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Vertice Turchia-Italia, Erdogan: "Essenziale la prospettiva di aderire alla Ue" | Draghi: "Volontà comune di rafforzare la partnership"
I due leader si sono incontrati ad Ankara per rafforzare i legami. Il premier italiano: "Lavoriamo a una pace duratura". Sul grano Erdogan: "Speriamo in un accordo a giorni" e Draghi: "Nodo strategico"
"Per noi è essenziale rafforzare ulteriormente la prospettiva di adesione della Turchia" all'Ue. Lo ha ribadito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in conferenza stampa con il premier Mario Draghi. Erdogan ha ringraziato l'Italia per essere tra i governi che sostengono maggiormente l'istanza turca. I due Paesi hanno firmato nove accordi per "rafforzare la cooperazione". L'obiettivo è arrivare a un interscambio economico di 25 miliardi di dollari.
Draghi: "Volontà comune di rafforzare la partnership" - Il premier italiano ha affermato "la volontà comune" di Roma e Ankara "di rafforzare la partnership tra Italia e Turchia" sottolineando che "i due Paesi lavorano insieme per una pace stabile e duratura" e ricordando i legami storici che legano l'Italia con la Turchia, primo partner commerciale nell'area del Medio Oriente. Ha poi precisato che i due Paesi sono "partner, amici, alleati" e auspicato un rapido sblocco del trasporto delle derrate alimentari.
Vorrei sapere cosa ne pensano i Draghiani del forum.
luchador ha scritto: ↑05/07/2022, 23:36
Vertice Turchia-Italia, Erdogan: "Essenziale la prospettiva di aderire alla Ue" | Draghi: "Volontà comune di rafforzare la partnership"
I due leader si sono incontrati ad Ankara per rafforzare i legami. Il premier italiano: "Lavoriamo a una pace duratura". Sul grano Erdogan: "Speriamo in un accordo a giorni" e Draghi: "Nodo strategico"
"Per noi è essenziale rafforzare ulteriormente la prospettiva di adesione della Turchia" all'Ue. Lo ha ribadito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in conferenza stampa con il premier Mario Draghi. Erdogan ha ringraziato l'Italia per essere tra i governi che sostengono maggiormente l'istanza turca. I due Paesi hanno firmato nove accordi per "rafforzare la cooperazione". L'obiettivo è arrivare a un interscambio economico di 25 miliardi di dollari.
Draghi: "Volontà comune di rafforzare la partnership" - Il premier italiano ha affermato "la volontà comune" di Roma e Ankara "di rafforzare la partnership tra Italia e Turchia" sottolineando che "i due Paesi lavorano insieme per una pace stabile e duratura" e ricordando i legami storici che legano l'Italia con la Turchia, primo partner commerciale nell'area del Medio Oriente. Ha poi precisato che i due Paesi sono "partner, amici, alleati" e auspicato un rapido sblocco del trasporto delle derrate alimentari.
Vorrei sapere cosa ne pensano i Draghiani del forum.
Che è una porcata forse? Che la Turchia è tale e quale alla Russia e stiamo facendo lo stesso errore che abbiamo fatto gli ultimi, boh 15 anni con Putin?
DF PUNK ha scritto: ↑06/07/2022, 0:20
Che è una porcata forse? Che la Turchia è tale e quale alla Russia e stiamo facendo lo stesso errore che abbiamo fatto gli ultimi, boh 15 anni con Putin?
ok
ora chi lo farà notare pubblicamente a lucertolino?
Sottoscrivo il parere di DF Punk, anche perché di Draghiani nel forum non ne vedo. Non è che se ci siamo vaccinati siamo Draghiani
Purtroppo lo scenario attuale rende sempre più difficile smarcarsi dalle relazioni con gente come Erdogan, perché se ne viene meno uno (Putin) si ha più bisogno di tutti gli altri. Però rimane una roba brutta
Ma perché con Bin Salman che facciamo? E con Al Sisi? Ora ci scandalizziamo per Erdogan solo perché è la vetta dell'ipocrisia fare affari con uno che circa un anno fa il nostro PdC etichettò come un dittatore che serve...a cosa, mi domanderei io. Visto che la sua unica funzione è quella di tenere un piede in due scarpe e minacciare di tanto in tanto l'Europa con la questione dei flussi migratori per farsi ricoprire di soldi o per farsi autorizzare a qualche altra mattanza di Curdi in Siria.
Mai come in questi momenti si capisce quanto la narrazione faccia male, soprattutto a chi è ammantato di buonismo e moralismo. Noi combattiamo Putin non perché è un dittatore(siamo amici di molti dittatori), non perché combatte una guerra di aggressione(anche altri dittatori di cui siamo amici combattono guerre di aggressione in questo momento: i curdi, lo Yemen), ma semplicemente perché ci sono convergenze geopolitiche che ce lo impongono. Questo non vuol dire che non dobbiamo combattere Putin, ma che non ha senso fare tutta questa pantomima su libertà e democrazia, se poi alla prima occasione facciamo affari con i peggiori dittatori senza problemi. E, d'altro canto, fino a qualche anno fa Putin era tale e quale a Erdogan oggi, e siamo stati noi in primis a renderlo grande e a permettergli di arrivare dov'è oggi. Poi, dopo averlo arricchito e rinforzato, ora lo consegniamo anche alla Cina, che si ritrova l'ennesimo regalo da parte di un Occidente che continua, evidentemente, a non avere una strategia che vada oltre la scadenza della prossima elezione.