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Ci vuole un promoter con le palle che prenda il microfono e dica papale papale: “Ascoltiamo il casino che fate, ma non ci interessa. Il vostro dovere è cacciare i soldi e apprezzare quello che vi viene proposto. Se non vi piace, non sprecatevi neanche a venire. Siamo sopravvissuti più un anno con arene vuote per il Covid, sappiamo benissimo fare a meno di quattro sfigati controproducenti. Vi promettiamo di darvi i wrestler che fanno salire gli ascolti, e ci fanno guadagnare di più. Non pretendete di cambiare le cose. Seguiteci, perchè noi sappiamo ciò che è meglio per voi”. E l’applauso della folla, illuminata da tanta onestà, salirebbe fino al cielo in un rombo di tuono.
Grotteschi panzoni sfigati con gli occhiali a fondo di bottiglia e la barba impregnata di sugo di pizza trovarono in Daniel Bryan una figura triste ed emarginata quanto loro, e resero quella di portarlo al titolo mondiale la loro nuova ragione di vita.
- Ha aspetto e presenza
- Sa tenere in mano un microfono
Semmai è difficile credere che con il cognome che porta e il fisico che ha passi per sfigato , quel ruolo lo può avere Zayn e non lui .
Su LA Knight nulla da dire se non che è l'ennesima incoerenza del pubblico smart americano .
Dal ritorno di Orton sta scivolando giù nelle preferenze e il feud con Styles a 45 anni lo voglio proprio vedere .
Styles ha il nome e la storia ma a oggi effettivamente jobba quasi a tutti , se Knight perde a Wrestlemania mette il primo chiodo sulla bara .
Colo dà spesso l'epiteto nerd con accezione negativa ai cosiddetti fan smart, ma per quello che lascia trasparire lui stesso per gli interessi che ha fatico a non includerlo a pieno titolo nella categoria nerd (non che ci sia qualcosa di male)
abc ha scritto: ↑26/02/2024, 14:49
Colo dà spesso l'epiteto nerd con accezione negativa ai cosiddetti fan smart, ma per quello che lascia trasparire lui stesso per gli interessi che ha fatico a non includerlo a pieno titolo nella categoria nerd (non che ci sia qualcosa di male)
Se scrivo quello che penso, mi bannano.
Comunque sì, hai ragione.
Ben scritto l'ultimo editoriale. Considerando il fatto che è comunque un pezzo comico riesce a mantenere il lettore attento e coinvolto fino alla fine.
Voto 8.
Impreza ha scritto: ↑26/02/2024, 14:08
"E allora sai cosa ti dico, Levesque? Che io e il mio amico Mark, protesteremo su Twitter e smetteremo di seguire"
A me ammazza l'idea rivoluzionaria di business per cui la dirigenza dovrebbe dire in diretta che non gliene frega un cazzo di cosa vuole il pubblico e quest'ultimo andrebbe in visibilio
Ah già, ma probabilmente intendeva solo il 12% dei bastian contrari
Ma la WWE fondamentalmente tira sempre dritto per la sua strada, a parte qualche caso dove, diciamo, "non puoi non prendere atto della situazione" tipo Bryan, l'incasso di Rollins o Cody quest'anno, e corrono affannosamente ai ripari.
Che il pubblico sia volubile l'ho sempre detto, andare dietro ai mugugni di tutti non ha senso.
Che un'azienda debba prendere una direzione e quella è, ci sta assolutamente.
Solo che la wwe spesso sembra gestita da cani e non ho particolare simpatia per loro, e questa è la differenza sull'argomento che intercorre tra me e il mio amico Colosso.
abc ha scritto: ↑26/02/2024, 14:49
Colo dà spesso l'epiteto nerd con accezione negativa ai cosiddetti fan smart, ma per quello che lascia trasparire lui stesso per gli interessi che ha fatico a non includerlo a pieno titolo nella categoria nerd (non che ci sia qualcosa di male)
Ma il vero nerd non è il semplice appassionato di wrestling, quello che lo guarda come un fan.
E' il fanatico ossessionato che crede lui in primis di gestire la federazione e dà di matto se i suoi gusti minoritari non vengono rispettati.
Io sono sempre stato un tifoso che accettava ciò che era fatto per il bene del business.
Colosso ha scritto: ↑26/02/2024, 18:40
Ma il vero nerd non è il semplice appassionato di wrestling, quello che lo guarda come un fan.
E' il fanatico ossessionato che crede lui in primis di gestire la federazione e dà di matto se i suoi gusti minoritari non vengono rispettati.
Io sono sempre stato un tifoso che accettava ciò che era fatto per il bene del business.