E che bisognerebbe fare, assecondare tutte le opinioni, anche quelle più sbagliate e dannose per tutta la società, per evitare di far arrabbiare chi le sostiene?Colt877 ha scritto: ↑13/09/2023, 14:18 Ma su questa cosa dei social tanti ci giocano, e ci guadagnano pure. Perché alla fine tutti abbiamo conosciuto lo scemo del bar che sparava cazzate liberamente, e che non facevano del male a nessuno, anche prima dei social; oggi quelle cazzate arrivano dall'equivalente di tutti i bar d'Italia e del mondo (Facebook, Instagram, Tik Tok, X), ma il ragionamento è quello. Se un coglione dice una cazzata, resta una cazzata anche se milioni di altri coglioni ci credono e gli vanno dietro.
Vale per i vaccini, vale per il cambiamento climatico, vale per il gender, vale per qualsiasi argomento. Il paradosso di quest'epoca è che in Occidente si parla tanto di libertà, ma poi si fanno le barricate ogni volta che qualcuno esprime un'opinione diversa da quella ritenuta "giusta". Che non è neanche chiusura di pensiero (perché, ad esempio, di cosa dovresti discutere con un terrapiattista?), ma proprio avere una mentalità che non accetta che uno la possa pensare diversamente, anche per semplice stupidità, da quello che noi crediamo. Questo è sostanzialmente il male dei nostri tempi che poi porta all'estremizzazione di tutto. Ma io non credo che i social siano la causa del problema; la causa del problema è la regressione del nostro ragionamento umano. I social sono soltanto il mezzo attraverso il quale si manifesta questa regressione.
Non è una domanda retorica e provocatoria, il covid ed altre situazioni negli ultimi 10 anni hanno dimostrato quanto sia spaccata la società occidentale, ma assecondando e ''accettando'' certe opinioni di merda si regredirebbe ancora di più.