Anche perché poi una conseguenza (paradossale) potrebbe essere che propinare concetti fascisti in modo educato e non violento sia rispettabile. O che un atto di violenza scatenato da situazioni di oppressione venga definito fascista. Sono paradossi eh, però noto sempre più spesso una confusione valoriale e e semantica che mi spaventa. Pacifismo e non violenza non sono la stessa cosa, come non lo sono sovversione ed eversione, potremmo andare avanti fino a domani.CaccoleNutella ha scritto: ↑29/10/2021, 12:01 la violenza storicamente è un concetto complesso. anche la maggior parte delle conquiste democratiche o progressiste almeno prima della guerra mondiale sono state conquistate con la violenza. dare l'esclusiva della violenza al fascismo ci riporterebbe paradossalmente a riscrivere la storia.
poi, il problema di banalizzare il fascismo nell'attualità è di dare la possibilità al fascista vero di sfuggire dalla discussione con la stessa banalità potendoti controbattere con frasi tipo "ah ma vedete il fascismo dapperttutto!"
il fascismo è un problema ideologico, politico, sociale e culturale. la violenza (anche se brutlità mi piace di più) è solo una sua maniera di manifestarsi.
POLITICA ITALIANA
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Re: POLITICA ITALIANA
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Re: POLITICA ITALIANA
Non sono per niente paradossi.c'hoçtreß ha scritto: ↑29/10/2021, 13:00 Anche perché poi una conseguenza (paradossale) potrebbe essere che propinare concetti fascisti in modo educato e non violento sia rispettabile. O che un atto di violenza scatenato da situazioni di oppressione venga definito fascista. Sono paradossi eh, però noto sempre più spesso una confusione valoriale e e semantica che mi spaventa. Pacifismo e non violenza non sono la stessa cosa, come non lo sono sovversione ed eversione, potremmo andare avanti fino a domani.
Sarebbe come dire, visto che siamo nazionalmente in tema di DDL Zan, che la rivolta di Stonewall è un atto fascista perché violento.
E' che la violenza è sempre qualitativamente connotata in qualche modo e i distinguo vanno fatti, anche tra le categorie che elenchi successivamente.
Se io penso al fascismo, per continuare il giochino di Adieu, la prima cosa che mi viene in mente è la violenza contro la capacità del movimento dei lavoratori di organizzarsi autonomamente.
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Re: POLITICA ITALIANA
Hype per il primo che griderà al fascismo ai primi spintoni domani in prossimità della zona rossa.
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Re: POLITICA ITALIANA
Certamente, motivo per cui, rimanendo all'attualità, l'assalto alla CGL di Forza Nuova era evidentemente voluto con richiami simbolici ben precisi e definiti. Richiami di cui però chissà perché i media si sono resi conto il giorno dopo. E da lì la solita caciara, il moralismo, e le mozioni per sciogliere tutti i movimenti violenti. Che poi la stragrande maggioranza di quella manovalanza che ha fisicamente messo in atto l'assalto non avesse consapevolezza di nulla è un altro discorso.Hard Is Ono ha scritto: ↑29/10/2021, 13:13 Non sono per niente paradossi.
Sarebbe come dire, visto che siamo nazionalmente in tema di DDL Zan, che la rivolta di Stonewall è un atto fascista perché violento.
E' che la violenza è sempre qualitativamente connotata in qualche modo e i distinguo vanno fatti, anche tra le categorie che elenchi successivamente.
Se io penso al fascismo, per continuare il giochino di Adieu, la prima cosa che mi viene in mente è la violenza contro la capacità del movimento dei lavoratori di organizzarsi autonomamente.
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Re: POLITICA ITALIANA
E ok, però facciamo anche la distinzione tra metodo e merito, tra forma e sostanza. Altrimenti dal loop non ne usciamo più.
