Transessualità e sport
- uomodelmonte88
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Re: Transessualità e sport
Secondo me, la questione che dà il titolo al topic ("transessualità e sport") è relativamente facile da risolvere.
Ma quella che si sta vedendo alle olimpiadi è molto più sottile e complessa. Oggi si dice che sono i cromosomi a fare maschio/femmina, ieri erano i genitali con cui nasci, domani chissà. E nel limbo ci stanno delle persone.
Però sul sesso vedo come sempre un po' di morbosità... credo che se parlassimo di un atleta affetto da gigantismo, o da qualsiasi altra "malformazione" genetica che ti dà un vantaggio competitivo, ci sarebbe più facile accoglierlo a pieno titolo tra i doni che madre natura dà, in modo casuale e inaspettato, a un atleta e non a un altro.
I vari pallavolisti o cestisti alti due metri e venti, Phelps che aveva le mani grosse come padelle...
Ma quella che si sta vedendo alle olimpiadi è molto più sottile e complessa. Oggi si dice che sono i cromosomi a fare maschio/femmina, ieri erano i genitali con cui nasci, domani chissà. E nel limbo ci stanno delle persone.
Però sul sesso vedo come sempre un po' di morbosità... credo che se parlassimo di un atleta affetto da gigantismo, o da qualsiasi altra "malformazione" genetica che ti dà un vantaggio competitivo, ci sarebbe più facile accoglierlo a pieno titolo tra i doni che madre natura dà, in modo casuale e inaspettato, a un atleta e non a un altro.
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- Corilo1
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Re: Transessualità e sport
Ogni tanto anche io ci penso. Sono 1.76, anche se mi fossi allenato per tutta la mia vita, in gran parte delle competizioni olimpiche il non avere gambe lunghe ed un fisico naturalmente slanciato mi avrebbe comunque impedito di competere a livelli così alti, quindi è vero che pur essendo dello stesso genere ci sono già delle differenze decisive.uomodelmonte88 ha scritto: ↑05/08/2024, 9:34 Secondo me, la questione che dà il titolo al topic ("transessualità e sport") è relativamente facile da risolvere.
Ma quella che si sta vedendo alle olimpiadi è molto più sottile e complessa. Oggi si dice che sono i cromosomi a fare maschio/femmina, ieri erano i genitali con cui nasci, domani chissà. E nel limbo ci stanno delle persone.
Però sul sesso vedo come sempre un po' di morbosità... credo che se parlassimo di un atleta affetto da gigantismo, o da qualsiasi altra "malformazione" genetica che ti dà un vantaggio competitivo, ci sarebbe più facile accoglierlo a pieno titolo tra i doni che madre natura dà, in modo casuale e inaspettato, a un atleta e non a un altro.
I vari pallavolisti o cestisti alti due metri e venti, Phelps che aveva le mani grosse come padelle...
Però qui parliamo della possibilità di avere una massa muscolare maschile in competizioni femminili, e se tocchiamo sport di combattimento oltre alla regolarità della sfida si pone anche un problema di sicurezza. Sono argomenti complessi, senza dubbio.
- Inklings
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Re: Transessualità e sport
Alcuni punti:
1) Jordan Peterson
Se vogliamo parlare dell'argomento con la complessità che merita il sig. Peterson non è proprio il candidato adatto per farlo.
2) @Panda, un livello di testosterone maschile o simil-maschile in (molte) competizioni femminili è un vantaggio chiaramente ingiusto e imparagonabile a differenze pure rilevanti come l'altezza nel basket e le mani come padelle nel nuoto, piuttosto comparabile (come effetti) al doping.
3) Negli sport di lotta bisogna anche tener conto della componente di rischio per la salute degli atleti. Questi rischiano la vita salendo sul ring, garantire una competizione equa non è solo una questione di etica sportiva.
Nessuno di questi punti dice qualcosa di veramente utile sulla questione di questi giorni, come ha fatto notare giustamente Corilo finché non c'è chiarezza sul tema da parte degli organi preposti e non ci saranno dei criteri chiari, riconosciuti e condivisi sulle situazioni borderline e i DSD disquisiamo sul sesso degli angeli (pun intended)
1) Jordan Peterson



Se vogliamo parlare dell'argomento con la complessità che merita il sig. Peterson non è proprio il candidato adatto per farlo.
2) @Panda, un livello di testosterone maschile o simil-maschile in (molte) competizioni femminili è un vantaggio chiaramente ingiusto e imparagonabile a differenze pure rilevanti come l'altezza nel basket e le mani come padelle nel nuoto, piuttosto comparabile (come effetti) al doping.
3) Negli sport di lotta bisogna anche tener conto della componente di rischio per la salute degli atleti. Questi rischiano la vita salendo sul ring, garantire una competizione equa non è solo una questione di etica sportiva.
