schivata? 5 minuti random che spazzano via tutti i drammoni sulle banlieue, compreso chiaramente I miserabili.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Mah, è una cosa complessa che varia da psicologo a psicologo (se vogliamo fare questa riduzione). In parte, da quel che ricordo non conoscendolo bene e non avendo potuto leggere ora l'articolo, le motivazioni sono lambite anche dallo stesso Benvenuto ma hanno a che fare anche con molti altri fattori.Nom du père ha scritto: ↑16/02/2021, 17:06mi si spiegherà prima o poi la passione degli psicologi per l'esoterico. Proprio ieri è uscito questo articolo di Sergio Benvenuto (che star) su Freud http://www.leparoleelecose.it/?p=40773
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
In alcuni casi però era una caratteristica stessa dell'epoca, cioè pensa a Conan Doyle e le sedute spiritiche/le fatine.Nom du père ha scritto: ↑16/02/2021, 17:06al di là che la linea barocca (Buñuel/Fellini/Has, ecc.) non è il mio cinema, mi si spiegherà prima o poi la passione degli psicologi per l'esoterico. Proprio ieri è uscito questo articolo di Sergio Benvenuto (che star) su Freud http://www.leparoleelecose.it/?p=40773
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
In quel caso però era più "creduloneria" dell'autore senza una "finalità" terapeutica come per Jung ed i suoi epigoni.Jeff Hardy 18 ha scritto: ↑19/02/2021, 9:08 In alcuni casi però era una caratteristica stessa dell'epoca, cioè pensa a Conan Doyle e le sedute spiritiche/le fatine.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Foxcatcher (2014). Mai avrei pensato che Steve Carell potesse causare un tale disagio. Uno di quei film che guardi una volta sola.
-
Nom du père
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Judas and the Black Messiah
Film di stampo scorsesiano sulla dissoluzione delle Black Panther incentrato sul rapporto tra il Giuda infiltrato e il Messia leader carismatico. Fino a vent'anni fa film del genere gli americani li sapevano fare e sarebbero stati immediatamente cult, oggi invece sembrano roba da Sundance. Un peccato perchè è un buon film e con tutte le migliori intenzioni, ma non riesce a fare quel passo in più per essere memorabile. La cosa migliore è come delinea la molteplicità di agenti e interessi, le fratture e contraddizioni interne sia nelle Black Panther che nella polizia. Peccato che il tutto non sia poi finalizzato a un'analisi complessa e che la questione socialismo v governo sia dimenticata in favore del dualismo panthers v pigs. Interessante anche una rappresentazione così convinta del simbolismo del leader carismatico, non certo così usuale in un tempo in cui si grida al fascismo a ogni istituzione di potere simbolico. Splendida la scena dello speech politico con il Giuda diviso tra l'investimento estetico della parola del Messia e l'istinto di sopravvivenza della nuda vita. Male male invece la sceneggiatura, non puoi ripetermi settanta volte la stessa scena al ristorante per far avanzare ogni volta allo stesso modo la trama, troppo meccanico e produce un ritmo sincopato e poco fluido, in pieno contrasto con una messa in scena e un montaggio che risultano molto fluidi senza essere frenetici come ormai eravamo abituati dal cinema USA post-Tarantino. Anche la questione religiosa poteva essere affrontata in modo molto più diretto, almeno sul campo stilistico, anche visto l'impostazione scorsesiana, invece rimane una metafora abbastanza facile nel titolo, vabbè. Ottima prova comunque per essere un debutto alla regia, si spera non finisca pure questo a fare superhero movie, visto pure che il film è stato prodotto da Coogler. Sarebbe stato anche interessante vedere come sarebbe andato in sala in un periodo di normalità.
Beginning: film introdotto su MUBI da Guadagnino, quindi già di per sè una mezza merda. La pianista ma molto meno ambiguo e più urlato contro la violenza sulle donne, ma pure molto più slow e vago. Sticazzissimi alla fine. Basta segarsi a ogni nuova autrice.