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Re: POLITICA ITALIANA
Quoto di nuovo perché mi è venuto che il vero ossimoro sarebbe un fascismo senza ubbidienza, più che senza violenza.
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Re: POLITICA ITALIANA
la tendenza attuale purtroppo è quella di limitarsi a stigmatizzare dando una connotazione tranchant ad ogni fenomeno visto negativamente per poter creare una dicotomia tra "noi e loro".
Così come il fascismo viene ridotto a violenza e la violenza diventa appannagio dei fascisti, il movimento no-vax viene liquidato come un movimento mosso dall'ignoranza quando è chiaro che chi si vaccina (io in primis) è altrettanto ignorante ma sceglie di farlo per fiducia nella comunità scientifica e senso di dovere ed appartenenza alla comunità sociale.
fa comodo oggettivizzarli con una singola accezione assoluta e negativa come se non ci appartenesse e ed ognuno di noi non la declinasse (o reprimesse) in forme diverse ma, appunto, non c'è più volontà di comprendere i fenomeni ma semplicemente categorizzarli e porsi in antagonismo.
Così come il fascismo viene ridotto a violenza e la violenza diventa appannagio dei fascisti, il movimento no-vax viene liquidato come un movimento mosso dall'ignoranza quando è chiaro che chi si vaccina (io in primis) è altrettanto ignorante ma sceglie di farlo per fiducia nella comunità scientifica e senso di dovere ed appartenenza alla comunità sociale.
fa comodo oggettivizzarli con una singola accezione assoluta e negativa come se non ci appartenesse e ed ognuno di noi non la declinasse (o reprimesse) in forme diverse ma, appunto, non c'è più volontà di comprendere i fenomeni ma semplicemente categorizzarli e porsi in antagonismo.
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Re: POLITICA ITALIANA
certoCombatZoneWrestling ha scritto: ↑29/10/2021, 14:26 Ok, ci siamo, ma la violenza presuppone il fascismo? Semplicemente no.
esiste la violenza senza fascismo ma non può esistere il fascismo senza la violenza
pensare di separare il primo dalla seconda, come se fosse solo "un'ideologia politica e basta", è il metodo migliore per riabilitare il ventennio ed i suoi derivati, sopravvissuti purtroppo sino ad oggi
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Re: POLITICA ITALIANA
Ridaje a confondere mezzo e fine. Non è un'ideologia politica e basta (che poi vorrei capire chi l'avrebbe detto), è l'una e l'altra, è ideologia ed è esperienza storica. Le due cose vanno a braccetto ma non coincidono. Non tutti i fascisti erano e sono violenti, anzi i più convinti e consapevoli non alzano un dito, fanno proselitismo e mandano a sporcarsi le mani manovalanza senza ideali né coscienza. Ripeto, la vera essenza del fascismo è l'ubbidienza, la violenza è solo modus più immediato ed efficace.KaiserSp ha scritto: ↑29/10/2021, 15:05 certo
esiste la violenza senza fascismo ma non può esistere il fascismo senza la violenza
pensare di separare il primo dalla seconda, come se fosse solo "un'ideologia politica e basta", è il metodo migliore per riabilitare il ventennio ed i suoi derivati, sopravvissuti purtroppo sino ad oggi
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Re: POLITICA ITALIANA
Run in randomico e apparentemente off topic.
Vabbè che è stato scritto su un esponente nazista (e non mi permetto certamente di equiparare ingenuamente i due fenomeni), ma penso comunque che la Banalità del male della Arendt rimanga sempre una lettura consigliabile quando si trattano questi temi. Poi si può pure non condividere, ma sicuramente è un ottimo invito a riflettere sul reale impatto psicologico ed etico dei totalitarismi sui soggetti.
Vabbè che è stato scritto su un esponente nazista (e non mi permetto certamente di equiparare ingenuamente i due fenomeni), ma penso comunque che la Banalità del male della Arendt rimanga sempre una lettura consigliabile quando si trattano questi temi. Poi si può pure non condividere, ma sicuramente è un ottimo invito a riflettere sul reale impatto psicologico ed etico dei totalitarismi sui soggetti.