Nessuno di questi punti dice qualcosa di veramente utile sulla questione di questi giorni, come ha fatto notare giustamente Corilo finché non c'è chiarezza sul tema da parte degli organi preposti e non ci saranno dei criteri chiari, riconosciuti e condivisi sulle situazioni borderline e i DSD disquisiamo sul sesso degli angeli (pun intended)
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Re: Transessualità e sport
Eh, più o meno. Per qualcuno la cosa può essere netta, per altri meno. Perchè "chiaramente" ingiusto? Se una con quel testosterone ci è nata e cresciuta? Non l'ha scelto, non l'ha chiesto: ci è nata...Inklings ha scritto: ↑05/08/2024, 10:22 2) @Panda, un livello di testosterone maschile o simil-maschile in (molte) competizioni femminili è un vantaggio chiaramente ingiusto e imparagonabile a differenze come l'altezza nel basket e le mani come padelle nel nuoto, piuttosto comparabile (come effetti) al doping.
E ha furbamente scelto un campo dove possa trarne vantaggio. Così come molti spilungoni finiscono a fare i centrali a pallavolo senza grossi meriti a parte quello di essere due metri e mezzo.
Chissà quanti svantaggi ha avuto, nella vita, a compensare questo vantaggio.
(Poi ovviamente se le autorità sportive dovessero decretare che ci sono soglie da rispettare, almeno dal punto di vista regolamentare sarà tutto più chiaro. Però davvero, mi aspetterei altrettanti test medici per chiunque abbia corpi fuori standard, per accertare se non ci siano patologie o vantaggi genetici di varia natura).
Discorso sicurezza sicuramente controverso, trattandosi di sport da combattimento.
Ma tutta la vicenda è incredibilmente complessa.
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Re: Transessualità e sport
Nessuno sceglie nemmeno di nascere XX o XY.uomodelmonte88 ha scritto: ↑05/08/2024, 10:32 Eh, più o meno. Per qualcuno la cosa può essere netta, per altri meno. Perchè "chiaramente" ingiusto? Se una con quel testosterone ci è nata e cresciuta? Non l'ha scelto, non l'ha chiesto: ci è nata...
E ha furbamente scelto un campo dove possa trarne vantaggio. Così come molti spilungoni finiscono a fare i centrali a pallavolo senza grossi meriti a parte quello di essere due metri e mezzo.
Chissà quanti svantaggi ha avuto, nella vita, a compensare questo vantaggio.
Degli svantaggi e delle compensazioni nella vita anche chissene, qui si discute di competizione sportiva.
Il punto è se quella condizione biologica garantisce prestazioni (chiaramente dipende anche dallo sport eh) assimilabili a quelle dell'altro sesso e paragonabili agli effetti di doping. Se (e ribadisco se) è così, allora l'esclusione è giustificata così come è giustificata l'esclusione di maschi e dopati.
Il punto è capire se alcune condizioni di DSD (e quali, ovviamente) portano l'individuo ad avere caratteristiche biologiche determinanti nella competizione e che costituiscono (negli altri casi) motivi di esclusioni. Capito questo, si può pensare di fare regole chiare per i vari casi e applicarli per garantire l'equità della competizione e la tutela degli sportivi (così come fare nuove categorie, etc.).
L'altezza nella pallavolo e nel basket non sono discriminanti fondamentali, chiaramente aiutano e influiscono molto sul successo di un atleta ma non sono ritenuti determinanti da quelli che decidono le regole delle suddette discipline.
Altre caratteristiche, invece, lo sono. Per esempio il peso nelle categorie di lotta, che infatti ha portato al nascere di tante categorie di peso con regole rigide e estremamente precise.
Qui il problema è che non ci sono regole riconosciute in modo chiaro e che gli organi preposti al farlo (in questo caso, IBA e CIO) stanno facendo delle battaglie politiche sulla questione, con il risultato che ci vanno di mezzo gli atleti e le atlete.
Ultima modifica di Inklings il 05/08/2024, 11:42, modificato 1 volta in totale.
Re: Transessualità e sport
ecco a cosa ho pensatouomodelmonte88 ha scritto: ↑05/08/2024, 9:34 Secondo me, la questione che dà il titolo al topic ("transessualità e sport") è relativamente facile da risolvere.
Ma quella che si sta vedendo alle olimpiadi è molto più sottile e complessa. Oggi si dice che sono i cromosomi a fare maschio/femmina, ieri erano i genitali con cui nasci, domani chissà. E nel limbo ci stanno delle persone.
Però sul sesso vedo come sempre un po' di morbosità... credo che se parlassimo di un atleta affetto da gigantismo, o da qualsiasi altra "malformazione" genetica che ti dà un vantaggio competitivo, ci sarebbe più facile accoglierlo a pieno titolo tra i doni che madre natura dà, in modo casuale e inaspettato, a un atleta e non a un altro.