Quo Vadis, Aida?: qua si urla (all'indignazione) più che in una canzone di Aiello. Poi che roba strana conciliare umanitarismo e familismo, giusto per urlare un po' di più. Mezza merda.
Film di stampo scorsesiano sulla dissoluzione delle Black Panther incentrato sul rapporto tra il Giuda infiltrato e il Messia leader carismatico. Fino a vent'anni fa film del genere gli americani li sapevano fare e sarebbero stati immediatamente cult, oggi invece sembrano roba da Sundance. Un peccato perchè è un buon film e con tutte le migliori intenzioni, ma non riesce a fare quel passo in più per essere memorabile. La cosa migliore è come delinea la molteplicità di agenti e interessi, le fratture e contraddizioni interne sia nelle Black Panther che nella polizia. Peccato che il tutto non sia poi finalizzato a un'analisi complessa e che la questione socialismo v governo sia dimenticata in favore del dualismo panthers v pigs. Interessante anche una rappresentazione così convinta del simbolismo del leader carismatico, non certo così usuale in un tempo in cui si grida al fascismo a ogni istituzione di potere simbolico. Splendida la scena dello speech politico con il Giuda diviso tra l'investimento estetico della parola del Messia e l'istinto di sopravvivenza della nuda vita. Male male invece la sceneggiatura, non puoi ripetermi settanta volte la stessa scena al ristorante per far avanzare ogni volta allo stesso modo la trama, troppo meccanico e produce un ritmo sincopato e poco fluido, in pieno contrasto con una messa in scena e un montaggio che risultano molto fluidi senza essere frenetici come ormai eravamo abituati dal cinema USA post-Tarantino. Anche la questione religiosa poteva essere affrontata in modo molto più diretto, almeno sul campo stilistico, anche visto l'impostazione scorsesiana, invece rimane una metafora abbastanza facile nel titolo, vabbè. Ottima prova comunque per essere un debutto alla regia, si spera non finisca pure questo a fare superhero movie, visto pure che il film è stato prodotto da Coogler. Sarebbe stato anche interessante vedere come sarebbe andato in sala in un periodo di normalità.
Beginning: film introdotto su MUBI da Guadagnino, quindi già di per sè una mezza merda. La pianista ma molto meno ambiguo e più urlato contro la violenza sulle donne, ma pure molto più slow e vago. Sticazzissimi alla fine. Basta segarsi a ogni nuova autrice.
Quo Vadis, Aida?: qua si urla (all'indignazione) più che in una canzone di Aiello. Poi che roba strana conciliare umanitarismo e familismo, giusto per urlare un po' di più. Mezza merda.
- PuroIndyLove
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
Beh, da un certo punto di vista, questo è una costante di alcuni personaggi di Carell.1 2 Freddycomes4U ha scritto: ↑06/03/2021, 23:42 Foxcatcher (2014). Mai avrei pensato che Steve Carell potesse causare un tale disagio. Uno di quei film che guardi una volta sola.
Benché qui il ruolo sia prettamente drammatico.
Anche Michael Scott, a ben guardare, nella sua comicità causa un profondo disagio nello spettatore.
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Re: TOPIC UFFICIALE - Ultimo film visto o rivisto #2
I care a lot (2021, Prime video).
L'incipit è molto interessante, la prima oretta scorre bene con le vicende di questa truffatrice che sfrutta medici compiacenti per farsi nominare tutrice di anziani facoltosi.
La seconda metà invece è un disastro, scelte narrative irrazionali e inverosimili, Dinklage che si limita al compitino e plot armor assurdi e oltretutto incoerenti, un vero peccato perché c'era anche spazio per un po' di critica all'arrivismo sociale ma così si perde tutto.
L'incipit è molto interessante, la prima oretta scorre bene con le vicende di questa truffatrice che sfrutta medici compiacenti per farsi nominare tutrice di anziani facoltosi.
La seconda metà invece è un disastro, scelte narrative irrazionali e inverosimili, Dinklage che si limita al compitino e plot armor assurdi e oltretutto incoerenti, un vero peccato perché c'era anche spazio per un po' di critica all'arrivismo sociale ma così si perde tutto.