Re: POLITICA ITALIANA
facciamo un distinguoc'hoçtreß ha scritto: ↑29/10/2021, 16:11 Ridaje a confondere mezzo e fine. Non è un'ideologia politica e basta (che poi vorrei capire chi l'avrebbe detto), è l'una e l'altra, è ideologia ed è esperienza storica. Le due cose vanno a braccetto ma non coincidono. Non tutti i fascisti erano e sono violenti, anzi i più convinti e consapevoli non alzano un dito, fanno proselitismo e mandano a sporcarsi le mani manovalanza senza ideali né coscienza. Ripeto, la vera essenza del fascismo è l'ubbidienza, la violenza è solo modus più immediato ed efficace.
un conto sono i mezzi violenti con cui si diffonde un'ideologia: vedi i regimi dittatoriali o anche il fanatismo religioso, che certamente non vanno per il sottile (esempio: il leninismo/stalinismo è stata un'ideologia sbagliatissima e violenta ma la rivoluzione d'ottobre avviene 50 anni dopo la pubblicazione de Il Capitale, quindi lenin & co non erano esattamente sul pezzo)
un conto invece sono le componenti alla base di un'ideologia, sulla quale essa si fonda (il fascismo, senza la violenza, senza il razzismo, senza il sopruso, semplicemente non è fascismo, così come la lega nord senza il disprezzo per i "terroni" e gli "immigrati" non è la lega nord e così via)
esistono fascisti "non violenti"? ok, questioni loro...
ciò cambia una virgola del discorso "la violenza è una componente alla base dell'ideologia fascista"? proprio no...
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Re: POLITICA ITALIANA
Indovina di chi è il quote qua sotto.KaiserSp ha scritto: ↑29/10/2021, 18:09 facciamo un distinguo
un conto sono i mezzi violenti con cui si diffonde un'ideologia: vedi i regimi dittatoriali o anche il fanatismo religioso, che certamente non vanno per il sottile (esempio: il leninismo/stalinismo è stata un'ideologia sbagliatissima e violenta ma la rivoluzione d'ottobre avviene 50 anni dopo la pubblicazione de Il Capitale, quindi lenin & co non erano esattamente sul pezzo)
un conto invece sono le componenti alla base di un'ideologia, sulla quale essa si fonda (il fascismo, senza la violenza, senza il razzismo, senza il sopruso, semplicemente non è fascismo, così come la lega nord senza il disprezzo per i "terroni" e gli "immigrati" non è la lega nord e così via)
esistono fascisti "non violenti"? ok, questioni loro...
ciò cambia una virgola del discorso "la violenza è una componente alla base dell'ideologia fascista"? proprio no...
Non è di Lenin o di Stalin, giurin giurello (puoi fare copincolla e lo trovi subito, sta sul MIA).
Ma gli anti-autoritari domandano che lo Stato politico autoritario sia abolito d'un tratto, prima ancora che si abbiano distrutte le condizioni sociali che l'hanno fatto nascere. Essi pretendono che il primo atto della rivoluzione sociale sia l'abolizione della società. Non hanno mai visto questi signori una rivoluzione? Una rivoluzione è certamente la cosa più autoritaria che ci sia: è l'atto per il quale una parte della popolazione impone la sua volontà all'altra parte per mezzo di fucili, baionette e cannoni; mezzi autoritari, se ce ne sono; e il partito vittorioso, se non vuole aver combattuto invano, deve continuare questo dominio col terrore che le sue armi inspirano ai reazionari. La Comune di Parigi sarebbe durata un sol giorno, se non si fosse servita di questa autorità del popolo armato, in faccia ai borghesi? Non si può, al contrario, rimproverarle di non essersene servita abbastanza largamente?