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regolamenti esistono anche là
vantaggi naturali notevoli esistono anche là
è una zona grigia dove non c'è un'unica linea da seguire
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Re: Transessualità e sport
Ma manco il caso di Pirelli e l’altro.
Nel Judo le categorie ci sono proprio perché sono ritenute rilevanti nel successo della competizione.
É nella prova a squadre, in una gara al meglio delle 7, che possono succedere ste cose, non nella competizione individuale.
Nel Judo le categorie ci sono proprio perché sono ritenute rilevanti nel successo della competizione.
É nella prova a squadre, in una gara al meglio delle 7, che possono succedere ste cose, non nella competizione individuale.
Re: Transessualità e sport
sembra di vedere i bambini che vedono le figure senza leggere i testi:Talebanoontheblocco ha scritto: ↑05/08/2024, 11:18 Wembanyama non c'azzecca una minchia con questo discorso.
"è una zona grigia dove non c'è un'unica linea da seguire"
non è una giustificazione questa
se lo fai capitare, pur potendolo evitare, allora è una falla intenzionale
Ultima modifica di KaiserSp il 05/08/2024, 11:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: Transessualità e sport
Guarda che qua non c'è Depeche Boy che con la sua insipienza ti compensa.
Bravo, modifica.
Re: Transessualità e sport
ci sei tu
che come al solito spunti fuori dal nulla, scrivi post a caso e ti eclissi prima di essere bannato per inutilità

ciao
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Re: Transessualità e sport
Nel contesto delle Olimpiadi, dove hai un numero limitato di atleti a disposizione, non puoi fare turnover e devi modificare appositamente le categorie per permettere al numero più alto possibile di nazioni di partecipare, sono cose che possono succedere.
Nel caso specifico, Pirelli si è trovato costretto ad affrontare l'altro perché non c'era la categoria -100 e +100 ma solo la +90, che accorpava tutti e due, mentre NORMALMENTE non potrebbero gareggiare l'uno contro l'altro.
https://video.gazzetta.it/video-riner-v ... 01e0a12xlk
Più in generale, i superheavyweights sono sempre un caso particolare, perché non sono tanti ed è difficile fare categorie a parte solo per loro, quindi ti trovi costretto ad accorparli (nella boxe alcune federezioni stavano discutendo la cosa).
Nessuno la ritiene una cosa ideale, tutti sono concordi nel dire che differenze di peso importanti sono elementi discriminanti, tutti ritengono che la distinzione in categorie sia necessaria.
Tra parentesi, è una gara introdotta da pochissimo, quindi è normale che i criteri per avere una competizione più equa non siano ancora definiti con chiarezza, per ste cose ci vuole tempo.
- AFM2000
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Re: Transessualità e sport
Ma se Khelif si ritiene nel giusto, perché non porta prove sul fatto che non abbia un vantaggio e che il suo livello di testosterone sia esattamente quello di una Carini? Ma d'altronde non mi pare abbia fatto qualcosa quando l'avevano squalificata ai mondiali. Già questo rende l'idea.
Nel frattempo si gioca una medaglia, è voluta passare come vittima per le fake news, però lei non si smuove e non porta prove. E se la guardi visivamente ha allineamenti maschili (che non significa giudicarla come persona, ma solo rapportare il tutto dal punto di vista sportivo).
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Re: Transessualità e sport
beh sarebbe strano che chi sa di stare nel giusto "deve portare prove" di esserlo. Anche perchè non è lei che giudica, ma il CIO, nel caso specifico, che ha già dato una decisione.. ampia direi con tanto di spiegazioni (che evidentemente non ti aggradono/piacciono)AFM2000 ha scritto: ↑05/08/2024, 23:04 Ma se Khelif si ritiene nel giusto, perché non porta prove sul fatto che non abbia un vantaggio e che il suo livello di testosterone sia esattamente quello di una Carini? Ma d'altronde non mi pare abbia fatto qualcosa quando l'avevano squalificata ai mondiali. Già questo rende l'idea.
Nel frattempo si gioca una medaglia, è voluta passare come vittima per le fake news, però lei non si smuove e non porta prove. E se la guardi visivamente ha allineamenti maschili (che non significa giudicarla come persona, ma solo rapportare il tutto dal punto di vista sportivo).
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Re: Transessualità e sport
Khelif 40 secondi è finitaAFM2000 ha scritto: ↑05/08/2024, 23:04 Ma se Khelif si ritiene nel giusto, perché non porta prove sul fatto che non abbia un vantaggio e che il suo livello di testosterone sia esattamente quello di una Carini? Ma d'altronde non mi pare abbia fatto qualcosa quando l'avevano squalificata ai mondiali. Già questo rende l'idea.
Nel frattempo si gioca una medaglia, è voluta passare come vittima per le fake news, però lei non si smuove e non porta prove. E se la guardi visivamente ha allineamenti maschili (che non significa giudicarla come persona, ma solo rapportare il tutto dal punto di vista sportivo).